28 Jun 2011

Qual è il compito dei genitori verso i propri figli in una società che non aiuta ad educarli nel modo più corretto?

Un problema molto comune che si nota nei giovani che abitano in peasi occidentali, è che i loro genitori gli permettono di indugiare in alcune forme di haram (atti illeciti) nella speranza che ciò li preventerà dal commettere un haram peggiore. Ad esempio i genitori permettono ai propri figli di indulgere alla musica nella speranza che ciò li accontenti e dunque freni dal frequentare cattive compagnie oppure lasciare la casa tutto in un colpo. I genitori temono che imponendo la legge di Allah nelle proprie case, i propri figli se ne andranno. Qual è la posizione dell’Islam su questa sorta di compromesso?

La lode spetta ad Allah

In primo luogo:
Il successo o il fallimento dei Musulmani nell’allevare ed educare i propri figli dipende da uno svariato numero di fattori, che indubbiamente include l’ambiente in cui essi vivono, il quale riveste un ruolo fondamentale nel successo o nel fallimento di tale educazione.

(Secondo punto:
I genitori devono comprendere che Allah ha dato loro la responsabilità dei propri figli, e che essi devono adempiere alla fiducia con cui Allah li ha onorati nel Corano. La Sunnah anche conferma quest’ordine in molti ahadith sahih. I testi della Rivelazione ammoniscono anche colui il quale non bada al suo gregge sinceramente e che trascura la fiducia che Allah gli ha confidato.
È stato narrato che Ma’qil ibn Yasar al-Muzani disse: “Ho udito il Messaggero di Allah (pace e benendizioni su di lui) dire: “Non vi è alcuna persona a cui Allah abbia affidato la responsabilità di altri individui, e che morendo non sia stato sincero verso i suoi sudditi, a cui Allah non proibisca il Paradiso.” Stando ad un altro resoconto: “…e che non sia sincero verso essi, che non sentirà il profuma del Paradiso.” Narrato da al-Bukahri (6731) e Muslim (142).

In terzo luogo:
Allah ha ordinato a coloro che hanno la responsabilità di educare i figli sin da quando sono piccoli di obbedire ad Allah e di amare l’Islam. Anche se essi non dovranno render conto delle proprie azioni in quanto non hanno raggiunto ancora la pubertà, non si dovrebbe certo aspettare la pubertà per educarli, guidarli e dirgli di obbedire ad Allah, perché nella maggior parte dei casi a quell’età (cioè la pubertà) non vorranno più accettare a meno che non siano stati educati in questo modo ed abbiano imparato dalle proprie famiglie sin da piccoli. Per questo i genitori hanno l’ordine di insegnare ai bambini come pregare dall’età di sette anni e persino di sculacciarli se non pregano a dieci anni. I Sahaba solevano far digiunare i propri figli giovani, in modo da farli abituare ad amare l’Islam ed i suoi rituali, così che, una volta mature, gli fosse naturale seguire i suoi comandi e tenersi lontani dalle cose che sono proibite. È stato narrato che ‘Abd-Allah ibn ‘Amr disse: Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Insegnate ai vostri figli a pregare quando hanno sette anni, e sculacciateli se non lo fanno quando hanno dieci anni, e separteli nei letti.” Abu Dawud (495), classificato come sahih da al-Albani in Sahih Abi Dawud.
È stato narrato che al-Rubayi’ bint Mu’awidh ibn ‘Afra’ disse: “La mattina del giorno di ‘Ashura’, il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) mandò un messaggio ai villaggi degli Ansar attorno a Medina, dicendo: “Chiunque abbia iniziato digiunando, e chiunque non abbia iniziato il digiuno, che completi il resto del giorno (senza cibo).”
A seguito di tale avvenimento solevamo digiunare quel giorno e facevamo digiunare anche i nostri figli, persino i più piccoli in sha Allah. Facevamo dei giocattoli di lana, e se qualcuno piangeva per fame, gliene davamo uno finché fosse tempo per interrompere il digiuno.
Narrato da al-Bukahri (1960) e Muslim (1136)
Così come bisogna incitarli a compiere atti di adorazione, allo stesso tempo bisogna impedirgli di commettere azioni haram. Se il fanciullo compie un atto di adorazione, vi sarà ricompensa per lui e per colui il quale glielo ha insegnato e lo ha incoraggiato a compierlo. Per quanto riguarda, invece, il commettere atti di disobbedienza o peccati, il minorenne non pecca, piuttosto colui glielo ha consentito, lasciandogli la porta aperta e non prevenendolo, è colui che sta peccando. Per quanto riguarda colui che gli ha detto di farlo, egli è considerato come colui che lo compie.
Anche se un bambino non è responsabile, il suo guardiano lo è, e non gli è dunque permesso di favorirlo nel commettere atti haram, in quanto il bambino si abituerà a farlo e sarà molto difficile farlo smettere.
Ibn al-Qayyim (che Allah ne abbia misericordia) disse: "Colui che si mostra negligente nell’insegnare a suo figlio ciò che può arrecargli beneficio e lo lascia senza guida, ha compiuto una brutta azione. La corruzione della maggior parte dei bambini è dovuta all'atteggiamento dei propri genitori e alla negligenza di questi ultimi (nei confronti dei proprio figli), perché essi hanno trascurato di insegnargli gli obblighi e la Sunnah dell’Islam. Dunque essi sono stati negligenti quando i figli erano piccoli, ed una volta maturi, i loro stessi figli, diventeranno incapaci di beneficiare se stessi o i propri genitori."

