29 Jul 2009

Commenti di scienziati sui miracoli scientifici nel Corano

Ecco qui di seguito alcuni commenti di scienziati1 sui miracoli scientifici nel Sacro Corano. Tutti questi commenti sono stati estratti dalla videocassetta intitolata This is the Truth (Questa è la verità) . In questa videocassetta, si possono vedere e ascoltare gli scienziati mentre fanno i seguenti commenti. (Per vedere il video RealPlayer di un commento, vedere il link a fine artocolo e Per una copia di questa videocassetta, visitare quella stessa pagina del link.)


1) Il dottor T.V.N. Persaud è professore di Anatomia, Pediatria, Ostetricia, Ginecologia e Scienze della Riproduzione all'Università di Manitoba, Winnipeg, Manitoba, Canada. È stato anche presidente del Dipartimento di Anatomia per 16 anni. Nel suo campo è molto conosciuto, è autore ed editore di 22 testi e ha pubblicato più di 181 testi scientifici. Nel 1991, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento nel campo dell'anatomia in Canada, il premio J.C.B. Grant dall'Associazione canadese degli anatomisti. Quando gli è stato chiesto un commento sui miracoli scientifici nel Corano, disse:

“Mi fu detto che Mohammed era un uomo molto ordinario. Non sapeva leggere, tanto meno scrivere. Infatti era analfabeta. Stiamo parlando di circa milleduecento anni fa (ora millequattrocento). Egli faceva asserzioni solenni e frasi profonde che erano sorprendentemente accurate circa la natura scientifica. Personalmente non posso pensare a pura casualità. C'è troppa precisione e, come il dottor Moore, non ho difficoltà nel pensare che ciò sia l'ispirazione divina o la rivelazione che lo conducono a queste asserzioni.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento al link a fine articolo )

Il professor Persaud ha incluso qualche versetto coranico e qualche detto del profeta Mohammed in alcuni suoi libri. Ha anche presentato questi versi e detti del profeta Mohammed durante diverse conferenze.

2) Il dottor Joe Leigh Simpson è il presidente del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, professore di Ostetricia e Ginecologia e di Genetica molecolare e umana al Baylor Medicine College, Houston, Texas, USA. Precedentemente, egli fu professore di Ostetricia e Ginecologia all'Università del Tennessee, Memphis, Tennessee, USA. E' stato anche presidente della Società americana di ricerca sulla fertilità. Ha ricevuto molti riconoscimenti, incluso il pubblico riconoscimento dell'Associazione dei professori di Ostetricia e Ginecologia nel 1992. Il professor Simpson studiò i due seguenti detti del profeta Mohammed :

{Tutti i componenti della creazione di ciascuno di voi sono riuniti insieme nel grembo materno entro quaranta giorni...}2

{Se passano quarantadue notti sull'embrione, Dio invia ad esso un angelo, che lo forma, ne crea l'udito, la vista, la pelle, la carne e le ossa....}3

Egli studiò questi due detti del profeta Mohammed in modo completo, rilevando che i primi quaranta giorni costituiscono un periodo chiaramente distinguibile nello sviluppo dell'embrione. Egli fu particolarmente colpito dall'assoluta precisione e accuratezza di questi detti del profeta Mohammed . Quindi, durante una conferenza, egli espresse la seguente opinione:

“Così, i due hadeeths (i detti del profeta Mohammed) ) ci forniscono un programma specifico dello sviluppo embriologico prima dei quaranta giorni. Di nuovo, penso che il punto sia stato fatto, ripetutamente da altri oratori questa mattina: questi hadeeths non potrebbero essere stati ottenuti con le conoscenze scientifiche di allora. . . . Ne consegue, che non esiste conflitto tra genetica e religione, ma, la religione può guidare la scienza apportando delle novità sugli approcci scientifici tradizionali, in quanto esistono delle frasi nel Corano che risultano essere attualmente valide e che supportano il fatto che la conoscenza nel Corano è derivata da Dio.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo )

3) Il dottor E. Marshall Johnson è professore emerito di Anatomia e Sviluppo biologico all'Università Thomas Jefferson University, Filadelfia, Pennsylvania, USA. In questa università, fu per 22 anni professore di Anatomia, presidente del Dipartimento di Anatomia e direttore dell'Istituto Daniel Baugh. Fu anche presidente della Società di Teratologia. Pubblicò più di 200 comunicazioni. Nel 1981, durante le settima Conferenza Medica a Dammam, Arabia Saudita, il professor Johnson disse nella presentazione della sua ricerca:

“Riassunto: Il Corano non solo descrive lo sviluppo della forma esterna, ma pone enfasi anche su gli stadi interni, gli stadi all'interno dell'embrione, della sua creazione e sviluppo, segnalandone gli eventi principali che sono riconosciuti dalla scienza contemporanea.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

Disse anche: “Come scienziato, posso solo occuparmi di cose che vedo. Posso comprendere l'embriologia e la biologia dello sviluppo. Posso comprendere le parole che sono tradotte per me dal Corano. Come ho già detto precedentemente, se fossi trasportato in quel tempo, sapendo ciò che so oggi e descrivendo le cose, non potrei descrivere le cose che furono descritte. Non vedo prove per rifiutare il concetto che questo individuo, Mohammed, dovesse divulgare queste informazioni da un posto all'altro. Così non vedo conflitto con il concetto d'intervento divino coinvolto in quello che quest'uomo era in grado di scrivere.”4 (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

4) Il dottor William W. Hay è uno scienziato che si occupa del mare ed è molto conosciuto. È professore di Scienze geologiche all'Università del Colorado, Boulder, Colorado, USA. Precedentemente egli fu preside della Rosenstiel School di scienze marine e atmosferiche all'Università di Miami, Miami, Florida, USA. Dopo una discussione con il professor Hay sulla citazione del Corano di fatti recentemente scoperti nei mari, disse:

“Trovo questo genere di informazioni molto interessanti perchè sono le scritture più antiche del Sacro Corano e non posso sapere da dove esse provengano, ma penso sia estremamente interessante che esistano e che questo lavoro stia per scoprire il significato di alcuni passaggi.” E quando gli venne chiesto un parere sulla fonte del Corano, replicò: “Bene, penso che sia di origine divina.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

5) Il dottor Gerald C. Goeringer è direttore di corso e professore associato di Embriologia medica al Dipartimento di Biologia cellulare, scuola di medicina, Università di Georgetown, Washington, DC, USA. Durante l'ottava Conferenza medica saudita a Riyadh, Arabia Saudita, il professor Goeringer rese esplicite nella sua ricerca le seguenti affermazioni:

“In relativamente pochi aayahs (versetti coranici) è contenuta una descrizione abbastanza globale dello sviluppo umano dal momento dell'incontro tra gameti fino all'organogenesi. Precedetemente non esistevano una descrizione distinta e completa dello sviluppo umano e neanche una classificazione, una terminologia e una descrizione. Nella maggior parte, se non in tutte le frasi questa descrizione anticipa di molti secoli la registrazione dei vari stadi umani embrionali e dello sviluppo fetale registrati nella letteratura tradizionale scientifica.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

6) Il dottor Yoshihide Kozai è professore emerito all'Università di Tokyo, Hongo, Tokyo, Giappone e fu il direttore dell'Osservatorio Astronomico Nazionale, Mitaka, Tokyo, Giappone. Egli disse:

“Sono molto impressionato nel trovare fatti astronomici veri nel Corano e per noi i moderni astronomi avevano studiato piccole parti dell'universo. Abbiamo concentrato i nostri sforzi per comprendere una piccola parte. Ciò, perchè utilizzando i telescopi, possiamo vedere solo poche parti del cielo senza pensare all'universo intero. Così, leggendo il Corano e rispondendo alle domande, potrò trovare la mia strada futura per esplorare l'universo.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

7) Il professor Tejatat Tejasen è il presidente del Dipartimento di Anatomia all'Università Chiang Mai, Chiang Mai, Tailandia. In precedenza, fu il preside della facoltà di Medicina nella stessa università. Durante l'ottava Conferenza Medica Saudita in Riyadh, Arabia Saudita, il professor Tejasen si alzò in piedi e disse:

“Durante gli ultimi tre anni, ho iniziato ad interessarmi del Corano. . . . Dai miei studi e da quello che ho imparato in questa conferenza, credo che ogni cosa che e'stata riportata nel Corano millequattrocento anni debba essere la verità, che può essere dimostrata con mezzi scientifici. Dal momento che il profeta Mohammed non sapeva leggere e scrivere, egli doveva essere un messaggero che riferiva questa verità, la quale gli venne rivelata come una spiegazione da un'entità creatrice. Essa deve essere Dio. Quindi, è giunto il momento di dire La ilaha illa Allah, non esiste altro dio da venerare se non Allah (Dio), Muhammadur rasoolu Allah, Mohammed è il messaggero (profeta) di Allah (Dio). Infine, devo congratularmi per l'eccellente e per il grande successo di questa conferenza. . . . Non ho solo aumentato le mie conoscenze dal punto di vista scientifico e religioso, ma ho anche avuto la grande opportunità di incontrare scienziati famosi e fare nuovi amici tra i partecipanti. La cosa più preziosa che ho imparato venendo qui è stata La ilaha illa Allah, Muhammadur rasoolu Allah e diventare un musulmano.” (Vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese al link a fine articolo)

Dopo questi esempi, abbiamo visto i miracoli scientifici nel Sacro Corano e tutti questi commenti di scienziati su di esso, ora è possibile porsi delle domande:

n Potrebbe essere una coincidenza che tutte queste informazioni scientifiche scoperte recentemente e provenienti da diversi campi, fossero menzionate nel Corano, rivelato quattrodici secoli fa?

n Potrebbe il Corano essere stato scritto da Mohammed o da qualsiasi altro essere umano?

L'unica possibile risposta è che il Corano deve essere la parola letterale di Dio, rivelata da Esso stesso.
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Note:

(1) Nota: Gli incarichi di tutti gli scienziati menzionati in questo sito web sono aggiornati al 1997.

(2) Narrato in Saheeh Muslim, #2643, e Saheeh Al-Bukhari, #3208.
Nota: Quello che c'è tra queste parentesi speciali {...} in questa guida è la traduzione di ciò che il profeta Mohammed disse. Si noti anche che questo simbolo # utilizzato nelle note, indica il numero degli hadeeth. Un hadeeth è una relazione fedele trasmessa dai compagni del profeta Mohammed su ciò che disse, fece o di ciò che approvò.

(3) Narrato in Saheeh Muslim, #2645.

(4) Il profeta Mohammed era analfabeta. Non sapeva leggere e scrivere, ma dettò il Corano ai suoi compagni e raccomandò a uno di loro di scriverlo.

http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm

Il Corano circa le nuvole

Gli scienziati hanno studiato dei tipi di nuvole e sono giunti alla conclusione che le nuvole di pioggia si creano in determinate forme secondo i diversi tipi di vento e nuvole.

Un tipo di nube è il cumulonembo. I metereologi hanno studiato come sono composte queste nubi e come producono pioggia, grandine e lampi.

Hanno scoperto che i cumulonembi passano attraverso i seguenti stadi per produrre la pioggia:

1) Le nuvole sono spinte dal vento: I cumulonembi si formano quando il vento spinge piccole nubi (nubi cumulo) in un'area in cui convergono (vedere figure 17 e 18 a questo link http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm).

Figura 17: La foto satellitare mostra le nuvole che si muovono verso le aree di convergenza B, C, e D. Le frecce indicano le direzioni del vento. (The Use of Satellite Pictures in Weather Analysis and Forecasting (Utilizzo di immagini satellitari nell'analisi metereologica e nelle previsioni), Anderson e altri, p. 188.)

