21 May 2009

Scaccia via l'ansia!

La pigrizia e' altamente distruttiva e la maggior parte delle persone che hanno preoccupazioni e stati d'ansia sono quelle stesse persone che sono pigre e inattive. Chiacchiere e pettegolezzi sono l'unico appagamento dei bancorottieri di un lavoro significativo e valido.
Applicati a qualcosa e lavora sodo. Leggi, recita il Corano, e rendi gloria al tuo Signore. Scrivi, fai visita ad amici, e trai beneficio dal tuo tempo libero. In parole povere non sprecare un singolo minuto senza far nulla di costruttivo. Se tu lo facessi, non faresti altro che fare strada nella tua vita ad ansie e preoccupazioni! Superstizione e bisbigli del demonio entraranno nella tua mente, permettendoti di diventare il campo di gioco per gli scherzetti del demonio. Non disperarti per qualcuno che dimentica o peggio nega i favori che un tempo gli hai potuto fare, il tuo unico desiderio dovrebbe essere di avere una qualche ricompensa da Dio. Fai delle cose giuste ma semplicemente e sinceramente per compiacere Dio, e non aspettarti complimenti o alcuna gratitudine da alcuno. Non prendertela troppo a cuore se fai un favore a qualcuno e questi poi si mostra irriconoscente nei tuoi confronti, non mostrando segno alcuno di apprezzamento per cio' che hai fatto. Cerca la tua ricompensa da Dio. Dio dice di uno dei suoi retti fedeli:
"Appartiene inoltre agli emigrati bisognosi che sono stati scacciati dalle loro case e dai loro beni poiche' bramavano la grazie e il compiacimento di Allah, ausiliari di Allah e del Suo inviato: essi sono i sinceri"
(Surah al Hashr, versetto 8)
"Di''Non vi chiedo ricompensa alcuna, ma solo che, chi lo voglia, segua la via [che conduce] al suo Signore" (SuarhAl-Furqan, versetto 57)
"Mentre [dal fuoco] ne sara' preservato il timorato
che da' dei suoi beni per purificarsi,
che a nessuno avra' fatto un bene per ottenere una ricompensa,
ma solo per amore del suo Signore l'Altissimo.
Per certo sara' soddisfatto
"
(Surah Al-Layl versetti 17-21)
In verita' i giusti berranno da una coppa in cui e' un miscuglio di [acqua e di] Kafur (* nome di una fonte paradisiaca),
[attinta da una] fonte da cui berranno i fedeli di Allah, che la faranno fluire con abbondanza,
coloro che assolvono ai loro voti e temono il giorno il cui male si propaghera' ovunque,
[loro] che , nonostante il loro bisogno, nutrono il povero l'orfano e il progioniero;
{e interiormente affermano:]" E' solo per il volto di Dio, che vi nutriamo; non ci aspettiamo da voi ne' ricompensa, ne' gratitudine
."
(Surah al-Insan versetti 5-9)
Dunque negozia soltanto col Creatore, perche' Egli e' l'Unico che ricompensa le persone per le loro buone azioni. Egli dona e tributa, oppure Egli punisce e mette in conto, compiacente con coloro che agiscono nel bene e arrabbiato con coloro che agiscono nel male.
Svariati martiri furono uccisi in Qandahar, e Omar (che Allah ne sia compiaciuto) chiese ai suoi compagni "Chi e' stato ucciso?". Essi menzionarono alcuni nomi e poi dissero " E altra gente che non conosci". Gli occhi di Omar si riempirono di lacrime e poi aggiunse "Ma Allah li conosce".
Una persona pia nutri' col cibo migliore un uomo cieco. Membri della sua famiglia gli dissero "Questo uomo e' cieco e non sa quello che sta mangiando (dargli insomma qualcosa di meno pregiato)" Egli rispose: "Ma Allah lo sa!"
Il Creatore conosce le nostre azioni, conosce il bene che compiamo per aiutare gli altri, dunque non ti curar di cosa la gente pensa.

