3 May 2009

L'igiene in Islam

Fontana per il wudu a Edirne


“Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)
Detto questo, credo che i Musulmani dovrebbero fornire il migliore esempio di pulizia ed igiene, o almeno questo è  quello che viene prescritto in Islam...

“E quando vi avvolse nel sonno come in un rifugio da parte Sua, fece scendere su di voi acqua dal cielo, per purificarvi e scacciare da voi la sozzura di Satana, rafforzare i vostri cuori e rinsaldare i vostri passi" (Surah al Anfal, versetto 11)

In Islam l’igiene è altamente enfatizzata, pulizia e purificazione sono necessari affinché la preghiera sia valida. 

Il Musulmano prega cinque volte al giorno e prima di ogni preghiera deve praticare il Wudu' (o abluzione minore) oppure il Ghusl (bagno/doccia completo o abluzione maggiore) a seconda dei casi diversi.

Allah dice nel Corano (traduzione del significato):
"...In verità, Allah ama coloro che si pentono e coloro che si purificano (lavandosi in modo approfondito, tenendosi sempre pulite le parti private, per la preghiera ecc)." (Corano Sura al-Baqara, La Giovenca, parte del versetto 222)

Il Wudu è una forma di abluzione minore molto semplice da effettuare prima della preghiera. Senza il wudu' la preghiera è invalida, esso comprende il lavare le mani, sciacquare la bocca, soffiare acqua nel naso, lavare il volto nella sua interezza, le braccia fino al gomito, oltre che con mani inumidite i capelli e per l'uomo la barba, l'interno e l' esterno delle orecchie, i piedi fino al tallone (fra le dita e le unghie). Si dice in fatti nel Corano (inrpretazione del significato):

"O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci."  (Surah al Maida, La tavola imbandita, versetto 6)

Il Wudu non deve essere necessariamente ripetuto se non è stato interrotto da alcuni atti tra cui l’urinare, defecare, passare aria. Se il wudu non è stato interrotto il Musulmano potrà pregare la preghiera successiva senza bisogno di ripeterlo.
Si denomina Ghusl un bagno/doccia completoo abluzione maggiore.

Narrato da Abu Said Al Khudri:
"L'Apostolo di Dio (su di lui la pace) disse :"Prendere un bagno di Venerdì è obbligatorio per ogni maschio (musulmano) che abbia raggiunto l'età della pubertà."
Sahih Bukhari; volume 2, libro 13, hadith n.4.
Esistono due modi diversi di eseguire il ghusl:
Il modo accettabile e basico: definito in tal modo in quanto se eseguito in questa maniera il ghusl è considerato valido purificando da ogni impurità maggiore.
Il modo completo e preferibile: questa maniera di eseguire il ghusl è mustahab (altamente consigliato) ma non obbligatoria.

Il ghusl accettato e obbligatorio è il seguente:
1.     Avere nel cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).
2.   Stando all’opinione corretta degli studiosi: lavare una volta il corpo interamente con acqua, assicurandosi che essa raggiunga le radici dei capelli e le parti che non possono essere raggiunte facilmente, come le ascelle e il retro delle ginocchia, sciacquare la bocca e il naso.
Shaykh Ibn ‘Uthaimin (che Allah ne abbia misericordia) ha affermato in al-Sharb al –Mumti’ (1/423):
La prova che questo tipo di ghusl sia valido proviene dale parole di ALLAH (di cui segue l’interpretazione del significato):  “O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci.  Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso , ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura Al-Maida 5:6) 
Allah non ha menzionato null’ altro. Se una persona lava l’intero corpo una volta, allora ci si è purificati.