Figura 18: Piccole nubi (nubi cumulo) si spostano verso una zona di convergenza vicino all'orizzonte, in cui si vede un grande cumulonembo. (Clouds and Storms (Nuvole e temporali), Ludlam, plate 7.4.)


2) Unione: Quindi le piccole nuvole si uniscono a formare una nube più grande1 (vedere figure 18 e 19 a questo link http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm ).

Figura 19: (A) Piccole nubi isolate (nubi cumulo). (B) Quando le piccole nubi si uniscono, le correnti ascensionali all'interno della nube più grande aumentano, così la nuvola si ingrandisce. Le gocce di pioggia sono indicate con ·. (The Atmosphere (Atmosfera), Anthes e altri, p. 269.)


3) Ingrandimento: Quando le piccole nuvole si uniscono, le correnti ascensionali all'interno della nuvola più grande aumentano. Le correnti ascensionali vicino al centro della nube sono più forti di quelle vicino ai bordi.2 Queste correnti provocano la crescita verticale della nube, così essa si ingrandisce (vedere figure 19 (B), 20 e 21). Questa crescita verticale provoca l'allungamento della nube in regioni dell'atmosfera più fredde, in cui le gocce d'acqua e la grandine iniziano ad ingrandirsi. Quando gocce e grandine iniziano a divenire troppo pesanti per le correnti ascensionali, iniziano a cadere dalla nube sotto forma di pioggia, grandine ecc.3

Figura 20: Un cumulonembo. Dopo che la nube si è ingrandita, la pioggia inizia a cadere. (Weather and Climate (Meteo e clima), Bodin, p.123.)






Figura 21: Un cumulonembo. (A Colour Guide to Clouds (Una guida a colori sulle nubi), Scorer e Wexler, p. 23.)


Dio disse nel Corano:

Non avete visto come Dio crea le nuvole che si muovono gentilmente, quindi si uniscono in un cumulo e poi potete vedere scendere la pioggia.... (Corano, 24:43)

Solo recentemente i meteorologi hanno capito questi dettagli sulla formazione, struttura e funzioni delle nuvole, utilizzando equipaggiamenti avanzati come aereoplani, satelliti, computer, palloni e altre attrezzature per studiare il vento e le sue direzioni, per misurare l'umidità e le sue variazioni e per determinare i livelli e i cambiamenti nella pressione atmosferica.4

Il versetto precedente, dopo aver parlato delle nuvole e della pioggia, parla della grandine e dei fulmini:

....Ed Egli fa scendere grandine dalle montagne (nuvole) nel cielo, ed Egli colpisce con essa chi vuole e ne preserva chi vuole. Il lampo dei suoi fulmini acceca per poco la vista. (Corano, 24:43)

I meteorologi hanno scoperto che questi cumulonembi, che producono grandine, raggiungono un'altezza che varia da 7500 a 8000 metri,5 come le montagne, come disse il Corano, “...Ed Egli fa scendere grandine dalle montagne (nuvole) nel cielo...” (vedere figura 21 stesso link precedente).

Questo verso fa nascere una domanda. Perchè il verso dice “Il lampo dei suoi” riferendosi alla grandine? Questo significa che la grandine è il fattore più importante nella produzione di lampi? Il libro intitolato Meteorology Today (La meteorologia oggi) su questo argomento dice che una nuvola diventa elettrificata quando la grandine cade in una parte della nube in cui vi sono goccioline molto fredde e cristalli di ghiaccio. Quando le goccioline entrano in contatto con la grandine, esse si ghiacciano e rilasciano il calore latente. Ciò rende la superficie della grandine più calda di quella dei cristalli di ghiaccio vicini. Quando la grandine entra in contatto con il cristallo di ghiaccio, accade un fenomeno importante: gli elettroni passano dall'oggetto più freddo a quello più caldo. Perciò, la grandine risulta essere caricata negativamente. Accade lo stesso effetto quando goccioline molto fredde vengono a contatto con la grandine e piccole schegge di ghiaccio spezzate che sono caricate positivamente. Queste particelle debolmente caricate positivamente sono trasportate nella parte superiore della nube dalle correnti ascensionali. La grandine, caricata negativamente, cade verso il fondo della nube, quindi la parte inferiore della nube è caricata negativamente. Queste cariche negative vengono scaricate sotto forma di lampi.6 Da ciò si conclude che la grandine è il fattore più importante nella produzione di lampi.

Queste informazioni sui lampi vennero acquisite recentemente. Fino al 1600 D.C. le idee di Aristotele sulla meteorologia erano dominanti. Ad esempio, Aristotele disse che l'atmosfera contiene due tipi di esalazioni, umido e asciutto. Disse anche che il tuono è il suono della collisione tra l'esalazione asciutta con le nubi confinanti e il lampo è l'infiammazione e il bruciare dell'esalazione asciutta con un fuoco debole e sotttile.7 Queste sono le idee dominanti al tempo della rivelazione del Corano, quattrodici secoli fa.
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Note:

(1) Vedere The Atmosphere (L'atmosfera), Anthes e altri, pp. 268-269, e Elements of Meteorology (Elementi di meteorologia), Miller e Thompson, p. 141.

(2) Le correnti ascensionali vicino al centro sono più forti, perchè sono protette dall'effetto di raffeddamento di porzioni esterne della nube.

(3) Vedere The Atmosphere (L'atmosfera), Anthes e altri, p. 269 e Elements of Meteorology (Elementi di meteorologia), Miller e Thompson, pp. 141-142.

(4) Vedere Ee’jaz al-Quran al-Kareem fee Wasf Anwa’ al-Riyah, al-Sohob, al-Matar, Makky e altri, p. 55.

(5) Elements of Meteorology (Elementi di meteorologia), Miller e Thompson, p. 141.

(6) Meteorology Today (La meteorologia oggi), Ahrens, p. 437.

(7) The Works of Aristotle Translated into English (I lavori di Aristotele tradotti in inglese): Meteorologica, vol. 3, Ross e altri, pp. 369a-369b.


http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm

Il Corano sull'origine dell'Universo

Cosmologia: La scienza della moderna cosmologia, teoretica e basata sull'osservazione, indica chiaramente che, in un momento del tempo, l'intero Universo non era nient'altro che una nuvola di ‘fumo’ (cioè una composizione gassosa opaca e molto densa).1 Questo è uno dei principi indiscussi della moderna cosmologia standard. Ora gli scienziati possono osservare nuove stelle che si formano ai confini degli avanzi di quella ‘nube’ (vedere figure 10 e 11 a questo link http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm ).

Figura 10: Si forma una nuova stella ai confini di una nuvola di gas e polvere (nebulosa), che è una rimanenza del ‘fumo’ che fu all'origine dell'intero universo. (The Space Atlas (L'atlante spaziale), Heather e Henbest, p. 50.)

Figura 11: La nebulosa Lagoon è una nuvola di gas e polvere, di circa 60 anni luce di diametro. È eccitabile dalle radiazioni ultraviolette delle stelle calde che si sono recentemente formate all'interno della sua massa. (Horizons, Exploring the Universe (Orizzonti, Esplorando l'Universo), Seeds, plate 9, dall' Associazione Università per la Ricerca in Astronomia Inc.) (Fare clic sull'immagine per ingrandirla.)


Le stelle luminose che si vedono di notte erano, come per l'intero universo, di quel materiale ‘gassoso’. Dio nel Corano disse:

Quindi Egli si voltò verso il Cielo quando era fumo... (Corano, 41:11)

Poiché la terra e i cieli sopra di essa (il sole, la luna, le stelle, i pianeti, le galassie ecc.) sono state formate da questo stesso ‘fumo,’ si conclude che la terra e i cieli fossero un'entità connessa. Fuori da questa ‘nube’ omogenea si formarono e si separarono gli uni dagli altri. Dio disse nel Corano:

Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano una massa compatta poi li separammo?... (Corano, 21:30)

Il dott. Alfred Kroner è uno dei più celebri geologi al mondo. Egli è professore di Geologia e presidente del dipartimento di Geologia all'Istituto di Geoscienze, Università Johannes Gutenberg, Mainz, Germania. Egli disse: “Pensando da dove proveniva Mohammed. . . ritengo che sia quasi impossibile che avesse avuto delle informazioni riguardanti la comune origine dell'universo, poiché gli scienziati solo negli ultimi anni hanno scoperto, con metodi tecnologici complicati e avanzati, che l'ipotesi era fondata.”2 (Per vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese fandare a questo link http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm ). Disse anche: “Qualcuno che non conosceva la fisica nucleare millequattrocento anni fa non poteva, credo, essere in grado con la sua mente, ad esempio, di affermare che la terra e i cieli avessero la stessa origine.”3 (per vedere il video RealPlayer di questo commento in inglese andare a questo link http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm).
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Note:

(1) The First Three Minutes, a Modern View of the Origin of the Universe (I primi tre minuti, una visione moderna dell'origine dell'Universo), Weinberg, pp. 94-105.

(2) Il riferimento a questa massima è This is the Truth (Questa è la verità) (videocassetta). Per una copia di questa cassetta, visitare questa pagina.

(3) This is the Truth (Questa è la verità) (videocassetta).

http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm

Il Corano sulle montagne

Il libro intitolato Earth (Terra) è un testo di riferimento in molte università in tutto il mondo. Uno dei suoi autori è il professore emerito Frank Press. Egli fu il consigliere scientifico dell'ex presidente americano Jimmy Carter e per 12 anni fu il presidente dell'Accademia Nazionale delle Scienze a Washington, DC. Il suo libro riferisce che le montagne hanno alla base delle radici.1 Queste radici sono profondamente radicate nella terra, così, le montagne possiedono la forma di un piolo (vedere figure 7, 8, e 9 a questo link per favore http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-b.htm).

Figura 7: Le montagne possiedono radici profonde sotto la superficie della terra. (Earth (Terra), Press e Siever, p. 413.)

Figura 8: Sezione schematica. Le montagne, come pioli, possiedono radici profonde nella terra. (Anatomy of the Earth (Anatomia della Terra), Cailleux, p. 220.) (Fare clic sull'immagine per ingrandirla.)

Figura 9: Un'altra illustrazione mostra come le montagne hanno forma di pioli, a causa delle loro radici profonde. (Earth Science (Scienza della Terra), Tarbuck e Lutgens, p. 158.) (Fare clic qui per ingrandirla.)


Così è come il Corano ha descritto le montagne. Dio disse nel Corano:

Non abbiamo fatto la terra come un letto e le montagne come pioli? (Corano, 78:6-7)

Le moderne scienze terrestri hanno provato che le montagne possiedono radici profonde sotto la superficie della terra (vedere figura 9) e che queste radici possono estendersi per diverse volte la loro altezza sulla superficie della terra.2 Così la parola più adatta per descrivere le montagne sulle basi di questa informazione è il termine ‘piolo,’ dal momento che propriamente un insieme di pioli è nascosto sotto la superficie della terra. La storia della scienza racconta che questa teoria delle montagne con radici profonde venne introdotta solo nell'ultima metà del diciannovesimo secolo.3

Le montagne giocano anche un ruolo importante nello stabilizzare la crosta terrestre.4 Esse ostacolano le scosse terrestri. Dio disse nel Corano:

Ha infisso sulla terra le montagne affinché non oscilli sotto di voi... (Corano, 16:15)

Allo stesso modo, la moderna teoria delle placche tettoniche sostiene che le montagne funzionano come stabilizzatori per la terra. Questa conoscenza sul ruolo delle montagne iniziò a essere compresa nella struttura delle placche tettoniche dalla fine del 1960.5

Qualcuno al tempo del profeta Mohammed avrebbe potuto conoscere la vera forma delle montagne? Qualcuno avrebbe potuto immaginare fin d'allora che le montagne si estendono nelle profondità della terra, come affermano gli scienziati? Un gran numero di libri di geologia, quando parlano di montagne, descrivono solo la parte che si trova sopra la superficie terrestre. Ciò avviene perché questi libri non sono scritti da geologi. Tuttavia, la moderna geologia, ha confermato la verità dei versetti coranici.
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Note:

(1) Earth (Terra), Press e Siever, p. 435. Vedere anche Earth Science (Scienza terrestre), Tarbuck e Lutgens, p. 157.