Liberamente tradotto da un passo del libro:
Don't be sad 'Aaidh ibn Abdullah al-Qarni
International Islamic Publishing House

15 May 2009

Esseri grati al Creatore

"E vi ha dato [parte]di tutto quel che Gli avete chiesto:se voleste contare i doni di Allah, non potreste enumerarli[...]"
(Surah Ibrahim, versetto 340
La salute, la sicurezza, il nutrimento, il vestiario, l'aria che respiriamo, l'acqua che ci nutre e sostiene...il nostro Creatore ci ha donato con immensa generosita' tutto questo...eppure molto spesso non lo realizziamo ...abbiamo tutto....veramente tutto cio' di cui aver bisogno eppure restiamo ignari...
Abbiamo occhi, una lingua, labbra, due mani e due gambe...
"Quale dunque dei benefici del vostro Signore negerete?" (SurahAr-Rahman, versetto 13)
Possiamo immaginarci senza piedi o senza naso? Pensate per un attimo al piacere di gustare un bel piatto pronto o a dissetarci dopo aver sofferto la sete! Pensate a quando ci si sente bene alla fine di una malattia, anche una semplice emicrania! Guardate la nostra pelle e da quante malattie il nostro Creatore ci ha preservati!
Non dimenticate tutte le cose belle e uniche che abbiamo grazie a Lui!

Liberamente ispirato da: Don't be sad, 'Aaidh ibn Abdullah al-Qarni
International Islamic Publishing House

3 May 2009

L'igiene in Islam

Fontana per il wudu a Edirne


“Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)
Detto questo, credo che i Musulmani dovrebbero fornire il migliore esempio di pulizia ed igiene, o almeno questo è  quello che viene prescritto in Islam...

“E quando vi avvolse nel sonno come in un rifugio da parte Sua, fece scendere su di voi acqua dal cielo, per purificarvi e scacciare da voi la sozzura di Satana, rafforzare i vostri cuori e rinsaldare i vostri passi" (Surah al Anfal, versetto 11)

In Islam l’igiene è altamente enfatizzata, pulizia e purificazione sono necessari affinché la preghiera sia valida. 

Il Musulmano prega cinque volte al giorno e prima di ogni preghiera deve praticare il Wudu' (o abluzione minore) oppure il Ghusl (bagno/doccia completo o abluzione maggiore) a seconda dei casi diversi.

Allah dice nel Corano (traduzione del significato):
"...In verità, Allah ama coloro che si pentono e coloro che si purificano (lavandosi in modo approfondito, tenendosi sempre pulite le parti private, per la preghiera ecc)." (Corano Sura al-Baqara, La Giovenca, parte del versetto 222)

Il Wudu è una forma di abluzione minore molto semplice da effettuare prima della preghiera. Senza il wudu' la preghiera è invalida, esso comprende il lavare le mani, sciacquare la bocca, soffiare acqua nel naso, lavare il volto nella sua interezza, le braccia fino al gomito, oltre che con mani inumidite i capelli e per l'uomo la barba, l'interno e l' esterno delle orecchie, i piedi fino al tallone (fra le dita e le unghie). Si dice in fatti nel Corano (inrpretazione del significato):

"O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci."  (Surah al Maida, La tavola imbandita, versetto 6)

Il Wudu non deve essere necessariamente ripetuto se non è stato interrotto da alcuni atti tra cui l’urinare, defecare, passare aria. Se il wudu non è stato interrotto il Musulmano potrà pregare la preghiera successiva senza bisogno di ripeterlo.
Si denomina Ghusl un bagno/doccia completoo abluzione maggiore.

Narrato da Abu Said Al Khudri:
"L'Apostolo di Dio (su di lui la pace) disse :"Prendere un bagno di Venerdì è obbligatorio per ogni maschio (musulmano) che abbia raggiunto l'età della pubertà."
Sahih Bukhari; volume 2, libro 13, hadith n.4.
Esistono due modi diversi di eseguire il ghusl:
Il modo accettabile e basico: definito in tal modo in quanto se eseguito in questa maniera il ghusl è considerato valido purificando da ogni impurità maggiore.
Il modo completo e preferibile: questa maniera di eseguire il ghusl è mustahab (altamente consigliato) ma non obbligatoria.