La forma completa è quella seguente:

1.     Avere nel cuore l’intenzione di purificarsi dalle impurità: janabah (impurità delle secrezioni sessuali), mestruazioni o nifas (puerperio).
2.   Dire Bismillah e lavare le proprie mani 3 volte, poi lavar via ogni forma di sporco dalle parti intime.
3.   Eseguire il wudu’ come per la preghiera, un wudu’ completo.
4.   Versare acqua sulla testa per tre volte, e strofinare con le dita il cuoio capelluto  in modo che l’acqua raggiunga le radici dei capelli.
5.    Poi lavare l’intero corpo, assicurandosi che l’acqua raggiunga tutte le sue parti, iniziando dal lato destro del corpo per poi passare al lato sinistro, e strofinandolo con le mani in modo tale che l’acqua raggiunga l’intero corpo.

La seguente narrazione prova che tale forma di ghusl sia mustahab (altamente consigliato):
Fu narrato che ‘Aishah (che Allah ne sia compiaciuto) disse: Quando il Messaggero di Allah (pace e benedizioni siano su di lui) eseguiva il ghusl per purificarsi dallo stato di janabah, lavava le sue mani ed eseguiva il wudu’ come per la preghiera, poi si lavava, poi passava le dita tra i capelli, e poi quando era sicuro che l’acqua avesse raggiunto la sua pelle, vi versava dell’acqua [sul capo] tre volte, poi lavava il resto del proprio corpo.
Narrato da al-Bukhari (248) e Muslim (316).

Una regola importante a tale riguardo è che il ghusl per le impurità maggiori rimpiazza il wudu’, dunque la persona che ha eseguito il ghusl, sia che si tratti della forma basilare dello stesso che della sua forma più completa, non deve ripetere il wudu’, a meno che non vi sia motivo di ritenere che la purificazione sia stata invalidata da qualcosa.

Narrato da Abu malik Al-Ash’ari:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "La pulizia rappresenta metà della religione e Alhamdulillah (lode sia ad Allah) riempe il piatto della bilancia, e SubbhanAllah (Gloria sia ad Allah) e Alhamdulillah (Lode sia ad Allah) riempie quello che è interposto tra i cieli e la terra, e la preghiera è come una luce, e dare in beneficenza è prova (della propria fede) e la sopportazione è luminosità e il Corano è una prova a vostro merito oppure contro di voi. Tutti gli uomini escono presto al mattino e si vendono, per cui dipende da essi stessi se si liberano o se si stanno distruggendo” (Sahih Muslim Libro 2, Numero 0432)

Cosa vuole dire “purificarsi”?

Purificare cioè pulire il proprio corpo, ma anche i propri abiti ed i luoghi da ogni cosa che sia impura.

Riguardo in particolare il proprio corpo e l’igiene personale, ci si aspetta da un buon musulmano che rimuova ogni forma di sporcizia che si deposita in varie parti del corpo, che lavi con acqua le parti private ogni qual volta si rechi alla toilette, che pulisca in modo approfondito i denti e le narici del naso, che tagli le unghie e i baffi e rimuova la peluria dalle ascelle e dalla zona pubica. In riferimento a questi ultimo dettagli, Allah l’Eccelso, dice nel Corano (traduzione del significato):
“O voi che credete! Quando avete intenzione di offrire la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità (ad esempio dopo un rapporto intimo, oppure dopo il ciclo mestruale), purificatevi (effettuate un bagno completo). [...] Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.” (Corano, Sura al-Ma’idah, La Tavola Imbandita, 5:6)

Narro’ Nu’aim Al-Mujmir:
Una volta ero sul tetto della moschea insieme ad Abu Huraira (che Allah ne abbia misericordia): Egli compì l’abluzione e disse: ''Ho udito il Profeta (pace e benedizioni su di lui) dire:’Nel Giorno della Resurrezione, i miei seguaci verrano chiamati Al-Ghurr-ul-Muhajjalun dai segni lasciati dall’abluzione e chiunque possa allargare la sua area luminosa (nel Giorno del Giudizio le parti lavate dove ci sono segni evidenti risplenderanno) deve farlo (facendo l’abluzione nel modo piu’ perfetto)’ ” Sahih Al-Bukhari, Vol.1, Hadith numero 138)

