25 May 2015

Speciale Shaban Collezione di verdetti sul mese di Shaban, l’approssimarsi del Ramadhan e il recupero dei giorni mancanti di digiuno

Speciale Shaban

Collezione di verdetti sul mese di Shaban, l’approssimarsi del Ramadhan e il recupero dei giorni mancanti di digiuno

Verdetto n.1

A riguardo del raggrupparsi per cenare insieme e festeggiare l’ultimo giorno del mese di Sha’ban (ottavo mese del calendario islamico precedente quello di Ramadan)

Domanda: Alcune famiglie solgono riunirsi l’ultima sera di Sha’ban e preparare del cibo, alcuni recitano delle poesie per l’occasione. Qual è la regola a tale riguardo?

La lode spetta ad Allah.

Abbiamo posto tale quesito allo Shaykh Muhammad ibn Salih al-‘Uthaymin, che Allah lo salvi, che ha risposto come segue:

“Ritengo che questo sia molto vicino alla bid’ah (innovazione), dovrebbe essere respinto, abolito piuttosto che permesso, perché [tale data] viene considerata una “Eid” (una regolare ed abituale celebrazione). Se accadesse soltanto una volta, non vi sarebbe nulla di male. La nostra risposta è: non lo rendiamo lecito. Ed Allah sa meglio.” Shaykh Muhammad ibn Saalih al-‘Uthaymin

 

Verdetto n. 2

A riguardo della Laylat al-Nusf min Sha’ban, la notte della metà di Sha’ban che non dovrebbe essere considerata un’occasione speciale.
Domanda: Ho letto in un libro che digiunare a metà Sha’ban rappresenta una sorta di bid’ah, ma in un altro testo ho letto che uno dei giorni in cui è mustahabb digiunare è proprio alla metà di Sha’ban…cosa deve in definitiva fare il fedele?
La lode spetta ad Allah
Non c’è alcuna narrazione autentica marfu’ che parli della virtù della metà di Sha’ban, e non se ne fa menzione neppure nei capitoli di al-Fada’il (capitoli sulla virtù nei libri di ahadith). Alcune narrazioni maqtu’ (narrazioni la cui catena di trasmissione non va indietro oltre i Taabi’in) sono state tramandate da alcuni dei Taabi’in, e ci sono anche alcuni ahadith, i migliori dei quali sono mawdu’ (inventati) oppure da’if (molto deboli). Queste narrazioni sono diventate molto popolari in alcuni paesi in cui vige ignoranza; stando a queste narrazioni in quel giorno specifico sarebbe scritta la durata della vita degli uomini, o che in quel giorno si deciderebbe chi morirà nell’anno a venire. Su tali basi non è prescritto di trascorrere la notte in preghiera o di digiunare in questa giornata, o di farne un’occasione di venerazione speciale. State attenti a non farvi ingannare da tanti ignoranti che ci sono in giro. E Allah sa meglio. Sheikh Ibn Jibrin
Se un fedele vuole pregare qiyyam durante questa notte [appunto la notte che cade alla metà di Shaban] come fa durante altre notti, senza fare nulla in più, senza tenere questa notte in una particolare considerazione, allora va bene. Lo stesso si dica per il fedele che digiuna il quindicesimo giorno di Sha’ban perché è uno dei ayyam al-bid, insieme al quattordicesimo e al tredicesimo giorno del mese, o perché capita di Lunedi oppure di Giovedi. Se il quindicesimo giorno di Sha’ban coincide con un Lunedi oppure un Giovedi, non c’è nulla di male (nel digiunare quel giorno), fintantoché il fedele non stia cercando un qualche ricompensa in più che non è stata provata (nei testi autentici). E Allah sa meglio. Sheikh Muhammed Salih Al-Munajjid


Verdetto n.3

Digiunare nel giorno di dubbio
La sera del trentesimo giorno di Sha’ban siamo usciti per avvistare la luna nuova, ma era piuttosto nuvoloso dunque non riuscimmo a scorgerla. Dovremmo digiunare il trentesimo giorno di Sha’ban, perché rappresenta un giorno di cui non siamo sicuri?
La lode spetta ad Allah. Questo è ciò che è definito “giorno di dubbio”, in quanto vi è dubbio, incertezza a riguardo, è l’ultimo giorno di Sha’ban oppure il primo giorno di Ramadan? Digiunare in questo giorno è haram, perché il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Digiunate quando avvistate la nuova luna e interrompete il vostro digiuno quando avvistate la luna nuova e se non siete sicuri, allora completate i trenta giorni di Sha’ban.” (Narrato da al-Bukhari, 1909)e classificato come autentico da al-Albani in Sahih al-Tirmidhi, 553.
Ammar ibn Yasir ha affermato: “Chiunque digiuni in un giorno su cui si nutrono dei dubbi ha disubbidito ad Abu’l-Qasim (pace e benedizioni su di lui).” Questo fu narrato da al-Tirmidhi
Al-Hafiz ibn Hajar ha detto: “Si capisce da questo che è haram digiunare nel giorno di dubbio, perché i Sahabah non avrebbero mai detto qualcosa di simile basandosi su un’opinione personale, dunque una tale narrazione ha valore di hadith marfu’ (ascoltato direttamente dal Profeta, pace e benedizioni su di lui).”
Gli studiosi della Commissione permanente  si sono espressi a riguardo del giorno di dubbio in tale modo: “La Sunnah indica che è haram digiunare in tale giorno.” (Fatawa al-Lajnah, 10/117) Sheikh Muhammad ibn ‘Uthaymin (che Allah ne abbia misericordia) ha detto dopo aver menzionato la differenza di opinione a riguardo del digiunare nel giorno di dubbio: “L’opinione più corretta è che ciò sia haram, ma qualora dovesse essere provato al sovrano che è obbligatorio digiunare e egli ordini al popolo di farlo, allora nessuno dovrebbe contraddire la sua opinione, e ciò significa che nessuno deve mostrare che non sta digiunando in quel giorno, piuttosto invece un individuo (che abbia un’opinione diversa) può non digiunare, ma dovrebbe farlo segretamente.” Al-Sharh al-Mumti’, 6/318.
Islam qa

Verdetto n.4

Può digiunare il quindicesimo giorno di Shaban anche se l’hadith è da’if (debole)?