Il ghusl accettato e obbligatorio è il seguente:
1.     Avere nel cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).
2.   Stando all’opinione corretta degli studiosi: lavare una volta il corpo interamente con acqua, assicurandosi che essa raggiunga le radici dei capelli e le parti che non possono essere raggiunte facilmente, come le ascelle e il retro delle ginocchia, sciacquare la bocca e il naso.
Shaykh Ibn ‘Uthaimin (che Allah ne abbia misericordia) ha affermato in al-Sharb al –Mumti’ (1/423):
La prova che questo tipo di ghusl sia valido proviene dale parole di ALLAH (di cui segue l’interpretazione del significato):  “O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci.  Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso , ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura Al-Maida 5:6) 
Allah non ha menzionato null’ altro. Se una persona lava l’intero corpo una volta, allora ci si è purificati.

La forma completa è quella seguente:

1.     Avere nel cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).
2.   Dire Bismillah e lavare le proprie mani 3 volte, poi lavar via ogni forma di sporco dalle parti intime.
3.   Eseguire il wudu’ come per la preghiera, un wudu’ completo.
4.   Versare acqua sulla testa per tre volte, e strofinare con le dita il cuoio capelluto  in modo che l’acqua raggiunga le radici dei capelli.
5.    Poi lavare l’intero corpo, assicurandosi che l’acqua raggiunga tutte le sue parti, iniziando dal lato destro del corpo per poi passare al lato sinistro, e strofinandolo con le mani in modo tale che l’acqua raggiunga l’intero corpo.

La seguente narrazione prova che tale forma di ghusl sia mustahab (altamente consigliato):
Fu narrato che ‘Aishah (che Allah ne sia compiaciuto) disse: Quando il Messaggero di Allah (pace e benedizioni siano su di lui) eseguiva il ghusl per purificarsi dallo stato di janabah, lavava le sue mani ed eseguiva il wudu’ come per la preghiera, poi si lavava, poi passava le dita tra i capelli, e poi quando era sicuro che l’acqua avesse raggiunto la sua pelle, vi versava dell’acqua [sul capo] tre volte, poi lavava il resto del proprio corpo.
Narrato da al-Bukhari (248) e Muslim (316).

Una regola importante a tale riguardo è che il ghusl per le impurità maggiori rimpiazza il wudu’, dunque la persona che ha eseguito il ghusl, sia che si tratti della forma basilare dello stesso che della sua forma più completa, non deve ripetere il wudu’, a meno che non vi sia motivo di ritenere che la purificazione sia stata invalidata da qualcosa.

Narrato da Abu malik Al-Ash’ari:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "La pulizia rappresenta metà della religione e Alhamdulillah (lode sia ad Allah) riempe il piatto della bilancia, e SubbhanAllah (Gloria sia ad Allah) e Alhamdulillah (Lode sia ad Allah) riempie quello che è interposto tra i cieli e la terra, e la preghiera è come una luce, e dare in beneficenza è prova (della propria fede) e la sopportazione è luminosità e il Corano è una prova a vostro merito oppure contro di voi. Tutti gli uomini escono presto al mattino e si vendono, per cui dipende da essi stessi se si liberano o se si stanno distruggendo” (Sahih Muslim Libro 2, Numero 0432)

Cosa vuole dire “purificarsi”?

Purificare cioè pulire il proprio corpo, ma anche i propri abiti ed i luoghi da ogni cosa che sia impura.

Riguardo in particolare il proprio corpo e l’igiene personale, ci si aspetta da un buon musulmano che rimuova ogni forma di sporcizia che si deposita in varie parti del corpo, che lavi con acqua le parti private ogni qual volta si rechi alla toilette, che pulisca in modo approfondito i denti e le narici del naso, che tagli le unghie e i baffi e rimuova la peluria dalle ascelle e dalla zona pubica. In riferimento a questi ultimo dettagli, Allah l’Eccelso, dice nel Corano (traduzione del significato):
“O voi che credete! Quando avete intenzione di offrire la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità (ad esempio dopo un rapporto intimo, oppure dopo il ciclo mestruale), purificatevi (effettuate un bagno completo). [...] Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura al-Ma’idah, La Tavola Imbandita, 5:6)

Narro’ Nu’aim Al-Mujmir:
Una volta ero sul tetto della moschea insieme ad Abu Huraira (che Allah ne abbia misericordia): Egli compì l’abluzione e disse: ''Ho udito il Profeta (pace e benedizioni su di lui) dire:’Nel Giorno della Resurrezione, i miei seguaci verrano chiamati Al-Ghurr-ul-Muhajjalun dai segni lasciati dall’abluzione e chiunque possa allargare la sua area luminosa (nel Giorno del Giudizio le parti lavate dove ci sono segni evidenti risplenderanno) deve farlo (facendo l’abluzione nel modo piu’ perfetto)’ ” Sahih Al-Bukhari, Vol.1, Hadith numero 138)

