31 May 2010

Chiedetelo a Victoria Beckham

di Umm Rashid, fonte: www.islamicawakening.com

Chiedete oggi a Victoria Beckham se ella creda che la separazione dei sessi sia una cosa positiva, vi sono molte probabilita’ che vi dica si’.

Il famoso calciatore inglese David Beckham (“Becks” per i fan e i giornali scandalistici) e’ accusato di aver tradito la moglie con la sua “interprete”, Rebecca Loos. E sua moglie, la ”sofisticata” dell’ex gruppo pop Spice Girls, si dice sia distrutta. L’interprete in questione e’ una donna bella, giovane, poliglotta, assegnata come aiutante della star sportiva, nel cambio di base dall’Inghilterra alla Spagna, dopo esser passato dal Manchester United al Real Madrid.

Quando ho letto la notizia, e non si poteva fare altrimenti credetemi, mi sono ritrovata a pensare:”Ma come non ce n’erano piu’ di interpreti maschi?” Perche’ era necessario che una donna attraente, lavorasse a contatto cosi’ ravvicinato con una star del calcio, accompagnandolo a feste in tarda serata, e a fare spese folli, specialmente se sua moglie aveva dichiarato di non essere contenta affatto che suo marito fosse affiancato da tale ”aiutante” avvisandolo di starle bene alla larga? Ma questa compagnia sportiva, la SFX che ha impiegato la Loos, non ha mai sentito nulla della chimica?

I commenti dei colonnisti sulla “scappatella” andavano ben oltre. L’argomento favorito sembrava essere l’accusa mossa contro Victoria, che avrebbe dovuto sapere che il matrimonio non gira a vuoto, e che piuttosto avrebbe dovuto lasciare i pupetti alle tenere cure della badante ed andare con suo marito; perche’ si sa che quando la moglie e’ assente, l’uomo tende a fare il galletto. Il verdetto dei giornalisti era che un singolo flirt e’ “soltanto sintomatico di un problema” in una relazione di coppia, una pieghetta nel tessuto di una vita matrimoniale che puo’ essere facilmente stirata via. Se Beckham avesse avuto una serie di avventure, sarebbe stato diverso, ma il matrimonio non era un disastro.
Non fa nulla che Victoria Beckham si sia messa a rievocare il passato raccontando in una intervista di essere stata scaricata in una relazione precedente, e confessato che le si sarebbe spezzato il cuore se suo marito la avesse tradita, anche se fosse soltanto l’avventura di una notte.
Anche una singola avventura legalmente costituisce un adulterio.

Avete mai notato che nessuno utilizza piu’ questa parola? Abbiamo una pletora di sinonimi moderni per indicare una relazione extra matrimoniale: avventura, flirt, rapporto occasionale, ma non adulterio. Mai! Perche’ utilizzare questa parola arcaica riporta alla memoria gli antichi comandamenti rilegati alla pattumiera della memoria pubblica. Non la si dovra’ mai usare altrimenti che fa?….fa suonare un campanellino?
L’adulterio e’ considerato uno dei peccati maggiori in tutte le religioni.

Giudaismo: “Dio e’ infinitamente paziente per ogni peccato commesso, eccetto la lussuria. Rabbi Azariah ha ditto: ”Dio puo’ passare sopra tutte le cose ma non l’oscenita’ ”Midrash, Leviticus Rabbah 23.9
Cristianesimo: “Lasciate che il matrimonio si regga sull’onore e lasciate che il letto matrimoniale resti immacolato; perche’ Dio giudichera’ l’immorale e l’adultero.”Ebrei 13.4
Islamismo:”Non avvicinatevi all’adulterio: e’ un atto vergognoso e un male, apre la strada ad altri mali” Corano 17.32
Induismo:”Un uomo non dovrebbe pensare in modo passionale alla donna di un altro, ne’ tanto meno avvicinarsi a lei con tali intenzioni; perche’ un tale individuo sara’ riincarnato in un insetto strisciante. Colui che commette adulterio verra’ punito sia qui che nella vita dopo la morte, per quanto riguarda i suoi giorni in questo mondo verranno interrotti prematuramente, e quando morra’ andra’ in inferno”. Vishnu Purana 3.11
Sikhismo : “Colui che intraprende relazioni con molte donne, non smette mai di cercare anche in casa altrui. Quello che fa quotidianamente porta soltanto rimpianti e rammarichi ed egli ne e’ avvizzito”. Adi Granth, Dhanasari, M.5, p.672
Buddismo: “Colui che ha relazioni sessuali illecite non avra’ accesso alla cultura ne’ alla pratica dell’ Insegnamento. Occupa se stesso in modo scorretto. Questo e’ quello che e’ ignobile in lui”. Sutta Nipata 815
Giainismo: “Un uomo saggio non ha nulla a che fare con la lussuria. La lussuria non e’ che morte, e mancanza di serenita’. Come puo’ una persona che percepisce cio’ indulgiare in questa promiscuita’?”.Acarangasutra 2.61
Taoismo: “Non avvicinate la moglie e le nubili del vostro vicino”. Tratto dal Quieto Sentiero.

Eppure data la frequenza con cui si verifica oggigiorno e l’ammissibilita’ sociale consequente che si e’ guadagnato, si sarebbe forzati a rielaborare le Scritture. Stando ai film, ai telefilm e le riviste che adottano l’adulterio come la principale Musa ispiratrice, una relazione adultera e’ un esercizio innocuo, soltanto un punto segnato nel quoziente Casanova di ciascuno uomo.
D’altra mano pero’, i giornali sono stracolmi di servizi sull’adulterio e le sue raccapriccianti consequenze: mariti e mogli che si ammazzano a vicenda, coniugi lasciati menomati dopo aver scoperto di essere stati traditi, gente che commette il suicidio, genitori che sopprimono la prole, famiglie mononucleari, coniugi abbandonati, l’inquietudine psicologica dei figli che in eta’ matura vanno alla ricerca dei propri padri biologici.

Chiaramente, qualcuno sta pilotanto le masse per portarle al credere che l’adulterio e’ un luogo comune nella scala dei peccati, e per poterlo fare ce lo mostra come un giochino, offrendoci assaggini per sminuirlo.

Non puo’ essere Dio, Colui che classifica l’adulterio come un peccato gravoso al punto tale da essere punibile con la morte.
La Bibbia decreta la morte per entrambi gli adulteri.
“Se un uomo viene trovato a letto con la moglie di un altro, entrambi l’uomo e la donna sono condannati a morte. Si dovra’ purgare il male da Israele”(Deut.22:22)
“Se un uomo commette adulterio con la moglie di un altro uomo entrambi verranno giudicati con la pena di morte”(Lev. 20:10)
La Bibbia considera adultera soltanto la relazione extraconiugale di una donna (Levitico 20:10, Deuteronomio 22:22, Proverbi 6:20-7:27). Se un uomo sposato ha una relazione sessuale con una donna nubile, non e’ considerato un adultero. La ragione dietro tutto cio’ e’ che, stando all’Enciclopedia Giudaica, la donna e’ considerata proprieta’ del marito e l’adulterio costituisce una violazione al diritto esclusivo che il marito ha su di lei. (La moglie e’ proprieta’ del marito ma ella non ha lo stesso diritto sull’uomo)
Anche oggi in Israele, se un uomo sposato indulge in una relazione extraconiugale con una donna nubile, la progenie nata eventualmente da questo rapporto e’ legittima. D’altro canto pero’ se una donna sposata ha una relazione con un altro uomo (sia egli sposato o celibe) i figli nati da tale unione non solo saranno considerati illegittimi, ma ad essi verra’ proibito di sposare altri Giudei. La proibizione continua fino a 10 generazioni dei discendenti dei figli, finche’ la”macchia dell’adulterio” si sia presumibilmente indebolita.

Anche la legge islamica prescrive la punizione per l’adulterio, comunque entrambi gli adulteri, l’uomo e la donna la ricevono. “La donna e l’uomo colpevoli di relazioni sessuali illecite, siano puniti con cento frustate. Non lasciatevi impietosire, e’ una punizione prescritta da Allah, se credete in Allah e nell’Ultimo Giorno. Lasciate che vi siano dei testimoni a presagire la punizione (24:2) [Questa punizione e’ per persone colpevoli del crimine di cui sopra, se la persona che lo commette e’ sposata, la punizione e’ la lapidazione a morte]
Un compagno del Profeta Mohammed (pace e benedizione siano su di lui) ‘Abdullah ibn Umar narra: “Gli ebrei portarono al profeta un uomo ed una donna del loro popolo che avevano avuto una relazione illecita. Il Profeta gli chiese:”Come punite di solito chi si macchia di relazioni sessuali illecite?” Essi risposero:”Noi anneriamo i loro volti col carbone e li battiamo” Egli disse:”Non avete trovato l’ordine di Ar-Rajm (lapidazione) nella Torah?”Essi risposero”Non lo abbiamo trovato”
‘Abdullah bin Salam (un rabbino giudeo che aveva abbracciato l’Islam) (dopo aver udito questa conversazione) disse loro:”Avete detto una menzogna! Portate qui la Torah e recitatela se dite la verita’ ”(Dunque gli ebrei portarono la Torah). E l’insegnante religioso che gli stava insegnando, punto’ al verso in cui c’e’ l’ordine di Ar-Rajm e inizio’ a leggere cosa c’era scritto sopra e sotto il verso di Ar-Rajm celandolo con la sua mano, e non leggendolo.
‘Abdullah bin Salam sposto’ la mano (dell’insegnate) dal verso di Ar-Rajm e disse:”Cos’e’ questo?” Dunque quando gli ebrei videro quel verso dissero :”Questo e’ il verso di Ar-Rajm”. Dunque il profeta ordino’ che i due adulteri venissero lapidati e furono lapidati a morte accanto al luogo dove c’erano i catafalchi accanto alla moschea. [Sahih Bukhari 6:49]
Per ritornare alla questione se e’ Dio ad aver decretato che l’adulterio sia un crimine punibile con la pena di morte, bisogna chiedersi chi lo rende cosi’ attraente ai nostri occhi? Chi ci persuade a sacrificare la santita’ del matrimonio per pochi istanti di piacere? Chi ci bisbiglia di ignorare le ripercussioni e le conseguenze sui nostri animi, sulle nostre vite e su quelle dei nostri cari? Il profeta Muhammed (pace e benedizioni su di lui) diede un nome a questo Altro: Se un uomo e una donna sono soli in una stanza, Satana e’ il terzo.

Basandoci sulla logica secondo la quale l’Unico che ci ha creato ci conosce e conosce la nostra indole meglio di noi stessi, Islam depone alcune regole per l’interazione fra sessi opposti. Esso difende e sostiene la modestia e l’abbassamento dello sguardo, scoraggia discorsi adescanti e incoraggia la separazione dei sessi opposti, eccetto in caso di necessita’.
Il Corano dice:
”Di’ agli uomini credenti di abbasssare lo sguardo e di essere casti. Questo e’ piu’ puro per loro. Dio e’ sempre consapevole di quello che fanno.
E di’ alle donne credenti di abbassare i loro sguardi e di essere caste, e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro marito, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figlie delle loro sorelle, […]. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinche’ possiate prosperare.[24:30-31]
Molti pensano che ha davvero senso….allora perche’ l’idea di separare i sessi sembra cosi’ assurda? Se si menziona la separazione ecco che si profila minacciosamente : donne represse murate vive in casa, che non possono azzardarsi ad uscire se non in base ai ghiribizzi del maschio. Non e’ questo il modo in cui l’Islam prevede la separazione, non e’ questo il modo in cui veniva praticata al tempo delle prime generazioni dei musulmani.
Le donne musulmane partecipavano alle vite dei loro uomini ma in un modo consono alla propria dignita’ acordatogli dall’Islam. Esse partecipavano alle guerre, e ai dibattitti, ad eventi sociali e all’amministrazione del mercato, ma tutto questo con discrezione e al riparo da occhi indiscreti.

Durante la vita del profeta Muhammed (che la pace e le benedizioni siano con lui) la punizione per l’adulterio fu apllicata soltanto tre volte, in quanto non ce n’era alcun bisogno. Ognuno capi’ le regole e vi si adatto’. La separazione di per se’ non era un modo di sbarazzarsi di questo peccato, quanto piuttosto sottomettersi all’etica dell’interazione maschio-femmina come prevista dal nostro Creatore.
Per non essere troppo elusiva, se l’interprete di David Backham in Spagna fosse stato un uomo, nessuno scandalo si sarebbe verificato.
Egli non sarebbe stato obbligato a proferire alla stampa le sue continue smentite e giuramenti di fedelta’. Sua moglie non avrebbe vissuto tutto questo crepacuore e l’umiliazione che la notizia della presunta scappatella ne’ sarebbe stata esposta in modo cosi’ ridicolo ai messaggini intimi che egli ha inviato sul telefonino della Loos.
Immaginate…un mondo dove donne e uomini sono liberi di legarsi ad altri dello stesso sesso sulle basi della fratellanza e della solidarieta’ femminile soltanto, dove non esistono baruffa fra donne, il concetto del comportamento del maschio predominante, gelosia sessuale ne’ competizione sessuale.
E’ una brutta cosa? Chiedetelo A Victoria Beckham.

30 May 2010

Più tempo per l’al di là


Al-Harith b. Qays (che Dio ne abbia misericordia ) disse:
“Quando avete l’intenzione di compiere una buona azione, non postecipatela a domani. Se siete impegnati con qualcosa che riguardi l’al di là, occupatevene quanto più a lungo possibile. Quando siete impegnati in faccende terrene, concentratevi (in modo da finire subito). E se state pregando e il demonio vi sussurra che lo state facendo soltanto per mettervi in mostra, allora allungate la vostra preghiera.”