tradotto da islam q&a

25 Jun 2011

Il Viaggio dei "diversi" (Parte seconda)

Temendo che avrebbero perso quello che avevano, mostrarono lo stesso atteggiamento verso il Profeta (pace e benedizioni su di lui) in quanto era venuto con un messaggio estraneo a ciò a cui erano abituati, qualcosa di diverso dalla loro miscredenza e sviamento. Questa minaccia li condusse a prendere decisioni politiche che avrebbero portato, dal loro punto di vista, ad un certo livello di accordo ed unità tra essi e lui (pace su di lui).
Cercarono di convincerlo a liberalizzare la sua chiamata e a condividere il potere, alternandoselo. Tentarono il tutto per tutto per evitare che la loro casa senza fondamenta collassasse. Nonostante ciò il Messaggero (pace su di lui) fu inesorabile nella sua chiamata alla verità e nel tenere la purezza pristina di ciò che era vero, giusto.
Allah, l’Altissimo, rivelò:
قُلۡ يَـٰٓأَيُّہَا ٱلۡڪَـٰفِرُونَ (١) لَآ أَعۡبُدُ مَا تَعۡبُدُونَ (٢) وَلَآ أَنتُمۡ عَـٰبِدُونَ مَآ أَعۡبُدُ (٣) وَلَآ أَنَا۟ عَابِدٌ۬ مَّا عَبَدتُّمۡ (٤) وَلَآ أَنتُمۡ عَـٰبِدُونَ مَآ أَعۡبُدُ (٥) لَكُمۡ دِينُكُمۡ وَلِىَ دِينِ (٦)
“Di’: «O miscredenti! Io non adoro quel che voi adorate e voi non siete adoratori di quel che io adoro. Io non sono adoratore di quel che voi avete adorato e voi non siete adoratori di quel che io adoro: a voi la vostra religione, a me la mia».”
(Corano Al-Kafirun, I Miscredenti, 109:1-6)
Nell’udire ciò essi dichiararono guerra aperta: lo boicottarono, tutte le personalità con autorità e potere gli si opposero, coloro che gli erano parenti, come Abu Jahl, furono i più severi e i più duri contro di lui, chiunque simpatizzasse con lui, veniva severamente punito.
Che stranezza c’è che può essere comparata a tutto questo?
Eppure nonostante tutto, Allah l’Altissimo non lo abbandonò. Egli, l’Eccelso, non permise che venisse sopraffatto, al contrario Allah lo protesse, dandogli alla fine anche un certo ascendente affinché potesse trasmettere il messaggio del suo Signore a pieno.[…]
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) persistette nella chiamata alla quale alcuni individui risposero, spesso celando la propria fede per paura dei miscredenti. Questo accadeva al tempo in cui i miscredenti opprimevano i musulmani. Quando infatti si veniva a conoscenza che una data persona aveva abbracciato il monoteismo islamico, i miscredenti reagivano duramente, opponendoglisi e danneggiandolo in ogni modo possibile. Alcuni [dei nuovi musulmani] cercarono protezione presso la propria tribù, altri emigrarono per amore di Allah ed altri non ebbero altra scelta che affrontare torture e morte per mano nemica. Tollerarono questa situazione pazientemente, sperando in una ricompensa dal loro Signore, finché Allah (subbhanu wa taala) rivelò una sorta di margine di salvaguardia permettendo loro [in casi estremi, del tipo pericolo di morte] di pronunciare apertamente parole di miscredenza mentre il cuore restava saldo al suo credo. In tal modo i miscredenti credevano che i nuovi musulmani si stessero indebolendo ed erano salvati dalla tortura.
Questa “estraneità oppure “diversità” è chiara.