Domanda: Anche dopo aver scoperto che questo hadith sia da’if (debole), è permesso comunque seguirlo, compiendo opere buone? L’hadith dice: “A metà Shaban, trascorrete la notte in preghiera e digiunate quel giorno." Quel digiuno verrebbe osservato come un atto volontario di devozione ad Allah, così come la notte in preghiera (qiyyam al -layl).
Risposta: Lode sia ad ALLAH
Quello che si narra a riguardo della virtù del pregare, digiunare e venerare il quindicesimo giorno di Shaban (al-nusf min Shaban) non è considerato un hadith da’if (debole), quanto piuttosto è definito mawdu’ (inventato) e batil (falso). Dunque non è permesso seguirlo o comportarsi di conseguenza, sia che si vogliano fare buone azioni o altro.
Un ingente numero di sapienti ha affermato che le narrazioni a tale riguardo sono false, per citarne alcuni: Ibn al-Jawzi nel suo libro al-Mawdu’at. 2/440-445; Ibn Qayyim al –Jawziyyah nel al-Manar al-Munif, numero 174-177; Abu Shaamah al-Shaafa’i in al-Baa’ith ‘ala Inkaar al-Bida’ wa’l-Hawaadith, 124-137; al-‘Iraaqi in Takhreej Ihyaa’ ‘Uloom il-Deen, numero 582.
Shaykh al-Islam [Ibn Taymiyah] ha affermato che l’opinione generale era che questo tipo di narrazioni siano FALSE, nel sua opera Majmoo’ al-Fataawa, 28/138.

Verdetto n.5

La proibizione del digiuno nella seconda metà di Shaban

Domanda: Ho saputo che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) proibì il digiuno nella seconda metà di Shaban, dunque non è permesso digiunare nella seconda metà di questo mese?

Risposta:
Lode sia ad Allah.
Abu Dawud (3237), al-Titmidhi (738) e Ibn Naajah (1651) narrarono da Abu Hurairah (che Allah ne sia compiaciuto) che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: “Quando Shaban è già trascorso per metà, non digiunate.” Classificato come autentico da al-Albani in Sahih al-Tirmidhi, 590.
Questo hadith indica che non è permesso digiunare dopo la seconda metà di Shaban, cioè dal sedicesimo giorno in poi del mese. Ciò nonostante  esistono delle narrazioni che indicano che sia permesso digiunare in questo tempo. Ad esempio:
Al-Bukhari (1914) e Muslim (1082) narrarono che Abu Hureira (che Allah ne sia compiaciuto) disse: Il Messaggero di Allah (pace e benedizione) disse: “Non anticipate il Ramadan digiunando uno o due giorni prima che inizi, ma se un uomo digiuna abitualmente, allora lasciate che digiuni.”
Ciò sta ad indicare che digiunare nella seconda metà di Shaban è permesso a colui che ha l’abitudine di digiunare, come ad esempio un fedele che digiuna regolarmente il Lunedi e il Giovedi, o colui che digiuna a giorni alterni, e simili.
Al-Bukhari (1970) e Muslim (1156) narrarono che Aisha (che Allah ne sia compiaciuto) disse: “Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) soleva digiunare tutto Shaban, egli soleva digiunare Shaban ad eccezione di pochi giorni.” Questa versione fu narrata da Muslim.
Al-Nawawi disse: In altre parole: “Egli soveva digiunare tutto Shaban, egli soleva digiunare Shaban ad eccezione di alcuni giorni” la seconda frase chiarisce la prima, e indica che la parola “tutto” significa in questo caso: “la maggior parte di”. Questo hadith indica che è permesso digiunare nella seconda metà di Shaban, ma solo a coloro che continuano il digiuno dalla prima metà del mese. La scuola Shafa’i controllando tutti gli ahadith ha poi dichiarato:
‘Non è permesso digiunare nella seconda metà di Shaban ad eccezione di coloro che seguono uno schema abituale, oppure coloro che continuano a digiunare dalla prima metà del mese.’
Stando all’opinione della maggior parte degli studiosi, la proibizione qui significa che è haram.
Si veda al-Majmu’, 6/399-400; Fath al-Baari, 4/129 […]

Verdetto n.6

Ritardare il recupero dei giorni di digiuno mancati

Domanda: Un anno non ho digiunato i giorni in cui avevo il ciclo mestruale, ma non sono riuscita a recuperare i giorni di digiuno mancato fino ad ora. Molti anni sono passati e vorrei riscattare questi giorni di digiuno che devo, ma non so quanti giorni devo digiunare. Cosa dovrei fare?
La lode sia ad ALLAH
Devi fare tre cose:
1-      Pentirti ad Allah per questo ritardo, e rammaricarti per la tua negligenza nel passato; dovresti anche esssere ben risoluta a non commettere mai più un atto del genere, perché Allah dice (interpretazione del significato):
“[…]Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare.” (Corano, Sura An-Nur, La Luce, 24:31)
Questo ritardo rappresenta un peccato, dunque è essenziale che ci si penta ad Allah di averlo commesso.
2-      Bisogna che ti affretti a digiunare il numero di giorni che pensi di aver mancato e (ricorda che) Allah non sovraccarica nessuno oltre la sua portata. Qualunque sia il numero di giorni che pensi di aver mancato, devi riscattarli col digiuno. Dunque se pensi di aver mancato dieci giorni, allora dovrai digiunare dieci giorni; se pensi fosse più oppure meno di questo, digiuna quanti giorni tu credi siano, perché Allah dice:
“Allah non impone a nessun'anima al di là delle sue capacità” (Corano, Sura al-Baqara, La Giovenca, 2:286)
 “Temete Allah per quello che potete, ascoltate, obbedite[…]” (Corano, Sura al-Taghabun,  Il Reciproco Inganno, 64:16)
3-      Sfama una persona povera per ogni giorno mancato se puoi permettertelo, anche se doni tutto ad un’unica persona povera va bene. Ma se sei povera e non potresti sfamare un’altra persona, allora non devi fare altro che digiunare e pentirti.
Quando si parla di sfamare una persona povera, qui significa donare metà sa’ di un alimento locale di base per ogni giorno mancato; metà sa’ equivale ad un chilo e mezzo.
Majmu’ Fataawa al-Maqaalaat li’l-Shaykh Ibn Baaz, 6/19.

Verdetto n.7

Digiunare nel giorno di dubbio con l’intenzione di recuperare dei giorni di digiuno mancati dal precedente Ramadan.