Fonte: As-Sunnah Newsletter Maggio 2010

25 May 2010

Una riflessione sul Darwinismo

Se non li avessi incontrati
Dr. I. YILMAZ


In comune con tanti altri bambini, avevo un grandissimo interesse per gli organismi viventi e tutto cio’ che li riguardava. Successivamente, questo mio interesse gioco’ un ruolo molto impotante nella mia vita.
Alle scuole elementari, quando il maestro porto’ un microscopio in classe per la prima volta offrendoci l’opportunita’ di vedere con i nostri occhi delle zampette delicate e le ali leggiadre di una mosca, ne fui entusiasta per giorni e giorni ripensando alla straodinaria grandiosita’ d’arte che questa creaturina rappresentava.
Alle scuole medie e poi le superiori segui’ dei corsi di biologia. Ogni cosa era spiegata come un’opera di madre natura. Non riuscivo a capacitarmi di come questa ”madre natura” potesse farcela a fare tutte queste cose al posto giusto; e se gli insegnanti volevano indicare invece il Creatore. Ma seguendo in linea di massima i loro pensieri e il resto che dicevano, mi sembrava che proprio non si potessero riferire a Dio.


D’altro canto in famiglia si era sempre detto che ogni cosa era stata creata da Dio. Sebbene i miei genitori non fossero portati per la religione e non fossero capaci di comunicare quello che sapevano, sebbene nessuno di noi riusciva a dare delle risposte nette e chiare riguardo Dio, il Suo potere, la Sua essenza, e attributi, eravamo consapevoli della Sua esistenza e dell’importanza del credere in Lui come nostro Creatore.
Una volta, alla moschea nella nostra strada, udi’ l’oratore (Imam) dire che il Profeta Adamo(su di lui la pace) fu il primo uomo sulla terra. Comunque il mio insegnante di biologia alle scuole superiori mi insegno’, invece, che il primo organismo vivente si sviluppo’ dalla materia senza vita; poi riproducendosi subi’ delle metamorfosi strasformandosi in diversi generi di organismi viventi, infine piante e animali. Ella mi parlo’ anche di certi uomini preistorici che arrivavano ad esistere attraverso una catena di trasformazioni, con un processo graduale, un’evoluzione progressiva, di tipi strambi e mostruosita’. Ella ci racconto’ di come furono rinvenuti dei resti fossili di tali “uomini”. Ella sembrava abbastanza sicura che la documentazione dei fossili andasse in favore delle interpretazioni darwiniane della storia della vita sulla terra. Ella sosteneva che il Profeta Adamo (su di lui la pace) e la sua vita non fossero che storielle e che credere in tali racconti non aveva posto e non era di alcuna utilita’ in un’epoca come la nostra di esplorazione spaziale.

Quando raccontai a mio padre quello che mi aveva detto la mia insegnante, chiedendo se fosse vero, egli mi rispose:
“Non badarci. Lascia perdere tali punti di vista. Potrebbe mai essere possibile che le scimmie si siano trasformate in uomo?” Voleva soltanto rassicurare i miei dubbi. Ma quello che mi disse non soddisfece il bisogno dentro di me di cercare una verita’ sensata in merito. Sembrava sicuro di quello che affermava; e d’altronde anche la mia insegnante lo era. Io, li’ nel mezzo, fui lasciato nel dualismo e nella lotta.

Mio padre non era capace di discutere tali argomenti perche’ non ne aveva letto nulla a riguardo. D’altra parte l’insegnante di biologia era ben preparata, ed era una persona capace che aveva imparato come spiegare gli argomenti in modo molto convincente. Dunque cosa succede alla mia convinzione in Dio? La soluzione sembrava quella di mescolare insieme la credenza in Dio con qualche accettazione dell’evoluzione. Credere in Dio, e allo stesso tempo accettare l’idea di aver avuto bestie e mezze scimmie come antenati, e non pensare troppo, senza darsi troppa pena di riconciliare i due. Consapevole che non ero mica l’unico al mondo ad avere questo problema da risolvere, fuggi’ nel campo di calcetto e giocai cosi’ duramente che fui troppo stanco dopo per pensare ai miei problemi.

Avevo l’ambizione di diventare un dottore, per una questione di punteggio, non riusci’ ad avere la media sufficiente per essere ammesso alla Facolta’ di Medecina. La mia seconda scelta era di entrare alla Facolta’ di Biologia, e mi iscrissi. Capi’ soltanto molto tempo dopo che benedizione era stata per me, qualcosa per cui sono anni che ringrazio Dio.
Mi sentivo abbastanza felice prima di iniziare i corsi, mi aspettavo di trovare le risposte alle tante domande. Comunque, due anni passarono, ma non avevo trovato ancora alcuna risposta, soltanto migliorato il mio stile e le tecniche calcistiche. Quello che ci insegnavano al corso era la teoria dell’evoluzione semplice e cruda. Le parole che evidenziavano sempre l’argomento erano: “per caso”, “mutazione”, “atrofia”, “evoluzione”. Nessuno neppure pronunciava la parola “creazione”. Avevo cercato di intavolare piu’ volte una discussione a tale proposito con gli amici. Mentre alcuni di essi non ne sapevano abbastanza per continuare il discorso, altri non esitavano a rifiutare l’idea di una eventuale creazione. Affermavano che il tutto si era compiuto senza l’intervento soprannaturale di un Creatore; che cio’ in cui credevo erano storielle, congetture, autodelusioni; le domande che mi preoccupavano sarebbero forse state riformulate in un modo diverso, nel tempo, il progresso della scienza e della tecnologia le avrebbe risolte; in breve non avevo piu’ bisogno di preoccuparmi di tale questione.
Ma seguendo tale approccio, cosa ne sarebbe stato di cio’ a cui tenevo: fede in Dio, i Suoi profeti, la pratica della preghiera, del digiuno, e cosi’ via. Decisi di scegliere una strada o l’altra, di credere o non credere, perche’ era troppo stressante rimanere nel mezzo. Come? Progettai di incontrare il piu’ fervente ateista nella mia classe, Kaya. Se Kaya riusciva a convincermi, sarei diventato come lui; se riuscivo a fargli dire:”Si, c’e’ realmente l’Uno, L’Essere Supremo, Colui che ha creato noi tutti, mi sarei rasserenato sulle mie credenze.

Discutemmo di biologia, fisica, e metafisica, per due ore. Kaya si intendeva molto bene di miscredenza e spiego’ tutto in termini materialistici. Una volta o due tentai di citare degli esempi dal micro e macro cosmo: l’armonia ben bilanciata, l’ordine, e lo splendore negli atomi, nelle cellule viventi, e nello spazio, ma era cosi’ esperto nell’affrontare questi argomenti, che aveva sempre qualcosa da ribattere. Non fui capace di convincerlo. Al contrario egli mi sollevo’ molti dubbi. Apparentemente onde incontrallabili di miscredenza iniziarono a gonfiarsi dentro di me. Ogni cosa a cui mi ero in un certo senso aggrappato, cominciava ad andare in frantumi. Allora tutti i miei doveri religiosi, le mie preghiere, e i miei digiuni, li avevo fatti per nulla? Il piacere che avevo provato nel compierli era una illusione?
La vita non aveva un fine ultimo, ero soltanto uno tra miliardi di pezzetti che si muovono, adesso qui, adesso li’, poi dimenticato in eterno? Per sbarazzarmi di questi pensieri e agonie, fui attratto a contemplare il suicidio.

Questo fu il punto di svolta nella mia vita. Ahmed, che ci aveva osservato parlare, aveva osservato ed ascoltato ad una certa distanza. Quando Kaya ando’ via, egli mi si avvicino’. Il mio volto era cupo per la delusione e me ne chiese la ragione. Gli menzionai di come Kaya mi aveva messo dei dubbi.
Conoscevo Ahmed da due anni. Era uno studente di matematica. Ci era capitato di vederci una volta a settimana nel laboratorio di lingue, e avevamo parlato occasionalmente. Era un buon amico, era gentile. Mi ero sempre sentito a mio agio con lui. Egli inizio’ a parlarmi in un modo in cui non aveva mai parlato prima.
Per ogni cosa che ha un inizio ed una fine nel tempo, incluso l’uomo, ci sono quattro possibili modi per spiegarne l’esistenza:
1) Fu fatto, o creato, o causato dal nulla. In altre parole, venne fuori dal nulla. 2)Si era autocreato. 3) La natura in base a principi generativi come quelli esistenti in natura, lo aveva creato dopo una serie di fortuite coincidenze , oppure 4) Aveva un Creatore, una causa, un artifice altro da se’. Le prime tre spiegazioni sono ovviamente impossibili. E’ inconcepibile che qualcosa che ha un inizio nel tempo ne venga fuori, e ne sia creato da esso, nulla affatto. E’ anche inconcepibile che debba portare se stesso ad essere. L’universo e tutto cio’ che vi e’ dentro non si sarebbe mai potuto creare da solo, ne’ e’ venuto fuori per puro caso. Egli prese un libricino dal taschino e si rifece ad alcuni esempi per illustrare il suo ragionamento. Alcuni dei quali erano i seguenti. Se c’e’ un certo numero di bottiglie in una farmacia contenenti diversi elementi ed esse cadono dalla mensola riversandosi a terra e mescolandosi, qual e’ la probabilita’ che ne venga fuori un farmaco miracoloso? Se la terra e le pietre cadessero da una montagna, tutte le loro parti potrebbero riorganizzarsi, anche in un arco di tempo infinito, in uno splendido palazzo?


La Natura e’ l’effetto non la causa; e’ un’opera ma non l’artista; se reputiamo un orologio come una prova di un progetto intelligente, allora cos’e’ l’universo vasto e complesso? Gli escrementi di un cammello implicano la presenza di un cammello. Le impronte umane sulla sabbia, indicano che un viaggiatore sia passato di la’. Il cielo con le sue stelle, la terra con le sue montagne e vallate, e il mare con le sue onde, non indicano il Creatore, L’Onnipotente, L’Onnisciente, Saggio e Premuroso? La conclusione e’ chiara. L’universo e tutto cio’ che vi e’, deve la sua esistenza all’Artefice o Creatore. Tu come essere umano fai parte del’universo, un piccolo granellino anche soltanto nel contesto di questo pianeta, e tu devi la tua esistenza al Creatore. Supporre che l’uomo si sia evoluto per caso fortuito da altre creature, non risponde veramente alla domanda sull’origine dell’universo e tutto quello che vi e’ in esso, inclusi gli esseri umani.Tali supposizioni prendono piede in una prospettiva sul mondo completamente falsa.
Successivamente Ahmed mi presento’ ad alcuni dei suoi amici, con cui divideva l’appartamento. Alcuni di essi erano, come me, studenti al primo anno di biologia. Andammo a casa, parlammo e leggemmo l’opuscolo di Ahmed, il capitolo sull’esistenza e la fede in Dio, ognuno dei quali fu curativo.

Alla facolta’, i corsi di genetica e evoluzione erano presentati nel contesto e a favore dell’ateismo. Non ebbi piu’ alcun dubbio reale sulla creazione, tuttavia la teoria darwiniana continuava a preoccuparmi. Le letture erano certamente a senso unico. Chiunque provasse a dire qualcosa in favore della creazione era chiaramente messo in ridicolo e definito arretrato e reazionario dagli studenti atei e pro-darwinismo. Coloro che tentarono di mettere in dubbio la teoria, furono persino snobbati e messi a tacere dai lettori universitari, che li accusarono di introdurre un modo di pensare irrazionale. Alcuni studenti tentarono duramente di trovare un compromesso tra la fede in Dio e l’evoluzione, dicendo che Dio ha creato attraverso l’evoluzione, che Egli ha portato in esistenza le prime forme primitive e che le forme piu’ complesse, incluso l’uomo, si siano evolute da esse nel tempo.
Un giorno Ahmed ed i suoi amici vennero alla lezione e ci inviatarono ad una lettura sul Darwinismo e la Creazione tenuta da un Imam. Alcuni studenti mostrano subito entusiasmo nel parteciparvi. Come si poteva facilmente prevedere, gli ateisti cercarono di scoraggiarli:”L’oratore ‘ un esponente religioso, come potrebbe un Imam conoscere questo soggetto meglio di professori di scienze!” La loro opinione era influenzata da pregiudizi, non era oggettiva, certamente ci rese ancora piu’ determinati a parteciparvi.
Fu una bella serata. La lettura fu tenuta in un largo salone usato solitamente per intrattenimento pubblico. Come tutti gli studenti, ero compiaciuto di vedere che erano presenti persino scienziati e studiosi. Dopo un bel po’ l’Imam, che tutti erano oramai curiosi di vedere, arrivo’ sul palco e tenne la lettura. Inizio’, e continuando, senti’ l’ultima, tremante palpitazione della teoria di Darwin nella mia mente. Tra le varie cose che ricordo di quella sera, e’ che per la prima volta senti’ affermare che l’evoluzione e’ soltanto una teoria, un’ipotesi, non e’ un fatto scientifico stabilito. Per dirla in altro modo non e’ scientifica affatto. Un numero crescente di scienziati, inclusi un numero crescente di evoluzionisti, adesso sostiene che la teoria di Darwin non sia propriamente scientifica affatto, cioe’, non sottomettibile a test sperimentali. Molti dei suoi critici hanno le piu’ alte credenziali scientifiche e intellettuali, e molti obiettano che la creazione sarebbe una spiegazione piu’ plausibile e accettabile.