L’Islam continuò a diffondersi, la sua strada divenne ferma e chiara durante la vita del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e la maggior parte dell’epoca in cui vissero i Compagni. Ma ben presto apparvero le prime tracce dell’abbandono della Sunnah [i modi ed i detti del profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui] e la gente sviluppò una tendenza ad andare verso innovazioni fuorvianti come quella dei Qadariyyah e dei Khawarij. Quest’ultimo gruppo è citato nel seguente hadith: “Ucciderebbero i Musulmani e lascerebbero gli idolatri. Reciteranno il Corano, sebbene non andrà oltre le loro gole.” (Bukhari n. 7344 e Muslim 1074) che vuol dire che non acquisiranno conoscenza del Corano, ma soltanto il senso letterale.
Tutto questo accadeva verso la fine della generazione dei Compagni. Iniziarono a moltiplicarsi delle sette, proprio come il Profeta (pace e benedizioni su di lui) aveva preannunciato con le sue parole: “Gli ebrei si scinderanno in 71 sette e i cristiani similmente. La mia nazione si scinderà in 73 sette.” In un altro hadith: “Seguirete le orme di coloro che prima di voi, cubito dopo cubito e palmo per palmo fino al punto in cui se dovessero tentare d’entrare nel buco di una lucertola, pure li seguirete.” Essi chiesero: “Messaggero (pace e benedizioni su di lui) intendi dire gli Ebrei e i Cristiani?” Egli (pace e benedizioni su di lui) rispose: “Chi altro?” (Bukhari 3456-7320, Muslim 2669). Il significato di questo hadith involve più aspetti, è più vasto del precedente, in quanto l’hadith precedente prende in considerazione la Gente dell’innovazione dal punto di vista della maggior parte della Gente di Sapienza; mentre quest’ultimo prende in considerazione ogni forma di opposizione alla Legge Legale.
Ogni parte in un conflitto tende ha chiamare altri a sé, in quanto appoggiare i propri simpatizzanti in un fatto o in una presa di posizione, è atteggiamento naturale. A causa di ciò si verifica disputa con la parte a cui ci si oppone ed empatia con la parte con cui ci si identifica, ciò che ne consegue è inimicizia ed odio tra i disputanti.
L’Islam era diventanto fermo e manifesto, e coloro che lo praticavano rappresentavano il gruppo più copioso, l’estraneità che avevano provato li abbandonò ed il nemico non fu capace di sopraffarli. Poi la comunità islamica cadde preda della scissione che era stata preannunciata, la sua forza divenne debolezza, e l’innovatore trovò un vasto pubblico ed aumentò il suo seguito. La gente della Sunnah venna assalita dall’innovazione e dallo sviamento e molti soccombettero. La nazione si separò. Questa è la Sunnah di Allah in questa creazione le persone che seguono la verità sono pochi, se comparati a coloro che seguono la falsità.
وَمَآ أَڪۡثَرُ ٱلنَّاسِ وَلَوۡ حَرَصۡتَ بِمُؤۡمِنِينَ (١٠٣)
“La maggior parte degli uomini non crederanno, nonostante il tuo ardente desiderio.”
(Corano , Sura Yusuf, Giuseppe, 12:103)
يَعۡمَلُونَ لَهُ ۥ مَا يَشَآءُ مِن مَّحَـٰرِيبَ وَتَمَـٰثِيلَ وَجِفَانٍ۬ كَٱلۡجَوَابِ وَقُدُورٍ۬ رَّاسِيَـٰتٍۚ ٱعۡمَلُوٓاْ ءَالَ دَاوُ ۥدَ شُكۡرً۬اۚ وَقَلِيلٌ۬ مِّنۡ عِبَادِىَ ٱلشَّكُورُ (١٣)
“Costruivano per lui quel che voleva: templi e statue, vassoi [grandi] come abbeveratoi e caldaie ben stabili. “O famiglia di Davide, lavorate con gratitudine!” E invece sono ben pochi i Miei servi riconoscenti.”

