La pigrizia e' altamente distruttiva e la maggior parte delle persone che hanno preoccupazioni e stati d'ansia sono quelle stesse persone che sono pigre e inattive. Chiacchiere e pettegolezzi sono l'unico appagamento dei bancorottieri di un lavoro significativo e valido.
Applicati a qualcosa e lavora sodo. Leggi, recita il Corano, e rendi gloria al tuo Signore. Scrivi, fai visita ad amici, e trai beneficio dal tuo tempo libero. In parole povere non sprecare un singolo minuto senza far nulla di costruttivo. Se tu lo facessi, non faresti altro che fare strada nella tua vita ad ansie e preoccupazioni! Superstizione e bisbigli del demonio entraranno nella tua mente, permettendoti di diventare il campo di gioco per gli scherzetti del demonio. Non disperarti per qualcuno che dimentica o peggio nega i favori che un tempo gli hai potuto fare, il tuo unico desiderio dovrebbe essere di avere una qualche ricompensa da Dio. Fai delle cose giuste ma semplicemente e sinceramente per compiacere Dio, e non aspettarti complimenti o alcuna gratitudine da alcuno. Non prendertela troppo a cuore se fai un favore a qualcuno e questi poi si mostra irriconoscente nei tuoi confronti, non mostrando segno alcuno di apprezzamento per cio' che hai fatto. Cerca la tua ricompensa da Dio. Dio dice di uno dei suoi retti fedeli:
"Appartiene inoltre agli emigrati bisognosi che sono stati scacciati dalle loro case e dai loro beni poiche' bramavano la grazie e il compiacimento di Allah, ausiliari di Allah e del Suo inviato: essi sono i sinceri"
(Surah al Hashr, versetto 8)
"Di''Non vi chiedo ricompensa alcuna, ma solo che, chi lo voglia, segua la via [che conduce] al suo Signore" (SuarhAl-Furqan, versetto 57)
"Mentre [dal fuoco] ne sara' preservato il timorato
che da' dei suoi beni per purificarsi,
che a nessuno avra' fatto un bene per ottenere una ricompensa,
ma solo per amore del suo Signore l'Altissimo.
Per certo sara' soddisfatto"
(Surah Al-Layl versetti 17-21)
In verita' i giusti berranno da una coppa in cui e' un miscuglio di [acqua e di] Kafur (* nome di una fonte paradisiaca),
[attinta da una] fonte da cui berranno i fedeli di Allah, che la faranno fluire con abbondanza,
coloro che assolvono ai loro voti e temono il giorno il cui male si propaghera' ovunque,
[loro] che , nonostante il loro bisogno, nutrono il povero l'orfano e il progioniero;
{e interiormente affermano:]" E' solo per il volto di Dio, che vi nutriamo; non ci aspettiamo da voi ne' ricompensa, ne' gratitudine."
(Surah al-Insan versetti 5-9)
Dunque negozia soltanto col Creatore, perche' Egli e' l'Unico che ricompensa le persone per le loro buone azioni. Egli dona e tributa, oppure Egli punisce e mette in conto, compiacente con coloro che agiscono nel bene e arrabbiato con coloro che agiscono nel male.
Svariati martiri furono uccisi in Qandahar, e Omar (che Allah ne sia compiaciuto) chiese ai suoi compagni "Chi e' stato ucciso?". Essi menzionarono alcuni nomi e poi dissero " E altra gente che non conosci". Gli occhi di Omar si riempirono di lacrime e poi aggiunse "Ma Allah li conosce".
Una persona pia nutri' col cibo migliore un uomo cieco. Membri della sua famiglia gli dissero "Questo uomo e' cieco e non sa quello che sta mangiando (dargli insomma qualcosa di meno pregiato)" Egli rispose: "Ma Allah lo sa!"
Il Creatore conosce le nostre azioni, conosce il bene che compiamo per aiutare gli altri, dunque non ti curar di cosa la gente pensa.