Narro’ Uthman ibn Affan:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "I peccati di colui che compie bene l’abluzione, usciranno fuori dal suo corpo, anche da sotto le sue unghie” (Sahih Muslim, Libro 2, Numero 0476)

Allah è così Misericordioso che ci ha permesso di effettuare un lavaggio secco detto Tayammum qualora non ci sia acqua, oppure l’acqua potrebbe nuocerci per motivi di salute. Le mani andranno allora appoggiate e battute sulla polvere o sul terreno presente in una zona dove normalmente batte il sole, in quanto il sole purifica, le mani vanno battute per eliminare la polvere in eccesso, va pronunciato Bismillah, vanno sfregare le mani e sfregato il volto. Allah dice nel Corano (interpretazione del significato):

“[...]Se siete malati o in viaggio o qualcuno di voi ha risposto alla chiamata della natura o dopo aver essere stato in contatto con donne (rapporto intimo) e non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci. Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.”(Corano, Sura Al-Ma’idah, La Tavola Imbandita, 5:6)

Il Profeta (pace su di lui) ha anche detto:
“Tra gli atti naturali ve ne sono cinque: la circoncisione (obbligatoria per l’uomo), rimuovere la peluria pubica, accorciare i baffi, tagliare le unghie e tirar via i peli superflui dalle ascelle” (Riportato da Al-Bukhari e Muslim)
Non è permesso lasciarli per più di 40 notti. Questo è basato su un hadith di Anas che disse: “Il Messaggero di Allah ci impose un limite temporale entro il quale accorciare i baffi, tagliare le unghie, rimuovere i peli superflui dalle ascelle e la peluria pubica. Essi non possono essere lasciati per oltre le 40 notti” (Riportato da Muslim)
Ci è stato affidato il nostro corpo con fiducia e dobbiamo occuparcene bene, essere puliti rispecchia la pulizia interiore. Inoltre detersione e puruficazione preservano l'individuo da tante malattie ed è proprio il Corano che ci insegna tutto questo:
“Facciamo scendere nel Corano ciò che è guarigione e misericordia per i credenti, e ciò che accresce la sconfitta degli oppressori.” (Corano, Sura Al-Isra, Il Viaggio Notturno,17:82)

A parte l’igiene in senso lato, il Corano si occupa di fornire regole alimentari, sulla salute personale e pubblica.
Ecco ancora due ahadith concisi quanto profondi:
“La pulizia è parte della fede” come affermato in al-Bukahri ed “Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)

L’Islam è l’unica religine ad avere in sé delle norme igieniche che vadano dal più piccolo dei dettagli dell’igiene personale all’aspetto più completo e sociale per non diffondere malattie. È assolutamnte obbligario per un individuo mantenersi pulito. Ed ancora una volta si può notare che tali norme igieniche sono state rivelate più di 1400 anni fa, ed è incredibile come soltanto oggi in verità si pubblicizzi tantissimo il lavare le mani per non diffondere germi e microbi nell’ambiente: oggi si sente ripetere di continuo ad adulti e bambini di lavarsi le mani prima di mangiare e dopo mangiato, una regola semplice eppur preziosa già esistente in Islam.

Un altro esempio è rappresentato dal lavare la bocca: ci sono tre tipi diversi di microorganismi che causano infezione alla gola, virale, batterico ed il fungo. Per proteggere la gola contro le infezioni, la bocca dovrebbe essere lavata a fondo in modo che l’acqua raggiunga la gola (con dei gargarismi).

Il Profeta (pace su di lui) ha detto:
"La vostra bocca è il passaggio per il Corano, dunque rendetela fragrante” (Bukhari)

(fonte: ahadith autentici citati tra parentesi ed informazioni sull'abluzione maggiore tratte da islam q&a)






2 May 2009

Metafora della Luce

Ayat 'n-nur
"Dio è la luce dei cieli e della terra. La Sua Luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è' in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante: il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccatto dal fuoco. Luce su luce. Dio guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Dio è Onnisciente."