(Corano, Sura Saba’, 34:13)
Allah desiderò portare alla luce la promessa del Profeta (pace e benedizioni su di lui) per illuminare sul fatto che questa religione sarebbe divenuta ancora una volta “strana/estranea” (cioè “altra” dalla normalità, “dei diversi”), l’estraneità risulta dalla perdita di aderenti a qualcosa oppure dal numero decrescente[di adepti]. Questo accadde quando il bene fu visto come male ed il male come buono, la Sunnah divenne innovazione e l’innovazione Sunnah; Ahlu’l-Sunnah vennero dunque censurati ed abusati nonostante all’inizio fossero dominanti e forti. Comunque Allah l’Altissimo aveva decretato che i Musulmani, tutti insieme, non si sarebbero mai riuniti nell’opporsi alla Sunnah, quanto piuttosto il gruppo definito Ahlu’l-Sunnah rimarrà fino all’arrivo del comando di Allah l’Altissimo, pur rimanendo in pochi ed isolati, in disaccordo con quelli che li circondano, e a causa di ciò Allah l’Eccelso avrebbe moltiplicato la loro ricompensa e garantitogli un premio.
Appare chiaro da quanto detto che il desiderio dell’oppositore di aver altri che si comformano a lui, è qualcosa che è sempre esistito ed ancora esiste. Chiunque si conformi a lui è considerato sulla strada della verità non importa null’altro, e chiunque non si conformi è in errore; chiunque si conformi è lodato e felice, e chiunque non lo faccia è censurato e boicottato; chiunque si conformi ha attraversato il sentiero della guida e chiunque non lo faccia, è sul sentiero dello sviamento (da Stratibi al –I’tisamo, vol 1, pp. 5-15)
[….]
رَبَّنَا لَا تُزِغۡ قُلُوبَنَا بَعۡدَ إِذۡ هَدَيۡتَنَا وَهَبۡ لَنَا مِن لَّدُنكَ رَحۡمَةً‌ۚ إِنَّكَ أَنتَ ٱلۡوَهَّابُ (٨)
“Signor nostro, non lasciare che i nostri cuori si perdano dopo che li hai guidati e concedici misericordia da parte Tua. In verità Tu sei Colui Che dona”
(Corano Ali ‘Imran, La Famiglia di ‘Imran, 3:8)

tradotto dall'Introduzione di The Journey of the Strangers
Ibn Rajab Al-Hanbali & Abu Bakr Al-Ajurru

22 Jun 2011

Il viaggio dei "diversi" (Prima parte)