Domanda: So che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) non ci ha permesso di digiunare nel Giorno di Dubbio, e che egli ci vietò di digiunare due giorni prima di Ramadan, ma è permesso riscattare giorni di digiuno mancati da Ramadan approfittando di questi ultimi due giorni?
La Lode spetta ad Allah
Sì, è permesso recuperare dei giorni mancati di Ramadan nel giorno di dubbio e uno o due giorni prima di Ramadan.
È provato che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) proibì il digiuno nel Giorno di Dubbio, ed egli vietò l’anticipazione del Ramadan digiunando uno o due giorno prima che inizi, ma tale proibizione non copisce l’individuo che segue un abituale schema per il digiuno, perché il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: “Non anticipate Ramadan digiunando uno o due giorni prima che inizi, ma se un uomo digiuna abitualmente, allora lasciatelo digiunare.” Narrato da Al-Bukhari, 1914; Muslim, 1082.
Dunque se un fedele suole digiunare ad esempio i Lunedi e questo coincide con l’ultimo giorno di Shaban, gli è permesso osservare il digiuno come digiuno volontario e non gli è  proibito farlo. Se osservare un digiuno volontario [in tali giorni], è permesso a colui che lo digiuna regolarmente, allora è ancora più appropriato che sia permesso recuperare un giorno mancato di Ramadan, perché ciò è obbligatorio, e perché non è permesso ritardare il recupero di giorni di digiuno mancati dopo il Ramadan seguente.
E Allah sa meglio

Verdetto n.8

È della Sunnah digiunare l’intero mese di Sha’baan?

La lode spetta ad Allah.                                                              
È mustahabb digiunare moltissimo nel mese di Sha’baan.
Si narra che il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) soleva digiunare l’intero mese di Sha’baan (o la maggior parte di esso).
Ahmad (26022), Abu Dawud (2336), Al-Nasaa’i (2175) e Ibn Maajah (1648) hanno narrato che Umm Salamah (che Allah ne sia compiaciuto) ha affermato: “Non ho mai visto il Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah siano su di lui) digiunare due mesi consecutivi fatta eccezione per l’unire Sha’baan e Ramadaan.”
Stando ad una versione narrata da Abu Dawud: “Il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) non soleva completare un mese intero di digiuno fuorché Sha’baan, che soleva unire al Ramadaan.” Classificato come sahih da Al-Albani in Sahih Abi Dawud, 2048.
Il significato evidente di questo hadith è che il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) soleva digiunare l’intero mese di Sha’ban. Ciò nonostante si narra anche che il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) soleva digiunare tutto il mese di Sha’ban esclusi alcuni giorni.
Muslim (1156) ha narrato che Abu Salamah ha detto: “Chiesi ad Aishah (che Allah ne sia compiaciuto) a riguardo del digiuno del Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah siano su di lui)  ed ella rispose: ‘Soleva digiunare fino al punto in cui pensavamo che non avrebbe mai interrotto, successivamente non digiunava al punto che pensavamo non avrebbe più digiunato, tuttavia non l’ho mai visto digiunare così tanto in nessun altro mese. Soleva digiunare tutto Sha’ban, e soleva digiunare tutto Sha’baan eccetto che per alcuni giorni.”
I sapienti in Scienza Islamica differiscono nel modo di concordare questi due ahadith.
Alcuni sapienti affermano che si tratta di tempi differenti. In alcuni anni il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) digiunava durante l’intero mese di Sha’baan, e in altri tempi digiunava l’intero mese eccetto alcuni giorni. Questa l’opinione preferita dallo Shaykh Ibn Baz (possa Allah averne misericordia). Si consulti Majmu’ Fatawa al-Shaykh Ibn Baz, 15/416.
Altri hanno affermato che il Profeta (pace e benedizione di Allah siano su di lui) non abbia mai digiunato un intero mese a parte quello di Ramadan, ed interprano l’hadith di Umm Salamah spiegando che egli (pace e benedizione di Allah siano su di lui) digiunava tutto il mese di Sha’baan eccetto alcuni giorni. Essi affermano che sia possibile dal punto di vista linguistico dichiarare, quando qualcuno digiuna per quasi l’intera durata di un mese, che abbia digiunato l’intero mese.
Al-Hafiz ha affermato:
L’Hadith di ‘Ayesha spiega quello che è detto nell’hadith di Umm Salamah, in cui si afferma che egli (pace e benedizione di Allah siano su di lui) non digiunava nessuno mese interamente ad eccezion fatta per Sha’baan che egli univa a Ramadaan; ciò significa che digiunava la maggior parte di esso. Al-Tirmidhi ha narrato che Ibn Al-Munarak ha affermato: “È possibile nella lingua degli arabi, dire che una persona ha digiunato un intero mese se lo ha fatto per la maggior parte di esso.”
Al-Tibi ha affermato: “Si potrebbe interpretare che egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) soleva digiunare a volte durante l’intero mese e altre per la maggior parte di esso, per timore che i fedeli potessero credere che fosse obbligatorio digiunare durante l’intero mese, come in Ramadaan.
In seguito al-Hafiz ha affermato: “La prima rappresenta l’opinione più valida, in altre parole, che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) non soleva digiunare durante l’intero mese di Sha’ban.” Egli citò come prova della propria tesi la narrazione da Muslim (746) da Ayesha (che Allah ne sia compiaciuto) che disse: “Non sono al corrente che il Profeta di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) abbia recitato l’intero Corano in una notte, o speso un’intera notte in preghiera fino all’alba, e digiunato un mese intero a parte quello di Ramadan.”
E ha citato a tale proposito la narrazione da Al-Bukhari (1971) e Muslim (1157) da Ibn ‘Abbas (possa Allah esserne compiaciuto) che disse: “Il Profeta di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) non ha mai digiunato un intero mese a parte durante quello di Ramadan.”
Al-Sindi affermò nel suo commento all’hadith di Umm Salamah:
“Egli univa Sha’ban a Ramadan” significa che egli digiunava durante entrambi. Il significato manifesto è che egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) digiunava durante tutto il mese di Sha’ban…a dispetto di ciò esistono narrazioni che indicherebbero qulacosa di diverso. Da ciò si può dedurre che egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) digiunava nella maggior del mese ed era come se avesse digiunato per tutto il mese e lo unisse al Ramadan.
Se si chiede quale sia la ragione per digiunare tanto cospicuamente in Sha’ban, la risposta è la seguente.
Al-Hafiz ha affermato:
La ragione è spiegata nel racconto di Al-Nasa’i e Abu Dawud, e classificato come sahih da Ibn Khuzaymah, stando al quale Usamah ibn Zayd disse: “Ho chiesto: ‘O Messaggero di Allah, non ti vedo digiunare così tanto se non in Sha’ban’. “Egli rispose: ‘Questo è un mese tra Rajab e Ramadaan in cui molte persone sono incuranti. È il mese in cui le azioni degli individui vengono innalzate al Signore dei Mondi, ed io vorrei che  le mie buone azioni Gli vengano presentate mentre digiuno.” Classificato come hasan da Al-Albani in Sahih al-Nasa’i, 2221.