(Interpretazione del significato del Corano, Sura An-Nur, 24: 35)

Ecco la traduzione del suo Tafsir:

Parabola della luce

‘’Allah è la Luce dei cieli e della terra”:‘Ali bin Abi Talhah raccontò che Ibn ‘Abbas disse che Egli è Guida di tutto ciò che dimora nei cieli e sulla terra. Ibn Jurayi disse: “Mujahid e Ibn ‘Abbas riferirono a proposito delle stesse parole che Egli controlla tutti i movimenti e gli avvenimenti che ivi si svolgono, compreso tutto ciò che riguarda le stelle, il sole e la luna. As-Suddi disse riguardo la stessa frase: ‘È grazie alla Sua luce che i cieli e la terra sono illuminati’. In due hadith salih (cioè veritieri/autentici), si racconta che Ibn ‘Abbas (che Dio ne sia compiaciuto) disse: ‘’Quando il Messaggero di Dio si alza per pregare durante la notte, dice: “O Mio Dio, Lode sia a Te, Tu sei il Sostenitore dei cieli e della terra e di chiunque vi dimori. A Te sia la Lode, Tu sei la Luce dei cieli e della terra e di chiunque vi è in essi”. Narrato da Ibn Mas’ud che disse: ‘’Il tuo Signore non ha notte o giorno; la Luce del Suo trono viene dalla Luce del Suo volto.”

Punti di vista diversi sull’Allegoria della Luce.

“La Sua luce è come quella di una nicchia”:
Ci sono due punti di vista concernenti il significato del pronome personale presente nella versione originale in arabo. Il primo è che (Egli) si riferisca a Dio l’Eccelso, di conseguenza l’allegoria della Sua guida nel cuore del credente è come una nicchia. Questo è il punto di vista di Ibn ’Abbas.
Il secondo punto di vista è che il pronome si riferisca al fedele, indicato dal senso contestuale delle parole ed implicherebbe l’allegoria della luce nel cuore del fedele come una nicchia. Dunque il cuore del credente è naturalmente inclinato alla guida, e quello che apprende del Corano è in accordo alle sue inclinazioni naturali, come Dio afferma: “[Cosa dire allora di] colui che si basa su una prova proveniente dal suo Signore e che un testimone da Lui inviato [gli] recita?[…](Sura Hud 11:17).
Il cuore del credente nella sua purezza, limpidezza, trasparenza è paragonato ad una lampada in vetro trasparente e simile ad un gemma preziosa, e il Corano e la Shari’ah attraverso i quali è guidato, sono paragonati all’olio buono, puro e scintillante in cui non c’è alcuna impurità né pericolo di traviamento, come fosse una nicchia. Ibn ‘Abbas, Mujahid, Muhammad bin Ka’b e altri affermarono: ‘’Si riferisce alla posizione dello stoppino nella lampada.’’
Questo è ben saputo, siccome Dio poi afferma:

”in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo”: questa è la fiamma che brucia scintillante. Oppure è stato detto che la nicchia è una nicchia nella casa. Questa è la metafora fornita da Dio dell’obbedienza a Lui. Dio definisce l’obbedienza a Lui ‘luce’, poi Egli la definisce in altri modi. Ubbay bin Ka’b disse: “La lampada è la luce, si riferisce al Corano e la fede che è nel cuore” As –Suddi disse: ”È la lampada”. ‘La lampada è in un vetro’ significa, che questa luce sta scintillando in un vetro trasparente. Ubbay bin Ka-b e altri hanno affermato:”E ‘ la somiglianza al cuore del credente’

‘Il cristallo e’ come un astro brillante”: alcune voci autorevoli recitano adoperando la parola araba Durriyyun con una dammah sulla del e senza hamzah che significherebbe perle, dunque come se si trattase di un astro, una stella fatta di perle (Durr). Altri recitano tali parole come Dirri’un oppure Durri’un, con una kasrah sul del, oppure una dammah sul del, e con hamzah alla fine, che siginfica riflesso (Dir’), perche’ se qualcosa risplende sulla stella diviene piu’ luminoso ancora che mai. Gli Arabi chiamavano le stelle di cui non conoscevano i nomi Darari. Ubbay bin Ka’b disse: un astro brillante. Qatad disse: ’Immenso, luminoso e trasparente”

“il suo combustibile viene da un albero benedetto”:significa che deriva dall’albero d’olivo, albero benedetto

“un olivo”: si riferisce all’aggettivo benedetto citato prima.