(2) The Geological Concept of Mountains in the Quran (Il concetto geologico delle montagne nel Corano), El-Naggar, p. 5.

(3) The Geological Concept of Mountains in the Quran (Il concetto geologico delle montagne nel Corano), El-Naggar, p. 5.

(4) The Geological Concept of Mountains in the Quran (Il concetto geologico delle montagne nel Corano), pp. 44-45.

(5) The Geological Concept of Mountains in the Quran (Il concetto geologico delle montagne nel Corano), p. 5.

Violenza domestica in Occidente

VIOLENZA DOMESTICA NEI CONFRONTI DELLA DONNA IN OCCIDENTE



Qual è la posizione della donna occidentale nella scala dei valori umani e chi la rappresenta?

Sono forse rappresentate dalle donne artificiali di Hollywood che appaiono sugli schermi televisivi, oppresse da eccessive responsabilità di lavoro e dagli stessi uomini?

Quando si confrontano due culture diverse, può essere davvero effettuato un sondaggio che mette a paragone le realtà delle culture in questione, e può questo raggiungere una risposta pratica (e non semplicemente una di tipo informativo) su quale delle due sia la più civilizzata e degna di stima?

In un sistema di mezzi di comunicazione di massa controllati da gente corrotta, le donne che aderiscono al codice di abbigliamento islamico, l’hijab(il velo), vengono considerate una chiara prova della loro sottomissione, arretratezza culturale, ignoranza...ecc. Dall’altro lato, il commercio del corpo femminile non è mai stato considerato tale..!!

Cercheremo di dimostrare che la situazione della donna musulmana o araba ha raggiunto il più alto livello di perfezione e progresso. In aggiunta, non riteniamo che l’enorme pressione a cui è sottoposta sia dovuta all’essere donna, ma piuttosto e’ frutto di ciò che la società affronta; e’ il risultato naturale di una popolazione oppressa, tirannizzata e costretta a seguire altre culture.

Quando ci riferiremo alla situazione e allo status delle donne occidentali cercheremo di farlo dall’interno e lasceremo fare i discorsi a chi di competenza, così come lasceremo che dati e statistiche ci informino della realtà dei fatti.

Solleveremo un dialogo tra le due civiltà, che non sia soltanto metodologico o ideologico, ma che sia una vera e propria comparazione tra le due realtà. L’argomento con il quale vogliamo iniziare è: “La violenza domestica nei confronti della donna dell’Occidente”.

Bisogna notare che tale violenza, che va oltre i limiti e le dimensioni umane, non viene esercitata da gente illetterata che vive in campagne sperdute, o che proviene dalle aree più povere. Al contrario, tali abusi sono messi in atto da uomini distinti come quelli che appaiono a Hollywood che, in alcuni casi, sono bene istruiti ed appartengono ad un buon ceto sociale. L’abuso viene perpetrato nei confronti di donne deboli, indipendentemente da quanto possano apparire felici,...al rientro a casa, diventano niente altro che schiave sotto l’effetto della frusta della sottomissione e della violenza.

Limiteremo il nostro discorso soltanto alla violenza domestica verso le donne occidentali e proveremo, attraverso i dati, che la donna umiliata non è quella afghana che si copre il viso; dimostreremo che non e’ neppure il caso della donna della Penisola Arabica, che è ben protetta e onorata all’interno di una comunità che le offre rispetto. Il degrado e la volgarità reali sono ciò che rende la donna una merce di poco prezzo, alla stregua di un qualsiasi altro bene commerciabile, e l’ha posta al centro di attacchi e soggetta ad ogni tipo di oppressione e ineguaglianza.

Gli Stati Uniti:

La violenza, in tutte le sue forme, ha colpito i membri più deboli della famiglia, ovvero donne e bambini. Situazioni come la segretezza, la mancanza di prove sufficienti e barriere legali e sociali rendono difficile l’ottenimento di dati molto accurati riguardanti la violenza verso le donne, che è, stando a sociologi, il crimine meno denunciato.

Ironicamente, la maggior parte delle informazioni disponibili riguardo la violenza sulle le donne ci perviene da statistiche minori fatte qua e là, che forniscono solo una rapida prospettiva generale di un così importante fenomeno internazionale. Tali informazioni non possono essere utilizzate come indicatori precisi del livello di violenza e di abuso praticato contro le donne, ma sicuramente sono una chiara prova che è un fenomeno ampiamente diffuso all’interno delle mura domestiche, e che, nella maggior parte dei casi, la donna ne è la vittima.

- Nel 1980, una statistica fatta da Appleton, che includeva seicentoventi donne americane mostrò chiaramente che il 35% delle stesse aveva subito abusi fisici da parte del consorte almeno una volta. Nel 1981, Chtraws dichiarò che negli Stati Uniti la media degli abusi da parte del marito raggiungeva una percentuale del 50-60%. Dall’altro lato, nel 1982, la percentuale fu stimata intorno al 21% da Russell, mentre Baglo indicò il 25-30%.

- Nel 1984 Walker, basandosi su una sua ricerca, fece presente che le donne americane conoscevano bene il problema: il 41% aveva subito abusi fisici da parte della madre ed il 44% da parte del padre. Il 44% delle stesse era stata testimone di episodi di violenza fisica da parte del padre nei confronti della madre.

- Nel 1985 duemilanovecentoventotto persone furono uccise da uno dei membri della famiglia e, se si considerano soltanto i casi di donne assassinate, possiamo osservare che i due terzi di esse sono state uccise dai mariti o dai fidanzati. Anche nell’anno 1984, il 20% delle donne furono uccise dai propri mariti ed il 10% dai fidanzati.

- Le statistiche confermano che tre donne su quattro sono state oggetto di abusi: il 9% ad opera di ex mariti, il 35% di fidanzati ed il 32% di ex fidanzati.

- Un’altra statistica che si è occupata della percentuale delle aggressioni ha confermato che gli ex mariti o i mariti in fase di separazione sono stati responsabili del 79% delle stesse, mentre i mariti lo erano del 21%.

- Le statistiche hanno illustrato che i fidanzati rappresentano la causa principale (ed in alcuni casi l’unica) per le lesioni fisiche sulle donne. La percentuale è stata superiore a quella delle lesioni causate da incidenti automobilistici, furti e stupri sommati tutti insieme.

- Stando ad un’altra ricerca, una donna su quattro che cerca assistenza medica presso il medico di base, dichiara di essere stata fisicamente abusata dal fidanzato; il 37% di esse afferma di essere riuscita a sfuggire ad un abuso fisico durante la propria infanzia con grandi difficoltà; il 29% dichiara di aver subito abusi fisici una volta raggiunta la pubertà. Inoltre le donne vittime di tali violenze sono state soggette a depressione più delle donne che non hanno mai subito tutto ciò.

- I risultati di un sondaggio fatto su seimila famiglie americane indica che il 50% degli uomini abusa di moglie e figli continuamente.

- I bambini che vengono abusati fisicamente dal padre solitamente diventano uomini violenti ed aggressivi nei confronti della propria moglie tre volte tanto rispetto a uomini che, durante l’infanzia, non hanno avuto nessuna esperienza di violenza da parte del padre.

- Più di tre milioni di bambini all’anno rischiano di essere abusati dai genitori.

- Un milione di donne all’anno è vittima di abuso, che non arriva all’omicidio, da parte di un membro della famiglia; questa statistica è una delle più moderate.

- Quattro milioni di donne americane all’anno subiscono, da parte dei propri fidanzati, violenze da porle in pericolo di vita. Inoltre, tra le donne adulte, una su tre deve far fronte all’abuso da parte del fidanzato almeno una volta.

- Nel 1993 cinquecentocinquantasette uomini furono arrestati a causa di abusi arrecati a donne.

- Nel 1994, il 21% dei casi di violenza fisica nei confronti delle donne furono perpetrati da parenti, mentre soltanto il 4% degli attacchi verso gli uomini fu ad opera di parenti di sesso femminile. Il 90-95% delle vittime di violenza domestica erano donne.

- I bambini che vivono in famiglie in cui marito e moglie si aggrediscono sono millecinquecento volte più a rischio di violenza fisica degli altri bambini.

- Il 40-60% degli uomini che sono violenti verso la propria moglie abusano anche dei propri figli.

- Secondo una ricerca, il 27% dei casi di omicidio all’interno dell’ambito familiare erano bambini.

- Il 90% dei bambini uccisi prima dei dieci anni di età è stato assassinato durante una disputa familiare, ed il 56% di questi non aveva ancora raggiunto i due anni di età.

- Nel 1994 duecentoquarantatremila persone che si sono rivolte al Pronto Soccorso sono state medicate per ferite derivanti da abuso fisico inferto da un parente e la proporzione fra uomini e donne era di 1 a 9.

- Vengono sporte un minimo di 4 milioni di denunce all’anno per violenza verso le donne, di cui circa il 20% ha luogo tra le mura domestiche.

- Nel 1991, vennero uccise più di novanta donne ogni settimana; di esse nove su dieci furono assassinate da un uomo.

- Nel 30% dei casi di violenza familiare sono state usate delle armi.

- Il 95% dei casi di violenza familiare e’ rappresentato da attacchi di uomini verso le donne.

Inghilterra:

- 1 donna su 4 rischia episodi di violenza durante le sue relazioni con gli uomini (Rapporto della Women’s Aid Federation, Inghilterra,1992)

- In Gran Bretagna si verificano episodi di violenza grave, ripetuta e sistematica in almeno 5 matrimoni su 100; il 40-45% delle donne uccise e’ vittima del proprio compagno di sesso maschile; circa 1 donna su 2 viene assassinata dal proprio compagno ogni settimana; più del 25% dei reati gravi denunciati alla polizia e’ rappresentato dalla violenza domestica di uomini nei confronti delle donne, diventando così il secondo crimine maggiormente perpetrato. (Domestic Violence - Action for Change, G. Hague & E. Malos,).

- A Londra 100.000 donne all’anno richiedono cure mediche per ferite violente inferte all’interno delle mura domestiche (secondo il programma televisivo Punching Judym BBC1, 1989)

- Nel Regno Unito 30.000 donne e bambini vengono accolti in rifugi ogni anno; un quarto del totale delle aggressioni avviene in circostanze domestiche (Domestic Violence - Report of an Inter-Agency Working Party, 1992).

- Jean Louis affermò che tra uno e due terzi dei casi di divorzio sono dovuti alla violenza fra le mura domestiche, al consumo di sostanze tossiche ed al basso livello dei principi morali degli uomini.

- In un altro rapporto risulta che il 77% dei mariti che aggrediscono violentemente la propria moglie lo fa senza alcuna ragione. In aggiunta a ciò, il rapporto citava il caso di una donna percossa dal marito per tre anni e mezzo, sin da quando si erano sposati; ella affermava: ”Se mi lamentassi di qualcosa dopo che mi ha picchiata, lui ricomincerebbe a farlo; per questo decido di stare zitta. Non mi picchia usando un metodo solo, ma vari, come: prendermi a pugni, a calci e sbattere la mia testa contro il muro; e poco gli importa se i suoi calci o i suoi pugni colpiscono aree delicate del mio corpo.”