L’Imam Shatibi, che Allah ne abbia misericordia, afferma: “Allah, l’Eccelso, mandò il Suo Messaggero (pace su di lui) in un tempo in cui il mondo intero era immerso negli abissi dell’ignoranza, la conoscenza della verità era andata persa, nulla era vissuto come sarebbe stato dovuto. La gente si adattava alle pratiche adottate dai propri avi, praticava, cioè, quello che i loro predecessori avevano inventato e consideravano come riti raccomandabili: altro non si trattava di superstizioni, pratiche inventate ed innovazioni.” Quando il Profeta Muhammad (pace su di lui) fu tra di loro,
يَـٰٓأَيُّہَا ٱلنَّبِىُّ إِنَّآ أَرۡسَلۡنَـٰكَ شَـٰهِدً۬ا وَمُبَشِّرً۬ا وَنَذِيرً۬ا (٤٥) وَدَاعِيًا إِلَى ٱللَّهِ بِإِذۡنِهِۦ وَسِرَاجً۬ا مُّنِيرً۬ا (٤٦)
O Profeta, ti abbiamo mandato come testimone, nunzio e ammonitore, che chiama ad Allah, con il Suo permesso; e come lampada che illumina.” (Corano, sura al-Ahzab, I Coalizzati, 33:45-46)
essi prontamente ed apertamente rifiutarono e si opposero al bene che portò; considerando la verità che egli raccontò, come bugie, infierendogli delle accuse assurde semplicemente perché egli (pace su di lui) si oppose alle loro credenze e alle loro pratiche; affermando, inoltre, che egli era un bugiardo, nonostante fosse noto a tutti che egli (pace su di lui) era veritiero e degno di fiducia. Affermarono che era un mago pur sapendo molto bene che non possedeva le qualità né i tratti di una persona del genere ed, inoltre, non aveva mai affermato di essere uno del genere. Affermarono che era posseduto pur sapendo molto bene che aveva senno e che non aveva le classiche caratteristiche di possessione satanica.
Quando Muhammad (pace su di lui)li chiamò a venerare l’Uno soltanto che merita d’essere adorato, l’Uno che non ha consociati, essi gli risposero dicendo:
أَجَعَلَ ٱلۡأَلِهَةَ إِلَـٰهً۬ا وَٲحِدًا‌ۖ إِنَّ هَـٰذَا لَشَىۡءٌ عُجَابٌ۬ (٥)
“Ridurrà forse gli dèi ad un Dio unico? Questa è davvero una cosa strana.”
(Corano, Sura Sad, 38:5)
E lo fecero nonostante riconoscessero ciò come vero nei loro cuori :
فَإِذَا رَڪِبُواْ فِى ٱلۡفُلۡكِ دَعَوُاْ ٱللَّهَ مُخۡلِصِينَ لَهُ ٱلدِّينَ فَلَمَّا نَجَّٮٰهُمۡ إِلَى ٱلۡبَرِّ إِذَا هُمۡ يُشۡرِكُونَ (٦٥)
“Quando salgono su una nave, invocano Allah rendendoGli un culto sincero. Quando poi Egli li mette in salvo sulla terraferma, Gli attribuiscono dei consoci”

( Corano, Sura al-‘Ankabut, Il Ragno, 29:65)
Quando egli (pace su di lui) li ammonì sulla severità del Giorno del Giudizio, essi furono rapidi nel rifiutare tutte le prove evidenti che testimoniarono della possibilità dell’accaduto e dissero:
أَءِذَا مِتۡنَا وَكُنَّا تُرَابً۬ا‌ۖ ذَٲلِكَ رَجۡعُۢ بَعِيدٌ۬ (٣)
“Ma come, quando saremo morti e ridotti in polvere...? Sarebbe tornare da lontano!”.

(Corano, Sura Qaf, 50:3)
Quando egli (pace su di lui) cercò di inculcargli il timore per il castigo di Allah, essi dissero:
وَإِذۡ قَالُواْ ٱللَّهُمَّ إِن كَانَ هَـٰذَا هُوَ ٱلۡحَقَّ مِنۡ عِندِكَ فَأَمۡطِرۡ عَلَيۡنَا حِجَارَةً۬ مِّنَ ٱلسَّمَآءِ أَوِ ٱئۡتِنَا بِعَذَابٍ أَلِيمٍ۬ (٣٢)
“E quando dissero: “O Allah, se questa è la verità che viene da Te, fai piovere su di noi pietre dal cielo, o colpiscici con un doloroso castigo”.”