Narro’ Uthman ibn Affan:
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "I peccati di colui che compie bene l’abluzione, usciranno fuori dal suo corpo, anche da sotto le sue unghie” (Sahih Muslim, Libro 2, Numero 0476)

Allah è così Misericordioso che ci ha permesso di effettuare un lavaggio secco detto Tayammum qualora non ci sia acqua, oppure l’acqua potrebbe nuocerci per motivi di salute. Le mani andranno allora appoggiate e battute sulla polvere o sul terreno presente in una zona dove normalmente batte il sole, in quanto il sole purifica, le mani vanno battute per eliminare la polvere in eccesso, va pronunciato Bismillah, vanno sfregare le mani e sfregato il volto. Allah dice nel Corano (interpretazione del significato):

“[...]Se siete malati o in viaggio o qualcuno di voi ha risposto alla chiamata della natura o dopo aver essere stato in contatto con donne (rapporto intimo) e non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci. Allah non vi vuole imporre nulla di gravoso, ma purificarvi e perfezionare su di voi la Sua grazia affinché siate riconoscenti.”(Corano, Sura Al-Ma’idah, La Tavola Imbandita, 5:6)

Il Profeta (pace su di lui) ha anche detto:
“Tra gli atti naturali ve ne sono cinque: la circoncisione (obbligatoria per l’uomo), rimuovere la peluria pubica, accorciare i baffi, tagliare le unghie e tirar via i peli superflui dalle ascelle” (Riportato da Al-Bukhari e Muslim)
Non è permesso lasciarli per più di 40 notti. Questo è basato su un hadith di Anas che disse: “Il Messaggero di Allah ci impose un limite temporale entro il quale accorciare i baffi, tagliare le unghie, rimuovere i peli superflui dalle ascelle e la peluria pubica. Essi non possono essere lasciati per oltre le 40 notti” (Riportato da Muslim)
Ci è stato affidato il nostro corpo con fiducia e dobbiamo occuparcene bene, essere puliti rispecchia la pulizia interiore. Inoltre detersione e puruficazione preservano l'individuo da tante malattie ed è proprio il Corano che ci insegna tutto questo:
“Facciamo scendere nel Corano ciò che è guarigione e misericordia per i credenti, e ciò che accresce la sconfitta degli oppressori.” (Corano, Sura Al-Isra, Il Viaggio Notturno,17:82)

A parte l’igiene in senso lato, il Corano si occupa di fornire regole alimentari, sulla salute personale e pubblica.
Ecco ancora due ahadith concisi quanto profondi:
“La pulizia è parte della fede” come affermato in al-Bukahri ed “Allah è Puro e Ama la Purezza” (Muslim)

L’Islam è l’unica religine ad avere in sé delle norme igieniche che vadano dal più piccolo dei dettagli dell’igiene personale all’aspetto più completo e sociale per non diffondere malattie. È assolutamnte obbligario per un individuo mantenersi pulito. Ed ancora una volta si può notare che tali norme igieniche sono state rivelate più di 1400 anni fa, ed è incredibile come soltanto oggi in verità si pubblicizzi tantissimo il lavare le mani per non diffondere germi e microbi nell’ambiente: oggi si sente ripetere di continuo ad adulti e bambini di lavarsi le mani prima di mangiare e dopo mangiato, una regola semplice eppur preziosa già esistente in Islam.

Un altro esempio è rappresentato dal lavare la bocca: ci sono tre tipi diversi di microorganismi che causano infezione alla gola, virale, batterico ed il fungo. Per proteggere la gola contro le infezioni, la bocca dovrebbe essere lavata a fondo in modo che l’acqua raggiunga la gola (con dei gargarismi).

Il Profeta (pace su di lui) ha detto:
"La vostra bocca è il passaggio per il Corano, dunque rendetela fragrante” (Bukhari)

(fonte: ahadith autentici citati tra parentesi ed informazioni sull'abluzione maggiore tratte da islam q&a)






2 comments:

  1. Choukran jazilan ya ikhwan 3ala koulli Chaii katabtom wa lhamdolillah wa chokrolillah.

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