“ne’ orientale ne’ occidentale”: significa non sta ne’ nella parte orientale della terra dove non godrebbe del sole nella prima parte della giornata, ne’ e’ nella parte occidentale dove sarebe all’ombra fino al tramonto, ma e’ in una posizione centrale dove gode dell’effetto dei raggi solari dall’inizio alla fine della giornata, dunque il suo olio e’ buono, puro e scintillante. Ibn Abi Hatim riporto’ che Ibn ‘Abbas commento’ su tali parole: “Questo e’ un albero nel deserto che non e’ mai ombreggiato da altri alberi o montagne o caverne, nulla lo copre, e produce il migliore degli olii”. […]

“il cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccata dal fuoco”: Abdur Rahman bin Zayd bin Aslam disse che cio’ alludeva al fatto che l’olio stesso brillava.

“Luce su Luce” Al-‘Awfi narro’ da Ibn ‘Abbas che questa era la metafora della fede e gli atti di una persona. As-Suddi disse che “Luce su Luce” indicava la luce del fuoco e la luce dell’olio: quando sono combinati danno luce, e nessuno dei due puo’ dare luce senza l’altro. Allo stesso modo la luce del Corano e la luce della fede brillano quando combinate, e nessuna puo’ farlo senza l’altra.

“Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui”: Allah mostra la strada giusta a chi vuole, a coloro che sceglie, come si dice nell’hadith registrato dall’Imam Ahmad da ‘Abdullah bin ‘Amr, che disse: “Ho udito il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) dire:
«إِنَّ اللهَ تَعَالَى مِنْ نُورِهِ يَوْمَئِذٍ، فَمَنْ أَصَابَ مِنْ نُورِهِ يَوْمَئِذٍ اهْتَدَى وَمَنْ أَخْطَأَ ضَلَّ فَلِذَلِكَ أَقُولُ: جَفَّ الْقَلَمُ عَلَى عِلْمِ اللهِ عَزَّ وَجَلَّ»خَلَقَ خَلْقَهُ فِي ظُلْمَةٍ ثُمَّ أَلْقَى عَلَيْهِمْ
Allah ha dato vita alla Sua creazione nel buio totale, poi lo stesso giorno ha mandato la Sua Luce. Chiunque fu toccato dalla Sua Luce in quel giorno verra’ guidato e chiunque fu mancato verra’ sviato. Dunque dico: le penne si sono asciugate conformemente alla sapienza di Dio, possa essere glorificato”

e propone agli uomini metafore. Egli e’ Onnisciente.”: avendo menzionato questa parabola della Luce della Sua Guida nel cuore del credente, Allah finisce questa ayah con tali parole, alludendo al fatto che Egli sa meglio di qualsiasi altro chi merita di essere guidato e chi merita di essere sviato. L’Imam Ahmad tramando’ che Abu Sa’id al-Khudri disse:”Il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) ha raccontato:’ Ci sono quattro diversi tipi di cuore: il cuore che e’ trasparente e nitido come una lampada scintillante; il cuore che e’ coperto e legato; il cuore che e’ capovolto, rovesciato; e il cuore rivestito da una corazza. Per quanto riguarda il cuore pulito e trasparente, e’ il cuore del credente in cui vi e’ una lampada folgorante di luce; il cuore coperto rappresenta il cuore del miscredente; il cuore rovesciato e’ il cuore dell’ipocrita, che riconosce e poi nega; il cuore minuto di corazza simboleggia il cuore in cui coesistono entrambe fede ed ipocrisia. In esso la metafora della fede e’ quella di un legume, il cui germoglio e’ irrigato con acqua pura, e la metafora dell’ipocrisia sono delle piaghe alimentate da sangue e pus. A seconda di quale delle due caratteristiche prevalga ci sara’ un credente oppure un ipocrita”.
(Tramandato con una catena di narratori sicuri (jayyid) sebbene al –Bukhari e Muslim non lo hanno registrato).


tradotto da http://www.qtafsir.com/