Maryam: Prima di esporti la
questione che ti ho accennato, mi sembra doveroso presentarmi brevemente,
quantomeno per poter collocare in un contesto di vita e di storia il motivo
centrale del mio messaggio. La mia conversione -Allah u Akbar-
risale a
poco più di tre anni fa: grazie al marito di mia mamma ho potuto avvicinarmi
alla realtà dell'Islam che ben presto si è rivelata essere vicina alle mie
inclinazioni personali in termini di valori e norme di comportamento. Ma, forse
ancora di più, offre la possibilità di un rapporto diretto e profondo con Dio e
nessun altro, in un cammino di progressiva nobilitazione interiore grazie alla
Sua guida, senza alcun intemedario nel culto a Lui o altre figure. Instaurare
con Dio un rapporto di questo tipo mi permetteva di soddisfare il bisogno di un
dialogo diretto che spesso avevo percepito. Certamente la questione che sto per
esporti è qualcosa di molto piccolo rispetto alle prove che Allah ha voluto
porre sul cammino di molti nostri fratelli e sorelle (al hamdu lillahi a me e
alla mia famiglia non sono mai mancati i beni necessari e quelli in sovrappiù).
Posso dire che questa questione, nel mio piccolo, mi dà parecchio da pensare e
preferirei avere, se possibile, il consiglio di una persona esterna.
Entrando
nel vivo della questione: recentemente, ho iniziato a frequentare una persona,
abbiamo sempre coltivato un rapporto molto positivo, fondato su stima, dialogo,
rispetto reciproco. Si tratta di una persona che apprezzo. Al hamdu lillahi,
non ha cattive abitudini ed è una persona con la quale riesco ad avere un
dialogo reciproco che permette di evitare inutli degenerazioni litigiose, come
purtroppo spesso accade quando nelle relazioni sociali predomina l'impulsività,
a rovina di molte famiglie. La questione ruota attorno al fatto che questo
giovane non condivide la mia stessa religione, cosa di cui l'ho reso
consapevole parlandogli della mia scelta. Mi trovo dunque a percepire dentro di
me una certa contraddizione, perché sono consapevole del fatto che,
giustamente, a tutela della serenità della famiglia che ne nascerà, non è
lecito per una donna musulmana contrarre matrimonio con un uomo non musulmano.
E' certamente vero che la prospettiva del matrimonio è lontana rispetto al
momento attuale. La mia speranza consiste nell'auspicio che, in questo lasso temporale, ci siano tempi e
occasioni per discutere e confrontarsi sull'Islam: per esperienza personale,
come credo condividerai con me, il confronto con la Verità del Santo Corano, la
profondità della pratica religiosa non possono lasciare indifferenti. Ma è
anche vero che Allah, come Egli dice nel Santo Corano, guida chi vuole e
allontana chi vuole. Inoltre, non voglio imporre alla persona che sto
frequentando una scelta che deve essere maturata nel proprio intimo: sarebbe
disonesto, perché un passo decisivo come la conversione non può e non deve
essere legato a ragioni secondarie che non la Sottomissione ad Allah e il
desiderio di avvicinarsi a Lui. Non è cosa agevole esporre questa questione: il
desiderio di coltivare un rapporto le cui premesse relazionali sembrano
positive (aggiungendo che non è facile trovare una persona con cui stabilire
serenità di dialogo) è in conflitto con la consapevolezza dell'illiceità della
cosa. Fin dall'inizio, nel mio cuore non c'è stata come non c'è ora irriverenza
verso i limiti posti dal Corano (né il matrimonio né tantomeno un rapporto
fisico, cosa nella quale al hamdu lillahi sono da lui capita e rispettata),
bensì la speranza di una futura scelta spirituale da parte di questo giovane.