Approndimento sulla proibizione del digiuno nella seconda metà di Sha’ban

1224. Abu Hurairah (che Allah ne sia compiaciuto) ha affermato: “Il Profeta (pace e benedizione su di lui) disse: "Non osservate il saum (digiuno) un giorno o due prima dell'inizio del mese di Ramadan. Comunque, se una persona ha l'abitudine di osservare il saum in un giorno particolare (che potrebbe ricadere in una di queste date), egli può digiunare" (Al Bukhari e Muslim)
Commento: "Comunque, se una persona ha l'abitudine di osservare il saum in un giorno particolare" significa che se ha la routine di osservare saum quei giorni, allora può farlo anche se mancano soltanto due giorni all'inizio del Ramadan. La ragione è che in questo caso la persona digiunerebbe non per preparasi al Ramadan, quanto piuttosto per una sua consolidata abitudine a farlo. [...]
1225. Ibn 'Abbas (che Allah ne sia compiaciuto) ha affermato: Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "Non osservate il saum (digiuno) prima dell'avvento di Ramadan. Osservate saum all'avvistamento della luna crescente di Ramadan e terminatelo all'avvistamento della luna crescente di Shawal. Se il cielo è coperto, completate trenta giorni" (At-Tirmidhi)
Commento: "Prima dell'avvento di Ramadan" indicherebbe in questo contesto la seconda metà del mese di Sha'ban. Cioè una persona dovrebbe astenersi dal digiuno volontario dopo il 15esimo giorno di Shaban in modo tale da mantenere tutto il vigore fisico e poter meglio affrontare il digiuno durante il mese di Ramadan che si avvicina. Se la luna nuova non è scrutabile tra le nuvole, allora il saum (digiuno) dovrebbe iniziare dopo aver completato trenta giorni di Sha'ban. Allo stesso modo se la luna del mese di Shawal non è avvistata, allora trenta giorni di digiuno di Ramadan dovranno essere completati prima di celebrare l' Eid-ul-FItr.
1226. Abu Hurairah ( che Allah ne sia compiaciuto) ha affermato: “Il Messaggero di Allah (pace su di lui) disse: "Quando arriva la metà di Sha'ban, non ossertvate il digiuno." (At-Tirmidhi)
1227. 'Ammar bin Yasir (che Allah ne sia compiaciuto) ha dichiarato: Colui che osserva il digiuno in un giorno incerto (dubbio), ha disubbedito ad Abul-Qasim (cioè al Messaggero di Allah, pace su di lui) (Abu Dawud e At-Tirmidhi)
Commento:"Giorno dubbio" indica in questo caso il 30esimo giorno di Sha'ban. In altre parole se la luna non è avvistata il 29esimo giorno di Sha'ban a causa delle nuvole, ed una persona decide deliberatamente di osservare il digiuno, sarà in dubbio se è il 30esimo giorno di Sha'ban oppure il primo giorno di Ramadan. Dunque non c'è nessun bisogno di osservare saum in un giorno dubbio, e bisognerebbe completare i trenta giorni di Sha'ban

Fonte: Riyad-us-Saliheen, volume secondo, The Book of Virtue, Darussalam





8 May 2015

Celebrare la Festa della Mamma? Una prospettiva storica e l'opinione dei Sapienti in Scienza Islamica

####SPECIALE####


Celebrare la Festa della Mamma?













Traduzione del video:
“È permesso celebrare il Giorno della Mamma in Islam?”
Domanda posta allo studioso #Sh. #Dr. #Muhammad #Salah
Alcuni studiosi qui engli Stati Uniti dicono che sia possibile celebrare la Festa della Mamma. Questa è anche la sua opinione?




Sono riluttante a dire che tale sia la mia opinione contro tal altra opinione specialmente quando si parla di religione. Ho soltanto studiato la Sharia e l’opinione giuridica dei nostri grandi studiosi, ho imparato da loro e l’ho tradotta.  Non sono d’accordo ne dire che io sia un musht’ahid e che abbia la mia opinione. Quello su cui gli studiosi sono concordi è che ai Musulmani non sia permsso celebrare nessuna delle festività oltre quelle che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) celebrò. E il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) proibì ai suoi Compagni di unirsi ai non musulmani e celebrare le festività che solevano celebrare prima dell’avvento dell’Islam. E disse: “Noi abbiamo soltanto due Eidun (due festività, Eid al Fitri e Eid al Adha).” Queste sono le due celebrazioni da festeggiare in aggiunta ai nostri venerdi. Non credo ci sia alcun libro o altro libro che sia Sacro oltre il Corano, e che abbia lodato così tanto i genitori, che li abbia ammirati e che abbia attribuito più diritti ai bambini più del Corano, più della Sunnah del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) eppure non si ha alcun giorno speciale in Islam per commemorare le madri o onorarle o per dargli regali. È sufficiente per noi che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) abbia affermato: “#Tu #e #tutto #quello #che #possiedi #appartieni #a #tuo #padre” che significa ‘appartieni a tuo padre, ai tuoi genitori’. Dunque come possiamo scegliere un unico giorno dell’anno per celebrare il Giorno della Mamma quando invece la mamma non è rispettata a casa, oppure viene abbandonata in un ospizio. Molti non vedono la propria madre se non in quel giorno. I figli non portano mai dei regali, non sostengono i genitori finanziariamente, non si occupano di loro, tranne in quel giorno. Ma siccome i Musulmani devono occuparsi quotidianamente dei propri genitori ed amarli più di quanto amano se stessi, vero!? dunque per questo motivo il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha affermato: “Che sia un perdente colui il quale ha i genitori anziani e non li onora servendoli.” Certamente questo non può essere adempiuto vedendoli soltanto una volta all’anno.
………………………………………………………………………………………