Liberamente tradotto da un passo del libro:
Don't be sad 'Aaidh ibn Abdullah al-Qarni
International Islamic Publishing House
Voci di donne che spiegano l'Islam in modo semplice al di là dei pregiudizi.
21 May 2009
15 May 2009
Esseri grati al Creatore
"E vi ha dato [parte]di tutto quel che Gli avete chiesto:se voleste contare i doni di Allah, non potreste enumerarli[...]"
(Surah Ibrahim, versetto 340
La salute, la sicurezza, il nutrimento, il vestiario, l'aria che respiriamo, l'acqua che ci nutre e sostiene...il nostro Creatore ci ha donato con immensa generosita' tutto questo...eppure molto spesso non lo realizziamo ...abbiamo tutto....veramente tutto cio' di cui aver bisogno eppure restiamo ignari...
Abbiamo occhi, una lingua, labbra, due mani e due gambe...
"Quale dunque dei benefici del vostro Signore negerete?" (SurahAr-Rahman, versetto 13)
Possiamo immaginarci senza piedi o senza naso? Pensate per un attimo al piacere di gustare un bel piatto pronto o a dissetarci dopo aver sofferto la sete! Pensate a quando ci si sente bene alla fine di una malattia, anche una semplice emicrania! Guardate la nostra pelle e da quante malattie il nostro Creatore ci ha preservati!
Non dimenticate tutte le cose belle e uniche che abbiamo grazie a Lui!
Liberamente ispirato da: Don't be sad, 'Aaidh ibn Abdullah al-Qarni
International Islamic Publishing House
(Surah Ibrahim, versetto 340
La salute, la sicurezza, il nutrimento, il vestiario, l'aria che respiriamo, l'acqua che ci nutre e sostiene...il nostro Creatore ci ha donato con immensa generosita' tutto questo...eppure molto spesso non lo realizziamo ...abbiamo tutto....veramente tutto cio' di cui aver bisogno eppure restiamo ignari...
Abbiamo occhi, una lingua, labbra, due mani e due gambe...
"Quale dunque dei benefici del vostro Signore negerete?" (SurahAr-Rahman, versetto 13)
Possiamo immaginarci senza piedi o senza naso? Pensate per un attimo al piacere di gustare un bel piatto pronto o a dissetarci dopo aver sofferto la sete! Pensate a quando ci si sente bene alla fine di una malattia, anche una semplice emicrania! Guardate la nostra pelle e da quante malattie il nostro Creatore ci ha preservati!
Non dimenticate tutte le cose belle e uniche che abbiamo grazie a Lui!
Liberamente ispirato da: Don't be sad, 'Aaidh ibn Abdullah al-Qarni
International Islamic Publishing House
3 May 2009
L'igiene in Islam
Fontana per il wudu a Edirne
“Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)
Detto questo, credo che i Musulmani dovrebbero fornire
il migliore esempio di pulizia ed igiene, o almeno questo è quello che viene prescritto in Islam...“E quando vi avvolse nel sonno come in un rifugio da parte Sua, fece scendere su di voi acqua dal cielo, per purificarvi e scacciare da voi la sozzura di Satana, rafforzare i vostri cuori e rinsaldare i vostri passi" (Surah al Anfal, versetto 11)
In Islam l’igiene è altamente enfatizzata, pulizia e
purificazione sono necessari affinché la preghiera sia valida.
Il Musulmano prega cinque volte al giorno e prima di ogni preghiera deve praticare il Wudu' (o abluzione minore) oppure il Ghusl (bagno/doccia completo o abluzione maggiore) a seconda dei casi diversi.
Il Musulmano prega cinque volte al giorno e prima di ogni preghiera deve praticare il Wudu' (o abluzione minore) oppure il Ghusl (bagno/doccia completo o abluzione maggiore) a seconda dei casi diversi.