Ma, dall'altra parte, non mi ha mai abbandonato il pensiero che l'incontro con
lui sia stato una prova di Allah nella quale ho fallito. Il mio desiderio più
grande rimane quello di evolvere nella mia conoscenza della fede che ho
abbracciato (percepisco dentro di me di poter dare molto in questo senso) e di
dare vita ad una famiglia musulmana, dove i figli che inshallah nasceranno
possano crescere educati alla fede nell'Unico Dio. Solo Allah sa se con questa
persona sarebbe possibile, anche se penso che per una donna convertitasi
all'Islam la cosa migliore sarebbe un uomo che ha già consolidato un sua
sicurezza interiore e che ha costruito un contesto di vita inserito nell'Islam.
Sara: Assalamu
alaikum wa rahmatullahi wa barakatuhu, fare la tua conoscenza è un onore per me
e leggere la tua storia mi ha fatto venire la pelle d'oca mashallah. Sei una
persona forte, cara e Allah deve amarti davvero tanto. Ascolta sorella tu sai
già la risposta alle domande che mi poni....una cruda risposta ma che ha un
grande significato. Allah ta'ala ha proibito per la donna musulmana ogni forma
di rapporto con un non maharam e ha proibito il matrimonio con un non
musulmano. La ragione dietro questa proibizione è importantissima: è per
proteggere la nostra fede! L'uomo è il capofamiglia ed è impensabile che la
famiglia di una donna musulmana venga gestita da un non musulmano. Dovresti
finire per cedere a mille compromessi per vedere poi i tuoi figli crescere come
non musulmani....non sono un sapiente in materia islamica, apprezzo tantissimo
la stima e fiducia che riponi in me e credimi è reciproca al hamdulillah. Se
lasci una cosa per Allah, per essere fedele a Lui Solo, Egli te ne darà una
migliore.
Maryam:
Devo ammettere che da un lato desideravo e dall'altro temevo il momento in cui
l'avrei letta, per questo ho deciso di farlo come ultima cosa della giornata,
dandomi del tempo per prepararmi a quello che, come hai ben detto tu, già
sapevo.
In realtà
- Allah u Akbar - è accaduta una cosa grande: ero impaziente di leggere, ma ho
comunque deciso di pregare Maghreb e Ishaa' dopo il lavoro prima di farlo,
confidando nel fatto che la pazienza è sempre ben compensata, porta consiglio e
prepara l'animo agli eventi. Nel leggere la tua mail, pur vedendo confermato
ciò che già nel mio intimo sapevo, ho percepito serenità e un senso di libertà,
ma soprattutto un senso di gratitudine per Allah, alhamdulillah. Questo mi ha
reso più semplice accettare appieno l'esito della relazione di cui ti ho
parlato, e mi ha reso decisa in quello che è cosa migliore fare, porvi termine.
Sara: che
saggezza ma sha Allah!!
DEVO
CONGRATULARMI CON TE SEI UNA PERSONA MOLTO FORTE E CORAGGIOSA.
Maryam:
Sto ampliando la mia rete di conoscenze e relazioni, e questa è una cosa molto
positiva!
Sara:
assalamu alaikum wa rahmatullahi sorella cara, ecco quello che mi avevi
chiesto. In linea generale credo di aver capito che essendo l'uomo il
capofamiglia e cioè colui che prende tutte le decisioni per la famiglia stessa,
la donna musulmana che ci tiene a professare liberamente la propria fede, ad
educare i propri figli in tale fede, non può affidare tutto l'aspetto "amministrativo"
familiare a non musulmano. Il divieto è chiaro.
Esistono alcuni esempi pratici Ramadhan....come si gestirebbe? Il
sacrificio per l'Eid? La zakat obbligatoria? Il vestire in modo islamico?
L'alimentazione? La preghiera diurna obbligatoria e quella notturna? E come
evitare tutte le cose che sono proibite... come può una donna musulmana
gestirsi e gestire la sua fede e i suoi figli in tale ambiente? Ella dovrebbe
sempre cedere a compromessi affinché suo marito non si stanchi di lei...e se l’uomo
vuole frequentare un altro tipo di ambiente o mangiare il maiale...o bere vino
a tavola e andare al pub il sabato sera per una birra? Dopo i primi anni di
amore, dolcezza e comprensione per la tua fede...quest'uomo a lungo andare, si stancherebbe,
si sentirebbe deprivato di tutto il suo "potere mascolino"...insomma
neanche con l'uomo più dolce e comprensivo di questo mondo questo sarebbe
possibile! Allah walem.