- Le organizzazioni femminili cercano di fornire alloggio, assistenza finanziaria e supporto psicologico alle vittime. Joan Jangler ne è un esempio per le donne che conducono questo tipo di campagne e durante gli ultimi dodici anni ha aiutato migliaia di persone che hanno subito abusi all’interno delle mura domestiche. Joan raccolse settantamila sterline per finanziare questo progetto ed aprì il primo centro a Manchester nel 1971; in seguito i suoi centri si diffusero in tutta l’Inghilterra ed hanno raggiunto il numero complessivo di centocinquanta.

- La violenza domestica corrisponde all’incirca a un quarto (23%) di tutte le aggressioni. (The British Crime Survey: England and Wales. London: Home Office, 2000).

- Nel 1999 il 37% delle donne vittime di omicidi sono state assassinate dal proprio compagno del momento o precedente. Il totale ammonta a 92 donne, 1 ogni 3 giorni, o 2 donne a settimana. (Criminal Statistics England & Wales 1999. London: Home Office, 1999).

- Un uomo su cinque pensa che l’abuso o la violenza contro le donne sia ammissibile. (Zero Tolerance Charitable Trust,1998).

Francia:

In Francia, circa due milioni di donne subiscono violenza. I funzionari della polizia francese hanno affermato che questo fenomeno coinvolge all’incirca il 10% delle famiglie francesi. Il Governo ha annunciato che effettuerà una campagna di sensibilizzazione per istruire le persone la maggior parte delle quali considera questo fenomeno accettabile.

- Michele Andre’, che lavora per il segretariato per i diritti delle donne in Francia, affermò: ”Persino gli animali vengono trattati meglio delle donne alcune volte. Se un uomo picchia un cane per la strada, vi è almeno una persona che espone le proprie lamentele all’organizzazione dei diritti degli animali, ma quando un uomo picchia la moglie per la strada, nessuno si muove”. In seguito ad una conferenza con la stampa francese aggiunse: ”Bisogna che la gente comprenda che picchiare e’ un atto di cui si dovrà poi rendere conto. Mi piacerebbe che la gente smettesse di ritenerlo un atto normale … il mondo ammette l’esistenza del concetto di un controllore e di un controllato, e lo approva … questa è una logica che deve essere fermata”.

Il quotidiano “France Swar” riportò che alcuni funzionari della polizia dissero: “Il 92.7% dei casi di maltrattamento e violenza fra coniugi si verifica nelle città, mentre il 60% delle chiamate di richiesta di aiuto a Parigi e’ da parte di donne abusate dai mariti”

-Il segretariato per i diritti delle donne in Francia affermò che esistono diversi tipi di abuso praticati contro le donne, alcuni sono psicologici, come minacce e umiliazioni, e altri sono fisici, come la violenza fisica.



Un’organizzazione chiamata “Rescue of women who are beaten” (Soccorso alle donne che subiscono maltrattamenti) ha rilevato che le donne accolte nella suddetta organizzazione hanno un’età media compresa tra i 25 e i 35 anni, generalmente si tratta di madri con due bambini e con un basso livello di istruzione. Nella maggior parte dei casi tali donne sono state isolate dalla famiglia e dal vicinato. Molto spesso, circostanze del tipo malattie, dipendenza da sostanze tossiche o disoccupazione incrementano ulteriormente gli episodi di abuso praticati contro di esse, ma poche osano esporre la propria situazione dovuto al timore di una vendetta da parte del marito, oppure alla mancanza di coraggio.

- Una signora di venticinque anni dopo aver tollerato due anni di percosse dal marito disse, quando le fu consigliato di lasciare la casa: ”In Francia noi non parliamo delle nostre vite coniugali, perché non ci fidiamo degli amici e di nessun altro al punto tale da svelargli i nostri segreti personali”

- Alixder Douma, uno scrittore francese, paragonò le donne a delle fette di carne dicendo: ”Più le batti e più buone diventano”-

Canada:

In un rilevante sondaggio condotto su più di 12.000 donne canadesi nel 1993, i dati riportarono che una donna su quattro aveva denunciato violenza da parte del partner o da un ex compagno. (The Violence Against Women Survey. Ottawa: Ministry of Supply & Services, 1993).

-I risultati di un sondaggio canadese che includeva donne sposate mostrarono che la capitale aveva un numero superiore di casi di violenza nei confronti delle mogli di qualsiasi altro posto. Il 36% di esse dichiarò apertamente di aver subito abusi, in una forma o nell’altra, almeno una volta dopo aver raggiunto i sedici anni d’età. L’81% dei casi di abusi registrati dal dipartimento di polizia erano operati da uomini, il 9% da donne e il 10% da entrambi. Più della metà di questi casi (il 53%) risultò essere dovuto all’effetto di sostanze tossiche consumate da almeno una delle due parti.

Nuova Zelanda:

- Stando ad un sondaggio ufficiale, condotto da Suzan Snaifli ed il suo gruppo, per la registrazione dei casi di violenza domestica, è stato dimostrato che quasi 300 mila donne e bambini erano stati vittime di casi di violenza domestica.

- Inoltre, stando ad un altro sondaggio fatto dai servizi sociali in Nuova Zelanda, fu stabilito che la percentuale approssimativa sulla violenza domestica raggiungeva il 14%. Stando ad altri studi e sondaggi simili svolti nel 1994, il rapporto era di 1 su 10 o di 1 a 4 basato sulla popolazione; ciò significa che il numero di bambini abusati era di 129.556 ed il numero di donne abusate era 172.125, dando un totale di 301.681 casi di abuso complessivi.



- Nell’anno 1985 la violenza domestica fu uno dei fattori che contribuì all’aumento dei casi di divorzio fino a rappresentare il 59% di 1500 casi. Nel 38% dei casi si trattava di donne della classe operaia che erano state costrette a chiamare la polizia a causa di percosse, mentre nel 13% dei casi si trattava di mogli della classe intermedia che si trattennero dal chiamare la polizia, in aggiunta al 4% delle donne del ceto elevato.

Germania:

- Stando ad uno dei sondaggi fatti in Germania, non meno di 100 mila donne all’anno vengono assalite e abusate dai loro mariti o fidanzati, sia fisicamente che psicologicamente, con la possibilità che il numero attuale raggiunga una cifra a sei zeri.

- Uno dei sondaggi condotti attribuì l’alto numero di casi di abuso a disoccupazione a lungo termine, debiti, all’essere alcolisti e all’estrema gelosia. Una delle istituzioni governative tedesche stabili’ un programma biennale come soluzione a questo fenomeno per offrire aiuto attraverso un’organizzazione di beneficenza.

Svizzera:

- Svizzera 1997 – Il 20% di un limitato campione di donne riporta che esse vengono fisicamente aggredite (Dal sito web della WHO).



Questi erano alcuni dei sondaggi e dei dati relativi alla reale situazione della donna occidentale negli Stati Uniti e in Europa. Tali paesi affermano di voler riformare gli uomini emendando le leggi e le legislazioni a livello mondiale.

L’uomo americano ed europeo che commette un numero tale di abusi contro la donna, sia essa la moglie, la figlia o la fidanzata, lo fa perché i metodi educativi nei loro paesi sono corrotti e traviati e necessitano di una considerevole riforma funzionale.

Le donne dei Paesi arabi e musulmani non subiscono neppure un decimo di tale umiliazione, perche’ gli uomini sono guidati dalla religione prima che dalla legge e, nella maggior parte dei casi, essi hanno vergogna di commettere i crimini a cui tali sondaggi fanno riferimento.

Non stiamo affermando che le nostre comunità sono totalmente esenti da casi del genere, ma tali crimini rimangono confinati ad un numero limitato che non eccede in ogni caso il 5%.

Il programma cosiddetto ”Libertà alle donne” che sta cercando di esportare i valori ed i criteri occidentali sull’intero globo, non sta facendo altro che tentare di posizionare le donne musulmane su di un rango inferiore e di farne una merce di poco prezzo di cui gli uomini possano usufruire, sfruttare ed abusare attraverso il suo lavoro durante il giorno e praticando violenza su di lei o sui bambini la sera.

Ci auguriamo che sondaggi veritieri e autentici possano essere effettuati nei nostri paesi islamici per provare al mondo che la donna musulmana che indossa un velo sul capo e un coprivolto, come in alcune delle nostre comunità più conservatrici, viene onorata e gode di un trattamento tale che la donna americana e occidentale non potrà neppure mai sognare di avere.

Nota: la maggior parte dei dati statistici raccolti riguardano le società occidentali e ciò è dovuto alla disponibilità di documentazione in materia. Siamo consapevoli del fatto che la violenza domestica prevale in tutte le società—siano esse orientali od occidentali. La scopo principale del nostro dibattito è di far capire che adottare la soluzione islamica porta frutti migliori delle soluzioni ideate dall’uomo.
tradotto da c.

26 Jul 2009

Cosa viene detto sul profeta Mohammed (pace e benedizioni siano su di lui)

Durante i secoli delle crociate, furono inventate diverse calunnie contro il Profeta Muhammad (s) . Tuttavia, con la nascita dell'era moderna, contrassegnata dalla tolleranza religiosa e dalla libertà di pensiero, c'è stato un grande cambiamento nell'approccio degli autori occidentali nel delineare la sua vita ed il suo carattere.

L'occidente, tuttavia, deve ancora fare un passo in avanti per scoprire la grande realtà di Muhammad (s), il vero e ultimo Profeta di Dio per tutta l'umanità.

Malgrado tutta l'oggettività e nonostante il chiarimento, da parte dell'occidente non vi è stato alcun tentativo sincero ed obiettivo per comprendere la sua profezia. Molto strano è il fatto che, per l'integrità e la realizzazione di ciò, sono stati spesi diversi tributi, ma la sua rivendicazione di essere il Profeta di Dio è stata respinta esplicitamente o implicitamente. È qui che è necessaria una ricerca del cuore e una revisione della cosiddetta oggettività. I seguenti fatti della vita di Muhammad (s) sono stati forniti per facilitare una decisione imparziale, obiettiva e logica riguardante la Sua profezia.

Fino all'età di quaranta anni, Muhammad (s) non era conosciuto come uno statista, un predicatore o un oratore. Egli non è mai stato visto discutere i principi della metafisica, l'etica, la legge, la politica, l'economia e la sociologia. Senza dubbio possedeva un ottimo carattere ed un comportamento affascinante, ma non vi era in lui nulla di così eclatante e così radicalmente straordinario che avrebbe fatto prevedere un qualcosa di grande e rivoluzionario per il futuro, ma quando venne fuori dalla Grotta di Hira, con un nuovo messaggio, era completamente trasformato. "È possibile che una persona nota per possedere un carattere retto e senza macchia, improvvisamente diventi 'un impostore' e pretenda di essere il Profeta di Dio?". È noto che la sua pretesa ha provocato la rabbia del suo popolo e ha segnato l'inizio di una lunga e ardua lotta. Uno potrebbe chiedersi: "Per quale ragione ha sofferto tutte quelle avversità?" Il suo popolo si è offerto di accettarlo come loro Re e di mettere tutte le ricchezze della terra ai suoi piedi a patto che abbandonasse la predica del suo messaggio, ma egli ha rifiutato le loro offerte allettanti e ha continuato a predicare di fronte agli insulti, al boicottaggio sociale e anche all'aggressione fisica. Inoltre, se fosse venuto con un piano di rivalità nei confronti dei Cristiani e degli Ebrei, perché avrebbe dovuto credere in Gesù Cristo, in Mosè e negli altri profeti di Dio (la pace sia su di loro), requisito fondamentale della fede, senza il quale nessuno potrebbe dichiararsi musulmano?