#SPECIALE #FESTA #DELLA #MAMMA
#Domanda: Ho un amico arabo e nel suo paese il Giorno della Mamma è una festività ufficiale, che egli festeggia con i fratelli e sorelle a causa della madre. Egli vorrebbe porre fine a tale costume, ma sua madre ne sarebbe davvero furiosa in quanto ella si è abituata tale celebrazione. Il mio amico teme che la madre si possa adirare e serbargli rancore finché morirà. Egli ha cercato di farle comprendere che è haram (non permesso), ma ella non riesce a rendersene conto a causa dell’atmosfera nel loro paese. Cosa dovrebbe fare?
#Risposta: Lode sia ad Allah
Celebrare il Giorno della Mamma è un’innovazione che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e i suoi Compagni (che Allah ne sia compiaciuto) non hanno mai festeggiato. Rappresenta inoltre un’imitazione dei non Musulmani da cui ci è stato ordinato di differenziarci. Per cui non è possibile attuare tale celebrazione oppure obbedire ad una madre che ce lo ordina, perché il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha affermato: “#Non #c’#è #obbedianza #se #include #un #peccato; l’obbedienza è dovuta per cose lecite e appropriate.” (Narrato da al-Bukhaari, 7257; Muslim, 1840)
Il figlio dovrebbe continuare ad onorare la propria madre ed a trattarla con gentilezza, e cercare di convincerla che tale celebrazione rappresenta un’innovazione puramente inventata. Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse: “Le peggiori questioni sono quelle nuovamente inventate, ed ogni innovazione rappresenta uno sviamento.” (Narrato da Muslim, 867; al-Nasaa’i, 1578) Nella narrazione di Al-Nasaa’i’è aggiunto: “Ed ogni sviamento conduce al Fuoco.”
Alla madre si deve rispetto ed onore, e mantenere saldi i legami di parentala per tutta la vita, dunque quale è il punto del celebrare un unico giorno in particolare?
Inoltre quest’innovazione ci è giunta da una società in cui la disobbedienza verso i genitori è particolamente diffusa, in cui le madri ed il padre trovano ospitalità soltanto negli ospizi, dove vengono lasciati soli e nessuno gli rende visita, e dove trascorrono il tempo in dolore e tristezza. Dunque essi pensano che onorare le madri per un giorno possa cancellare i peccati di disobbedienza per il resto dell’anno.
Ma i Musulmani devono onorare i propri genitori e mantenere i legami di parentela, noi non possiamo disobbedire ai nostri genitori. Nella nostra religione le madri hanno dei diritti che non gli sono mai stati attribuiti da altre religioni; i diritti della madre hanno la precedenza sopra quelli del padre, come al-Bukhaari (5514) e Muslim (4621) hanno narrto che Abu Hureira (che Allah ne sia compiaciuto) disse: “Un uomo si recò dal Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e gli disse: “O Messaggero di Allah chi è più meritevole della mia buona compagnia?” Egli disse: “Tua madre.”Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse:”Poi tuo padre.”




#La #Festa #della #Mamma#??
Ricerca e Compendio Di Al Munajjid (versione parziale)
Lode sia ad Allah e benedizioni e pace siano sul Messaggero di Allah.
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ci ha predetto che la sua Ummah (nazione) avrebbe imitato le nazioni precedenti, gli Ebrei, i Cristiani e i Persiani, ma non per lodarne le azioni, piuttosto fu detto come condanna di tale azioni e come ammonimento. Fu narrato da Abu Sa’id (che Allah ne sia compiaciuto) che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“Sicuramente seguirete i modi di coloro che vennero prima di voi, palmo dopo palmo, cubito dopo cubito, finché seppure entrassero nel buco di una lucertola, farete lo stesso.” Noi chiedemmo: “O Messaggero di Allah, intendi dire gli Ebrei ed i Cristiani?” Egli disse: “Chi altro?” (Narrato da Al-Bukhari, 3269; Muslim, 2669)
Fu narrato da Abu Hureira (che Allah ne sia compiaciuto) che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“L’Ora non inizierà finché la mia Ummah seguirà le impronte di coloro che vennero prima, palmo dopo palmo, cubito dopo cunbito.” Fu chiesto: “O Messaggero di Allah, come i Persiani e i Romani?” Egli disse: ”Questi sono i popoli” (Narrato da Al-Bukhari, 6888)
Fra le persone di questa Ummah, gli ignoranti, gli innovatori e gli eretici hanno seguito le nazioni precedenti, come gli Ebrei, i Cristiani e i Persiani, nelle loro credenze, nei loro modi, maniere ed abbigliamento. Adesso si intende discutere del loro seguire ed imitarli con l’innovazione del Giorno della Mamma o del Giorno della Famiglia che è un giorno che i Cristiani hanno ideato per onorare le madri, o almeno così affermano. In seguito divenne un atto di riverenza, fornendo un’opportunità per trascorrere tempo con la mamma e di inviarle doni e messaggi romantici. Il giorno giunge però al termine, e le cose ritornano alla normalità, la gente si allonana di nuovo dalle proprie madri.
Quello che è strano, è che il musulmano sente in un qualche modo il bisogno di imitare queste persone.  Anche se Allah gli ha ordinato di onorare le proprie madri e gli ha proibito di disobbergli, e ha promesso uno status elevato come ricompensa a colui che adempie a tale ordine.

DEFINIZIONE DELLA PAROLA ‘EID
Il Giorno della Mamma è noto in arabo con il nome di Eid al-Umm O Festa della Mamma; la parola Eid deriva dalla radice ‘aada/ya’ud che significa ritornare o tornare indietro.
Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah ha affermato:
‘Eid (festa) è nome dato ad una occasione che ritorna, quando la gente si raduna in un modo festoso,se questa sia annula o settimanle o mensile e così via (Iqtidaa’ al-Siraat al-Mustaqeem, 1/441 )
Ibn ‘Aaabidin (che Allah ne abbia misericordia) ha affermato:
Un ‘eid è definita in tal modo perché Allah elargisce continuamente benedizioni, ad esempio tipi di benedizioni che ritornano ai Suoi schiavi in questi giorni, tali quali la rottura del digiuno dopo essersi trattenuti dal mangiare, sadaqat al-fitr (la beneficienza obbligatoria da donare alla fine del Ramadan), completare l’Hajj eseguendo Tawaaf al-Ziyaarah, le carni sacrificali, e così via; e in quanto la tradizione in tali occasioni è di espremere gioia e felicità,e di essere energetici e felici.” (Haashiyat Ibn ‘Aabideen, 2/165)

QUANTE FESTIVITÀ VI SONO IN ISLAM?
I Musulmani non potranno fare a meno di notare un enorme numero di festività osservate dagli stessi Musulmani oggigiorno, tali quali la Festa degli Alberi, Il Giorno dei Lavoratori, L’Anniversario dall’ascensione del re al trono, compleanni e così via. Ve ne è una lunga lista…ma ciascuna di tali festività rappresenta un’innovazione degli Ebrei, dei Cristiani e dei politeisti; esse non hanno alcuna base in Islam. Non vi sono altre festività in Islam oltre ‘Eid al-Adhaa’ e l’Eid al-Fitr.
Si narra che Anas ibn Maalik abbia detto:
“Durante la Jaahiliyyah, la gente aveva due giorni di festa all’anno. Quando il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) arrivò a Medina disse: “Avevate due giorni in cui festeggiavate, ma Allah vi ha dato qualcosa di meglio di questi: il giorno di al-Fitr e il giorno di Al-Adha. “ (Narrato da Abu Dawud, 1134; al-Nasaa’i, 1556; e classificato come sahih da Shaykh al-Albani).