Coloro che sostengono l’evoluzione mantengono la loro posizione ma siccome le prove sono inconclusive, sono discordi riguardo il significato e l’utilita’. Anche fra di essi, una scuola di pensiero sollecita delle modificazioni nella teoria. Non soltanto i cosiddetti Cristiani fondamentalisti ma anche scienziati rispettabili mettono in dubbio la teoria. C’e un dissenso crescente, specialmente, fra i paleontologi la cui specializzazione e’ studiare testimonianze fossili. Darwin stesso ammise che allorquando si sarebbe potuto dimostrare che numerose specie erano comparse simultaneamente, cio’ sarebbe stato fatale alla sua teoria. Enormi quantita’ di fossili sono stati dissotterrati sin dai tempi di Darwin: non costituiscono un supporto alle interpretazioni darwiniane della storia della vita. Un grande numero di specie sono comparse simultaneamente, le prove non dimostrano uno sviluppo graduale, come la teoria dell’evoluzione richiede. La maggior parte di invertebrati scheletonizzati apparvero durante l’era cambraina e proliferarono per circa 10 milioni di anni; gli scienziati non hanno trovato alcun resto dei progenitori delle forme cambriane e affermano che ci sono poche speranze che vengano trovati.


Contrariamente a cio’ che a maggior parte della gente crede, i ritrovamenti fossili sono concordi con la teoria della creazione, in quanto confermano che le principali forme di vita siano venute fuori simultaneamente. Il processo evolutivo non puo’ ritenersi responsabile di queste mutazioni, in quanto la maggior parte delle mutazioni stanno danneggiando l’organismo, esse sono dei processi distruttivi piuttosto che costruttivi. Questi artisti che fanno schizzetti dell’uomo-scimmia nei libri di testo, enciclopedie e musei, si basano su un’immaginazione di tipo mitologica piuttosto che su una realta’ scientifica. I primi uomini, disse l’Imam, non furono ne’ bruti ne’ bestie, neppure mezzi uomo e mezzi scimmie. Coloro che persistono nella credenza dell’evoluzione, contro le prove, non sono amici della conoscenza scientifica e neppure incoraggiano un approcio scientifico.
Molte volte, l’oratore fece riferimento a fonti islamiche e cito’ dei passi. Fui ricolmo di entrambi stupore e gioia. Sentii che una grande benedizione ci era stata elargita e nell’andarmene non potevo fare a meno di pensare: ‘Bene, Mister Darwin, sei stato una seccatura per l’umanita’ per un centinaio di anni piu’ o meno, ma i conti sono stati pareggiati qui in nemmeno un paio d’ore. I tuoi seguaci e neppure quelli che hanno il titolo di “professore” potranno salvarti. Alla fine siamo venuti per credere ad un Imam, e non si sarebbero mai aspettati che avesse idée cosi’ chiare…”

Mi piacevano molto Ahmed e i suoi amici e strinsi amicizia con loro. Certamente tale argomento e’ andato oltre nella mia mente nel corso di questi anni. Precisamente perche’ la teoria dell’evoluzione e’ stata parte della mitologia della civilta’ moderna occidentale per tanto tempo e siccome tale civilta’ gode di enormi prestigi e potere, la teoria persiste ancora e purtroppo molte persone vi credono. E’ dunque necessario continuare una lotta mentale contro la tirannia dell’idea che gli esseri umani provengano dalle scimmie. Non proveniamo affatto da esse. Cosa ci distingue da tutti gli altri esseri su questo pianeta?

Noi diamo appellativi particolari ad alcune specie che hanno alcune caratteristiche in comune con noi: per esempio, parliamo di uccelli tessitori, formiche operaie, e cosi via.
Viviamo e lavoriamo insieme in grossi gruppi organizzati, ma non e’ questo che ci distingue dal resto della creazione. Neppure e’ la nostra abilita’ di elaborare, anche se costruiamo bellissime case: le termiti costruiscono citta’ piu’ grandi delle nostre con grattacieli ben piu’ alti di quelli che facciamo noi. La nostra astuzia e la nostra intelligenza va di pari passo a quella degli animali e forse a volte ne viene superata: prendete l’esempio dei ragni che costruiscono trappole cosi’ delicate e sottili per catturare le loro prede, noi non saremo mai in grado di progettarne. Forse allora la nostra caratteristica peculiare e’ che siamo in grado di utilizzare degli attrezzi? Di nuovo, non e’ vero: molti animali, specialmente i primati, non soltanto adoperano arnesi (chiaramente semplici), ma ne insegnano perfino l’utilizzo ai piu’ giovani. Forse ci distingue la nostra sfera emotiva e psicologica?
Non e’ neanche questo il caso, in quanto liddove abbiamo potuto avere i mezzi e la pazienza per studiare il comportamento animale per un periodo di tempo sufficiente, e’ stato dimostrato che gli animali esprimono felicita’, tristezza, tenerezza, curiosita’, impazienza, amareggiamento, e che alcuni soggetti possono soffrire interiormente ad esempio dopo una perdita traumatica (per esempio la perdita di un amico o della figura paterna) tanto da perdere la voglia di vivere, non unendosi al resto del gruppo nei momenti del gioco o del pasto, fino a morirne. Dunque se non e’ la nostra intelligenza, le nostre abilita’ sociali, neppure la nostra sfera emotiva ed affettiva, cosa ci rende speciali?
La risposta e’ l’uso del linguaggio. Nessun altro organismo vivente usa un vero e proprio linguaggio, che e’ un sistema di segni coerenti e flessibile, retto da un sistema complesso di regole logiche, che noi chiamiamo grammatica. Gli animali comunicano, ma non usano e non potrebbero mai, neppure in tanti anni di sforzi assidui di insegnamento, non potrebbero mai adoperare neppure la piu’ semplice frase. Al contrario tutti gli esseri umani, senza eccezione, godono di questa facolta’, giovani e vecchi, maschi e femmine, di ogni razza, i cosiddetti civilizzati e i cosiddetti primitivi; persino il sordo, se gli si dona l’opportunita’, puo’ comunicare adoperando un sistema di comunicazione. Non c’e’ una forma primitiva di linguaggio da cui si sia evoluto un lunguaggio piu’ completo. Questo e’ il motivo per il quale bambini allevati in qualsiasi ambiente acquisiscono competenza del linguaggio al quale sono esposti e che odono attorno ad essi, a prescindere da quale sia la lingua dei genitori.
Dunque come fa fronte la teoria dell’evoluzione a questa realta’? La verita’ e’ che non vi fa fronte affatto. La ignora. Eppure e’ la peculiarita’ differenziale dell’essere umano. Se la teoria illustra che proveniamo dalle scimmie, allora deve renderne conto, visto che e’ una faccenda molto rilevante. Storicamente la teoria balzo’ fuori quando l’Europa Occidentale era ossessionata dal Mito dei Gemelli del progresso umano e la superiorita’ della sua civilizzazione.
La teoria sembra aver a che fare con ideologie sociali e politiche di una cultura ansiosa di giusitificarsi e razionalizzare i suoi atteggiamenti atti a sfruttare le altre forme viventi, inclusi gli stessi uomini, non parte da una realta’ oggettivamente e scientificamente osservata.
Sono davvero felice di abbadonare ogni tentazione di basare la mia comprensione della dignita’ o del significato o del fine della vita umana su una teoria tale, una teoria tra l’altro scientificamente incompetente. E ancora non posso fare a meno di pensare a quanto ne ero affascianto. Ed ancora non riesco a smettere di tremare pensando in che buio arrogante mi sarei chiuso se non avessi incontrato Ahmed e se non avessi partecipato alla lettura dell’Imam. Rendo grazie a Dio Al-hamdu li-lillahi rabbil alamin.

tradotto da cinzia amatullah
fonte: www.fountainmagazine.com

24 May 2010

La Salaah al-tawbah (la preghiera del pentimento)

Lode sia a Dio

Per la Sua infinita misericordia verso la Sua ummah, Dio ha aperto i cancelli del pentimento, e rimarranno tali fino a che l’anima raggiungera’ la gola (al momento della morte) o il sole sorgera’ dall’ovest. Grazie alla Sua misericordia alla ummah, Egli ha prescritto un atto di adorazione che e’ il migliore degli atti di adorazione, e attraverso il quale il peccatore si puo’ avvicinare al Suo Signore con la speranza che il suo pentimento venga accettato. Questo atto e’ la salaat al–tawbah (la preghiera del pentimento) e di seguito troverete le modalita’ per eseguirla.
1- La preghiera del pentimento e’ prescritta dalla Shari’ah.
Gli studiosi sono unanimamente d’accordo che la preghiera del pentimento sia prescritta dalla Shari’ah. Abu Dawud (1521) narro’ che Abu Bakr al-Siddiq (che Dio ne sia compiaciuto) disse:”Ho udito il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) dire:”Non c’e’ nessuno che commetta un peccato e che poi si purifichi per bene e che si eregga e preghi due rak’ah, che poi chieda a Dio il perdono, e che Dio non glielo conceda. Poi egli recita questo verso:”e quelli che, quando hanno commeso qualche misfatto o sono stati ingiusti nei confronti di loro stessi si ricordano di Allah e gli chiedono perdono dei loro peccati (e chi puo’ perdonare i peccati se non Allah?), e non si ostinano nel male consapevolmente” (Al-Imran, 3:135). Hadith classificato come veritiero da al-Albani in Sahih Abi Dawud.
Ahmad (26998) narro’ che Abu’i-Darda’ (che Dio ne sia compiaciuto) disse:”Ho udito il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) dire:”Colui il quale si purifica per la preghiera e lo fa per bene poi si erge e prega due rak’ah oppure quattro (uno dei narratori era incerto su questo punto), in cui egli ricorda Allah e si concentra bene, poi chiede ad Allah di perdonarlo, Egli lo perdonera’” L’editore di al-Musnad dichiaro’ che la sua catena di trasmissione fosse affidabile. E’ anche stato citato da al-Albani in Silsilat al-Ahaadith al –Sahihah(3398).
2- La ragione per cui si recita tale preghiera
Il motivo per il quale si esegue tale preghiera e che al Musulmano caduto nel peccato, sia che esso sia un peccato fra i maggiori che fra i minori, e’ strettamente raccomandato di eseguire tale preghiera di due rak’ah. E quando si pente dovrebbe fare una buona azione tra le migliori delle buone azioni, cioe’ la preghiera. Dunque si avvicina a Dio attraverso tale preghiera nella speranza che Egli possa accettare il suo pentimento e perdonare i suoi peccati.
3- Il tempo per la preghiera del pentimento
E’ mustahabb offrire tale preghiera quando il musulmano ha deciso di pentirsi dal peccato commesso sia che il pentimento arrivi immediatamente dopo aver commesso il peccato che dopo. Il peccatore dovrebbe affrettarsi al pentimento ma se lo ritarda, verra’ ancora accettato, in quanto il pentimento e’ accettato finche’ non si verifica uno dei seguenti impedimenti:
(i)Quando l’anima raggiunge la gola (nel momento della morte). Il Messaggero di Dio (pace e benedizione su di lui) disse:”Dio accettera’ il pentimento del Suo servo finche’ non abbia inizio il rantolo della morte” (Classificato come hasan da al-Albani nel Sahih al-Tirmidhi)
(ii)Quando il sole sorgera’ dell’occidente. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse:”Chiunque si penta prima che il sole sorga dall’ovest, Dio accettera’ il suo pentimento”(Narrato da Muslim (2703))
Questa preghiera e’ prescritta in ogni momento anche nel tempo in cui normalmente le preghiere non sono permesse (tipo al tempo della preghiera dell’ ‘Asr), perche’ e’ una delle preghiere che si effettuano con un motivo preciso, per cui va fatta quando ce n’e’ motivo.
Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah ha detto: le preghiere che vengono eseguite con uno scopo ben preciso, come la prostrazione della recitazione, il saluto alla mosquea, la preghiera dell’ecclisse, la preghiera immediatamente dopo la purificazione, come menzionata in un hadith di Bilal, la preghiera dell’Istikhaarah, non dovrebbero essere ritardate se si ha motivo di farle anche nel momento in cui pregare non sarebbe permesso, perche’ ritardardandole potrebbero sfuggire, come e’ il caso ad esempio di un individuo che debba domandare a Dio di essere guidato riguardo una tale faccenda e debba fare la preghiera del’Istikhaarah, se la ritarda puo’ perdere del tempo prezioso ai fini della sua richiesta. Lo stesso e’ applicabile alla preghiera del pentimento. Se una persona commette un peccato, e’ obbligatorio pentirsi subito, ed e’ strettamente raccomandato pregare due rak’ah, poi chiedere di essere perdonato come si dice nell’hadith di Abu Bakr al-Siddiq.
4- Descrizione della preghiera del pentimento
La preghiera di pentimento e’ di due rak’ah, come si dice nell’hadith di Abu Bakr al-Siddiq (che Dio ne sia compiaciuto).
E’ prescritta per colui il quale si pente e deve essere eseguita individualmente, fa parte delle preghiere naafil che non si pregano in gruppo. Dopo la quale, e’ prescritto che debba chiedere perdono a Dio, basandosi sull’hadith di Abu Bakr (che Dio ne sia compiaciuto).
Non c’e’ alcuna narrazione dal Profeta (pace e benedizione su di lui) secondo la quale sia mustahabb recitare una sura in particolare durante lo svolgimento delle due rak’ah, dunque il fedele puo’ recitare qualsiasi sura voglia.
E’ mustahabb per il pentito sforzarsi duramente di fare buone azioni e di offrire questa preghiera perche’ Dio dice: (interpretazione del significato):”In verita’ io sono Colui che assolve chi si pente, crede, compie il bene e poi segue la retta via” (Ta-Ha 20:82)
Tra gli atti virtuosi che il pentito puo’ fare e’ dare in beneficenza , perche’ la beneficenza e’ il miglior modo per espiare i peccati. Dio dice (interpretazione del significato):”Se lasciate vedere le vostre elargizioni, e’ un bene; ma e’ ancora meglio per voi, se segretamente date ai bisognosi;[cio’] espiera’ una parte dei vostri peccati[…]”(Al-Baqara 2:271)
E’ provato che Ka’b ibn Maalik (che Dio ne sia compiaciuto) disse, quando Dio accetto’ il suo pentimento: “O Messaggero di Dio, come parte del mio pentimento voglio offrire la mia ricchezza come beneficenza per Dio e il Suo Messaggero’’. Il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) disse:”Tieni per te parte della tua ricchezza, perche’ e’ meglioper te” . Egli rispose:”Allora terro’ la mia parte in Khaybar”.