(Corano Sura al-Anfal, Il Bottino 8:32)
Quando egli (pace su di lui) rappresentò dei miracoli [per mano di Allah subbhanau wa taala], li negarono prontamente.
Lo fecero per mostrare una certa coerenza con le proprie credenze e per resistergli in modo ostinato. Questo è il motivo per il quale Allah, l’Eccelso, disse a riguardo della disputa di Abramo (pace su di lui) con il suo popolo:
إِذۡ قَالَ لِأَبِيهِ وَقَوۡمِهِۦ مَا تَعۡبُدُونَ (٧٠) قَالُواْ نَعۡبُدُ أَصۡنَامً۬ا فَنَظَلُّ لَهَا عَـٰكِفِينَ (٧١) قَالَ هَلۡ يَسۡمَعُونَكُمۡ إِذۡ تَدۡعُونَ (٧٢) أَوۡ يَنفَعُونَكُمۡ أَوۡ يَضُرُّونَ (٧٣) قَالُواْ بَلۡ وَجَدۡنَآ ءَابَآءَنَا كَذَٲلِكَ يَفۡعَلُونَ (٧٤)
“Quando disse a suo padre e al suo popolo: “Cosa adorate?”. Risposero: “Adoriamo gli idoli e resteremo fedeli a loro”. Disse [Abramo]: “Vi ascoltano, quando li invocate? Vi giovano o vi recano danno?”. Risposero: “No, ma trovammo i nostri avi che facevano così!”.”
(Corano, Sura al-Shu’ara, I Poeti, 26:70-74)
L’unico modo in cui seppero rispondere a queste domande incriminanti fu di affermare che essi facevano quello che avevano fatto i loro padri. Allah, l’Altissimo, dice:
أَمۡ ءَاتَيۡنَـٰهُمۡ ڪِتَـٰبً۬ا مِّن قَبۡلِهِۦ فَهُم بِهِۦ مُسۡتَمۡسِكُونَ (٢١) بَلۡ قَالُوٓاْ إِنَّا وَجَدۡنَآ ءَابَآءَنَا عَلَىٰٓ أُمَّةٍ۬ وَإِنَّا عَلَىٰٓ ءَاثَـٰرِهِم مُّهۡتَدُونَ (٢٢)
“O forse, prima di questo, demmo loro una Scrittura alla quale si attengono? No, dicono piuttosto: “Abbiamo trovato i nostri avi far parte di una comunità, noi seguiamo le loro orme”. “
(Corano, Sura al-Zukhruf, Gli Ornamenti d’Oro, 43: 21-22)
Nuovamente poterono soltanto ricorrere al seguire cieco i padri, dunque Allah, l’Altisimo, dice:
قَـٰلَ أَوَلَوۡ جِئۡتُكُم بِأَهۡدَىٰ مِمَّا وَجَدتُّمۡ عَلَيۡهِ ءَابَآءَكُمۡ‌ۖ قَالُوٓاْ إِنَّا بِمَآ أُرۡسِلۡتُم بِهِۦ كَـٰفِرُونَ (٢٤)
“Diceva [l'ammonitore]: “Anche se vi portassi una Guida migliore di quella che seguivano i vostri avi?”. Rispondevano: “Invero non crediamo in quello con cui siete stati inviati”.”