ONORARE LA PROPRIA MADRE
Allah dice (interpretazione del significato):
Adorate Allah e non associateGli alcunché. Siate buoni con i genitori, i parenti, gli orfani, i poveri, i vicini vostri parenti e coloro che vi sono estranei, il compagno che vi sta accanto, il viandante e chi è schiavo in vostro possesso. In verità Allah non ama l'insolente, il vanaglorioso.” [al-Nisaa´ 4:36]
Ed Allah ha anche detto (interpretazione del significato):
“Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro, l'ala della tenerezza; e di': “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo”. [al-Isra’ 17:23-24]
Fu narrato che Abu Hureira (che Allah ne sia compiaciuto) abbia detto:
“Un uomo si recò dal Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e gli disse: O Messaggero di Allah chi è più meritevole della mia buona compagnia?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse:”Poi tuo padre.” (al-Bukhaari, 5626; Muslim, 2548)
Al-Haafidh ibn Hajar ha detto:
“Ibn Battal ha detto: ciò  significa che la madre dovrebbe essere onorata tre volte di più rispetto al padre. Egli disse, che questo si spiega con le difficoltà della gravidanza, poi il dare alla luce, poi l’allattamento. Queste sono delle difficoltà che solo la mamma attraversa poi il padre condivide con lei l’allevare il bambino. A ciò si allude anche nella seguente aayah (interpretazione del significato):
“Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me.” [Luqmaan 31:14]
Dunque la raccomandazione ad essere riconoscente e buono è intesa verso entrambi i genitori, ma verso la madre si ha una riconoscenza maggiore a causa dei tre motivi menzionati sopra. Al-Qurtubi ha detto: “Cosa si intende è che la madre merita una parte maggiore dell’onore di suo figlio, e che i suoi diritti hanno la precedenza sui diritti del padre liddove vada effettuata una scelta.” ‘Iyyad ha affermato: “La maggioranza dei sapienti sono dell’opinione che la madre ha precedenza sul padre in termini di onorare i propri genitori. E si dice anche che entrambi devono essere onorati allo stesso modo, e ciò fu narrato da alcuni dalla scuola Maalik, ma il punto di vista iniziale sembra essere quello più corretto.” (Fath al-Baari, 10/402)
Difatti persino se la madre è Mushrikah e cioè politeista, la Sharii’ah islamica pura e saggia incoraggia a mantenere saldi i legami di parentela.
Si narra che Asmaa’ bint Abi Bakr (che Allah ne sai compiaciuto) disse:
“Mia madre veniva a visitarmi al tempo del Messaggero di Allah ed era una Mushrikah. Consultai il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) dicendogli: “Mia madre è venuta a visitarmi per qualche motivo, dovrei mantenere i legami di parentela con lei?” Egli disse: “Sì, mantieni i legami con tua madre.” (al-Bukhaari, 2477)

UNA PROSPETIVA STORICA
Alcuni ricercatori hanno detto:
“Alcuni storici hanno suggerito che il Giorno della Mamma ebbe inizio con la celebrazione della primavera degli antichi Greci. Queste celebrazioni erano dedicate alla dea Rhea, la moglie di Cronos, il dio padre. Nell’antica Roma vigeva una festività simile dedicata alla venerazione della Sibilla, un’altra madre degli dei. Questo ebbe inizio approssimativamente 250 anni prima della nascita di Gesù (su di lui la pace). Queste celebrazioni romane furono denominate “Hilaria” e duravano per re giorni dal 15 Marzo al 18 Marzo.”

DOMENICA (SUNDAY) IN INGHILTERRA
Questo era ritenuto un giorno molto simile al modern Giorno della Mamma, ma fu chimato la “Domenica a metà tra Lent, in quanto avveniva durante il maggiore periodo di digiuno (Lent). Alcuni dicono che le celebrazioni venivano fatte per onorare e venerare la dea romana Sibilla e che furono poi cambiate per onorare e venerare Maria (pace sia su di lei). Questo costume iniziò con alcune persone che incoraggiavano gli altri a recarsi alla chiesa centrale nella località in cui si abitava, portando delle offerte. Nel 1600 persone di ranghi umili iniziarono a sfruttare tali occasioni per poter visitare le proprie madri portandogli doni e cibo. Questo era quello che accadeva in Inghilterra. Negli Stati Uniti era tutta un’altra storia.

NEGLI STATI UNITI
Anna M. Jarvis (1864-1948):
Ella ebbe l’idea di rendere il Giorno della Mamma una celbrazione uficiale negli Stati Uniti. Ella non si era mai sposata e aveva una forte relazione con la madre. Era la figlia di un ministro ed insegnava nella Scuola domenicale della Chiesa Metodista in Grafto, West Virginia. Due anni dopo che sua madre era morta, ella lanciò la campagna indirizzata ai capi, ai ministri ed ai Membri del Congresso, affinché il Giorno della Mamma venisse dichiarato un giorno festivo ufficiale nel paese. Ella sentì che i figli non apprezzavano tutto quello che le madri facevano per loro ed ella sperava che tale giorno potesse rafforzare i sentimenti dei figli verso le proprie madri e verso il proprio padre, e rafforzare i legami familiari.

L’INIZIO
La chiesa onorò la richiesta di Anna Jarvis in Grafton, West Virginia,ed anche in Philadelphia, e in Pennsylvania il 10 Maggio 1908. Questo fu l’inizio della Festa della Mamma negli Stati Uniti.
I garofani erano ritenuti i fiori preferiti delle mamme, specialmente quelli bianchi, in quanto rappresentavano la bontà, la purezza e la pazienza, che sono le caratteristiche dell’amore materno. Col passare del tempo, i garofani rossi divennero il simbolo che la madre era ancora vivente, mentre quelli bianchi che la madre era deceduta.
La prima dichiarazione ufficiale del Giorno della Mamma negli Stati Uniti avvenne in West Virginia e Oklahoma nel 1910. Nel 1911 fu celebrato negli interi Stati Uniti. Questa celebrazione si diffuse rapidamente in Messico, Canada, Cina, Giappone, America Latina e Africa. Poi fu scelto il giorno che sarebbe stato la prima domenica di Maggio.