Tirando le somme:
1-Questa preghiera e’ accertata dal Profeta (pace e benedizioni su di lui)
2-E’ prescritta quando il musulmano si pente del peccato, sia che si tratti di uno dei peccati maggiori che si tratti di uno dei peccati minori, e sia che il pentimento arrivi subito dopo il peccato, sia che esso giunga in ritardo.
3- Questa preghiera puo’ essere offerta in ogni momento, inclusi momenti in cui la preghiera quotidiana non sarebbe normalmente permessa.
4-E’ mustahab (mustahab: azione/preghiera raccomandata che, se eseguita verra’ ricompensata da Dio, mentre se omessa non avra’ alcuna conseguenza) per il pentito fare buone azioni insieme alla preghiera, come l’elemosima eccetera.
Possa Allah mandare benedizioni e pace sul nostro Profeta Muhammed, sulla sua famiglia e i suoi compagni.

Fonte IslamQ&A tradotto da cinzia amatullah
Che Dio mi perdoni per ogni errore commesso.

Voglio diventare un devoto servo di Dio…10 consigli

Ref. Islam online, e tradotto da Islam q&a

Domanda: Voglio andare in Paradiso, cosa posso fare oltre che controllarmi, rispettare la mia mamma, tenermi lontanto da desideri smodati e dal Demonio, vorrei che Dio mi chiamasse a se’ come Suo servo devoto nel Giorno del Giudizio, amo i miei fratelli e vorrei che la mia fede aumentasse sempre piu’.

Risposta: Lode sia ad Allah

Chiediamo ad Allah di renderti molto deciso nel tuo cammino verso la verita’, di realizzare le tue speranze, e di far di te uno tra coloro i quali si rivolgono a Lui e che conoscono la verita’, che la difendono e che aderiscono all’Islam. Le cose che menzioni nella tua domanda indicano che hai una natura semplice e pura, ed un grande desiderio di raggiungere dei successi e di dare ad ognuno i suoi diritti.
Queste sono belle speranze che si possono raggiungere attraverso la fede, come fu narrato da Sufyaan al-Thawri che disse: “La fede non e’ desideri o pretese, ma piuttosto e’ quello che si ha nel cuore ed e’ provato dalle azioni”. Dunque si discute in questa sede la fede in se stessa e di quanto sia importante nel processo attraverso il quale ci si tramuta in un servo veramente devoto, che compiace e che onora i propri genitori e raggiunge il traguardo del Paradiso.

Chiunque cerchi di raggiungere dei grandi obiettivi deve trascorrere parte della notte in preghiera.
Al-Fudayl disse:”I vostri cuori non potranno mai provare la dolcezza della fede finche’ non rifuggirete i piaceri terreni”. Ed aggiunse: “Se non riuscite a pregare qiyaam al-layl (preghiera della notte) e digiunare durante il giorno, sappiate che ne sarete privati”
Il credente sincero ha il cuore come un carbone ardente, a proposito di cio’ fu narrato da al-Haakim, nel suo Mustadrak e da al-Tabaraani nel suo Mu’jam con una catena di trasmettitori affidabili che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse:”La fede riveste i vostri cuori cosiccome gli abiti rivestono il vostro corpo, dunque chiedete a Dio di rinnovare la fede nel vostri cuori”.

Il cuore del credente puo’ sentirsi a volte sopraffatto dalle nubi oscure dei peccati. Questo ci e’ stato illustrato dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) quando affermo’ :”Non c’e’ cuore che non abbia nubi come quelle che nascondono la luna. Quando le nubi la coprono, e’ buio, e quando le nubi vanno via, essa brilla.” Narrato da al-Tabaraani nel al-Awsat, e classificato come veritiero da Al-Albani.

Dunque il cuore del credente e’ qualche volta ricoperto con una nube e la sua luce ne viene nascosta, rimane al buio, in solitudine, ma se lotta per aumentare la fede e cerca aiuto in Dio, quella nube andra’ via e la luce nel suo cuore iniziera’ a brillare di nuovo. Uno dei salaf disse:” Fa parte dell’intelligenza di una persona verificare la sua fede ed essere conscio di cosa ne ha effetto” e fa parte della sua intelligenza ancora “che egli riconosca come il Demonio gli bisbiglia”.

Dunque il credente deve ritornare alla fede. Se ritorni alla fede e fai cio’ che ti viene richiesto, raggiungerai il tuo obiettivo. Ti informero’ di un principio basico che ti fara’ comprendere quando la fede e’ presente e quando no. L’Imam Ibn al-Jawzi disse:” O voi che vi siete allontanati, O voi che siete stati privati di riunirvi ai vostri cari, se volete sapere come dovete presentarvi al re, allora osservate come state spendendo il vostro tempo e che compiti vi sono assegnati. Quante persone si trovano alla porta del re, ma nessun entra eccetto colui di cui egli abbia cura. Non e’ adatto ogni cuore ad avvicinarglisi, ne’ ogni cuore puo’ essere colmato d’amore, ne’ ogni vento e’ come la brezza di montagna.”

Se una persona vuole sapere come si presenta al cospetto di Dio e com’e’ candidato in base ai Suoi comandi e le Sue proibizioni, lasciate si autoosservi e veda con i suoi stessi occhi in cosa e’ impegnato. Se e’ impegnato con la da’wah e nel cercare di salvare la gente dal fuoco eterno, combattendo per ottenere il Paradiso, aiutando il povero e il debole, onorando i suoi genitori, che gioisca sapendo che e’ vicino al Re dei re, perche’ Dio non aiuta a far del bene se non chi ama.

Ma se non ha alcun interesse nella da’wah, e non gli piacciono coloro che la fanno (daa’iyah), e non compie buone azioni, se e’ preoccupato da questo mondo e dai guadagani, dai pettegolezzi ed e’ occupato a fare troppe domande, mentre non fa molto o insegue voglie e desideri, lasciate che sappia che e’ davvero lontano da Dio e gli e’ stato privato cio’ che lo portera’ vicino al Paradiso, perche’ Dio dice nel Corano (intepretazione del significato):
“Quanto a chi desidera l ‘effimero, Ci affrettiamo a dare quello che vogliamo a chi vogliamo, quindi lo destiniamo al Fuoco che dovra’ subire bandito e reietto. Quanto invece a chi vuole l’altra vita, sforzandosi a tal fine ed e’ credente, il loro sforzo sara’ accettato”
(Al-Isra 17:18-19)

Fratello mio, se ambisci ad una posizione alta nel compiere le buone azioni, essere un servo devoto di Dio ed onorare i tuoi genitori, e se stai cercando il Paradiso, segui questi consigli:
1- Ravviva la fede nel tuo cuore. La fede portera’ al musulmano ogni cosa che cerca in questo mondo e nella vita dopo la morte. La fede e’ la chiave per il bene, e chiude a chiave la porta ad ogni male. Varii sono i mezzi per ravvivare e rinforzare la fede, inclusi atti di preghiera e buone azioni.
2- Devi rivolgerti al tuo Signore, come si racconta:”Se il Mio servo si rivolge a me interiormente e esteriormente, gli ridonero’ il cuore colmo di amore e misericordia”
Dio ha fatto dell’adorazione lo scopo principale e il piu’ alto dei fini dell’uomo:
“Ho creato i jinn e gli uomini affinche’ mi venerassero “ (Al-Dhaariyaat 51:56, interpretazione del significato)
3-Dovresti sempre puntare in alto, e raggiungere i tuoi obiettivi in questa vita per guadagnare il piacere di Dio, e lottare per ottenere la vittoria del Paradio, e per ottenere la parte piu’ alta di esso, il Firdaws. Dovresti lottare piu’ che puoi per raggiungere tali obiettivi.
4-Dovresti seguire esempi di personaggi storici della storia dell’Islam come i Sahaba (i compagni del Profeta), Taabi’in e i pii antenati ( salaf)
5-Pretendi di ottenere il massimo da ogni minuto, ogni istante della tua vita e da ogni battito di cuore adoperandoti in modo tale da aumentare la tua fede.
6-Dovresti cercare di circondarti di persone rette, perche’ il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) disse: “Un uomo segue la religione dei suoi amici stretti, dunque sappiate di chi siete amico”. Narrato da Abu Dawud e al-Tirmidhi con una catena di trasmissione corretta. I migliori amici sono un mezzo attraverso il quale si puo’ obbedire a Dio ed evitare il peccato e l’errore.
7-Fai tante buone azioni che porteranno felicita’ in questo mondo e nella vita dopo la morte.
8-Pregare durante la notte (qiyaam al-layl), fare suppliche nel tempo immediatamente precedente l’alba. I piedi del Messaggero di Dio (pace e benedizione su di lui) si gonfiavano dal suo desiderio di diventare un servo riconoscente, sebbene Dio avesse gia’ perdonato i suoi peccati precedenti e futuri.
9-Leggere costantemente una parte di Corano ogni giorno, e altri dhikr che aiutano a pensare e ponderare sul significato del Corano
10- Lottare per diffondere la parola e fare da’wah per amore di Dio, e lavorare per l’Islam quanto piu’ possibile.
Se vuoi raggiungere lo status del servo devoto a cui brami, allora sii come Dio ha comandato al Profeta (pace e benedizioni su di lui):
“Di (O Muhammed): In verita’, la mia preghiera e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah il Signore dei mondi.” (Al-An’aam 6:162)
Essere un servo devoto di Dio significa dichiarare la propria devozione e appartenenza al Signore, che puo’ essere raggiunta soltanto mettendo in pratica il significato di questo verso, che noi esistiamo per Dio, il Signore dei mondo in tutti le nostre cose.
Essere un servo devoto di Dio e’ un obiettivo che puo’ essere raggiunto soltanto in questo modo, si puo’ raggiungere soltanto venerando Dio nel pieno senso del termine, che vuol dire mettere a sua completa disposizione la nostra vita e la nostra morte, e tutte i nostri movimenti. Dunque parliamo soltanto di cio’ che accontenta Dio; facciamo soltanto cio’ che soddisfa Dio; focalizziamo la nostra attenzione su parole e azioni in questo mondo soltanto basandoci su Dio. L’orazione non dovrebbe ridursi a meri movimenti dell’alzare il corpo e abbassare le nostre teste, neppure dovremmo limitarci a dare alcuni centesimi in beneficenza ogni tanto, o digiunare pochi giorni all’anno, o muovere meramente la bocca per pronunciare poche parole e dhikr.
Le azioni e i fatti che portano un individuo a diventare un servo devoto possono essere davvero tanti, prendere varie forme ed includere vari aspetti nelle nostre vite e del luogo in cui abitiamo. Questa e’ parte della generosita’ di Dio verso di noi e verso tutta la gente.
Basta osservare che in ogni luogo e in ogni momento bisognerebbe fare quello che Dio vorrebbe noi facessimo, allora saremmo i suoi devoti servi.
Infine chiediamo a Dio di accettare le buone azioni da noi e da te, e di farci riunirci un giorno intorno ai suoi profeti, siddiq, martiri, uomini retti e coloro che sono stati i migliori dei compagni.

Ref. Islam Online

Tradotto da cinzia amatullah
Che Dio mi perdoni per ogni errore.

23 May 2010

Impegnare in modo proficuo il tempo libero!

Una donna ha rivolto tale domanda ad uno studioso dell'Islam, gestore di un website di questions&answers.

Domanda: Ho troppo tempo libero a disposizione, e a causa di cio’ mi sento molto strana. Dedico meno tempo alla preghiera, ma non perche’ sia distratta da qualcosa ma piuttosto perche’ mi sento depressa. Sto memorizzando il Corano con l’aiuto di un insegnante ma sono ancora al Juz’ Amma. Memorizzo quello che mi viene richiesto ma ho ancora tantissimo tempo libero. Quando cerco di sbarazzarmi della mia depressione guardo la TV, la odio! Non vorrei guardarla eppure rimango li’ per dieci ore! Ci credereste per dieci ore? Non avevo quest’abitudine prima. Non lo so cosa mi stia succedendo. Per favore consigliatemi su come possa risolvere il mio problema.