Allah dice nel Corano (traduzione del significato):
"...In verità, Allah ama coloro che si pentono e
coloro che si purificano (lavandosi in modo approfondito, tenendosi sempre
pulite le parti private, per la preghiera ecc)." (Corano Sura al-Baqara,
La Giovenca, parte del versetto 222)
Il Wudu è una forma di abluzione minore molto semplice da effettuare prima
della preghiera. Senza il wudu' la preghiera è invalida, esso comprende il
lavare le mani, sciacquare la bocca, soffiare acqua nel naso, lavare il volto
nella sua interezza, le braccia fino al gomito, oltre che con mani inumidite i
capelli e per l'uomo la barba, l'interno e l' esterno delle orecchie, i piedi
fino al tallone (fra le dita e le unghie). Si dice in fatti nel Corano
(inrpretazione del significato):
"O voi che credete! Quando vi levate per la
preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti,
passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se
siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o
uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate
la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli
avambracci." (Surah al Maida, La
tavola imbandita, versetto 6)
Il Wudu non deve essere necessariamente ripetuto se non è stato
interrotto da alcuni atti tra cui l’urinare, defecare, passare aria. Se il wudu
non è stato interrotto il Musulmano potrà pregare la preghiera successiva senza
bisogno di ripeterlo.
Si denomina Ghusl un bagno/doccia completoo abluzione maggiore.Narrato da Abu Said Al Khudri:
"L'Apostolo di Dio (su di lui la pace) disse :"Prendere un bagno di Venerdì è obbligatorio per ogni maschio (musulmano) che abbia raggiunto l'età della pubertà."
Sahih Bukhari; volume 2, libro 13, hadith n.4.
Esistono due modi diversi di eseguire il ghusl:
Il modo accettabile e basico: definito in tal modo in quanto se eseguito in questa maniera il ghusl è considerato valido purificando da ogni impurità maggiore.
Il modo completo e preferibile: questa maniera di eseguire il ghusl è mustahab (altamente consigliato) ma non obbligatoria.
Il ghusl accettato e obbligatorio è il seguente:
1. Avere nel
cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle
secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).2. Stando all’opinione corretta degli studiosi: lavare una volta il corpo interamente con acqua, assicurandosi che essa raggiunga le radici dei capelli e le parti che non possono essere raggiunte facilmente, come le ascelle e il retro delle ginocchia, sciacquare la bocca e il naso.
Shaykh Ibn ‘Uthaimin (che Allah ne abbia misericordia) ha affermato in al-Sharb al –Mumti’ (1/423):
La prova che questo tipo di ghusl sia valido proviene dale parole di ALLAH (di cui segue l’interpretazione del significato): “O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci. Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso , ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura Al-Maida 5:6)
Allah non ha menzionato null’ altro. Se una persona lava l’intero corpo una volta, allora ci si è purificati.
La
forma completa è quella seguente:
1. Avere nel
cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle
secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).
2. Dire
Bismillah e lavare le proprie mani 3 volte, poi lavar via ogni forma di sporco
dalle parti intime.3. Eseguire il wudu’ come per la preghiera, un wudu’ completo.
4. Versare acqua sulla testa per tre volte, e strofinare con le dita il cuoio capelluto in modo che l’acqua raggiunga le radici dei capelli.
5. Poi lavare l’intero corpo, assicurandosi che l’acqua raggiunga tutte le sue parti, iniziando dal lato destro del corpo per poi passare al lato sinistro, e strofinandolo con le mani in modo tale che l’acqua raggiunga l’intero corpo.
La seguente narrazione prova che tale forma di ghusl sia mustahab (altamente consigliato):
Fu narrato che ‘Aishah (che Allah ne sia compiaciuto) disse: Quando il Messaggero di Allah (pace e benedizioni siano su di lui) eseguiva il ghusl per purificarsi dallo stato di janabah, lavava le sue mani ed eseguiva il wudu’ come per la preghiera, poi si lavava, poi passava le dita tra i capelli, e poi quando era sicuro che l’acqua avesse raggiunto la sua pelle, vi versava dell’acqua [sul capo] tre volte, poi lavava il resto del proprio corpo.
Narrato da al-Bukhari (248) e Muslim (316).