(Corano al-Zukhruf, Gli Ornamenti d’Oro, 43:24)
e l’unica risposta fu un rifiuto aperto, siccome non sapevano rispondere alla domanda.

tradotto dall'Introduzione al testo The Journey of the Strangers Ibn Rajab al-Hanbali & Abu Bakr Al-Ajurri

Se vuoi acquistare il libro in inglese
http://www.darussalam.com/product_info.php?products_id=1603

15 Jun 2011

Le Virtù del digiunare in estate

di Ibn Rajab al-Hanbali

Ibn Rajab ha commentato le virtù del digiunare nel caldo in ‘Lata’if al-Ma’arif (p 272-273):
“...E tra gli atti di adorazione la cui ricompensa sarà moltiplicata è il digiunare durante i giorni estremamente caldi, e ciò a causa della sete che si prova nel caldo del mezzogiorno. Questo è il motivo per il quale Mu’adh bin Jabal espresse il suo rimpianto sul letto di morte di non poter più provare l’esperienza della sete di mezzogiorno, come facevano altri dei primi musulmani.
E fu raccontato che Abu Bakr digiunava in estate e non in inverno, e ‘Umar consigliò a suo figlio ’Abdullah in letto di morte: “Cerca di acquisire le caratteristiche della fede,” e la prima cosa che menzionò fu il digiunare nell’intenso caldo estivo.
E al-Qasim bin Muhammad disse che ‘A’ishah digiunava nel caldo intenso, e gli fu chiesto: “Cosa la spingeva a fare questo?” Egli rispose: “Sfruttava i giorni prima della morte.” Ed alcune delle donne più pie sceglievano i giorni più caldi per digiunare, dicendo: “Se il prezzo fosse basso, tutti comprerebbero,” volendo alludere al fatto che di compiere azioni che soltanto pochi erano capaci di fare a causa delle difficoltà che comportano, ciò indica la grande ambizione che queste donne possedevano.
E Abu Musa al-Asha’ri era su un’imbarcazione, quando […] qualcuno gli disse: “Lascia che io ti dica una regola che Allah ha fatto su Se Stesso: chiunque è assetato per amore di Allah durante una giornata molto calda ha il diritto che Allah lo disseti il Giorno della Resurrezione.” Così Abu Musa ricercava i giorni durante i quali sembrava quasi che il caldo cuocesse, e digiunava proprio in quei giorni.
Ka’b disse che Allah (subbhanau wa taala) aveva detto a Musa (pace su di lui): “Mi sono riproposto che chiunque sarà assetato per amor Mio, lo disseterò nel Giorno della Resurrezione,” e altri dissero che è scritto nella Torah: “Buona novella per colui che è affamato per anticipare il Grande Giorno in cui avrà la propria fame rassaziata, e buona novella per chiunque sia assetato per anticipare il Grande Giorno in cui sarà dissetato.” Al-Hasan disse: “Una fanciulla del Paradiso parlerà al wali di Allah (swt) mentre egli giace accanto ad ella sulla sponda di un fiume di miele in Paradiso mentre ella gli porge un bicchiere della bevanda più dolce, ed ella gli chiede: “Sai che giorno Allah ci ha fatti sposare? Egli ti vide in un lungo giorno d’estate mentre eri assetato nel calore di mezzogiorno, Egli chiamò gli angeli e disse loro: “Guardate il Mio servo. Egli ha abbandoanto sua moglie, il piacere, il cibo e il bere a causa Mia desiderando qualcosa da Me. Testimoniate che L’ho pordonato”, ed Egli ti perdonò e ti donò me come sposa.”