Risposta:
Lode sia ad Allah. Avere del tempo libero a disposizione e’ una delle grandi benedizioni di Dio.
Dio giura sul tempo in alcuni casi, come dice (interpretazione del significato): “Sul tempo” (Surah Asr 103:1), proprio a causa dell’importanza del tempo.
E il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: ”Traete il massimo da cinque cose prima che altre cinque arrivino: la vita prima della morte, la salute prima della malattia, il tempo libero prima di diventare troppo occupati, la gioventu’ prima della vecchiaia, e la ricchezza prima della poverta.”
(Sahih al-Jaami, numero 1077).
Ma la maggior parte delle persone ignorano l’importanza di questa benedizione e sono negligenti nei loro doveri verso il tempo, sarebbe a dire e’ un dovere per noi riempire il tempo libero con atti di gratitudine e obbedienza verso Allah.
Il Profeta (pace e benedizione su di lui) disse: ”Ci sono due benedizioni da cui la gente non trae il meglio, esse sono la buona salute e il tempo libero”.
(Narrato da Al-Bukhari, 6412)
Al-Teebi disse: “Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) paragonava il musulmano (responsabile per le proprie azioni) ad un mercante che ha un capitale e cerca di trarne profitto mentre allo stesso tempo lo preserva. Il modo per realizzare questo profitto e’ cercare buona gente con cui avere a che fare, essere onesti e essere intelligenti, cosi’ da essere truffati il meno possibile".
Buona salute e tempo libero rappresentano un capitale per chi le possiede, dovremmo trattare con Dio con fede, lottare contro le cattive inclinazioni dei nostri nafs e il nemico della religione cioe’ lo Shaytan (Satana), cosi’ da raggiungere il massimo in questo mondo e nell’aldila’. Questo e’ simile a cio' che Dio dice (interpretazione del significato):
“[volete che] vi indichi una transazione che vi salvera’ da un doloroso castigo?”
(al-Saff 61:10)
Dovremmo evitare di seguire cio’ che e’ dettato dai nafs e tenerci lontani dallo Shaytan per timore di perdere sia capitale che profitto.
Fath al-Baari di Ibn Hajar.
Se il tempo e’ cosi’ importante, allora il musulmano non dovrebbe avere tempo libero, in quanto dovrebe approfittarne per passare da un atto di preghiera o obbedienza all’altro. Se non puo’ spendere tutto il suo tempo in atti di venerazione e obbedienza, dovrebbe allora spendere il suo tempo in attivita’ permesse, nelle quali dovrebbe assicurarsi di partire sempre con un’intenzione corretta, in modo da poterne ottenere anche delle ricompense, come Mu’aadh (che Dio ne sia compiaciuto) disse: “Mi sveglio e dormo, e spero lo stesso quando dormo come spero quando mi sveglio” (Narrato da al-Bukhari, 6923, Muslim, 1854).

Il problema che sta vivendo questa sorella e’ generato da svariate cause.
In primo luogo ella non comprende il valore del tempo. Questo e’ un problema comune a molte persone, come gia’ detto sopra. Ancor peggio, negando questa grande benedizione, il tempo libero e’ diventato qualcosa di distruttivo, ed ella lo considera un nemico da distruggere, ma non capisce che sta distruggendo se stessa.

In secondo luogo ella si sente depressa. Non c’e’ alcun dubbio che sprecare tempo e la propria vita causi depressione nell’uomo, in quanto ci si sente come un animale che mangia cosi’ che possa dormire, e dorme cosi’ che possa mangiare. Difatti vediamo molti miscredenti che pongono fine alla propria vita col suicidio, dopo aver sofferto di depressione e altre malattie incurabili. Possa Dio farci uscire sani e salvi dalle Sue prove.
Una delle prima cause della depressione e’ la disobbedienza a Dio. Indubbiamente sprecare tempo guardando la televisione conduce una persona a commettere peccati, come guardare e ascoltare cose haram, sprecare tempo prezioso, e altre cose causate da questa macchina del male. I benefici che la sorella otterrebbe partecipando ad una halaqah (riunione) per memorizzare il Corano, sono in maggior parte esclusi se non esclusi del tutto, sedendosi di fronte alla televisione. Cosi’ come le buone azioni concellano le brutte, cosi’ le brutte azioni ci fanno perdere le buone azioni.

In terzo luogo ella ha gettato le armi e non ha piu’ determinazione nel riempire il tempo libero con attivita’ benefiche.
Per risolvere il problema, la sorella dovrebbe lottare per raggiungere i seguenti obiettivi:
1-Fare atti di preghiera come recitare i dhikr e wird, pregare, leggere il Corano, digiunare e pensare alle benedizioni e ai segni di Dio
2-Dovrebbe fare particolare attenzione al Corano, siccome ella afferma che memorizza quello che le si richiede, eppure ha ancora del tempo libero che ammazza davanti alla tv. Perche’ non utilizzare tale tempo per ricordare Dio e leggere il Corano, memorizzare di piu’ cosi’ che possa memorizza l’intero Corano prima che sia troppo occupata con le responsabilita’ della vita. In quanto leggere ogni lettera e’ una hasanah, e ogni hasanah puo’ essere ricompensata fino a dieci volte in piu’. E ogni verso eleva il proprio stato e aumenta la ricompensa, come il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto : ”Leggete e elevatevi (elevate il vostro status), perche’ come solevate recitare in questo mondo, la vostra posizione (nell’aldila’) sara’ determinata dall’ultimo verso che avete letto.” (Narrato da Abu Dawud, 1464; classificato come sahih da al-Albani in al-Sahihaha, 2240).
3-Adottare una causa che coinvolge le donne musulmane nel paese in cui si abita, del tipo insegnare a giovani musulmane, assumersi l’incarico di progetti caritatevoli e cosi’ via.
4-Trovare buoni e retti amici con cui incontrarsi
5-Leggere libri islamici in particolare e storie utili in generale
6- Partecipare a progetti di dawa, attivita’ femminili e sport per bambini in centri islamici
7-Ascoltare audio e letture, e scriverne dei riassunti da poter distribuire a coloro che ne possano beneficiare
8-Apprendere alcune aree di conoscenza mondana come cucinare, cucire ecc.
9-Imparare ad usare il computer e programmi utili, e’ un’area molto vasta e puo’ essere utilizzata per cose utili. Questo la terra’ lontana dalla tv che non aiuta in nessun modo, e anzi fa piu’ male che bene.
10-Leggere dei testi che trattano l’importanza del tempo e come gestirlo, ascoltare letture utili su tale argomento.
Possa Allah aiutare te e noi a fare cio’ che e’ buono amin

Fonte: www.islam_qa.com
Tradotto da Cinzia Amatullah
Ogni errore e’ solo dalla mia ignoranza



Ecco come si esprime a tale proposito l'autore del testo Don't be Sad, 'Aaidh Ibn Abdullah al-Qarni:

Scaccia la noia col lavoro

Coloro che non hanno nulla da fare nella loro vita, sono quelle persone che trascorrono la maggior parte del tempo a spettegolare e far girare voci false, principalmente perche’ le loro menti sono prive di pensieri positivi.
“Hanno preferito rimanere con [le donne] lasciate a casa. I loro cuori sono stati sigillati e non comprenderanno” (Sura At-Tawba 9:87)
Quando vi ritrovate a girare a vuoto, preparatevi alla depressione e alla disperazione, perche’ il non far nulla permette alla vostra mente di vagare nel passato, nel presente, e nel futuro, con tutte le loro difficolta’. Percio’, il consiglio sincero che vi offro e di compiere atti che diano frutti invece di restare in ozio, perche’ il dolce far nulla e’ una forma lenta e velata di suicidio.
Il dolce far nulla e’ come una lenta tortura che e’ inflitta ai prigionieri in Cina: vengono posti sotto un rubinetto, da cui cade una goccia di acqua soltanto ogni ora. Durante il periodo di attesa fra la caduta delle gocce , molti di essi perdono il lume della ragione ed impazziscono.
Restare inerti implica di riflesso negligenza verso i propri doveri. La pigrizia e’ un ladro esperto e la vostra mente e’ la sua vittima.
Percio’ alzatevi in questo stesso istante: fate una preghiera o leggete un libro; lodate il vostro Signore, studiate, scrivete, organizzate la vostra biblioteca, riparate qualcosa in casa, o fate del bene agli altri e ponete fine alla vostra inerzia. Lo dico soltanto perche’ spero in un vostro miglioramento.
Sconfiggete la noia col lavoro. Mettendo in pratica soltanto questo insegnamento, gia’ siete a meta’ strada verso la felicita’. Osservate come i fattori, i carpentieri, e i panettieri, e osservate come, quando lavorano, recitano parole melodiose come il cantare degli uccelli, perche’ ? perche’ si sentono soddisfatti. In seguito osservate voi stessi e come vi voltate e rigirate nel letto mentre asciugate via le vostre lacrime, infelici come sempre, e come al solito torturando voi stessi.

tradotto da cinzia amatullah

Fare del bene agli altri dona conforto al cuore

Tratto da Don't be Sad di al-Qarni

La prima persona che beneficia di un atto di carita’ e’ il benefattore stesso, il quale vede dei cambiamenti in se stesso e nei suoi modi, scorgendo un sorriso sulle labbra di un’altra persona ne trova pace.
Se vi ritroverete in difficolta’ oppure in un momento particolarmente angosciante, trattate con gentilezza gli altri, e sarete i primi a trovare sollievo e conforto. Donate al bisognoso, difendete l’oppresso, aiutate coloro che sono in difficolta’, e visitate gli ammalati: vedrete che la felicita’ vi circondera’ da ogni direzione.
Un atto di carita’ e’ come un profumo inebriante che profuma chi lo usa, chi lo vende, e chi lo compra. Inoltre i benefici psicologici che si hanno dall’aiutare gli altri sono davvero enormi. Se soffrite di depressione, un atto di carita’ avra’ un effetto molto piu’ forte sulla vostra malattia che la migliore delle medicine.
Anche quando sorridete agli altri, state facendo un atto di carita’. Il Profeta (pace e benedizione su di lui) disse: “Non ignorate certi atti di gentilezza giudicandoli insignificanti, anche se (fosse solo di) incontrare vostro fratello con volto sorridente (in quanto questa e’ un’azione che potrebbe pesare enormemente nella vostra bilancia delle buone azioni).”
D’altra mano, quando vi mostrate accigliati nell’inconro con altre persone, state mostrando un segnale di ostilita’ , un atto che e’ cosi’ dannoso alla fratellanza che solo Dio sa fino a che punto possa avere suoi effetti negativi.
Il Profeta (pace su di lui) ci racconto’ la storia della prostituta che una volta diede da bere ad un cane assetato e fu ricompensata per questo suo atto col Paradiso, che e’ tanto vasto quanto i cieli e la terra. Questo perche’ Colui che elargisce ricompense e’ Indulgente, Ricco e Meritevole di Lode.
Tu, che sei minacciato dalla miseria, dalla paura e della devastazione, impegnati nel fare del bene agli altri. Aiuta gli altri in modi diversi, attraverso la beneficienza, l’ospitalita’, la comprensione, il sostentamento. E nel far cio’ troverai tutta la felicita’ che desideri.
“che da’ dei suoi beni per purificarsi, che a nessuno avra’ fatto un bene per ottenere ricompensa ma solo per amore del suo Signore l’Altissimo. Per certo sara’ soddisfatto” (Sura Al-Layl 92:18-21)

tradotto da cinzia amatullah

22 May 2010

Il Fine della Vita di Khaled Yaseen (parte seconda)

Che cos'è il Corano?


Inizieremo fornendo alcuni antefatti riguardanti il Corano. Prima di tutto, il Corano dichiara di essere sceso come rivelazione divina, cioè, che esso fu fatto scendere da Dio Onnipotente a Muhammad (pace e benedizioni su di lui) attraverso l'ispirazione. E Allah dice: “Muhammad non parla da sé, non sono sue idee, sue personali ambizioni, sue emozioni o suoi sentimenti. Ma si tratta di una rivelazione che gli è stata rivelata”.[53:3-4]

Perciò, se vogliamo convincere voi o qualcun altro della autenticità del Corano, dobbiamo provare:

1) Che sarebbe stato impossibile per Maometto (pace e benedizioni su di lui) creare un libro tale.

2) Che sarebbe stato allo stesso modo impossibile per qualsiasi altro essere umano crearlo.


Pensiamoci sopra. Il Corano afferma “E Noi creammo gli esseri umani da un grumo sospeso alla parete dell'utero”. Come poteva il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) sapere che l'embrione prende forma di grumo, che pende ed aderisce alla parete dell'utero della madre? Aveva un telescopio? Aveva un microscopio? Aveva una specie di visione a raggi x? Come poteva ricevere questa informazione se si tratta di una scoperta fatta soltanto 47 anni fa? Come poteva sapere che l'oceano e i fiumi hanno come una barriera tra di essi per separare l'acqua salata da quella dolce? Come lo sapeva? Come sapeva che il sole, la luna e i pianeti ruotano su un'orbita ordinata per essi? Come poteva sapere questi fatti se sono stati scoperti soltanto 25 o 30 anni fa?

Tecnologia e scienza, la sofisticazione della quale voi e io sappiamo bene, hanno appena scoperto questi fatti. Come li sapeva Muhammad (pace e benedizioni su di lui) più di millequattrocento anni fa? Un pastore non istruito, che non sapeva né leggere né scrivere, un uomo cresciuto nel deserto, come poteva dire qualcosa del genere? Come avrebbe potuto produrre qualcosa del genere? Come avrebbe potuto qualcun altro vicino a lui o che viveva con lui essere a conoscenza di qualcosa che è stata scoperta soltanto di recente? Impossibile! Come poteva un uomo che non aveva mai lasciato la Penisola Araba, un uomo che non aveva mai navigato su una barca, fare delle descrizioni tanto chiare e stupefacenti che vennero poi scoperte nell'ultima metà del 20esimo secolo? E, se ciò non bastasse, lasciatemi aggiungere che il Corano ha 114 capitoli, più di 6000 versetti, e che vi sono state persone che al tempo del Profeta (pace e benedizioni su di lui) hanno memorizzato il libro nella sua completezza. Era una specie di genio? Come era potuto accadere? Qualcuno aveva memorizzato i Vangeli al tempo di Gesù o dopo di lui? Qualcuno aveva memorizzato la Torah al tempo del profeta Mosé o dopo di lui? I Salmi? Il Vecchio e Nuovo Testamento? Nessuno, neppure il Papa. Eppure ci sono milioni di Musulmani oggigiorno che hanno memorizzato l'intero Corano. Questa è l'ambizione di ogni Musulmano. Non di alcuni ma di tutti. Quanti Cristiani avete incontrato nella vostra vita che hanno memorizzato la Bibbia? Voi non avete mai incontrato alcun Cristiano che abbia memorizzato la Bibbia perché non avete mai incontrato neanche un Cristiano che sappia le parole che costituiscono l'intera Bibbia. Questo accade in quanto i Cristiani stessi hanno più di 700 denominazioni diverse, e circa 39 versioni diverse della Bibbia, ciascuna con libri diversi e versioni diverse, e essi stessi non sanno mettersi d'accordo su quali rappresentino la vera Bibbia. Allora come potrebbero memorizzare qualcosa su cui non sono d'accordo?