È anche ben noto che Muhammad (s) non era un dotto ed aveva condotto una vita molto tranquilla prima di annunciare la sua missione al mondo all'età di quarant'anni. Non è forse una prova inconfutabile della sua profezia il fatto che, pur non essendo un dotto, tutta l'Arabia, si fermò dallo stupore e dalla meraviglia quando ha iniziato a predicare il suo messaggio, ed era incantata dalla meravigliosa eloquenza del suo messaggio? Tutti i poeti arabi, predicatori e oratori di altissimo calibro non sono riusciti ad apportare l'equivalente del Corano, che rimane tuttora inimitabile e, soprattutto, come ha potuto pronunciare verità di natura scientifica contenute nel Corano che nessun essere umano avrebbe potuto scoprire a quel tempo?

Infine, ma non di meno, perché ha continuato a condurre una vita dura anche dopo aver guadagnato il potere e l'autorità? Le parole che ha pronunciato quando era ormai morente erano: "Noi, la comunità dei Profeti, non siamo ereditieri. Qualunque cosa lasciamo la lasciamo per carità".

In effetti, Muhammad (s) è l'ultimo dei profeti inviati in vari luoghi ed in diversi tempi sin dall'inizio della vita umana sulla terra.

"Se la grandezza dei propositi, l'esiguità dei mezzi ed i risultati stupefacenti sono i tre criteri di valutazione del genius umano, chi potrebbe osare paragonare qualunque grande personaggio della storia moderna con Muhammad (s)? Gli uomini più famosi hanno creato soltanto armi, leggi ed imperi. Semmai essi hanno fondato qualcosa, questo qualcosa non è nient'altro che potere materiale, spesso crollato davanti ai loro occhi. Quest'uomo, Muhammad (s), non solo ha mosso armate, legislazioni, imperi, popoli e dinastie, ma milioni di uomini, un terzo del mondo allora abitato; inoltre, ha mosso gli altari, le divinità, le religioni, le idee, le credenze e le anime... La sua fiducia nella vittoria, la sua ambizione non era interamente consacrata all'idea di ottenere un impero; le sue infinite preghiere, le sue conversazioni mistiche con Dio, la sua morte ed il suo trionfo dopo la morte attestano che non si tratta di un impostore, ma di una ferma convinzione che gli ha dato il potere per restaurare un dogma. Questo dogma aveva due aspetti principali, l'unicità di Dio e l'immaterialità di Dio. Il primo indica cosa Dio è ed il secondo, cosa Dio non è; l'uno abbatte i falsi dèi con la spada, l'altro avvia un'idea con le parole…

…Filosofo, oratore, apostolo, legislatore, guerriero, conquistatore di idee, restauratore di credo, di un culto senza immagini; il fondatore di venti imperi terrestri e di un impero spirituale, questo è Muhammad. Considerando gli standard con cui valutare la grandezza umana è lecito chiedere: " vi è forse alcun uomo più grande di lui "? [Lamartine, Histoire de Turquie, Parigi 1854 Vol. II, il pp. 276-277.]

"Non è la propagazione, ma la permanenza della sua religione che merita la nostra attenzione; la stessa pura e perfetta impressione che ha inciso alla Mecca e a Medina è conservata dopo le rivoluzioni di dodici secoli dagli indiani, africani e dai proseliti turchi del Corano... I seguaci di Muhammad hanno resistito uniformemente alla tentazione di ridurre l'oggetto della loro fede e della loro devozione ad un livello di sensi e d'immaginazione umana. "Credo in un'Unico Dio ed in Muhammad l'Apostolo di Dio" questa è la professione semplice ed invariabile dell'Islam. L'immagine intellettuale della Divinità non è mai stata degradata da qualsiasi idolo visibile; gli onori del Profeta non hanno mai violato la misura di virtù umana ed i suoi precetti viventi hanno represso la gratitudine dei suoi discepoli entro i limiti della ragione e la religione. [Edward Gibbon and Simon Ocklay, History of the Saracen Empire, London 1870, p. 54.].

"Fu Cesare e Papa al tempo stesso, ma fu un Papa senza pretese di un Papa e Cesare senza le legioni di Cesare: senza un'armata, senza una guardia del corpo, senza un palazzo, senza un reddito fisso. Semmai un uomo potesse dire di aver governato per diritto divino, sarebbe Muhammad, perché ebbe tutti i poteri senza gli strumenti ed i sostegni che li accompagnano". [Bosworth Smith, Mohammad and Mohammadanism. London 1874, p. 92.]

"È impossibile per chiunque studiare la vita ed il carattere del grande Profeta dell'Arabia, per chiunque sappia come ha insegnato e come ha vissuto, non sentire riverenza per quel potente Profeta, uno dei grandi messaggeri del Sommo. E sebbene in ciò che vi metto a disposizione dovrei dire tante cose che potrebbero essere familiari a molti, io stessa quando li rileggo, provo un nuovo modo di ammirazione, un senso nuovo di riverenza per quel poderoso insegnante arabo". [Annie Besant, The Life and Teachings of Muhammad, Madras 1932, p.4].

"La sua prontezza di subire le persecuzioni per le sue credenze, l'alto carattere morale degli uomini che hanno creduto in lui e lo hanno considerato una loro guida e la grandezza del suo successo finale, tutto dimostra la sua fondamentale integrità. Supporre Muhammad un impostore pone più problemi di risolverne. Inoltre, nessuno delle grandi figure della storia è poco apprezzato in occidente, così come Muhammad". [W. Montgomery, Mohammad at Mecca, Oxford, 1953, p. 52.]

Muhammad, l'uomo ispirato che ha fondato l'Islam, nato nel 570 D.C. in una tribù araba che adorava gli idoli; Muhammad, l'uomo che è rimasto orfano poco dopo la nascita, che era sempre particolarmente premuroso verso i poveri ed i bisognosi, verso la vedova e l'orfano, lo schiavo e l'oppresso; Muhammad che a vent'anni era già un uomo d'affari e di successo, che è diventato presto il dirigente di una carovana di cammelli per una vedova ricca, sua datrice di lavoro, la quale, riconoscendo il suo merito, gli fece proposta di matrimonio quand'aveva venticinque anni e, nonostante la vedova avesse 15 anni di più di lui, Muhammad la sposò e le rimase fedele fino alla morte.

Come quasi tutti i profeti che lo precedettero, Muhammad si è sforzato timidamente di servire come trasmettitore della parola di Dio, percependo la sua inadeguatezza, nonostante l'angelo gli avesse comandato "Leggi". Per quanto ne sappiamo, Muhammad non sapeva leggere o scrivere, ma ha iniziato a dettare quelle parole ispirate che avrebbero rivoluzionato presto un grande segmento della terra; "C'è un Dio".
In tutte le cose Muhammad era profondamente pratico. Quando il suo amato figlio Ibrahim morì, vi fu un'eclissi e rapidamente si diffuse la voce che ciò fosse una sorta di condoglianza personale di Dio. Muhammad reagì dicendo: "L'eclissi è un fenomeno della natura. È assurdo attribuire queste cose per la morte o la nascita di un essere umano".

Dopo la morte di Muhammad vi fu un tentativo per divinizzarlo, ma l'uomo che sarebbe diventato il suo successore amministrativo ha ucciso l'isteria con uno dei discorsi più nobili della storia religiosa: "Se ci fosse qualcuno fra voi che adori Muhammad, Muhammad è morto, ma se è Dio che adorate, Egli vive in eterno". [James A. Michener, 'Islam The Misunderstood Religion', In the Reader's Digest (American Edition) for May 1955, pp. 68-70.]

O Profeta, ti abbiamo mandato come testimone, nunzio e ammonitore, che chiama ad Allah, con il Suo permesso; e come lampada che illumina. (Corano 33-45:46)


(s) qui sta per "Pace e benedizione su di lui".
tratto da: http://muhammad.huda.it/profeta.html

Altre opinioni di uomini illustri:

Michael H. Hart nel suo libro “Le Persone più influenti nella storia” ha classificato Muhammad il primo della
lista, poiché contribuì a dare beneficio e a
elevare il genere umano.

“La mia scelta di classificare Muhammad
il primo della lista delle persone più
influenti del mondo può sorprendere
alcuni lettori e può far interrogare altri,
ma era l'unico uomo nella storia che ebbe
incredibile successo sia al livello religioso che secolare.”


(New York: Hart Publishing Company, Inc. 1978, p. 33)
Il rinomato storico LaMartine commentò:
“Se l’elevatezza di pensiero, la scarsità dei mezzi
ed i risultati sbalordenti sono i tre test di verifica
del genio umano, chi potrebbero osare a
paragonare un qualsiasi grande uomo della storia
moderna con Muhammad?

Gli uomini più famosi hanno generato le armi,
le leggi e gli imperi soltanto. Non hanno fondato,
niente di più che poteri materiali che si sono
sbriciolati spesso davanti ai loro occhi.

Questo uomo ha spostato non soltanto gli eserciti, le legislazioni, gli imperi, la gente e le dinastie , ma milioni di uomini in un terzo del mondo abitato di allora; e più di quello, ha spostato gli altari, gli dei, le religioni, le idee, le credenze e le anime...”


Il mondo ha avuto la sua quota di grandi personalità. Ma queste furono figure parziali, che si distinguevano in uno o due campi, come quello dei pensieri religiosi oppure o nella leadership militare.

Le vite e gli insegnamenti di queste grandi personalità del mondo sono state velate dalla nebbia del tempo.

Ci sono tante speculazioni sul tempo ed il posto della loro nascita, il modo e lo stile di vita, la natura e i dettagli dei loro insegnamenti, il livello e la misura del loro successo o fallimento, che è impossibile per l’umanità ricostruire accuratamente le vite e gli insegnamenti di questi uomini.
Diwan Chand Sharma scrisse:
“Muhammad era l’anima della bontà e la sua influenza era sentita e mai dimenticata da quelli intorno a lui.”

(“The Prophets of the East”, Calcutta, 1935, pp 12)
Gibbon Edward e Simon Ocklay parlando dell’Islam scrissero:
“Credo in un solo Dio e Mahomet è il
Messaggero di Dio è la semplice e
invariabile formula dell’Islam.”

“L’immagine intellettuale della divinità
non è mai stata degradata da alcun idolo
visibile; l’onore del Profeta non ha mai
trasgredito la misura della virtù umana e
i suoi precetti viventi hanno trattenuto la gratitudine dei suoi discepoli all’interno dei limiti della ragione e della religione.”

(“Storia dell'impero Saraceno”, Londra, 1870, p. 54)
Lui non è Dio
Muhammad non fu altro che un essere umano; ma fu un uomo con una nobile missione, quella di unire l’umanità alla sottomissione di un solo Dio e di insegnare loro la via ad una vita ideale e retta basata sui comandamenti di Dio.
Egli descrisse se stesso sempre come “Un servo e Messaggero di Dio”, e così infatti ogni sua azione proclamava di essere fatta per servire Dio.

Sarogini Naidui, famosa poetessa indiana dice circa l’Islam:

“Fu la prima religione che predicò ed esercitò la democrazia; poiché nelle moschee, quando il richiamo alla
preghiera si sente e i fedeli sono riuniti insieme, la democrazia dell'Islam prende forma cinque volte al giorno quando il contadino e il re si inginocchiano fianco
a fianco e affermano: “Iddio è grande!”