E quando ‘Amor bin ‘Abd Qays viaggiò da Basrah a Sham, Mu’awiyah gli chiedeva di dirgli di cosa aveva bisogno. Egli rifiutava di chiedere ed infine diceva: “Tutto ciò di cui ho bisogno è ritornare al calore di Basrah e rendere il digiuno un pochino più duro, siccome è troppo facile nelle tue terre.”
E al-Hajjaj stave percorrendo un giorno la distanza tra La Mecca e Medina. Ad un certo punto tirò fuori la cena ed invitò un beduino a banchettare con lui, ed il beduino rispose: “Sono stato invitato dall’Uno che è migliore di te ed ho accettato l’invito.” Egli chiese: “ E di chi si tratta?”. L’uomo replicò: “Allah (swt) mi ha invitato a digiunare, ed io ho digiunato.” Al-Hajjaj chiese: “Durante questa giornata così calda?” L’uomo rispose: “Sì, sto digiunando per anticipare un giorno ben più caldo.” Al-Hajjaj disse: “Dunque mangia oggi e digiuna domani.” L’uomo replicò: “ Soltanto se potrai garantirmi che vivrò fin domani.” Al-Hajjaj disse: “Questo non è in mio potere.” L’uomo disse: “Allora come puoi chiedermi di fare qualcosa adesso quando non puoi garantirmi il mio futuro?”
E una volta Ibn ’Umar era in viaggio con alcuni compagni, essi videro un pastore e lo invitarono a mangiare. Egli disse: “ Sto digiunando.” Ed Ibn ‘Umar disse: “ Stai digiunando in questo caldo, e mentre sei qui tra piante e pecore?” Il pastore replicò: “Sto sfruttando i giorni che mi restano.” Ibn ‘Umar fu impressionato da questa risposta e disse:” Potresti venderci una delle tue pecore? Ti daremo da mangiare della sua carne quando interromperai il digiuno, e ti pagheremo pure.” Il pastore disse: “Non mi appartiene. Appartiene al mio padrone.” Ibn ’Umar disse:” Cosa direbbe il tuo padrone se tu gli raccontassi che è stata mangiata da un lupo?” Il pastore alzò il suo dito al cielo e disse:” “E cosa direbbe Allah?” Ibn ‘Umar continuò a ripetere la frase che il pastore stava dicendo, e quando arrivò alla città, andò dal padrone del pastore e comprò la pecora da lui. Poi liberò il pastore e gli diede la pecora in dono.

E Ruh bin Zinba’ stava viaggiando tra Mecca e Madina un giorno molto caldo. Un pastore che viveva su una montagna gli si avvicinò, ed egli gli disse: “Vieni a pranzo con me, o pastore.” Il pastore rispose: “Sto digiunando.” Ruh disse a sua volta: “Digiuni con questo caldo?” Il pastore replicò: “Dovrei far scorrere via i miei giorni inutilmente?” Dunque Ruh rispose: “Hai sfruttato saggiamente i tuoi giorni, o pastore, mentre Ruh bin Zinba li ha sprecati.”
E Ibn’Umar soleva digiunare dei giorni extra fino allo svenimento, che gli causava l’interruzione del digiuno. E l’Imam Ahmad digiunava fino a stare male, e si sciacquava il volto con dell’acqua. Gli fu chiesto riguardo il digiuno nei giorni molti caldi, e rispose: “Non c’è nulla di sbagliato nel bagnare un’asciugamanoe strizzarla per far colare dell’acqua su se stessi per raffreddarci.” Ed il Profeta (pace su di lui) soleva versare dell’acqua sulla sua testa mentre digiunava.

E Abu ad-Darda diceva: “Digiunate nei giorni molto caldi in anticipazione del Giorno della Resurrezione, e pregate due rak’at nel buio della notte in anticipazione del buio della tomba.” Ed è raccontato in due Sahih che egli disse: “Ci avete visti con il Messaggero di Allah (che la pace e la benedizione di Allah siano su di lui) in alcuni giorni davvero molto caldi, ed un uomo si teneva la mano sulla testa dovuto all’intensità del caldo, eppure nessuno di essi digiunava tranne il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) ed ‘Abdullah bin Rawahah.” E la narrazione di Muslim afferma che Abu ad-Darda disse: “Era durante il Ramadhan.”
Quando coloro che digiunano per Allah nel caldo sono pazienti nonostante la sete intensa, Egli mette un cancello specifico del Paradiso per loro. Questo cancello è chiamato Rayyan, e chiunque entrerà attraverso di esso berrà, e chiunque berrà dopo essere entrato non avrà mai più sete. Quando si entra attraverso di esso, sarà chiuso, e nessuno vi entrerà eccetto loro...”

Che Allah mi perdoni per ogni errore di interpretazione amin