Come può il Cristianesimo essere una vera fede quando è stato fratturato in così tante parti nell'arco di tanti anni, fino al punto che nessuno sa più con certezza i contenuti dei Testamenti originali? Il Cristianesimo ha perso la sua base - la Bibbia non può più essere considerata una rappresentazione della parola di Dio perché chi sa quale sia la vera versione? D'altra parte, il Corano non è cambiato nemmeno di un punto dal momento della sua recitazione originale. Se fu in origine presentato come la parola di Dio, sappiamo che lo è ancora oggi, in modo completamente accurato e fedele come se fosse stato registrato su di un nastro nel momento in cui fu pronunciato.

La prova di ciò è semplice: se tutti i Cristiani del mondo, tutte le chiese, tutte le congregazioni, tutti gli individui, se tutti accettassero un giorno di prendere tutti i loro libri e di gettarli negli oceani, se prendessero tutte le loro Bibbie e le gettassero negli oceani, e dico anche i Musulmani prendessero tutti i loro Corani e li gettassero negli oceani, i Cristiani non potrebbero riprodurre la Bibbia perché neppure al giorno d'oggi sono d'accordo su cosa componga la Bibbia. Ma ci sono milioni di Musulmani che hanno memorizzato l'intero Corano, così anche se non ci fosse rimasto più nessun Corano sulla faccia della terra, noi potremmo prendere in considerazione 10 Musulmani da 10 paesi diversi che non si conoscono l'un con l'altro ed essi potrebbero collaborare insieme e recitare il Corano dall'inizio fino all'ultimo capitolo, e tutti sarebbero d'accordo, e riavremmo indietro il nostro Corano.

Il Corano, è stato preservato universalmente senza neppure la minima alterazione di alcun genere per quindici secoli.

Nota: Ciascuno dei milioni di Musulmani che hanno memorizzato il Corano, hanno memorizzato esattamente le stesse parole, un fatto attestato in quanto un individuo riceve un certificato dichiarante che tale persona lo ha memorizzato da tale Sheikh (rinomato studioso), che a sua volta lo aveva memorizzato da tal altro Sheikh, che ancora lo aveva memorizzato da tale altro ancora fino a che la catena di trasmissione arriva al profeta Maometto stesso (pace e benedizioni su di lui). Questo certificato è la prova scritta che ciò che hanno memorizzato corrisponde a ciò che è in verità scritto in tutti i Corani del mondo.



Se tutto ciò fosse vero, sareste d'accordo con me che al minimo questo libro è piuttosto profondo e unico? Sareste sufficientemente onesti da dire ciò? Certo se foste onesti.



Gli argomenti di base nel Corano


Passiamo ad un altro aspetto: gli argomenti di base nel Corano.


Esso parla della suprema unicità di Dio Onnipotente, che include i Suoi nomi ed attributi, i rapporti tra l'Onnipotente e le Sue creature e di come l'uomo dovrebbe mantenere questa relazione. Parla anche della continuità dei profeti e delle loro vite, dei loro messaggi e complessivamente della loro missione. Insiste sul seguire l'esempio finale ed universale di Muhammad (pace e benedizioni su di lui), sigillo dei Profeti e dei Messaggeri (la pace sia su tutti loro).

Ricorda agli esseri umani la brevità di questa vita e li chiama verso l'eternità della vita nell'Aldilà. Dopo aver lasciato questo posto, si va da un'altra parte. Dopo essere morti, si va in un altro posto, sia che lo accettiate, che lo sappiate o meno. Si andrà all'altro mondo e siete responsabili perché vi è stato detto, anche se lo avete rifiutato. L'obiettivo di questa vita non è quello di sederci qui a non fare nulla senza nessun senso. Ogni causa ha un effetto. E siete venuti alla vita per una causa e per un fine, dunque vi dovrà pur essere un effetto. Non si va a scuola per stare là. Non si va al lavoro senza ricevere una paga. Non si costruisce una casa per poi non abitarci. Non si ha un vestito fatto su misura per non indossarlo. Non si cresce se non per diventare adulti. Non si lavora senza aspettarci una ricompensa. Non si vive senza aspettarsi di morire. Non si può morire senza aspettarsi la tomba, e non ci si può aspettare che la tomba sia la fine di tutto. In quanto ciò significherebbe che Dio vi ha creati per un fine insensato. E voi non siete mica andati a scuola o lavorato o scelto una moglie per un fine insensato.

Allora come potreste mai aspettarvi da Dio qualcosa di meno di ciò che vi aspettereste da voi stessi?

Nel tentativo di catturare l'immaginazione e convincere le facoltà della ragione, il Corano espone ampiamente e in bellezza di oceani e fiumi, alberi e piante, uccelli e insetti, animali selvaggi e domestici, montagne e vallate, dell'espansione dei cieli, dei corpi celesti e dell'universo, dei pesci e delle vite acquatiche, dell'anatomia umana e della biologia, della civiltà umana e della storia, della descrizione del Paradiso e dell'Inferno, dell'evoluzione dell'embrione umano, della missione di tutti i profeti e del fine della vita sulla terra.

Come potrebbe un uomo nato nel deserto, e che non aveva la facoltà di leggere, trattare di argomenti ai quali non fu mai esposto? L'aspetto più unico del Corano, comunque, è che conferma le scritture precedentemente rivelate e se voi decideste di diventare Musulmani, non dovreste pensare di cambiare religione.

Se avete perso peso ed avevate un vestito che davvero vi piaceva, non dovreste mica buttare quel vestito da 500 dollari, via. Vi pare? Andate da un sarto e ditegli di stringerlo.

Il vostro credo, il vostro onore, la vostra virtù, il vostro amore per Gesù Cristo, il vostro affetto per Dio, la vostra adorazione, la vostra sincerità e la vostra dedica a Dio Onnipotente, non dovete cambiare tutto ciò e gettarlo via. Restate aggrappati a ciò, ma fate delle alterazioni su certi punti dopo aver conosciuto la verità che vi è stata rivelata. Dovete soltanto essere abbastanza sinceri per ammettere che, perso del peso, avete bisogno di fare delle rettifiche.


L'Islam è semplice miei cari fratelli e sorelle. Testimoniare che nessun altro può essere venerato se non Dio Onnipotente. Se chiedessi a tutti voi di testimoniare che vostro padre è vostro padre, quanti di voi risponderebbero che sì nostro padre, è nostro padre! Mio figlio è mio figlio, mia moglie è mia moglie, io sono chi sono, allora perché esitate a testimoniare che Dio Onnipotente è Uno e che Dio Onnipotente è soltanto Uno e che Dio Onnipotente è il vostro Signore e Creatore? Perché? Possedete qualcosa che Dio non possiede? Avete qualche segreto che non volete condividere con noi? O siete confusi? Questa è la domanda che dovreste porre a voi stessi. Se pensaste di dover morire stasera e di fronte a voi vi fosse il Paradiso e dietro di voi l'Inferno, ed aveste la possibilità di chiarire la vostra posizione con Dio, e chiedere a Dio di accettare i vostri migliori atti, se voi aveste la possibilità di fare questo prima di morire, allora non esitereste a testimoniare che esiste un solo e unico Dio. Voi non esitereste a testimoniare che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è un Messaggero di Dio. Non esitereste a testimoniare che voi siete come quelli che amerebbero essere citati nel libro di Dio come coloro che si sottomettono a Lui.

Non esitereste. Ma voi pensate che vivrete ancora un po' più a lungo. Volete godervela ancora un po'. Volete bere ancora un po' più di scotch. O andare a letto con altre donne. Vestire con abiti sfarzosi di fronte ai vostri ammiratori. Volete ancora ballare. Volete ancora cantare. E sicuramente non siete pronti a pregare ogni giorno. Questo accade perché pensate che vivrete ancora per un po' di tempo.

Ma quant'è un “po' di tempo”? Alcuni di noi sono diventati calvi. Quant'è un pochino di tempo? Quanto tempo è passato da quando avevate una testa piena di capelli? Quanto tempo fa avevate tutti i capelli neri? Avete acciacchi e dolori alle ginocchia, gomiti e in altre parti del corpo. Quanto tempo fa eravate soltanto dei bambini? Quanto tempo fa? Era ieri. E voi morirete domani. Allora quanto tempo ancora volete aspettare?

Islam è testimoniare che Dio Onnipotente è Dio, il solo Dio, il solo e unico Dio, che non ha associati. Islam è riconoscere l'esistenza degli angeli, che furono mandati con il compito di svelare la rivelazione ai profeti, portare il messaggio ai profeti, controllare i venti, gli oceani e le montagne e prendere le vite degli uomini nel momento in cui Dio gli ha ordinato di morire. Islam è riconoscere che tutti i profeti e i messaggeri furono uomini retti e che furono tutti mandati da Dio Onnipotente. Si deve anche riconoscere che vi sarà un giorno del giudizio finale per tutte le creature, che tutte le faccende in questo mondo (e nel seguente) sono state proporzionate e pianificate, ciò è dovuto alla Saggezza di Dio Onnipotente, e che senz'altro vi sarà un resurrezione dopo la morte.

Doveri fondamentali di un Musulmano


I doveri fondamentali che incombono su ogni Musulmano sono semplici, ve ne sono cinque principali.

L'Islam è come una grande casa. E ogni casa deve reggersi su dei pilastri e delle fondamenta. E si deve costruire una casa seguendo delle regole. I pilastri sono le regole. E quando si costruisce una casa, si devono seguire tutte le regole.

Le cinque regole dell'Islam sono:


1) Testimoniare che nessuno ha il diritto di essere adorato eccetto Allah e che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è il Suo messaggero

2) Il compimento della preghiera, pregare cinque volte al giorno, basato sull'ordine di Allah l'Onnipotente. Qualcuno potrebbe chiedere il perché siamo tenuti a pregare cinque volte al giorno. Bene, se vi dicessi, ascoltate: “vi daremo un lavoro e vi pagheremo cinque volte al giorno”. Vi dovreste lavare, mettervi in fila ed essere pagati. Avreste qualche problema rispetto a questo? No, non ne avreste. Quando la campana suona, voi sareste i primi a lavarsi, mettersi in fila e prendere la paga, perché ne conoscete i vantaggi. Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ci ha detto: “Se ciascuno di voi avesse una casa con un bel fiume davanti, se voi andaste nel fiume e vi lavaste cinque volte al giorno, sareste ancora sporchi?” Certamente risponderemmo: “No”. Questa parabola è la stessa per chi prega cinque volte al giorno.


Il fine della preghiera è di mantenervi puri, puliti e di ricordarvi di Allah. E quanto tempo prende una preghiera? Prende meno di 10 minuti. Vi prende molto più tempo fumare una sigaretta, telefonare a vostra moglie, bere del succo.

Volete dire che è Colui che voi venerate, Colui che ha creato i cieli e la terra, Colui che vi offre il Paradiso, Colui in cui credete, e voi non avete voglia di fermarvi cinque volte al giorno, a chiederGli perdono? LodarLo? AdorarLo? EsserGli grati per 10 minuti? Certo che sì. Questo è lo scopo della preghiera. Dunque l'idea è quella di mantenervi puri, puliti, sinceri, per ricordarvi, ed esserne sempre coscienti, che siete Musulmani e per ricordarvi sempre che Allah è il vostro Dio.


Questo è il motivo per il quale dite ai vostri figli e alle vostre figlie quando sono giovani di ritornare a casa per le 8 in punto. Non credete che alle 8:15 si trasformeranno in zucca. Ma volete soltanto che si abituino a rispettare le regole della casa e a ritornare a casa alle 8. Accade la stessa cosa con la preghiera. Allah vuole che diventi per voi un'abitudine ricordarlo. Allah non ha bisogno della vostra preghiera. Voi ne avete bisogno. Ma ha ordinato a noi di pregare perché è una benedizione. Questo è il motivo per cui un Musulmano ha grandi benedizioni, perché queste cinque preghiere al giorno coinvolgono la sua mente, la sua psicologia, la sua fisiologia e il suo comportamento in società. Ogni cosa nella sua vita gira attorno alla preghiera.


3) Zakat (elemosina). La parola “zakat” significa crescere, prosperare, aver beneficio. Quando voi donate qualcosa dalla ricchezza che avete messo da parte alla persona povera (cioè il denaro che non avete usato per le spese quotidiane e che avete potuto mettere da parte in banca), Allah purifica la vostra ricchezza.


Non meritano le persone che sono meno agiate, una parte della vostra ricchezza? E se Allah non ci avesse ordinato di dargliela, gliel'avremmo data? No, non l'avremmo fatto. Dunque la Zakat è per i poveri, e purifica la vostra ricchezza in quanto la ricchezza tende a rendere le persone avide ed egoiste.