“Sono stata colpita più e più volte da questa unità indivisibile dell’Islam che rende un uomo istintivamente un fratello.”

(“Ideali di Islam”, video Speeches e Writings, Madras, 1918, p.169).
Le parole del Prof. C. Snouck Hurgronje:
“La lega di nazioni fondata dal Profeta dell’Islam ha messo il principio di unità internazionale e di fratellanza umana su tali fondamenti universali tanto da mostrare luce ad altre nazioni.”

“Il fatto è che nessuna nazione del mondo può mostrare un parallelo di cosa l'Islam ha fatto verso la realizzazione dell'idea della lega delle nazioni.”

“Il mondo non ha esitato a fare di individui, le cui vite e le missioni sono state perse nella leggenda, divinità. Storicamente parlando, nessuna di queste leggende hanno realizzato neanche una frazione di quanto Muhammad, possa Allah esaltare la sua menzione, ha compiuto. E tutto il suo sforzo era per il solo scopo di unire l'umanità nel culto di un Dio, sui codici di merito morale.”


“Muhammad, possa Allah esaltare la sua menzione, o i suoi seguaci non hanno mai in nessun momento sostenuto che era un figlio di Dio o Dio-incarnato o un uomo divino, ma è sempre stato ed è anche oggi considerato soltanto come un Messaggero scelto da Dio.”
“Oggi dopo un lasso di tempo di quattordici secoli, la vita e gli insegnamenti di Muhammad, possa Allah esaltare la sua menzione; sono sopravvissuti senza la perdita, l'alterazione o l'interpolazione minima. Offrono la stessa speranza immortale di trattare molte malattie dell'umanità come fecero quando era vivo.”

“Ciò non è una pretesa dei seguaci di Muhammad (pbsl), ma la conclusione inevitabile forzata da una storia critica ed imparziale.”

“Quest’uomo Muhammad (pbsl) ha completato così tanto in diversi campi del pensiero e del comportamento umano, nell`attimo piu` intenso della storia umana.”

“Ogni dettaglio della sua vita privata e dei suoi discorsi pubblici, è stato accuratamente documentato e fedelmente preservato sino ai giorni nostri. L’autenticità della documentazione così preservata è garantita non solo dai fedeli seguaci ma anche dai suoi critici influenzati da pregiudizi.

Muhammad (pbsl) era un maestro, un riformatore sociale, una guida spirituale, un colosso dell’amministrazione, un fedele amico, un compagno magnifico, un marito devoto, un padre amorevole, tutto in una persona.

Nessun uomo nella storia eccelse o fu eguale a lui in nessuno di questi differenti aspetti della vita, ma fu solo per la sua altruistica personalità che Muhammad (pbsl) poté raggiungere una così incredibile perfezione.”
Ne “La giovane India” Mahatma Gandhi parlando del carattere di Muhammad disse:
“Ho desiderato sapere il meglio di uno che
detiene oggi l’indiscussa influenza sui cuori di
milioni di persone...”
“Divenni più che convinto che non fu la spada
che vinse un posto per l’Islam in quei giorni
nello schema della vita.”
“Era la semplicità rigida, la modestia assoluta del
Profeta, il riguardo scrupoloso per le sue promesse, la sua devozione intensa per questi amici e seguaci, la sua intrepidezza, la sua non paura, la sua fiducia assoluta in Dio e nella propria missione. Questi e non la spada hanno trasportato tutto davanti a loro ed hanno superato ogni ostacolo. Quando ho chiuso il secondo volume (della biografia del Profeta), ero spiacente che non c’era più niente per me da leggere su questa grande vita.”
Thomas Carlyle nel suo “Hero and Heroworship”:
“Come un uomo da solo poté saldare le
tribù facenti la guerra e i beduini erranti,
in una nazione, la più potente e civilizzata,
in meno di due decadi.”

“Le menzogne (occidentali), il cui ben
intenzionato ardore ha coperto quest’uo-
mo (Muhammad pbsl), sono vergognose
a noi stessi soltanto.”

“Un grande spirito silenzioso, uno dei quali non può che essere fervido. Lui illuminò il mondo, il Creatore dei Mondi aveva ordinato così.”

preso da: Lo conosci?

25 Jul 2009

Profezie bibliche sull'avvento di Maometto

Le profezie bibliche sull'avvento del profeta Mohammed sono la prova della verità dell'Islam per il popolo che crede nella Bibbia.


In Deuteronomio 18, Mosè riferì che Dio gli disse: “Per loro farò uscire un profeta come te tra i loro fratelli; metterò le mie parole nella sua bocca e lui dirà loro tutto ciò che gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta pronuncia in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.” (Deuteronomio 18:18-19).1

Da questi versi si conclude che il profeta in questa profezia deve avere le seguenti tre caratteristiche:

1) Dovrà essere come Mosè.

2) Proverrà dai fratelli degli Israeliti, cioè gli Ismaeliti.

3) Che Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta e che proclamerà ciò che Dio gli comanderà.

Ecco le tre caratteristiche esaminate in modo più approfondito:

1) Un profeta come Mosè:
Difficilmente sono esistiti due profeti così simili come Mosè e Mohammed . Ad entrambi è stata data una comprensione globale della legge e del codice di vita. Entrambi incontrarono i loro nemici e furono vittoriosi in modo miracoloso. Entrambi furono accettati come profeti e uomini di stato. Entrambi scapparono da chi li voleva assassinare. Le analogie tra Mosè e Gesù dominano non solo le similitudini precedenti ma anche altre cruciali. Queste includono la nascita, la vita familiare, la morte di Mosè e di Mohammed ma non quella di Gesù. Inoltre Gesù fu considerato dai suoi discepoli il Figlio di Dio e non esclusivamente un profeta di Dio, come erano Mosè e Mohammed e come i musulmani credono che Gesù fosse. Così, questa profezia si riferisce al profeta Mohammed e non a Gesù, poiché Mohammed è più simile a Mosè che non a Gesù.

Come si può anche notare dal Vangelo di Giovanni, i Giudei aspettavano l'adempimento di tre distinte profezie. La prima era la venuta di Cristo. La seconda la venuta di Elia. La terza era la venuta del profeta. Questo è chiaro nelle tre domande che vennero poste a Giovanni Battista: “Ora questa fu la testimonianza di Giovanni, quando gli Ebrei di Gerusalemme inviarono sacerdoti e Leviti per chiedergli chi fosse. Egli confessò, non negò e confessò, “Non sono il Cristo.” Essi gli chiesero, “Quindi chi sei? Sei Elia?” Egli disse, “Non lo sono.” “Sei il profeta?” Egli rispose, “No.” (Giovanni 1:19-21). Se si cerca in una Bibbia con riferimenti incrociati, si troverà nelle note marginali che la parola “Il profeta” si trova in Giovanni 1:21, poiché queste parole si riferiscono alla profezia del Deuteronomio 18:15 e 18:18.2 Si conclude da ciò che Gesù Cristo non è il profeta menzionato nel Deuteronomio 18:18.

2) Dai fratelli degli Israeliti:
Abramo ebbe due figli, Ismaele e Isacco (Genesi 21). Ismaele divenne il fondatore della nazione araba e Isacco divenne il fondatore del popolo ebraico. Il profeta di cui si parla non proviene dagli Ebrei stessi, ma dai loro fratelli, cioè gli Ismaeliti. Mohammed , un discendente di Ismaele, è dunque questo profeta.

Anche, Isaia 42:1-13 parla del servo di Dio, il Suo “prescelto” e “messaggero” che porterà una legge. “Egli non vacillerà o si scoraggerà fino a quando si stabilirà la giustizia sulla terra. Nella sua legge le isole porranno la loro speranza” (Isaia 42:4). Verso 11, connette l'attesa di uno dei discendenti di Kedar. Chi è Kedar? Secondo la Genesi 25:13, Kedar era il secondo figlio di Ismaele, l'antenato del profeta Mohammed .

3) Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta:
Le parole di Dio (il Sacro Corano) furono messe nella bocca di Mohammed. Dio inviò l'Arcangelo Gabriele per insegnare a Mohammed le parole esatte di Dio (il Sacro Corano) e gli chiese di dettarle al popolo come le aveva udite. Le parole non sono quindi sue. Esse non provengono dai suoi pensieri, ma vennero messe nella sua bocca dall'Arcangelo Gabriele. Durante la vita di Mohammed , e sotto la sua supervisione, queste parole vennero quindi memorizzate e scritte dai suoi compagni.

Anche questa profezia nel Deuteronomio menziona che questo profeta dirà le parole di Dio in nome di Dio. Se si cerca nel Sacro Corano, si troverà che tutti i capitoli, tranne il Capitolo 9, sono preceduti o iniziano con la frase, “Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso.”


Un'altra indicazione (oltre a questa nel Deuteronomio) è quella in cui Isaia lega il messaggero connesso a Kedar con una nuova canzone (una scrittura in un nuovo linguaggio) per essere cantata da Dio (Isaia 42:10-11). Ciò viene menzionato più chiaramente nella profezia di Isaia: “e un'altra lingua, parlerà egli con questo popolo” (Isaia 28:11 KJV). Un altro punto di collegamento, è che il Corano venne rivelato in capitoli in un periodo di ventitrè anni. È interessante comparare ciò con Isaia 28 che parla della stessa cosa, “Sì: Precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma; un po' qui, un po' là.” (Isaia 28:10).

Si noti che Dio disse nella profezia del Deuteronomio 18, “Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta dice in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.” (Deuteronomio, 18:19). Ciò significa che chiunque crede nella Bibbia deve credere in ciò che questo profeta dice e questo profeta è Mohammed.

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Note:

(1) Tutti i versi in questa pagina sono stati ricavati da The NIV Study Bible, New International Version, (La Bibbia: Studio NIV, Nuova Versione Internazionale) tranne nel punto della nota KJV che significa King James Version.

(2) Vedere le note marginali in The NIV Study Bible, New International Version ((La Bibbia: Studio NIV, Nuova Versione Internazionale) al verso 1:21, p. 1594.


tratto da questo link:
http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-3.htm

La fenomenale crescita dell'Islam

La fenomenale crescita dell'Islam

È noto che negli USA e nel mondo intero, l'Islam è la religione a crescita più rapida. Ecco qui di seguito alcune osservazioni su questo fenomeno:


- “L'Islam è, in America, la religione a crescita più rapida, una guida e un pilastro di stabilità per molte persone...” (Hillary Rodham Clinton, Los Angeles Times).1

- “I musulmani sono il gruppo più velocemente in crescita...” (The Population Reference Bureau, USA Today).2

- “....L'Islam è, nel paese, la religione a crescita più veloce.” (Geraldine Baum; Newsday Scrittrice di religione, Newsday).3

- “L'Islam è, negli Stati Uniti, la religione a crescita più veloce...” (Ari L. Goldman, New York Times).4

Questo fenomeno indica che l'Islam è veramente la religione proveniente da Dio. È irragionevole pensare che così tanti americani e persone di diversi paesi si siano convertiti all'Islam senza una considerazione attenta e profonda prima di concludere che l'Islam è la verità. Tali convertiti provengono da diversi paesi, classi sociali, razze e stili di vita. Essi sono scienziati, professori, filosofi, giornalisti, politici, attori e atleti.

I punti trattati in questo capitolo costituiscono solo alcune delle testimonianze a supporto della fede che nel Corano è letteralmente la parola di Dio, che Mohammed è veramente un profeta inviato da Dio e che l'Islam è veramente una religione proveniente da Dio.

http://www.islam-guide.com/it/frm-ch1-3.htm
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Note:

(1) Larry B. Stammer, scrittore di religione del Times, “First Lady Breaks Ground With Muslims,” Los Angeles Times, Home Edition, Metro Section, Part B, May 31, 1996, p. 3.