Una regola importante a tale riguardo è che il ghusl
per le impurità maggiori rimpiazza il wudu’, dunque la persona che ha eseguito
il ghusl, sia che si tratti della forma basilare dello stesso che della sua
forma più completa, non deve ripetere il wudu’, a meno che non vi sia motivo di
ritenere che la purificazione sia stata invalidata da qualcosa.
Narrato da Abu malik Al-Ash’ari:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui)
disse: "La pulizia rappresenta metà della religione e Alhamdulillah (lode sia ad
Allah) riempe il piatto della bilancia, e SubbhanAllah (Gloria sia ad Allah) e
Alhamdulillah (Lode sia ad Allah) riempie quello che è interposto tra i cieli e
la terra, e la preghiera è come una luce, e dare in beneficenza è prova (della
propria fede) e la sopportazione è luminosità e il Corano è una prova a vostro
merito oppure contro di voi. Tutti gli uomini escono presto al mattino e si
vendono, per cui dipende da essi stessi se si liberano o se si stanno
distruggendo” (Sahih Muslim Libro 2, Numero 0432)
Cosa vuole dire “purificarsi”?
Purificare cioè pulire il proprio corpo, ma anche i
propri abiti ed i luoghi da ogni cosa che sia impura.
Riguardo in particolare il proprio corpo e l’igiene
personale, ci si aspetta da un buon musulmano che rimuova ogni forma di
sporcizia che si deposita in varie parti del corpo, che lavi con acqua le parti
private ogni qual volta si rechi alla toilette, che pulisca in modo
approfondito i denti e le narici del naso, che tagli le unghie e i baffi e
rimuova la peluria dalle ascelle e dalla zona pubica. In riferimento a questi
ultimo dettagli, Allah l’Eccelso, dice nel Corano (traduzione del significato):
“O voi che credete! Quando avete intenzione di offrire
la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti,
passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se
siete in stato di impurità (ad esempio dopo un rapporto intimo, oppure dopo il
ciclo mestruale), purificatevi (effettuate un bagno completo). [...] Allah non
vi vuole imporre nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la
Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura al-Ma’idah, La Tavola
Imbandita, 5:6)
Narro’ Nu’aim Al-Mujmir:
Una volta ero sul tetto della moschea insieme ad Abu
Huraira (che Allah ne abbia misericordia): Egli compì l’abluzione e disse: ''Ho udito il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) dire:’Nel Giorno della Resurrezione, i miei seguaci
verrano chiamati Al-Ghurr-ul-Muhajjalun dai segni lasciati dall’abluzione e
chiunque possa allargare la sua area luminosa (nel Giorno del Giudizio le parti
lavate dove ci sono segni evidenti risplenderanno) deve farlo (facendo
l’abluzione nel modo piu’ perfetto)’ ” Sahih Al-Bukhari, Vol.1, Hadith numero
138)
Narro’ Uthman ibn Affan:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui)
disse: "I peccati di colui che compie bene l’abluzione, usciranno fuori
dal suo corpo, anche da sotto le sue unghie” (Sahih Muslim, Libro 2, Numero
0476)
Allah è così Misericordioso che ci ha permesso di
effettuare un lavaggio secco detto Tayammum qualora non ci sia acqua, oppure
l’acqua potrebbe nuocerci per motivi di salute. Le mani andranno allora appoggiate
e battute sulla polvere o sul terreno presente in una zona dove normalmente
batte il sole, in quanto il sole purifica, le mani vanno battute per eliminare
la polvere in eccesso, va pronunciato Bismillah, vanno sfregare le mani e
sfregato il volto. Allah dice nel Corano (interpretazione del significato):
“[...]Se siete malati o in viaggio o qualcuno di voi
ha risposto alla chiamata della natura o dopo aver essere stato in contatto con
donne (rapporto intimo) e non trovate acqua, fate la lustrazione con terra
pulita, passandola sul volto e sugli avambracci. Allah non vi vuole imporre
nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia
affinché siate riconoscenti.”(Corano, Sura Al-Ma’idah, La Tavola Imbandita,
5:6)
Il Profeta (pace su di lui) ha anche detto:
“Tra gli atti naturali ve ne sono cinque: la circoncisione (obbligatoria per l’uomo), rimuovere la peluria pubica, accorciare i baffi, tagliare le unghie e tirar via i peli superflui dalle ascelle” (Riportato da Al-Bukhari e Muslim)
Non è permesso lasciarli per più di 40 notti. Questo è basato su un hadith di Anas che disse: “Il Messaggero di Allah ci impose un limite temporale entro il quale accorciare i baffi, tagliare le unghie, rimuovere i peli superflui dalle ascelle e la peluria pubica. Essi non possono essere lasciati per oltre le 40 notti” (Riportato da Muslim)
Ci è stato affidato il nostro corpo con fiducia e dobbiamo occuparcene bene, essere puliti rispecchia la pulizia interiore. Inoltre detersione e puruficazione preservano l'individuo da tante malattie ed è proprio il Corano che ci insegna tutto questo:
“Facciamo scendere nel Corano ciò che è guarigione e misericordia per i credenti, e ciò che accresce la sconfitta degli oppressori.” (Corano, Sura Al-Isra, Il Viaggio Notturno,17:82)
A parte l’igiene in senso lato, il Corano si occupa di
fornire regole alimentari, sulla salute personale e pubblica.
Ecco ancora due ahadith concisi quanto profondi:“La pulizia è parte della fede” come affermato in al-Bukahri ed “Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)
L’Islam è l’unica religine ad avere in sé delle norme
igieniche che vadano dal più piccolo dei dettagli dell’igiene personale
all’aspetto più completo e sociale per non diffondere malattie. È assolutamnte
obbligario per un individuo mantenersi pulito. Ed ancora una volta si può
notare che tali norme igieniche sono state rivelate più di 1400 anni fa, ed è
incredibile come soltanto oggi in verità si pubblicizzi tantissimo il lavare le
mani per non diffondere germi e microbi nell’ambiente: oggi si sente ripetere
di continuo ad adulti e bambini di lavarsi le mani prima di mangiare e dopo
mangiato, una regola semplice eppur preziosa già esistente in Islam.
Un altro esempio è rappresentato dal lavare la bocca:
ci sono tre tipi diversi di microorganismi che causano infezione alla gola,
virale, batterico ed il fungo. Per proteggere la gola contro le infezioni, la
bocca dovrebbe essere lavata a fondo in modo che l’acqua raggiunga la gola (con
dei gargarismi).
Il Profeta (pace su di lui) ha detto:
"La vostra bocca è il passaggio per il Corano,
dunque rendetela fragrante” (Bukhari)
(fonte: ahadith autentici citati tra parentesi ed informazioni sull'abluzione maggiore tratte da islam
q&a)
2 May 2009
Metafora della Luce
Ayat 'n-nur
"Dio è la luce dei cieli e della terra. La Sua
Luce è come
quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è' in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante: il suo combustibile
viene da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra illuminare senza
neppure essere toccatto dal fuoco. Luce su luce. Dio guida verso la Sua luce
chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Dio è Onnisciente."
(Interpretazione
del significato del Corano, Sura An-Nur, 24: 35)
Ecco la
traduzione del suo Tafsir:
Parabola della
luce
‘’Allah è la Luce dei cieli e della terra”:‘Ali bin
Abi Talhah raccontò che
Ibn ‘Abbas disse che Egli è Guida
di tutto ciò che
dimora nei cieli e sulla terra. Ibn Jurayi disse: “Mujahid e Ibn ‘Abbas
riferirono a proposito delle stesse parole che Egli controlla tutti i movimenti
e gli avvenimenti che ivi si svolgono, compreso tutto ciò che riguarda le stelle, il sole e la
luna. As-Suddi disse riguardo la stessa frase: ‘È grazie alla Sua luce che i cieli e la
terra sono illuminati’. In due hadith salih (cioè veritieri/autentici), si racconta che Ibn
‘Abbas (che Dio ne sia compiaciuto) disse: ‘’Quando il Messaggero di Dio si
alza per pregare durante la notte, dice: “O Mio Dio, Lode sia a Te, Tu sei il
Sostenitore dei cieli e della terra e di chiunque vi dimori. A Te sia la Lode,
Tu sei la Luce dei cieli e della terra e di chiunque vi è in essi”. Narrato da Ibn Mas’ud che
disse: ‘’Il tuo Signore non ha notte o giorno; la Luce del Suo trono viene
dalla Luce del Suo volto.”