Fammi
sapere cosa ne pensi, come stai, e come va la tua situazione sentimentale
inshallah.
Ho
testimoniato personalmente una situazione simile quando ero adolescente. Un
amico di mio zio dal quale ero in vacanza al mare, aveva la moglie somala.
"Che brava, Che brava" tutti dicevano "Peccato sia
musulmana!" come se fosse l'unico difetto della donna in questione. La
moglie si professava musulmana e non mangiava il maiale tutto qua! Per il resto
per accontentare il marito e per debolezza personale, stava in bikini in
spiaggia, andava al night la sera, cantava al piano bar, non l'ho mai vista
pregare né parlare, neppure accennare alla sua fede... e non so dopo qualche
anno cosa altro sia successo! Voglio dire ci si ammorbidisce troppo nella
propria fede che dovrebbe essere invece una via in scalata! Un progresso fino
al Jennah....Allah walem sorella cara. Che Allah ta'ala te la renda facile e ti
mostri la strada amin
Speciale matrimonio fedi
miste
Islam q&a
Fatwa
n.1825
Quesito:
Qual è la
regola da seguire nel caso di una musulmana che sposa un uomo non musulmano, in
modo particolare se ella spera che egli possa diventare musulmano dopo il
matrimonio? Molte donne musulmane affermano di non riuscire a trovare un uomo
musulmano adatto e che pertanto si ritrovano ad affrontare la minaccia di
commettere peccato o di vivere in gravi difficoltà.Quesito:
Risposta:
La Lode
appartiene ad Allah.
Stando ai
precetti del Corano, della Sunnah e al consenso unanime dei sapienti (ijma’) è
proibito che una donna musulmana sposi un uomo non musulmano. Se tale
matrimonio ha luogo, è invalido, stando alla shari’ah non ha alcun rilevanza in
questioni d’eredità, e i bambini nati da questa unione saranno considerati
illlegittimi. Nutrire speranza che il marito possa diventare musulmano non
altera neanche lievemente questa regola.
Sheikh Muhammed Salih Al-Munajjid
/////////////
Fatwa n.
21380
Un
seguace della fede islamica può sposare qualcuno che non segua la fede islamica
e che non si converta dopo il matrimonio?
Risposta
La Lode
appartiene ad Allah. È permesso che un uomo musulmano sposi una donna non
musulmana se ella è cristiana o ebrea, ma non gli è permesso sposare una donna
non musulmana che segua una religione diversa da queste due. Ne è la prova un
verso in cui Allah dice (interpretazione del significato):
“Oggi vi
sono permesse le cose buone [At-Taybat, tutti i tipi di cibo halal, permesso] e
vi è lecito anche il cibo di coloro ai quali è stata data la Scrittura, e il
vostro cibo è lecito a loro. [Vi sono inoltre lecite] le donne credenti e
caste, le donne caste di quelli cui fu data la Scrittura prima di voi, versando
il dono nuziale - sposandole, non come debosciati libertini! Coloro che sono
miscredenti vanificano le opere loro e nell'altra vita saranno tra i perdenti.”
(Sura al-Maida, La Tavola Imbandita, 5:5)
L’imam
Al-Tabari affermò nel suo commento a tale verso
“le donne credenti e caste, le donne caste di quelli cui fu data la
Scrittura prima di voi” che si indicano le donne libere tra quelle a cui è
stata data la Scrittura, di fatto le ebree e le cristiane che credono nella
Torah e nell’Injil (Vangeli) fra coloro che appartengono ai popoli che vennero
prima di voi, O credenti in Muhammad, sia che siano arabe o altro; vi è
concesso di sposarle “versando il dono nuziale” (dono in denaro donato dal
marito alla propria moglie per il matrimonio) che significa se donate alle
donne caste vostre (cioè musulmane) e loro (ebraiche e cristiane) il loro dono
nuziale o dote. (Tafsir al-Qurtubi,
6/104)
Ma non è
permesso che un musulmano sposi una Zoroastriana, né una comunista o
un’idolatra e così via.