(2) Timothy Kenny, “Elsewhere in the World,” USA Today, Final Edition, News Section, February 17, 1989, p. 4A.

(3) Geraldine Baum, “For Love of Allah,” Newsday, Nassau and Suffolk Edition, Part II, March 7, 1989, p. 4.


(4) Ari L. Goldman, “Mainstream Islam Rapidly Embraced By Black Americans,” New York Times, Late City Final Edition, February 21, 1989, p. 1.

Il velo nella tradizione Giudaico-cristiana

E' vero che non ci sono cose come il velo nella tradizione giudeo-cristiana?

Secondo il Rabbino Dott. Menachem M. Brayer (professore della Letteratura biblica all'Universita' Yeshiva) nel sul libro "La donna ebrea nella letteratura rabbinica" era abitudine delle donne ebree uscire in pubblico con un copricapo che, a volte, persino copriva interamente il viso, lasciando un occhio scoperto. Egli cita alcuni rabbini antichi famosi che hanno affermato: " Maledetto sia l'uomo che lascia i capelli della moglie scoperti....una donna che espone i suoi capelli imbellettati porta poverta'."
La legge rabbinica proibisce la recitazione benedetta o le preghiere in presenza di una donna sposata col capo scoperto, che e' considerata "nudita'".
Il Dott. Brayer inoltre scrisse che "l'omissione della donna ebrea di riguardare la sua testa e' stato considerato un affronto al suo pudore. Quando la testa e' stata scoperta ha dovuto pagare quattrocento zuzim di multa per l'offesa".
(Menachem M. Brayer, The Jewish Woman in Rabbinic Literature: A Psychosocial Perspective , Hoboken, N. J. Ktav Publishing House 1986 p.239, pp.316-317)

E riguardo la tradizione cristiana?
E' ben noto che le suore cattoliche coprono le loro teste da centinaia di anni, ma non e' tutto. (San) Paolo nel Nuovo Testamento rilascio' alcune dichiarazioni molto interessanti riguardo il velo:
"Voglio pero' che sappiate che di ogni uomo il capo e' Cristo, e capo della donna e' l'uomo, e capo di Cristo e' Dio ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiche' e' lo stesso che se fosse rasata. se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se e' vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L'uomo non deve coprirsi il capo, poiche' egli e' immagine e gloria di Dio; la donna invece e' gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; ne' l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. pPr questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. (I corinzi 11:3-10)
La spiegazione di (San) Paolo e' razionale per velare le donne, e' che il velo rappresenta un segno dell'autorita' dell'uomo, che e' l'immagine della Gloria di Dio, sopra la donna che e' stata creata per l'uomo. (San)Tertullian nel suo trattato famoso "Sul velare delle vergini" ha scritto: "giovani donne, portate i vostri veli quando andate fuori, in modo da portarlo in chiesa, voi lo portare quando siete fra gli sconosciuti, quindi portatelo quando siete con i vostri fratelli...".
Nel diritto canonico della chiesa cattolica odierna, c'e' una legge che richiede alle donne di coprire le loro teste in chiesa ( verificate pure: Clara M. Henning 23Cannon Law and the Battle of the Sexes, in Rosemary R. Ruethere, ed. Religion and Sexism: Images of Woman in the Jewish and Christian Traditions, New York Simon and Schuster, 1974 p. 272)
Alcune denominazioni cristiane, gli Amish ed i Mennonites per esempio, tengono ancora oggi le loro donne velate. Il motivo per il velo, come e' offerto dai loro capi della chiesa e' che "il copricapo e' un simbolo di sottomisione della donna all'uomo e a Dio " che e' la stessa legoca introdotta da (San) Paolo nel Nuovo Testamento.
(Donald B. Kraybill, The riddle of the Amish Culture, baltimore, Johns and Hopkins university Press 1989, p.56).
Da ogni evidenza, e' ovvio che l'Islam non ha inventato il copricapo. Ma ci sono delle differenze.
Il Corano invita uomini e donne a proteggere la propria Awra ( parte del corpo da non mostrare a non consanguinei). C'e' una Awra dell'uomo, e c'e' l'awra della donna. Il Corano invita entrambi uomini e donne ad abbassare i loro sguardi e a custodire il proprio pudore ed invita le donne credenti a coprirsi il capo, coprendo cosi anche il collo e il petto. Ma il motivo non e' di sottomissione all'uomo. quanto piuttosto il pudore, il cui unico scopo e' di proteggere le donne e di ricordargli sempre la modestia. Potreste dire: e chi ha bisogno di protezione oggigiorno????? Siamo nel 21esimo secolo!!!!
bene allora solo alcuni dati.....
in Canada una donna viene violentata ogni 6 minuti!!
1 su 3 donne in Canada viene violentata almeno una volta nella vita!!
Uno studio ha trovato 60% dei maschi dell'universita' canadese che hanno affermato che avrebbero commesso uno strupro pur di ottenere cio' che vorrebbero!!
tristemente pero' i dati canadesi non sono allarmanti quanto quelli statunitensi che sono a dir poco allucinanti e che presto saro' in grado di farvi conoscere se Dio vuole. dunque se siete interessati restate connessi!

Liberamente tratto e commentato da: Ledonne nell'Islam e le donne nella tradizione Giudeo-cristiana mito &realta'
Dr. Sherif Abdel Azim

Il messaggio dell'Islam secondo uno studioso contemporaneo

Tratto da: La vera religione, B. Philips

Dal momento che la totale sottomissione della propria volonta' a quella di Dio rappresenta l'essenza dell'adorazione, il messagggio fondamentale della religione di Allah l'Islam e' l'adorazione di Allah soltanto e l'abolizione dell'adorazione diretta o indiretta di altre persone, luoghi o qualunque altra cosa invece di Allah. Siccome ogni cosa diversamente da Allah, il Creatore di tutte le cose, e' una creazione di Allah, si puo' dire, in sostanza, che l'Islam distoglie l'uomo dall'adorazione del creato e lo invita ad adorare soltanto il suo Creatore. Egli- gloria a Lui l'Altissimo- e' l'Unico meritevole dell'adorazione dell'uomo ed e' per la Sua volonta che le preghiere vengono esaudite. Se un uomo pregasse una creatura di Dio, qualunque essa sia, e le sue preghiere venissero esaudite, non e' la creatura che avrebbe esaudito le sue preghiere ma e' Allah che ha permesso che sussistano i motivi per cui si e' pregato. Uno puo' dire :"Questo e' ovvio", comunque per gli adoratori delle creature, la preghiera poteva non essere saudita. Similmente, le preghiere a Maometto o Gesu'(pace su entrambi) o a Buddha, Krishna....,non sono esaudite da loro che sono creature, ma sono esaudite dal loro Creatore Allah. Allah stabilisce nel Corano che Gesu' figlio della Vergine MAria (pace su entrambi) non disse assolutamente ai suoi discepoli di adorarlo, ma di adorare solo e soltanto Allah, suo Signore e Creatore:
"E quando Allah dira': O Gesu' figlio di Maria, hai forse detto alla gente:"Prendete me e mia madre come due divinita' all'infuori di Allah?", rispondera':"Gloria a Te!Come potrei dire cio' di cui non ho il diritto?"(Corano surah 5, versetto 116)
Gesu' non adorava se stesso quando egli adorava, ma adorava Allah.

Hunafa' e i politeisti

Maometto (pace e benedizioni su di lui) crebbe nella corrotta e idolatra societa' coreiscita del tempo, senza condividerne pero' il politeismo. Per qaunto riguarda la religione egli era un hanif apparteneva cioe' a quella minoranza araba che non adorava gli idoli e pur senza seguire un culto preciso, riservava la propria devozione solo a Dio, ad un Dio unico, lo stesso adorato da Abramo e Ismaele (pace su di loro). Gli Hunaf (plurale di hanif) erano convinti che presto si sarebbe manifestato un nuovo profeta e non c'era ragione perche' questi non fosse un arabo. Anche gli Ebrei che vivevano nella penisola arabica condividevano questa attesa.
I politeisti mal tolleravano questi credenti che consideravano stravaganti e vagamente pericolosi per il sistema religioso-commerciale su cui si basava il potere e la ricchezza dei coreisciti della Mecca.
Pur dimenticando la purezza del culto abramico, gli arabi continuavano ad essere irresistibilmente attratti dalla Kaaba. Il santuario dell'Hijaz era al centro della loro vita religiosa e tutte le tribu' approfittavano dei mesi sacri, nei quali la tregua rendeva i viaggi relativamente sicuri, per recarvisi in pellegrinaggio. Questi avvenimenti periodici erano altrettante occasioni per commerciare, combinare matrimoni, stipulare alleanze con le altre tribu' convenute.
I Coreisciti da parte loro traevano il massimo profitto dalla situazione. La posizione della loro citta' posta tra Mediterraneo e Oceano Indiano, Golfo Persico e Mar Rosso, li aveva messi in condizione di diventare un nodo commerciale tra i piu' importanti del tempo. Essi si rifornivano di merci provenieti da tutto il bacino mediterraneo organizzando carovane estive verso Siria e Palestina e invernali verso lo Yemen, cui fa accenno il Corano nella sura dei Quraysh: "Per il patto dei Coreisciti, per il loro patto delle carovane invernali ed estive. Adorino dunque il Signore di questa Casa, Colui che li ha preservati dalla fame e li ha messi al riparo da [ogni]timore" (Corano surah 106)
Il loro prestigio come custodi della Casa era di gran lunga il piu' alto tra tutti gli abitanti della penisola arabica e le grandi fiere che si svolgevano in concomitanza con gli arrivi dei pellegrini arricchivano i maggiori clan della citta'.
Con il passare del tempo le tribu' arabe avevano portato alla Mecca i simulacri dei loro dei locali, e con l'interessato consenso dei Coreisciti guardiani della Kaaba, li avevano posti nel sacro recinto e nell'interno stesso della Casa. Erano ben trecentosessanta gli idoli che contaminavano, in quei tempi, la purezza della Casa di Allah.
Si puo' bene capire quindi il fastidio e il sospetto con cui venivano considerati coloro che rifiutavano il politeismo e che, in qualche modo, tendevano ad una purificazione del culto che avrebbe fatto a meno di tutti gli "dei".
Una volta accettato l'idolo di una tribu' o di un clan all'interno del santuario, non lo si sarebbe espellere senza provocare un grave incidente con coloro che ne avevano patrocinato l'ammissione nel pantheon politeista. Cosi' ragionavano i Coreisciti che, materialisti e pragmatici, non volevano rischiare la minima frizione con i loro clienti, figuriamoci uno scontro aperto e generalizzato. Sarebbe stata la fine del loro potere e della loro ricchezza. Nella loro miscredente miopia facevano tutto quel che potevano per ostacolare la diffusione del credo degli hanafa e cercavano di isolarli, boicottarli o maltrattarli a seconda della loro importanza sociale e delle protezioni tribali di cui godevano.