Punti di vista
diversi sull’Allegoria della Luce.
“La Sua luce è come quella di una nicchia”:
Ci sono due punti
di vista concernenti il significato del pronome personale presente nella
versione originale in arabo. Il primo è che (Egli) si riferisca a Dio l’Eccelso, di
conseguenza l’allegoria della Sua guida nel cuore del credente è come una nicchia. Questo è il punto di vista di Ibn ’Abbas.
Il secondo punto
di vista è che
il pronome si riferisca al fedele, indicato dal senso contestuale delle parole
ed implicherebbe l’allegoria della luce nel cuore del fedele come una nicchia.
Dunque il cuore del credente è
naturalmente inclinato alla guida, e quello che apprende del Corano è in accordo alle sue inclinazioni
naturali, come Dio afferma: “[Cosa dire allora di] colui che si basa su una
prova proveniente dal suo Signore e che un testimone da Lui inviato [gli]
recita?[…](Sura Hud 11:17).
Il cuore del
credente nella sua purezza, limpidezza, trasparenza è paragonato ad una lampada in vetro
trasparente e simile ad un gemma preziosa, e il Corano e la Shari’ah attraverso
i quali è
guidato, sono paragonati all’olio buono, puro e scintillante in cui non c’è alcuna impurità né pericolo di traviamento, come fosse una nicchia.
Ibn ‘Abbas, Mujahid, Muhammad bin Ka’b e altri affermarono: ‘’Si riferisce alla
posizione dello stoppino nella lampada.’’
Questo è ben saputo, siccome Dio poi afferma:
”in cui si trova
una lampada, la lampada è in un
cristallo”: questa è la
fiamma che brucia scintillante. Oppure è stato detto che la nicchia è una nicchia nella casa. Questa è la metafora fornita da Dio
dell’obbedienza a Lui. Dio definisce l’obbedienza a Lui ‘luce’, poi Egli la
definisce in altri modi. Ubbay bin Ka’b disse: “La lampada è la luce, si riferisce al Corano e la fede
che è nel
cuore” As –Suddi disse: ”È la
lampada”. ‘La lampada è in un
vetro’ significa, che questa luce sta scintillando in un vetro trasparente.
Ubbay bin Ka-b e altri hanno affermato:”E ‘ la somiglianza al cuore del
credente’
‘Il cristallo e’
come un astro brillante”: alcune voci autorevoli recitano adoperando la parola
araba Durriyyun con una dammah sulla del e senza hamzah che significherebbe
perle, dunque come se si trattase di un astro, una stella fatta di perle
(Durr). Altri recitano tali parole come Dirri’un oppure Durri’un, con una
kasrah sul del, oppure una dammah sul del, e con hamzah alla fine, che
siginfica riflesso (Dir’), perche’ se qualcosa risplende sulla stella diviene
piu’ luminoso ancora che mai. Gli Arabi chiamavano le stelle di cui non
conoscevano i nomi Darari. Ubbay bin Ka’b disse: un astro brillante. Qatad
disse: ’Immenso, luminoso e trasparente”
“il suo
combustibile viene da un albero benedetto”:significa che deriva dall’albero
d’olivo, albero benedetto
“un olivo”: si
riferisce all’aggettivo benedetto citato prima.
