Ci sono dei tempi speciali durante
il Ramadan in cui Allah
Timorati staranno tra i giardini e le fonti,
prendendo ciò che il Signore darà loro, poiché in passato
facevano il bene,
dormivano poco di notte,
e all'alba imploravano il perdono
(Sura Adh-Dhariyat, Quelle che spargone, 51:15-18)
Coloro i quali hanno sprecato tempo
prezioso non facendo nulla di benefico per se stessi e per la propria fede,
dovranno cercare di recuperare attendendo Laylat-al-Qadr. Coloro i quali perdono
tale notte hanno perso tanti benefici.
Laylat-al-Qadr va cercata nelle
ultime dieci notti di Ramadan, in particolare nelle notti dispari (21esima,
23esima, 25esima, 27esiam e 29esima se possibile)
Aisha (radiallahu ‘anha) narrò di aver chiesto: “O Messaggero di Allah!
Se riconosco Laylat-al-Qadr cosa devo dire?” Egli le rispose: “Dì, Allahumma
innaka ‘affuwwun tuhibbul ‘afwa fa’ fu ‘anni” O Allah tu sei Colui che sempre
perdona, e Tu ami perdonare, dunque perdonami.” [Ahmadn e At-Tirmidhi,
Al-Albani: Sahih]
La
prima condizione per i nostri atti di adorazione è di eseguirli con
sincerità verso il nostro Creatore. Coloro che digiunano non per timore di
Allah, ma solo per motivi familiari, non avranno altra ricompensa che il
proprio digiuno. I Salaf compivano degli atti di ibada in segreto per paura di
cadere nel peccato dell’esibizionismo. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui)
aveva molto volte accentuato l’importanza del compiere atti di ibada
per fede e nella speranza della ricompensa.
(Sura 97:1-5 da
Corano.it)
Al-Qadr
Invero lo abbiamo fatto scendere nella Notte del Destino.
E chi potrà farti comprendere cos'è la Notte del Destino?
La Notte del Destino è migliore di mille mesi.
In essa discendono gli angeli e lo Spirito*, con il permesso del
loro Signore, per [fissare] ogni decreto.
*[ “lo Spirito”: con questo termine
Allah (gloria a Lui l'Altissimo) designa,
nel Corano l'angelo Gabriele (pace su di lui) ]
È pace, fino al levarsi dell'alba.
Allah subbhnahu wa ta’ala ha benedetto
il mese di Ramadan con Laylat-al-Qadr. L’alto status di questa notte è spiegato nella sura Al-Qadr che Allah ta’ala ha fatto scendere
ed anche in numerosi ahadith come quelli di Abu Hurayra (che Allah ne sia
compiaciuto) che disse: “ll Messaggero di
Allah (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “È giunto il Ramadan, un mese Benedetto in cui Allah vi ha
ordinato di digiunare, durante il quale I cancelli del Paradiso sono paerti e I
cancelli dell’Inferno sono chiusi, e i demoni sono incatenati. Il mese in cui
vi è una notte che è
migliore di 1000 mesi, e chiunque sia privato della sua generosità, ne è invero deprivato.”
Narrato da al-Nasa’I,2106;
Ahmad, 8769. Classificato come sahih da Al-Albani in Sahih al-Targhib, 999.
E
Abu Hureyra (che Allah ne sia compiaciuto) disse: “Il Messaggero di Allah (pace
e benedizioni su di lui) ha detto: ‘Chiunque trascorra Laylat-al-Qadr in
preghiera per fede e nella speranza
della ricompensa, avrà perdonati tutti i peccati
precedenti.” Narrato da al-Bukhari, 1910, Muslim, 760. http://islamqa.info/en/13480
Come
si comportavano i Salaf durante queste ultime dieci notti? Ecco un interessante
audio
Bismillaah
wa -Alhamdulillaah wa Salaatu wa Salaam ‘alaa Rasulillaah ‘amma ba’d
Questo
mese è il mese del Corano. In modo particolare le notti e le ultime
dieci notti ancora maggiormente. Prima di accingersi alla lettura/recitazione
del Corano, è necessario purificare le proprie intenzioni. Il
nostro scopo principale dovrebbe essere quello di recitare tanto Corano. Bisogna
recitarlo col cuore, cuore si dice qalb in arabo. Qalbi è il posto che riceve quello che Allah Subbhnahu wa ta’ala ha
rivelato. Bisogna sentire e ragionare col qalb cioè col cuore, il cuore che vuole ascoltare e recitare il Corano e
che riconosce i benefici della recitazione del Corano. Bisogna avere un cuore
vivo! Che non riesce a mescolarsi con nessun atto di innovazione perché tutto questo non potrebbe fare altro che portare via del tempo alla
recitazioen del Corano. E ci allontanerà dai versi del Corano. Ai
tempi dei Compagni, ognuno verificava quanto Corano l’altro avesse memorizzato
perché essi sapevano l’importanza del Corano e seguivano il monito del
Profeta (pace e benedizioni su di lui) che li aveva ammonite che il Corano non
va mai abbandonato perché coloro che boicottano il
Corano, lo dimenticaranno. Recitare il Corano specialmente durante la preghiera
ci sprona a non dimenticarlo e a ponderare sul significato delle ayat che
stiamo recitando. Se non lo si recita, lo si dimentica .
In
questo mese benedetto in particolare durante le ultime dieci notti, dovremmo
recitare tanto Corano, tanto quanto posibile, ripetere la recitazione del
Corano quanto più possibile. Il Profeta (pace
e benedizioni su di lui) ammonì: “Che stiano attenti
coloro che dicono ho dimenticato questo verso e tal altro!” Se un individuo non
lotta per recitare il Corano ogni volta possibile, purtroppo finirà per dimenticarlo e per abbandonarlo. Il Corano va studiato, non
c’é invidia permessa eccetto che in due casi, tra cuii caos dell’individuo
che ha memorizzato molto Corano e che trascorre giorno e notte a recitare il
Corano e Allah loda coloro che recitano il Corano quando pregano.
Un
hadith famoso è quello di uno dei Compagni che si recò dal Profeta (pace e
benedizioni su di lui) per chiedergli
come recitare il Corano. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli
raccomandò di recitarlo in un mese. Ma quest’uomo si recò nuovamente dal Profeta
(pace e benedizioni su di lui) dicendogli che poteva fare di meglio, dunque il
Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli raccomandò di recitarlo in 7 giorni.
L’uomo si recò nuovamente dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) dicendogli
che poteva ancora fare di meglio ed egli gli rispose di recitarlo in 5 giorni.
L’uomo voleva fare ancora di meglio ma il Profeta (pace e benedizioni su di
lui) gli rispose che coloro che recitano il Corano in meno di tre giorni, non riusciranno
a capire per bene il significato del fiqh del Corano. Così alcuni dei Sahaba solevano
terminare il Corano in tre giorni, oppure tra due venerdi. I Compagni solevano
aderire al Corano, recitarlo quanto più potevano e agire in base al Corano, dunque
non mera recitazione ma messa in pratica e agire di conseguenza. Possa Allah ta’ala
rendere facile questa pratica dei Salaf ai fedeli di oggi amin
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