Liberamente tratto da : Questo e' Mohammed

Abramo, Agiar, Ismaele

Questa storia comincia lontano del tempo, nel giorno in cui Dio ordino' al profeta Abramo (su di lui la pace) di prendere la moglie Agiar e il figlioletto Ismaele e condurli in una landa desolata della penisola arabica, un territorio chiamato Hijaz, che dista poche decine di chilometri da Jeddah. Giunto nel luogo che Dio li aveva indicato, Abramo lascio' ad Agiar un otre pieno di acqua e le poche provviste che poteva e si allontano' con il cuore gonfio di dispiacere ma confidando nella misericordia di Dio al quale elevo' un'invocazione: "O Signor nostro, ho stabilito una parte della mia progenie in una valle sterile, nei pressi della Tua Sacra Casa, affinche',o Signor nostro, assolvano all'orazione. Fai che i cuori di una parte dell'umanita' tendano a loro, concedi loro [ogni specie] di frutti" (Corano, surah 14, versetto 37)
Agiar capi' che Abramo non agiva per conto proprio e confido' in Dio. Il luogo in cui si trovavano era un avvallamento tra montagne brulle e polverose, lontano da ogni centro abitato, spinta dall'ansia che opprimeva il suo pettto, per scrutare l'orizzonte si inerpico' su una roccia (Safa) che si trovava in quei paraggi. Non vide nulla e allora corse fino alla sommita' di un piccolo colle ( MArwa) distante dalla roccia qualche centinaio di metri. Torno' esausta dopo aver percorso questo tragitto per ben 7 volte correndo e vide l'angelo Gabriele (su di lui la pace) e dell'acqua affiorare. Ella si affretto' a fare come un bacino per trattenerla, poi disseto' Ismaele, se stessa, riempi' l'otre e ringrazio' Dio l'Altissimo. Questa e' nota come la fonte di Zam Zam.

Liberamente tratto: Questo e' Mohammed

24 Jul 2009

L'ISLAM NELLA BIBBIA

Liberamente tratto da un testo ristampato da “The Islamic Bulletin” www.islamicbulletin.com
e da http://www.turntoislam.com/forum/showthread.php?t=57800


L'essenza della religione islamica e' il puro monoteismo (tawhid): esso consiste nell' adorazione
indirizzata solo ed esclusivamente verso Dio, nella fede in Lui e nei messaggeri da Lui inviati. La
Bibbia fornisce ampie prove che supportano tale affermazione.
Il primo dei dieci comandamenti asserisce proprio che :"Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altroDio al di fuori di me. Non ti farai idolo o immagine alcuna di quanto e' lassu' nel cielo ne' di quanto
e' quaggiu' sulla terra, ne' di cio' che e' nelle acque sotto la terra. Non servirai alcuno poiche' io
sono il Signore tuo Dio". (Esodo 20:2-4).

"Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore e' Dio lassu' nei cieli e quaggiu'
sulla terra: e non ve n'e' un altro" (Deuteronomio 4:39).
"... e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio, ne' dopo ce ne sara'. Io, io
sono il signore, fuori di me non v'e' salvatore" (Isaia 43:10-11).
"... non sono forse io il Signore? Fuori di me non c'e'altro dio; Dio giusto e salvatore non c'e' fuori
di me. Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perche' io sono Dio: non ce n'e' un
altro. Lo giuro su me stesso" (Isaia 45: 21-23).
La seconda parte della formula di fede islamica, la fede in Maometto come inviato di Dio, si
riallaccia alla frase pronunciata da Gesu' in Giovanni 17:3:
"E questa e' la vita eterna: che essi conoscano te, unico vero Dio, e Gesu' Cristo che tu hai
mandato". Il verso puo' essere chiaramente parafrasato secondo la formula di fede islamica: "Non
c'e' dio al di fuori di Dio e Gesu' Cristo e' il messaggero di Dio", che ha lo stesso significato di
"Non c'e' dio al di fuori di Dio e Mohammed e' il messaggero di Dio".
Allo stesso modo, al tempo di Mose' la professione di fede testimoniava l'unicita' di Dio e la fede
in Mose' in quanto suo messaggero ed inviato.
La fede islamica implica infatti il riconoscimento della missione di tutti gli inviati di Dio
antecedenti la venuta di Mohammad.

LA PREGHIERA ISLAMICA

I musulmani si tolgono le scarpe prima di pregare. Nella Bibbia e' scritto:
"Non avvicinarti! Togliti I sandali dai piedi, perche' il luogo sul quale sei e' santo!" (Esodo 3:5).
I musulmani, inoltre, compiono le abluzioni prima di offrire la preghiera. Anche questa pratica e'
citata dalla Bibbia, allorche' si afferma:
"... vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. E Mose', Aronne e I suoi figli si lavavano con essa le
mani ed I piedi quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare.
Essi si lavavano come il Signore aveva ordinato a Mose'" (Esodo 40:31-32).
I musulmani pregano cinque volte al giorno , dall’alba fino a notte e questo è conforme agli
insegnamenti biblici: “Sia benedetto il nome del Signore ora e sempre . Dal sorgere del sole al suo
tramonto sia lodato il nome del Signore.” ( Salmi 113,3).
Il musulmano prega a specifiche ore del giorno: All’alba, a mezzogiorno al pomeriggio , al
tramonto ed alla sera.
Ancora la Bibbia ha evidenziato questo comportamento: “Pietro e Giovanni salirono al tempio
all’ora della preghiera essendo la nona ora (3 pm) ( Atti 3,1)
( equivalente alla preghiera pomeridiana dei musulmani, l' asr).
Inchinarsi e prosternarsi sulla terra al momento della preghiera sono atteggiamenti che sembrano
stupire i fratelli cristiani nonostante la Bibbia fornisca numerosi esempi di queste azioni
“(Gesù) si prostrò con la faccia a terra e pregò” ( Matteo 26,39)
“ Mosè si curvò fino a terra e si prostrò”. ( Esodo 34,8)
“ Abramo si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui.” ( Genesi 17,3)
“ Quando il servo di Abramo ebbe udito le loro parole si prosternò davanti al Signore.” ( Genesi
24,52 )
“Giosue'si chinò con la faccia a terra e si prosternò” ( Giosue' 5,14)
“Esdra ed il popolo alzarono le mani si inginocchiarono e si prosternarono con la faccia a terra
dinanzi al Signore.” ( Neemia 8,6)
Dopo la preghiera i musulmani chiedono la grazia ed i favori di Dio elevando le mani.
Questa pratica, nella Bibbia, e'comune a molti profeti.
“ ( Salomone ) dopo la preghiera si alzò davanti all’altare del Signore dove era inginocchiato con
le palme tese verso il cielo”. ( I Re 8,54)
“Ezra benedisse il Signore e tutto il popolo rispose Amen, alzando le mani” (Neemia 8,6)

IL DIGIUNO

Questo è uno dei cinque pilastri dell’Islam: i musulmani digiunano durante il mese del Ramadan ,
ma digiunano anche in alcuni altri giorni durante il corso dell’anno per compiacere Dio
onnipotente.
“Gesù digiunò per cinquanta giorni” . Matteo ( 5,6) .
Il suo insegnamento sul digiuno era totalmente islamico:
“E quando digiunate non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia
per far vedere agli uomini che digiunano” Matteo ( 6, 16-18).

LA CARITA’

Questo è un altro atto obbligatorio del culto islamico chiamato Zakah (termine biblico decima). Le
leggi riguardanti la carità ed il pagamento della decima sono contenute nel Levitico “ Ogni decima
della terra, cioè delle granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore, è cosa
consacrata al Signore...etc ( Levitico 27,30-33 ).
Gesù disse: “ Quando fai l’elemosina , non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti
nelle sinagoghe e per le strade per essere lodati dagli uomini.” ( Matteo 6,1-4 ).
Anche questo è in pieno accordo con l’insegnamento islamico della carità

ETICHETTA ISLAMICA

I musulmani si salutano dicendo “ Assalam alaikum” che significa “ la pace sia con voi”. Questo
era praticato da Gesù, come possiamo leggere nel Vangelo di Giovanni ( 20, 19-26 ): “ Venne
Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse , la pace sia con voi...,”
nel Vangelo di Luca ( 24, 36 )in cui
si legge “... Gesù apparve in mezzo a loro e disse , Pace a voi”.
Frequentemente i musulmani usano la frase “Insha Allah”che significa “se Dio vuole". Noi
troviamo queste istruzioni nella Bibbia: “Ed ora a voi che dite oggi o domani andremo nella tal
città, vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni , mentre non sapete cosa sarà
domani....Dovreste invece dire , se il Signore vorrà vivremo e faremo questo e quello!” ( Lett. di
Giacomo 4, 14-15 )

OSSERVANZE ISLAMICHE

I musulmani non possono mangiare il maiale . Anche la Bibbia lo proibisce:
Ma tra i ruminanti e gli animali che hanno l’unghia divisa non mangerete i seguenti... il porco
perché ha l’unghia bipartita da una fessura ,ma non rumina e lo considererete immondo” (
Levitico 11,7-8 )

I musulmani non bevono vino ed alcolici.
La Bibbia da’ le ragioni per questa proibizione :
“Il vino ed il mosto tolgono il senno”( Osea 4.11 ) “Il vino è rissoso il liquore è tumultuoso:
chiunque se ne inebrierà non è saggio” “ Non essere tra quelli che si inebriano di vino, né tra
coloro che sono ghiotti di carne perché l’ubriacone ed il ghiottone impoveriranno...”( Proverbi
20,1 ; 23,20-21 )
(Molti protrebbero a questo punto obiettare che Gesu' beveva comunque vino, si' anche nella comunita' islamica si beveva, il divieto dell'alcol arrivo' in un secondo momento)
I musulmani non possono praticare l’usura ( prendere interessi sul denaro) . La Bibbia
raccomanda lo stesso:
“ Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai
con lui da usuraio : voi non dovrete imporgli alcun interesse” . ( Esodo 22,24 )


L’intenzione di questo documento non è quella di presentare l’Islam come un ramo del
Cristianesimo, ma di mettere in evidenza le similitudini esistenti tra loro. L’Islam è un completo
modo di vivere. Le somiglianze sono così forti in quanto per entrambi i messaggi la fonte è la
stessa, Dio onnipotente. La sola differenza è che i cristiani hanno abbandonato queste pratiche
mentre i musulmani le seguono. Essi, dunque, non dovrebbero considerare strane le pratiche
della religione islamica, poiche' queste rappresentano l'obbedienza al comando dell’ Onnipotente.
Sarebbe certamente bello se anche i cristiani oggi seguissero queste pratiche.
e soprattutto conoscessero la loro religione, le storie dei profeti per venirci incontro. allora non appariremmo piu' come degli strani spauracchi, o fenomeni da baraccone... ovviamente mi riferisco al cristianesimo di un tempo, alla loro religione pura e semplice di un tempo non arricchita di nuove pratiche moderne e pompose.

4 Jul 2009

Il velo e' mio e me lo gestisco io!!!

Assalamu alaykum, Pace su di voi!
che dire, le ultime notizie riguardo il velo mi lasciano ancora una volta senza parole!
Come e' possibile che nel 2009 ancora esistono dibattiti sul velo si o velo no? Ma non ci sono nel mondo ben piu' grandi problemi che rivolgere le proprie attenzioni su la moda Islamica?
Tutte le volte che questi dibattiti escono fuori, noi donne musulmane ci sentiamo attaccate nel nostro intimo, infatti ci viene toccata la parte piu' importante della nostra identita': il velo! Un semplice fazzoletto a volte colorato, o semplicemente nero, di cotone o sintetico, a quadri o strisce, a triangolo o lungo fino ai piedi...che fastidio puo' dare???
L'identita' e' molto importante per tutti noi. Se non si conoscono le proprie radici come si fa' ad affrontare il proprio presente ed il futuro? Ed allora perche' li fuori c'e' sempre qualcuno che cerca di 'cancellare' la nostra identita' di donne Musulmane, religiose ma pur sempre donne, mamme, sorelle, figlie, zie, mogli...
Il velo e' MIO e me lo VOGLIO gestire IO!!
Grazie!
wa alaykum assalam