“ne’ orientale
ne’ occidentale”: significa non sta ne’ nella parte orientale della terra dove
non godrebbe del sole nella prima parte della giornata, ne’ e’ nella parte
occidentale dove sarebe all’ombra fino al tramonto, ma e’ in una posizione
centrale dove gode dell’effetto dei raggi solari dall’inizio alla fine della
giornata, dunque il suo olio e’ buono, puro e scintillante. Ibn Abi Hatim
riporto’ che Ibn ‘Abbas commento’ su tali parole: “Questo e’ un albero nel
deserto che non e’ mai ombreggiato da altri alberi o montagne o caverne, nulla
lo copre, e produce il migliore degli olii”. […]
“il cui olio
sembra illuminare senza neppure essere toccata dal fuoco”: Abdur Rahman bin
Zayd bin Aslam disse che cio’ alludeva al fatto che l’olio stesso brillava.
“Luce su Luce”
Al-‘Awfi narro’ da Ibn ‘Abbas che questa era la metafora della fede e gli atti
di una persona. As-Suddi disse che “Luce su Luce” indicava la luce del fuoco e
la luce dell’olio: quando sono combinati danno luce, e nessuno dei due puo’
dare luce senza l’altro. Allo stesso modo la luce del Corano e la luce della
fede brillano quando combinate, e nessuna puo’ farlo senza l’altra.
“Allah guida
verso la Sua luce chi vuole Lui”: Allah mostra la strada giusta a chi vuole, a
coloro che sceglie, come si dice nell’hadith registrato dall’Imam Ahmad da
‘Abdullah bin ‘Amr, che disse: “Ho udito il Messaggero di Dio (pace e
benedizioni su di lui) dire:
«إِنَّ اللهَ تَعَالَى مِنْ
نُورِهِ يَوْمَئِذٍ، فَمَنْ أَصَابَ مِنْ نُورِهِ يَوْمَئِذٍ اهْتَدَى وَمَنْ أَخْطَأَ
ضَلَّ فَلِذَلِكَ أَقُولُ: جَفَّ الْقَلَمُ عَلَى عِلْمِ اللهِ عَزَّ وَجَلَّ»خَلَقَ
خَلْقَهُ فِي ظُلْمَةٍ ثُمَّ أَلْقَى عَلَيْهِمْ
Allah ha dato
vita alla Sua creazione nel buio totale, poi lo stesso giorno ha mandato la Sua
Luce. Chiunque fu toccato dalla Sua Luce in quel giorno verra’ guidato e
chiunque fu mancato verra’ sviato. Dunque dico: le penne si sono asciugate
conformemente alla sapienza di Dio, possa essere glorificato”
“e propone agli uomini metafore. Egli e’
Onnisciente.”: avendo menzionato questa parabola della Luce della Sua Guida nel
cuore del credente, Allah finisce questa ayah con tali parole, alludendo al
fatto che Egli sa meglio di qualsiasi altro chi merita di essere guidato e chi
merita di essere sviato. L’Imam Ahmad tramando’ che Abu Sa’id al-Khudri
disse:”Il Messaggero di Dio (pace e benedizioni su di lui) ha raccontato:’ Ci
sono quattro diversi tipi di cuore: il cuore che e’ trasparente e nitido come
una lampada scintillante; il cuore che e’ coperto e legato; il cuore che e’
capovolto, rovesciato; e il cuore rivestito da una corazza. Per quanto riguarda
il cuore pulito e trasparente, e’ il cuore del credente in cui vi e’ una
lampada folgorante di luce; il cuore coperto rappresenta il cuore del
miscredente; il cuore rovesciato e’ il cuore dell’ipocrita, che riconosce e poi
nega; il cuore minuto di corazza simboleggia il cuore in cui coesistono
entrambe fede ed ipocrisia. In esso la metafora della fede e’ quella di un
legume, il cui germoglio e’ irrigato con acqua pura, e la metafora
dell’ipocrisia sono delle piaghe alimentate da sangue e pus. A seconda di quale
delle due caratteristiche prevalga ci sara’ un credente oppure un ipocrita”.
(Tramandato con
una catena di narratori sicuri (jayyid) sebbene al –Bukhari e Muslim non lo
hanno registrato).
tradotto da
http://www.qtafsir.com/
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