30 Apr 2009

Il PURO MONOTEISMO predicato dal Profeta (pace e benedizioni di Allah ta'ala su di lui) ed i primi martiri dell'Islam

Il Monoteismo predicato da Mohammed (pace e benedizioni di Allah su di lui) agli albori dell’Islam….un po’ di storia!

Il popolo meccano era un popolo di idolatri. Il messaggio islamico di Puro Monoteismo predicato dal Profeta Mohammed (su di lui la pace e le benedizioni di Allah ta’ala) non era compatibile con l'ideologia meccana.

I leaders coreisciti godevano di provilegi e di un potere ben saldo e non volevano affatto che si diffondesse quest'ideologia del monoteismo e della fratellanza...tutto ciò era troppo diverso dalla mentalità oligarchica vigente!

Lo stesso era avvenuto ai tempi di Gesù (su di lui la pace) vi ricordate? Il suo comunismo, e la sua bontà, le sue idee ritenute troppo rivoluzionarie erano temute dai potenti, che come al solito temono l’uguaglianza e pensano che troppo potere in mano al popolo sfoci in mancanza di potere nelle loro di mani! Per questo fu tramato contro di lui.

Il Messaggero Mohammed (su di lui la pace e le benedizioni di Allah ta’ala) predicava il Puro Monoteismo, in arabo Tawhid, e l'impotenza di tutti gli altri dei e idoli che erano venerati a Mecca e che erano fonte di notevoli guadagni per i capi Coreisciti. Se avessero davvero distrutto tutti gli idoli e le statue a Mecca, che era luogo di pellegrinaggio molto famoso, avrebbero perso il primato di Mecca come centro commerciale e allo stesso tempo di “capitale religiosa”.

Anche socialmente e moralmente l'Islam ampliava gli orizzonti.

La donna acquisì molti più diritti di quanti ne avesse mai avuti in qualsiasi altra società. Adesso ella godeva di diritti e doveri, aveva il "diritto alla vita" cosa che ci sembra scontata adesso ma che invece nella società del tempo non lo era affatto, visto che spesso le neonate femmine erano seppellite vive! Non poteva essere offerta in sposa a meno che non fosse lei stessa a scegliere o ad accettare un pretendente che si faceva avanti; acquisì il diritto di disporre dei proprio denaro, del mahr (del dono nuziale), del denaro guadagnato col suo lavoro e di ricevere una sua parte di eredità.
Anche lo schiavo acquisì dei diritti, soprattutto il diritto al rispetto, ad essere ben nutrito ed abbigliato. Si bandiva la fornicazione come maggiore tra i peccati.
 
I notabili mandarono una delegazione allo zio del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) affinché intercedesse per loro promettendogli onori e ricchezze, ma il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) rifiutò.

Cominciarono allora i primi martirii.

Si citino alcuni casi per fornire un'idea...come quello di Bilal, uno schiavo nero convertito all'Islam, venne torturato dal suo padrone. Disteso sulla sabbia rovente con un macigno sul petto gli veniva chiesto di negare la sua credenza in un unico Dio e di dichiarare invece di adorare gli idoli. Eppure resistette finché fu riscattato da un fedele.

E Sumaya bint Khabbab, la prima martire dell'Islam. Ella non uscì viva dal martirio, fu ferocemente massacrata da uno dei peggiori nemici dell'Islam.

Nonostante tutto, nonostante i martirii, le persecuzioni, i boicotaggi, il gruppetto di fedeli cresceva di giorno in giorno.

I primi "ritornati" all'Islam hanno davvero sofferto molto, purtroppo tutto questo non ci viene raccontato nei libri di scuola dove al contrario l'Islam appare come una religione cruenta e sanguinaria.

Per questo motivo piuttosto che leggere libri di orientalisti, è bene rivolgersi a delle fonti ufficiali, prime in fila il Corano e la Sunnah.


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