IL GIORNO DELLA MAMMA NEL MONDO ARABO
L’idea di celebrare tale festività nel mondo arabo ebbe inizio in Egitto, e fu iniziata da due fratelli Mustafa ed ‘Ali Amiin, i fondatori del giornale Akhbaar al-Yawm. ‘Ali Amin stesso aveva ricevuto una lettera da una madre che si lamentava della irriconoscenza dei suoi figli e del maltrattamento che le riservavano, e soffriva in quanto non la apprezzazvano. Poi un’altra madre rese visita a Mustafa Amin nel suo ufficio e gli raccontò la sua storia; in breve ella era rimasta vedova quando i suoi bambini erano molto piccoli e non si era risposata. Ognuno di essi viveva adesso una vita indipendente, e le rendavano visita solo in occasioni rare. Mustafa Amin ed ‘Ali Amin scrisse nella sua Colonna famosa Fikrah (idea) suggerendo che si doveva dedicare un giorno speciale alle mamme per ricordare le loro virtù. Essi dissero che in Occidente questo era già un’usanza e che l’Islam ordina di prendersi cura della mamma. Molte lettere furono inviate al quotidiano, sostenendo tale idea. Alcuni suggerirono che un’intera settimna doveva essere dedicate alle madri, non soltanto un giorno, e altri invece rifiutarono l’idea, dicendo che ogni giorno dell’anno dovrebbe essere per la propria madre, non soltanto un giorno. Ma molti lettori furono d’accordo con lo stabilire un giorno e scelsero il 21 marzo, che rappresenta anche l’inizio della primavera, dunque diventare il giorno della festa della Mamma avrebbe rappresentato un simbolo di amore sincero, purezza e sentimenti sinceri. L’Egitto celebrò la Festa della Mamma per la prima volta il 21 Marzo 1956. Dall’Egitto l’idea si diffuse agli altri paesi arabi. A qualche punto la gente suggerì che tale festività venisse chiamata Giorno della Famiglia, in modo che l’onore andasse anche ai padri, ma quest’idea non fu accettata, molte persone erano dell’opinione che avrebbe tolto importanza alle madri e al contrario accusarono coloro che l’avevano pensato di credere che fosse troppo dedicare un’intera giornata solo alle madri. Ancora oggi i paesi arabi celebrano questo giorno attraverso i media e onorano le madri dieali che hanno attraversato tante difficoltà per il bene dei propri figli.
Dopo aver capito tutto questo, non ci dovrebbe stupire che la maggior parte di coloro che celebrano la Festa della Mamma sono gli Ebrei e i Cristiani e coloro che li imitano, e che si giustificano affermando la propria preoccupazione per le donne e le madri, e che il Giorndo della Mamma venga celebrato in alcuni dei club massonici del mondo arabo come il Rotary Club e il Lions Club. Cade il 21 Marzo nel mondo arabo che è il Giorno del Nuovo Anno dei Cristiani Copti e del festival Nawroz dei Curdi.

IL PUNTO DI VISTA DELLA SHAR’IA SULLA FESTA DELLA MAMMA

Islam non ha bisogno di occasioni innovate da altri, che si tratta della Festa della Mamma o di qualsiasi altraa cosa. I suoi insegnamenti sono di onorare le madri e non si ha bisogno di tale celebrazione per questo.

