19 Feb 2010

I tre Filtri

Una storia educativa per bambini musulmani da cui anche noi adulti dovremmo imparare!

C’era una volta, all’epoca dei califfi abbasidi, nella capitale musulmana Bagdad, un grande sapiente noto per la sua saggezza. Quest’uomo aveva passato la vita a studiare il Corano e le Parole del Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), ed era molto pio.
Mai lo si era sentito dire male di qualcuno, prendersi gioco degli altri, ne’ riportare parole inutili.

Tutti lo amavano, perche’ aveva sempre una parola gentile o un sorriso per le persone che incontrava, ed era sempre pronto ad aiutare gli altri.
Un giorno, uno dei suoi vicini venne a trovarlo:
“Assalamu ‘alaykum!!”
“wa’alaykumu-s-salam waRahmatullahi Ta’ala waBarakatuHu”, rispose il sapiente.
“Sai cosa mi hanno appena raccontato a proposito del tuo amico ‘Abdullah?”, comincio’ il vicino.
“Aspetta un po’”, replico’ il sapiente: “Vedo che muori dalla voglia di dirmi qualcosa. Prima che tu me la dica, pero’, vorrei farti un piccolo test. Si chiama il test dei tre filtri”.
“Dei tre filtri?” si stupi’ il vicino.
“Esattamente”, prosegui’ il sapiente: “Prima che tu mi parli del mio amico, sarebbe una buona idea prendere il tempo di filtrare cio’ che conti di dirmi. Faremo passare cio’ che volevi dirmi attraverso tre filtri; cio’ che ne restera’, potrai dirmelo. Ecco perche’ si chiama il test dei tre filtri. Sei pronto?”.
“Si’”, rispose l’uomo, sempre piu’ meravigliato (in effetti, quando chiacchierava con gli altri vicini, non aveva l’abitudine di prendere tutte quelle precauzioni).
“Cominciamo”, disse il sapiente: “Il primo filtro e’ quello della verita’. Hai verificato bene che quel che mi vorresti dire sia vero?”.
“No”, rispose quello: “In effetti, me l’hanno appena raccontato e…”
“Ebbene”, disse il sapiente: “Non sei dunque per nulla sicuro che sia vero. Il filtro della verita’ non ha conservato quel che mi volevi dire. Proviamo adesso col secondo filtro, quello del bene. Mi volevi forse dire sul conto del mio amico qualcosa di buono?”.
“Ehm… no, al contrario…”
“Ah!”, prosegui’ il sapiente: “Dunque volevi dirmi qualcosa di male sul conto del mio amico, ma non sei nemmeno sicuro che sia vero… Non sono sicuro di poterti ascoltare. Ma puo’ darsi che passerai lo stesso il test, perche’ resta ancora un filtro: il filtro dell’utilita’. Se tu mi riferissi cio’ che volevi dirmi sul conto del mio amico, cio’ mi sarebbe utile?”.
“Ehm… no, a dire il vero no..”
“Allora”, concluse il sapiente: “Se quel che mi volevi riferire non e’ vero, non e’ una cosa buona e non mi sarebbe nemmeno utile, non vale la pena di dirmelo, non credi?…”
Le parole possono essere molto dannose, e non bisogna diffonderle senza riflettere. Una parola che non sia vera, ne’ buona, ne’ utile, non vale la pena di essere pronunciata.
Dunque, prima di dire qualcosa, o di riferire cio’ che ti e’ stato raccontato, non dimenticare di sottoporre le tue parole al test dei tre filtri! Cio’ ti evitera’ certamente di commettere dei peccati. Allah Ta’ala ci dice nel Qur’an:
O credenti, non scherniscano alcuni di voi gli altri, ché forse questi sono migliori di loro. E le donne non scherniscano altre donne, ché forse queste sono migliori di loro. Non diffamatevi a vicenda e non datevi nomignoli. Com’è infame l’accusa di iniquità rivolta a chi è credente ! Coloro che non si pentono sono gli iniqui (Corano XLIX. Al-Hujurat, 11)



jazakumullahu khayran Le Jardin des Croyantes

3 comments:

  1. Volevo ringraziare la sorella Aicha per avermi spedito questa storia, suppongo sia stata ella stessa a tradurla.
    E' molto facile raccontare degli altri, parlare senza misurare le parole e travisare le cose. che Dio ci protegga.amin

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  2. Assalamu 'alaykum waRahmatullahi Ta'ala waBarakatuHu
    wa anti min ahli-l-jaza' ukhti: ha ragione, dovremmo meditarci tutti quanti, che Allah ci perdoni i nostri peccati e ci faccia pronunciare solo parole buone amin!!
    wasalam da Aisha (Umm Usama) sloggata!! :)

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