E questo
è provato dal verso in cui Allah (st) dice:
“E non
sposate al-Mushrikât (le idolatre) finché non abbiano creduto [esclusivamente
in Allah]. Infatti una schiava credente è meglio di un’idolatra [libera],
sebbene quest’ultima ti piaccia.”
[Al-Baqarah
2:221]
Una
Mushrikah è un’idolatra, una donna che adora pietre, può essere Araba o meno.
Non è
permesso ad una donna musulmana da sposare un non Musulmano di qualsiasi altra
religione, sia che sia Ebreo, Cristiano o qualsiasi altro culto kâfir
(miscredente). Non le è permesso di sposare un Cristiano, uno Zoroastriano, un comunista,
un pagano, ecc.
Questo è
provato dal verso in cui Allah (st) dice:
“E non
date [le vostre figlie] in matrimonio ai Mushrikûn finché essi abbiano creduto
[esclusivamente in Allah]. Infatti, uno schiavo credente è meglio di un
idolatra [libero], sebbene quest’ultimo vi piaccia. Essi [i Mushrikûn] vi
invitano verso il Fuoco (dell’Inferno), ma Allah vi invita al paradiso ed al
perdono per Sua volontà, e rende chiari i Suoi Segni all’umanità, così che
possa ricordare.”
[Al-Baqarah
2:221]
Imam
at-Tabari disse:
Quello
che è stato detto sul significato dell’affermazione “uno schiavo credente è
meglio di un idolatra [libero], sebbene quest’ultimo vi piaccia,” è che con
essa Allah (st) intenda proibire che le donne credenti partoriscano Mushrikûn,
di qualsiasi tipo di shirk si tratti. Quindi, voi che siete credenti, non
lasciateli sposare le vostre figlie, perché ciò vi è stato proibito. È meglio
per voi che le diate in matrimonio a schiavi credenti, che credono in Allah
(st) e nel Suo Messaggero e i quanto è stato rivelato da Allah (st), piuttosto
che darle in moglie a Mushrikûn liberi, fossero anche di discendenza nobile e
onorevole, e anche se le loro origini e la loro discendenza vi piacessero …
Qatadah e
az-Zuhri dissero, riguardo alla frase “E non date [le vostre figlie] in
matrimonio ai Mushrikûn,” che non è permesso che le diate in moglie ad un Ebreo
o un Cristiano o a un idolatra che non seguono la vostra religione. (Tafsîr
al-Qurtubi, 2/379)
//////////////
Fatwa n.
115
È
permissibile che un uomo non musulmano sposi una Musulmana?
È
assolutamente proibito, in qualsiasi circostanza, dalla legge islamica
(Sharî`ah) di Allah, il Maestoso e l’Altissimo, che un non Musulmano sposi una
donna musulmana, per via di quanto Egli (st) ha detto riguardo al matrimonio di
un kâfir (miscredente) con una donna musulmana e viceversa.
“Non sono
lecite [come mogli] per i miscredenti, né i miscredenti sono leciti [come
mariti] per loro …” [Al-Mumtahanah:10]
E Allah
il Maestoso e l’Altissimo ha detto anche:
“E non date [le vostre figlie] in matrimonio
ai Mushrikûn finché essi abbiano creduto …” [Al-Baqarah:221]
Ovvero,
non è mai permissibile che qualcuno conceda in moglie sua figlia o sua sorella
o qualsiasi donna musulmana di cui sia il guardiano ad un kâfir.
L’Islam
deve essere esaltato e non può essere soggiogato. Come potrebbe quindi una
donna musulmana essere mai affidata alla cura di un uomo kâfir, sapendo che
l’uomo è normalmente e naturalmente in una posizione più forte? In una
situazione del genere, egli potrebbe causare la corruzione della pratica della
religione di lei o forzarla in sua soggezione, facendole vivere una vita di
oppressione. Potrebbe anche vietarle di praticare alcuni dei suoi riti
religiosi. Queste sono alcune delle ragioni del divieto espresso sopra e dalle
ayât precedenti. E Allah ne sa di più.