4) Il digiuno. Digiunare nel mese di Ramadan è autodisciplinarsi. Ci fa apprendere l'autocontrollo. Se non potete digiunare dall'alba al tramonto, se non potete controllare la vostra lingua, se non potete frenare i vostri desideri, se non potete frenarvi dall'avere pensieri lussuriosi, se non potete controllare la vostra rabbia, se non potete astenervi dal cibo, se non potete tenere lontane da voi queste cose per 12-14 ore, dunque che genere di persona siete? Quanto siete risoluti?


E dopo questo periodo di digiuno, voi potete mangiare, unirvi con vostra moglie e fare tutte le cose che sono normalmente permesse il resto dell'anno. Se digiunate per queste poche ore, voi potrete avere un'idea di come la gente si sente in Somalia, Etiopia, India e altre parti del mondo in cui digiunano contro la loro volontà ogni giorno!

Digiunando, ci si può fare un'idea di come si sentono. Si diventa più umili, si compie un numero maggiore di buone azioni, si diventa consapevoli della propria responsabilità come Musulmano, si pensa più sovente a Dio Onnipotente, e di conseguenza si diventa più pii.


5) Hajj (Il Pellegrinaggio). E' il viaggio alla Ka'aba (una casa che si trova a La Mecca e che fu costruita da Abramo e suo figlio Ismaele, per commemorare l'adorazione dell'Unico Dio). Da Musulmani voi potete andare a La Mecca, visitare La Ka'aba a fare il pellegrinaggio minore detto “Umrah”. E Poi quando arriva il tempo dell'Hajj, fare il pellegrinaggio maggiore. E questo è il momento in cui noterete il potere della fratellanza Islamica.

Non potrete mai vederlo, mai esserne testimoni, mai percepirlo e mai conoscerlo, a meno che non farete questo pellegrinaggio.


Si potrebbe porre la domanda: E' difficile?

No amico mio non lo è. Non per coloro che aprono la propria mente e il proprio cuore, e accettano la verità.


Vi pongo la questione e voi scegliete per voi stessi. Voi fate la scelta e ne prendete le conseguenze che volete. Scegliete per voi stessi la pace e il Paradiso, o scegliete la confusione, la frustrazione, l'Inferno e la punizione.


Godetevi le gioie che Allah che vi ha donato.


Pensate al fine della vita! Pensate all'Unico Dio! Pensate all'essenza di tutte le religioni principali! Pensate a quanto sia pura l'ultima religione e a come ci purifichi! Pensate all'Islam!


Che Allah ci guidi e ci aiuti. Amen

Shaykh Khalid Yaseen ha tenuto tale lettura nell'Arabia Saudita nel 1994

Tradotto integralmente dal video da Cinzia Amatullah
Ogni errore e' solo dalla mia ignoranza e che Allah il Misericordioso mi perdoni ameen

Il Fine della Vita di Khaled Yaseen (parte prima)

Guarda questo video in Inglese
http://www.youtube.com/view_play_list?p=FD446F146BA9ABC4

Khaleed Yasin e' un ex predicatore cristiano che ha abbracciato l'Islam nel 1965.
Partecipa a conferenze in svariate parti del mondo.
Quando tenne questa sua Lettura in Saudi Arabia nel 1994, 43 persone abbracciarono l'Islam.



Qual è il fine della nostra vita?


Le nozioni contenute in questo testo potrebbero sembrare "troppe" ma in confronto alle capacità del nostro cervello e alle quantità di dati che esso può conservare e decifrare, le pagine che si affronteranno ci si inseriscono stasera non lo sovraccaricheranno!

Ognuno di voi è responsabile delle proprie azioni!

Prima di leggere questo testo liberate il vostro cuore e la vostra mente in modo tale da poterlo capire senza preconcetti!

In un mondo pieno di pregiudizi, è veramente difficile trovare qualcuno che rifletta sulla vita e sullo scopo della sua esistenza.

Molte persone, alla domanda fondamentale ,"Qual'è il fine della vita?", rispondono riportando cose dette o pensate da qualcun altro senza fare una rilessione analitica, tipo: "mio padre pensa che..", "il prete della mia parrocchia dice che..", "i miei insegnanti dicono che..", "i miei amici pensano che..", ecc..

Cambiando domanda si ottengono risposte diverse:

Chiedendo il perché ci si nutre le risposte riguardano il discorso nutrizionale.

Chiedendo il perché si lavora le risposte riguardano la necessità di sostenersi e di soddisfare i bisogni delle proprie famiglie.

Chiedendo a qualcuno il perché si dorme, ci si lava, ecc.. le risposte ruotano attorno al fatto che esse sono delle necessità fondamentali per l'uomo.

Potremmo fare 100 domande ricevendo sempre le stesse risposte da tutti! É semplice!


Perché allora quando chiediamo a qualcuno qual'è il senso della vita, otteniamo così tante risposte diverse?

la causa è la confusione! Le persone vagano nel buio, non lo sanno, ma pur di non ammetterlo rispondono con qualsiasi cosa che pensano possa andar bene.

Provate a pensarci!!


Perché viviamo? Per mangiare? Per dormire? Per vestirci? Per lavorare? Per spendere i soldi? Per divertirci?


Qual è il fine della nostra esistenza? Perché siamo creati? Provate a pensarci..


Alcuni pretengono che non esiste nessuna prova dell'esistenza divina del fatto che l'universo stesso è stato creato secondo un fine divino. Per loro è tutto dovuto ad una casualità iniziata con il Big Bang.. La vita quindi non ha un fine preciso in quanto non c'è nessuna prova logica e scientifica che dimostri l'esistenza di Dio.

Allah ľAltissimo dice nel Sublime Corano : “ Ad Allah appartiene il regno dei cieli e della terra, Allah è Onnipotente. In verità , nella creazione dei cieli e della terra, nell'alternanza del giorno e della notte vi sono segni per coloro che hanno intelletto, che ricordano Allah mentre sono in piedi, seduti o mentre giacciono su un fianco e meditano sulla creazione dei cieli e della terra dicendo: “Nostro signore, non ci hai creato invano. Gloria a te! Preservaci dal castigo del Fuoco”. (Corano 3:189-191)

Partendo dalla creazione degli esseri umani e mediante questi versetti, Allah ci ha voluto illustrare, in maniera molto chiara, le diverse posture del corpo umano e la diversa attitudine della psicologia umana.

Poi sposta la nostra attenzione ai cieli, all'alternanza della notte e del giorno, al firmamento, alle stelle, alla costellazione e infine Egli menziona coloro i quali quando contemplano le meraviglie della creazione, realizzano che ciò non è stato creato invano perché in verità, quando si vede il disegno di ciò che Allah ha creato, si comprende che (il mondo) è stato creato con potenza e accuratezza. Qualcosa di talmente potente e preciso da andare al di là dei propri calcoli e immaginazione, non può essere senza senso né essere soltanto gettato insieme a caso.

Se avessimo 10 palline, ciascuna delle quali fosse numerata da 1 a 10, e se poi queste 10 palline fossero poste in un sacchetto, che probabilità pensate potremmo avere di tirare fuori tali palline una per una in ordine senza guardare? Sapete che probabilità ci sarebbe? Una sola possibilità su 26 milioni. E allora qual è la probabilità che i cieli e la terra siano venuti fuori dal un Big Bang e orchestrati tali quali sono?! Quale pensate sia la probabilità che ciò sia avvenuto?


Miei rispettabili, dobbiamo porci un ulteriore quesito. Quando si osservano un ponte, un edificio o un'automobile, automaticamente si pensa alla persona o alla compagnia che l'ha costruito. Quando si osservano un aeroplano, un missile, un satellite o una grossa nave, pure si pensa a quanto siano straordinari. Quando si osservano un impianto nucleare, una stazione spaziale orbitante o un meraviglioso aeroporto internazionale, si è impressionati profondamente dalle dinamiche ingegneristiche che vi sono coinvolte. Eppure, queste sono solo cose che sono state costruite e fabbricate dagli esseri umani. Ma allora che dire del corpo umano con i suoi numerosi e complessi sistemi di controllo? Pensateci.

Pensate al cervello: come lavora, funziona, analizza, ordina e recupera informazioni, così come le distingue e categorizza in un milionesimo di secondo! e per giunta di continuo. Pensate per un momento al cervello, e' questo il cervello che ha permesso di costruire l'automobile e la navicella spaziale. Pensate al cervello e a chi lo ha creato! Pensate al cuore. Pensate come pompa di continuo per 60 o 70 anni (raccogliendo e scaricando sangue attraverso il corpo) mantenendo questa precisione costante per tutta la vita della persona.


Pensate ai reni e alle diverse funzioni che svolgono. Sono strumenti atti a purificare il corpo che compiono centinaia di complesse analisi chimiche simultaneamente assicurando che i livelli di tossicità del corpo siano sempre sotto controllo. Tutto ciò si svolge automaticamente con una precisione perfetta.


Pensate agli occhi, la macchina fotografica umana che regola l'immagine, la mette a fuoco, la interpreta, la valuta, discerne il colore automaticamente, che si regola e si aggiusta naturalmente in base alla luce e alla distanza. Tutto automatico! Pensateci! Chi li ha creati? Chi li domina? Chi li pianifica? Chi li regola? Gli esseri umani stessi? No, assolutamente no.


E allora l'Universo? Riflettete su questo argomento. Questa terra è UN pianeta nel nostro sistema solare. Il nostro sistema solare è uno dei sistemi nella Via Lattea. La Via Lattea, è una delle costellazioni in questa galassia. Ci sono milioni di galassie come la Via Lattea. Sono tutte in ordine e accurate. Non collidono l'una con l'altra. Non sono in conflitto l'una con l'altra. Esse ruotano lungo un'orbita che è stata disegnata per loro. Hanno per caso gli esseri umani messo tutto ciò in moto e sono in grado di mantenere questa precisione? No, certo che no.

Pensate agli oceani, ai pesci, agli insetti, agli uccelli, alle piante, ai batteri, e agli elementi chimici che non sono stati neppure ancora scoperti e non possono essere percepiti neppure con gli strumenti più sofisticati. Eppure ciascuno di essi ha una legge che lo regola.

Tutta questa sincronizzazione, equilibrio, armonia, varietà, progetto, mantenimento, messa in opera e numerazione infinita si è creata così per caso? E tutto ciò funziona perpetuamente e perfettamente per caso? Si riproduce e si sostiene (ci si riferisce al soggetto che è “tutto ciò) per caso? No, certo che no.

Sarebbe totalmente illogico e inutile pensare (in questo modo), sebbene sappiamo almeno che qualunque sia il modo in cui sia venuto ad esistere, il cosmo esiste al di là delle capacità umane. Tutti siamo d'accordo su questo.

L'Onnipotente, Dio (Allah), il Creatore Che ha la sapienza di progettare e proporzionare, Che creò tutto ciò ed è responsabile del suo mantenimento è l'Unico e Solo che merita lode e gratitudine.

Se io dovessi dare a ciascuno di voi cento dollari senza alcuna ragione, voi direste almeno grazie. Che dite allora dei vostri occhi, dei vostri reni, del vostro cervello, della vostra vita, della vostra nascita, dei vostri figli: Chi vi ha dato tutto ciò? Non merita lode e ringraziamenti? Non merita la vostra preghiera e riconoscimento?

Fratelli e sorelle miei, in poche parole, eccovi il fine e il proposito della vita. Allah ľAltissimo dice nel Sublime Corano: “Non ho creato i jinn e il genere umano altro che per venerarMi” (corano 51:56)

Questo è ciò che l'Onnipotente ha detto. Il fine della nostra vita è quello di riconoscere il Creatore, di esserGli grati, di adorarLo, di assoggettarci a Lui e obbedire alle leggi che ha determinato per noi.

Ciò significa che venerarLo è il fine della nostra vita. tutto ciò che facciamo, mangiare, dormire, vestirci, lavorare, è consequenziale. Ma la ragione principale della nostra creazione è venerarLo.

Io non penso che qualcuno che sia tanto scientifico o analitico potrebbe avere troppo da discutere riguardo alla validità di questo fine. Essi potrebbero avere altri fini personali, ma questa è una faccenda tra loro ed Allah l'Onnipotente.

Introduzione all'Islam


Cosa si conosce dell'Islam? Non cosa avete sentito dire in giro sull'Islam, non ciò che avete potuto osservare dalle azioni di alcuni Musulmani. In quanto c'è differenza tra l'Islam ed un Musulmano. C'è differenza tra uomo e padre. Un uomo che ha bambini è un padre. Ma essere padre è una responsabilità. Un uomo che non adempie a tali responsabilità, non è necessariamente un buon padre. L'Islam ha un regolamento e un ordine. Se un Musulmano non adempie per bene a queste regole e ordinamenti, non è un buon Musulmano. Per questo motivo non si può comparare l'Islam ai Musulmani.

Spesso sentiamo i termini “Islam” e “Musulmano”, e ne leggiamo a riguardo in periodici e in libri di testo di scuole e università. Ascoltiamo e notiamo innumerevoli disinformazioni fornite a proposito, inaccurate e fuorvianti, dai mezzi di comunicazione di massa. E devo ammettere che alcune di queste disinformazioni e rappresentazioni distorte sono state perpetuate da Musulmani stessi. Eppure in questo mondo una persona su cinque, cioè 5 miliardi di persone sono Musulmane. Questo è un dato statistico che si può controllare nell'enciclopedia. Come è possibile che 1 persona su 5 nel mondo sia Musulmana e che sappia così poco dell'Islam? E delle verità sull'Islam?


Noi conosciamo i dati geografici, sociali, economici, politici, filosofici e storici della Cina e della popolazione cinese perché 1 persona su 5 in questo mondo è cinese, questa è una realtà dato che ci sono 1 miliardo di cinesi nel mondo. Allora perché non conosciamo di più sull'Islam?