FATAWA DEI SAPIENTI
1.     La Commissione Islamica Permanente ha dichiarato:
Lode sia ad Allah Solo e benedizioni sianod sul Suo Messaggero e la sua famiglia e i suoi compagni.
Prima di tutto: Eid è un nome adoperato per un’occasione che si ripete in cui la gente si raduna, sia che sia un’occasione annuale,mensile o settimanle e così via.
Eid combina un insieme di cose: un giorno che si ripete, tale quale l’Eid al-Fitr e il Venerdi (Jumu’ah); riunirsi in quell giorno; atti, venerazione e  consuetudini per quel giorno.
In secondo luogo: qualsiasi cosa venga eseguito quel giorno come rituale, atto di venerazione o adorazione fatto per ottenere una ricompensa e che coinvolge l’imitazione dei popoli della Jaahiliyyah o simili gruppi kafir, è un atto di innovazione (bid’ah) e rientra nel significato generale di un hadith in cui il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“#Chiunque #arrechi #un’#innovazione in questa nostra faccenda (in Islam) che non ne fa originariamente parte, #l’#avrà #rifiutata.”
(Narrato da al-Bukhaari e Muslim)
Esempi includono il Mawlid (il compleanno del Profeta), la Festa della Mamma, I giorni nazionali, in quanto nel primo caso significa adorare in un modo che Allah non ha prescritto, e in quanto coinvolge l’imitazione dei Cristiani e di altri kafir, e nel secondo e terzo caso significa imitare i kafir. Invece per occasioni che vengono sancite soltanto per organizzare il lavoro, ad esempio, nel migliore interesse della Ummah, come la settimane del traffico o sessioni di tirocinio per gli impiegati e così via, che non vengono intesi come atti di venerazione o di adorazione, sono delle innovazioni facenti parte dei costume e non sono incluse nelle parole del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui),
“Chiunque arrechi un’innovazione in questa nostra faccenda (in Islam) che non ne fa originariamente parte, l’avrà rifiutata.”
Dunque in tali cose non c’è nulla di sbagliato, anzi sono prescritte in Islam.
E Allah è fonte di forza. Possa Allah inviare le benedizoni e la pace sul nostro Profeta Muhammed  e la sua famiglia e i suoi compagni.
Commissione islamica permanente della Ricerca Accademica e dell’emissione di fatawa, Fatawa al-Lajnah al-Daa’imah, 3/59, 61
2.    Si è anche detto:
Non è permesso celebrare la così detta Festa della Mamma e altre festività similmente inventate e modernizzate in quanto il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse: “#Chiunque #arrechi #un’#innovazione #in #questa #nostra #faccenda (in Islam) #che #non #ne #fa #originariamente #parte, #l’#avrà #rifiutata.”
Egli (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) non celebrò la Festa della Mamma e simili festività né lo fece alcuno dei suoi Compagni (che Allah ne sia compiaciuto) né alcuno dei salaf (le prime generazioni) di questa Ummah. Piuttosto tale celebrazione è una commemorazione moderna inventata ed un’innovazione (bid’ah) oltre che un’imitazione dei miscredenti.
Fataawa al-Lajnah al-Daa’imah, 3/86
3.    Sheykh ‘Abd al-‘Aziz ibn Baaz ha affermato:
Ho letto l’articolo pubblicato nel quotidiano al-Nadwah  il 30/11/1384 AH, intitolato Takriim al-Umm…wa Takriim al-Usra (Onorare le madri…e onorare le famiglie), e ho trovato che lo scrittore dimostra approvazione verso l’Occidente per l’aver scelto un giorno speciale per commemorare le madri. Egli ha segnalato qualcosa che viene ignoarato da coloro che vogliono introdurre questa celebrazione, cioè il dolore dei figli che hanno perso la propria madre soffrono nel vedere i loro coetanei celebrare ed onorare le proprie madri. Ha suggerito che tale festività debba onorare l’intera famiglia e ha spiegato che l’#Islam #non #prescrive #tale #festività #perché #l’ #opinione #della #Sharii’ah #Islamica #è #che #alla #madre #spetta #d’#essere #onorata #sempre.
Lo scrittore ha fatto un bel lavoro nello spiegare perché non è prescritto in Islam e nel fare notare l’aspetto negativo di tale festa di cui molti sono ignari, ma non ha fatto invece notare le innovazioni incluse che vanno contro i testi chiari che sono stati narrati dal Messaggero dell’Islam (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) o del male che questo causa, o il fatto che comporti l’imitazione dei mushrikin e dei kuffar. Dunque in queste poche righe, volevo far notare allo scrittore e ad altri, l’innovazione nella religione che è implicata in quest’innovazione e in altre, le quali sono state introdotte dai nemici dell’Islam e da coloro che ne sono ignoranti con il fine di danneggiarne la reputazione e di scoraggiare la gente dal seguire l’Islam, e la confusione e la divisione che ne derivano, l’entità del cui danno e della cui corruzione nessuno sa tranne Allah.
È provato in un aadith sahih che il Messaggero dell’Islam (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha ammonito contro le innovazioni nella religione e contro l’imitazione dei nemici di Allah, gli Ebrei, i Cristiani e altri mushrikiin. Ad esempio egli ha detto:
“Chiunque arrechi un’innovazione in questa nostra faccenda (in Islam) che non ne fa originariamente parte, l’avrà rifiutata.”
Stando ad una versione narrata da Muslim:
“Chiunque faccia qualcosa che non sia in accord con questa nostra faccenda (in Islam), l’avrà rifiutata.”
Il significato è che sarà respinta e tirata indietro a colui che l’ha innovata. Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) soleva dire nella sua khutba del Jumu’ah (nel sermone del venerdi):
“Il migliore dei discorsi è il Libro di Allah e la migliore guida è la guida di Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui). Le peggiori delle faccende sono quelle nuovamente inventate ed ogni innovazione rappresenta un traviamento.”
Ciò fu narrato da Muslim nel suo Sahih. È fuor di dubbio che selezionare un giorno nell’anno per celebrare ed onorare madri e famiglie è una faccenda nuovamente inventata che non fu mai eseguita dal Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) o dai suoi Compagni benedetti, dunque anche noi non dovremmo farlo e dovremmo ammonire gli altri ed essere soddisfatti con quello che Allah e ilSuo Messaggero hanno prescritto.
Abbiamo notato che lo scrittore affermava che la Sharii’ah Islamica sancisce che si rispetti la madre e che si ordini ai Musulmani di onorare le proprie madri sempre, in ogni circostanza. Questo punto è corretto. I Musulmani devono essere soddisfatti con quello che Allah gli ha ordinato come l’onorare e riverire le proprie madri, e di trattarle gentilmente e di obbedirgli quando gli chiedono di fare una cosa buona, e di evitare le faccende innovate di cui Allah ha ammonito e che conducono all’imitazione dei nemici di Allah e al seguire il loro sentiero e di approvare le innovazioni che essi approvano. Questo non si applica solo alle madri, piuttosto Allah ha ordinato ai Musulmani di onorare e rispettare entrambi i genitori e di trattarli gentilmente, di mantenere i legami di parentela con tutti i parenti. E Allah li ha ammoniti dal disobbedire ai genitori e di troncare i legami di parentela, ma Egli ha scelto la madre affinché ella abbia più cura ed onore, perché ella si prende maggiormente cura del figlio e a causa delle difficoltà che ella affronta nel portare in grembo, allattare e allevare il figlio.
“Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro, l'ala della tenerezza; e di': “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo”. (Corano, Sura XVII, Al Isrâ', Il Viaggio Notturno, versetti 23-24)
“Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me.” (Corano, Sura XXXI, Luqmâm, versetto 14)
“Se volgeste le spalle, potreste spargere corruzione sulla terra e rompere i legami del sangue? Essi sono coloro che Allah maledice: li rende sordi e acceca i loro occhi.” (Corano, Sura XLVII, Muhammad, versetti 22-23)
In un hadith sahih si narra che il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“Vi devo raccontare del maggiore tra i peccati maggiori?” Essi risposero: “Sì, O Messaggero di Allah.” Egli disse: “Associare altri nella venerazione ad Allah, e disobbedire ai propri genitori.” Egli stava per sdraiarsi, ma si sedette e disse: “E il discorso menzogniero e la falsa testimonianza.” Un uomo gli chiese: “O Messaggero di Allah, chi tra gli uomini è il più meritevole della mia buona compagnia?”  Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse: “Tua madre.” Egli disse: “Poi chi?” Egli disse:”Poi tuo padre.” (al-Bukhaari, 5626; Muslim, 2548)
Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“Nessuno di coloro i quali troncano i legami di parentela, entrerà in Paradiso.”
E fu riportato in un hadith sahih che egli (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse:
“Chiunque vuole che le proprie provvisioni siano aumentate e che la sua vita venga estesa, mantenga i legami familiari.”
Sheykh al-Islam Ibn Taymiyah, commentando su un argomento simile, ha affermato:
Dovreste aver già capito la perfezione della Sharii’ah Islamica e dovreste poter capire la saggezza dietro gli ordini di Allah al Suo Messaggero di differenziarsi dai miscredenti e di differenziarsi da loro in tutti i modi, dunque siate diversi e ciò diventerà una protezione contro il cadere nel male e nelle stesse cose come altri hanno fatto. Se una moglie o dei figli musulmani chiedono di fare queste cose, il fedele dovrebbe ricordargli delle festività che esistono in Islam ed essere generoso con loro in quelle occasioni così che sentendosi appagamento non cercheranno altre occasioni. Se non lo accettano, non c’è potere e forza se non in Allah. Chiunque sconvolge la famiglia per amore di Allah, Allah lo renderà compiaciuto e lo renderà lieto.
“Chiunque imiti un popolo ne fa parte.” (Majmu’ al-Fataawa, 25/324-326)