Sheykh
Muhammad Salih al-Munajjid
//////////////
Nel Nome
di Allah, il Signore della Misericordia, il Misericordioso.
Tutta la
lode le grazie appartengono ad Allah, e siano pace e benedizioni sul Suo
Messaggero.
Alla cara
persona che ha fatto questa domanda, grazie mille per la fiducia riposta in
noi, e speriamo che i nostri sforzi, che sono puramente per la causa di Allah,
siano in grado di soddisfare le tue aspettative.
In primo
luogo, l’Islam incoraggia tutte le persone a unire le proprie forze e
collaborare gli uni con gli altri indipendentemente dal loro credo, fintanto
che tutti si sforzino per il miglioramento dell’umanità e tale cooperazione non
risulti in alcun danno. Tra tutte le religioni che esistono, Ebrei e Cristiani
occupano un rango molto speciale nell’Islam. L’Islam ha permesso ai Musulmani
di sposare donne che appartengano alla Gente del Libro (Ebrei e Cristiani) ma,
al contrario, NON è permesso ad una donna musulmana di avere un uomo non
musulmano come marito. Il motivo è che i figli e le figlie vengono solitamente
attribuiti al padre, e il verdetto dell’Islam è che figli e figlie (di una
coppia) debbano seguire la vera religione, cioè l’Islam. Quindi, il verdetto
sopra appartiene all’Islam.
In
risposta alla tua domanda, sheykh Zoubir Bouchikhi, Imam della “Islamic Society
of Greater Houston’s Southeast Mosque”, afferma quanto segue:
“Innanzitutto,
vorrei evidenziare il fatto che l’Islam sia la vera religione di Allah (Dio). Ai
Musulmani è ordinato, dagli insegnamenti del Corano e della Sunnah, di credere
in Gesù e Mosè in qualità di Messaggeri di Allah, mentre gli Ebrei ed i
Cristiani non credono che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) sia l’ultimo
e il sigillo di tutti i Profeti e Messaggeri di Allah. Questo indica che il
loro credo sia incompleto, e da qui venne il comando da parte di Allah (st) di
NON permettere ad una donna musulmana di sposare un uomo non musulmano, poiché
l’uomo è responsabile di sua moglie e dei loro figli, e la responsabilità non
può essere data a qualcuno il cui credo sia incompleto.
So che
questo sembra un po’ duro, ma ricordate che la verità è sempre amara per chi
non sia pronto ad accettarla. […]
Inoltre,
l’eminente studioso saudita, sheykh `Abdur-Rahmân Al-Barrak, aggiunse:
“Non è
permissibile che una donna musulmana sposi un kâfir (cioè un non Musulmano),
Ebreo, Cristiano o ateo che sia, perché l’uomo ha autorità nei confronti della
propria moglie, ed è proibito che un kâfir abbia autorità su una donna
musulmana. Esistono passi coranici decisivi che fanno riferimento al divieto di
tale matrimonio. Ad esempio, Allah l’Onnipotente dice,
“E non
date [le vostre figlie] in matrimonio ai Mushrikûn finché essi abbiano creduto
[esclusivamente in Allah].” (Al-Baqarah 2:221)
E:
“E mai
Allah darà ai miscredenti modo [di
trionfare] sui credenti.” (An-Nisâ’:141)
Islam
Q&A
Infine,
ti raccomandiamo le seguenti letture:
Marrying
a Non-Muslim Male
Does the
Term “Ahlul-Kitab” Still Apply Today?
Muhammad
& Jesus: Common Ground
Che Allah
ti guidi sulla Retta Via e ti guidi verso ciò che Lo compiace, amîn.
E Allah
ne sa di più.
Jazakillah kheir alle
sorelle Maryam, Sara e traduzione da islam q&a a cura di Umm Yusef