Cos'è che unisce 35 nazioni e 1 miliardo di persone in un'entità comune? Cosa rende un fratello dell'Arabia Saudita fratello di un americano? Cosa rende un fratello della Cina fratello di un egiziano? Cosa rende un australiano fratello di un pakistano? Un africano è mio fratello, un altro dalla Tailandia è mio fratello, un bosniaco è mio fratello, un altro ancora dal Canada è mio fratello e dalla Spagna, Russia, India, Germania e così via. Cosa li rende miei fratelli?

Abbiamo delle esperienze pregresse culturali e psicologiche così diverse. Cosa ha l'Islam che ci unisce nella fratellanza?

Quali sono le caratteristiche specifiche di uno stile di vita tanto frainteso, ma seguito da una grossa parte dell'umanità?

Cercherò di fornirvi alcuni dati, ma in aggiunta a ciò, come ho precedentemente menzionato, è necessario che voi abbiate una mentalità aperta e un cuore libero da preconcetti.

Perché se si capovolgesse un bicchiere e vi si versasse dell'acqua, non si otterrebbe mai un bicchiere pieno di acqua. E' necessario che sia girato dal verso giusto.

Tuttavia, le notizie da sole non conducono alla comprensione, quanto piuttosto una combinazione di tolleranza, un desiderio per sapere la verità e l'abilità di apprezzarla ed accettarla quando la si conosce.



La parola “Islam”


La parola Islam significa resa, sottomissione e obbedienza alle leggi di Dio l'Onnipotente. Si può dire “Allah”, si può dire il Creatore, si può dire il Dio Supremo, Forza Suprema, l'Onnisciente,ecc..... tutti questi sono Suoi nomi. Diciamo “Allah”, perché in lingua araba si riferisce solamente al Creatore. L'espressione “Allah” non è applicabile a nessun essere creato. Altre espressioni usate per l'Onnipotente, potrebbero trovare applicazione per cose create come “l'onnipotente denaro” o egli è “il più grande” eccetera. Ma la parola “Allah” può applicarsi soltanto all'Unico che ha creato tutto ciò che abbiamo precedentemente descritto.

La parola “Islam” deriva dalla radice “salama”: che significa essere in pace o essere in salvo. Perciò un Musulmano è un individuo che si arrende, si sottomette e obbedisce alle leggi di Dio Onnipotente e attraverso tale sottomissione ottiene pace e tranquillità per se stesso.

Si può subito notare che con una tale definizione, la parola araba “Islam” descrive le maniere e il comportamento di tutti i Profeti e Messaggeri di Dio Onnipotente: Adamo, Noé, Abramo, Mosé, Davide, Solomone, Isacco, Ismaele, Giacobbe, Giovanni Battista, Gesù il figlio di Maria e Maometto (la pace sia su tutti loro). Tutti questi Profeti e Messaggeri furono mandati dallo stesso Dio Onnipotente con lo stesso messaggio, con la stessa catena di trasmissione e predicarono una sola cosa: di obbedire a Dio. Venerate Dio Onnipotente, adempite al fine della vita e compiete buone azioni e sarete ricompensati con una vita perfetta in Paradiso. Questo è tutto ciò che hanno predicato. Non lo ingigantiamo. Questo è tutto ciò che hanno detto trasmesso al di là della lingua o del tempo o per chi vennero.


Se leggeste le Scritture attentamente senza un'interpretazione personale o l'aggiunta e la macchinazione di qualcun altro, capireste che questo era il semplice messaggio di tutti quanti questi Profeti che si confermavano l'un l'altro. Nessuno di questi profeti ha mai detto: “Sono Dio, veneratemi”. Non lo dovreste pensare in quanto non lo si trova in nessun libro che avete. Né nella Bibbia, né nella Torah, né nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, né nei Salmi di Davide. Non lo troverete in nessun libro o discorso fatto da Profeti. E allora da dove è saltato fuori? Questo è qualcosa su cui voi stessi dovete investigare.

Si può immediatamente notare che grazie a tale definizione, la parola araba “Islam” descrive ciò che tutti i Profeti hanno fatto. La loro chiamata arrivò e si sottomisero a Dio, si arresero a Dio, chiamarono la gente a Dio, e chiesero alla gente e insistettero affinché compissero atti aderenti a principi morali. I Dieci Comandamenti di Mosé, di cosa trattavano? I Fogli di Abramo, cos'erano? I Salmi di Davide? I proverbi di Solomone, che diceva costui? I Vangeli di Gesù Cristo, cosa dicono? Cosa ha detto Giovanni Battista? Cosa dissero Isacco e Ismaele? Cosa disse Muhammad (pace e benedizioni su di lui)? Dissero:"Adora un solo Dio" nulla più di questo.

Allah dice nel Corano: “E ad essi non fu ordinato altro che venerare Allah, e essere sinceri verso di Lui e che questa era la strada giusta”. Questo fu il messaggio originale. Seguendo lo stesso criterio sarebbe appropriato considerare questi Profeti e Messaggeri come Musulmani.

Non pensate alla terminologia araba, a come siamo vestiti, a La Mecca, all'Arabia Saudita o all'Egitto o ad ogni altro modo in cui pensate ai Musulmani. Liberate la vostra mente e continuate a leggere.


La parola “Musulmano”:


Pensate alla parola “Musulmano” che significa colui che si sottomette a Dio Onnipotente e obbedisce alle leggi di Dio Onnipotente. Ogni cosa governata dalla legge di Dio Onnipotente è Musulmana. Così quando un bimbo viene fuori dal grembo materno al tempo che Dio ha ordinato, come è considerato? E' Musulmano. Quando il sole percorre la sua orbita, come viene considerato? E' Musulmano. Quando la luna gira intorno al sole, cos'è? E' Musulmana. La legge di gravità, cos'è? E' una legge Musulmana. Ogni cosa che si sottomette a Dio Onnipotente è Musulmana. Perciò quando noi obbediamo a Dio Onnipotente, noi siamo Musulmani.

Seguendo questo ragionamento, Gesù Cristo era Musulmano. Sua madre benedetta era Musulmana. Abramo era Musulmano. Mosé era Musulmano. Tutti i Profeti erano Musulmani, perché obbedirono alle leggi di Dio Onnipotente.

Furono inviati alla propria gente e parlavano linguaggi diversi. Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) parlava la lingua araba e nella lingua araba “Musulmano” vuole dire sottomettersi e arrendersi. Colui che si sottomette e si arrende è chiamato Musulmano. Ogni profeta e messaggero di Dio Onnipotente ha portato lo stesso e fondamentale messaggio: adorare Dio Onnipotente ed essere sincero verso di Lui.


Se si esamina il messaggio di ciascuno dei Profeti, si può facilmente concludere questo aspetto. Laddove appare un disaccordo, esso è il risultato di una falsa espressione, di una macchinazione, di un'esagerazione, di un'interpretazione personalizzata di presunti scrittori, storici, studiosi e individui comuni.


Ad esempio, come avviene in tutto il Vecchio Testamento, ci si riferisce a Dio sempre come Uno, il Padrone, il Signore, il Re dell'universo. Nel Primo Comandamento dato a Mosé, non vi era forse il divieto di venerare gli idoli? Tutti i Profeti dissero che Dio èera Uno e che èl'Onnipotente. Nel Vecchio Testamento ciò è ripetuto di continuo. Poi improvvisamente compaiono quattro testimonianze, i quattro Vangeli chiamati di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, che promuovono l'adorazione di qualcun altro.


Oltre ai quattro vangeli, ci sono altri 15 libri, scritti da un uomo, che fu inizialmente un apostata, che uccise e torturò i cristiani, e poi raccontò che Gesù gli era apparso in una visione e gli aveva commissionato di diventare suo apostolo. E adesso per la prima volta Dio è chiamato uomo, Dio diventa una trinità e per la prima volta Gli viene attribuito un figlio. Come può il Dio Unico diventare tre? Come può essere accettabile questo per i Cristiani? Non vogliamo discutere su questo punto, vi chiediamo solo di pensarci su.


Nei quattro Vangeli non viene menzionato che Gesù disse di venerarlo o di considerarlo un Dio, o che egli condivida una qualsiasi divinità con Dio, il Creatore. Di fatto c'è scritto l'opposto!

"Ed ecco, gli si presentò un tale dicendo: 'Maestro, qual bene dovrò fare io per avere la vita eterna?' Gli rispose: 'Perché mi interroghi riguardo al bene? Uno solo è buono, Dio. Se vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti." (Dal Vangelo secondo Matteo 19:16-17)

Di fatto, il concetto di Santa Trinità fu insinuato solo in uno dei libri scritti dall'uomo che usava essere un oppressore dei Cristiani.



Avvento del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui)


L'avvento del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) non portò una nuova religione o un nuovo modo di vivere come alcune persone affermano. Al contrario, il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) confermò lo stile di vita e il messaggio di tutti i profeti e i messaggeri che lo avevano preceduto, sia attraverso la sua condotta personale, che attraverso la rivelazione divina che aveva ricevuto dall'Onnipotente. La sacra scrittura che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) portò è chiamata il Corano. Significa “ciò che viene recitato”, in quanto Muhammad (pace e benedizioni su di lui) non scrisse il Corano. Non è l'autore del Corano. Nessuno venne per aiutarlo, nessuno collaborò con lui. Ma l'angelo Gabriele glielo recitò e Dio Onnipotente fece sì che il suo cuore fosse aperto ad esso e noi abbiamo lo stesso Corano che è stato preservato per 15 secoli senza che vi fosse cambiato neppure un punto.

Conoscete qualche altro libro al mondo che sia stato preservato tale quale come fu rivelato senza che venisse cambiato neppure un punto? Non ce ne sono, soltanto il Corano. Non fidatevi della mia parola. Andate in biblioteca e leggete cosa l'Enciclopedia Britannica o una qualunque altra enciclopedia universale mondiale che non sia stata compilata da Musulmani dice riguardo a ciò. E leggete dell'Islam, del Corano e di Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Leggete cosa hanno detto uomini non Musulmani sul Corano, sull'Islam e su Muhammad. Poi capirete che ciò che io sto dicendo è documentato universalmente e palese. Che Muhammad (su di lui sia la Pace) è stato l'individuo più profondo nella storia dell'umanità. Perché profondo? Leggete cosa dicono.

"Il Corano è il più incredibile e profondo testo letterario negli annali della storia".

"Lo stile di vita islamico, è talmente categorizzato e talmente preciso e dinamico, che non è stato mai cambiato".


La sacra scrittura che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ricevette è chiamata il Corano. Anche gli altri profeti e messaggeri ricevettero scritture. E nel Corano, questi profeti, le loro scritture, le loro storie, i principi della loro missione, sono menzionati con dettagli minuziosi. Muhammad (pace e benedizioni su di lui) li aveva forse incontrati o mangiato con essi e parlato o collaborato con essi alla scrittura delle loro biografie? No, di certo no. Nel Corano Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è indicato come un messaggero di Dio Onnipotente e sigillo dei profeti precedenti e ciò rappresenta il limite al suo ruolo, un ruolo di un essere umano. I Musulmani non venerano Muhammad (pace e benedizioni su di lui). Non siamo Maomettani. Non abbiamo alcun diritto di prendere il nome di Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e dire che noi siamo Maomettani. La gente che seguì Mosé non era Moseana. La gente che seguì Giacobbe non era Giacobita. La gente che seguì Abramo non era Abramiana. La gente che seguì Davide non era Davidiana.

Allora perché alcune persone si definiscono come Cristiani? Cristo non ha mai definito se stesso come Cristiano. Cristo disse che ciò che aveva fatto era solo che ciò che gli era stato ordinato di fare da Dio Onnipotente e questo fu ciò che disse e fece. Allora come ci possiamo definire Cristiani? Per farlo dovremmo essere come Cristo. E come era Cristo? Era un servo di Dio Onnipotente allo stesso modo dovreste essere servi di Dio Onnipotente.

Come scrittura finale e rivelazione divina, il Corano fa una dichiarazione molto chiara e concisa: "Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam" [5-3] La parola Islam perciò è derivata dal Corano. Come parola “Islam” venne dal Corano per descrivere la religione completa. E' quando l'edificio è completo, che lo si definisce casa. Quando l'automobile è sulla catena di montaggio, non è ancora un'automobile. E' nel processo di assemblamento. Una volta completata, certificata e testata, la si può definire automobile.

Una volta che l'Islam fu completo come rivelazione, libro, e come esempio attraverso il profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui), divenne Islam. Diventò un stile di vita completo. Così la parola è nuova, ma non la pratica, né i profeti, né l'ordine di Dio. Non si tratta di un nuovo Dio, né di una nuova rivelazione, solo il nome Islam è nuovo.

Un'altra distinzione da tenere in mente e che Muhammad (pace e benedizioni su di lui), a differenza dei suoi predecessori, non venne come guida soltanto del popolo arabo. Perciò l'Islam non è la religione degli arabi, non è solo per gli arabi. Sì, Muhammad (pace e benedizioni su di lui), il figlio di Abdullah, nacque a La Mecca, una città della penisola araba. E certamente era arabo di origine. Ma non fu inviato solo agli Arabi.

La condizione della sua nascita fu una scelta dell'Onnipotente. In aggiunta il Corano fu rivelato in lingua araba, affinchè fosse preservato e fosse trasmesso in modo puro, chiaro e preciso. E anche il Corano lascia bene intendere che il messaggio di Muhammad (pace e benedizioni su di lui) non era limitato o inteso solo per gli arabi. Allah dice: "Non ti abbiamo mandato se non come nunzio ed ammonitore per tutta l'umanità, ma la maggior parte degli uomini non sanno "[34;28]

Concludendo, Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è l'ultimo dei profeti e dei messaggeri che lo avevano preceduto.