25 Jul 2010

Come i figli possono onorare i genitori

Lode sia ad Allah

I diritti dei genitori sui figli potrebbero essere facilmente sintetizzati nel modo seguente:
che vengano trattati con rispetto in qualsiasi faccenda, che ci si comporti verso di loro in modo molto gentile siccome Allah dice (interpretazione del significato):

“Abbiamo ordinate all’uomo la bonta’ verso i genitori: sua madre lo ha portato con fatica e con fatica lo ha partorito.[…]” Surah al-Ahqaag 46:15

“Ordinammo all’uomo di trattare bene suo padre e sua madre[…]” Surah al-Ankabut 29:8

“[…]sii comunque cortese con loro in questa vita[…]” Surah Luqmaan 31:15

Sheiykh al-Sa’di (che Allah ne abbia misericordia) disse: “di trattare bene suo padre e sua madre”, significa : trattarli gentilmente in ogni circostanza, nelle parole e nelle azioni. (Tafsir al-Sa’di,p.524)

Uno degli atti di riguardo e di rispetto più importanti che il figlio è richiesto di fare verso i genitori, è quello di obbedirgli, di fare quello che gli chiedono e di non fare quello che gli hanno chiesto di evitare. Dunque se il padre chiede di fare qualcosa, egli dovrebbe affrettarsi a fare ciò che gli viene chiesto, e se al contrario gli chiede di non fare qualcosa allora, dovrebbe affrettarsi ad interromperla, a patto però che tutto ciò non contraddica gli ordini di Allah e che non gli venga chiesto di disobbedire ad Allah.

Inoltre può fare dei du’a’’ (suppliche) per gli stessi e pregare affinché vengano perdonati per eventuali peccati, specialmente quando ormai anziani e deboli, hanno bisogno di qualcuno che li tratti dolcemente e si occupi dei loro bisogni primari. Allah dice (interpretazione del significato):

“Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro ’uff!’ e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto,

e inclina con bontà, verso di loro l’ala della tenerezza; e di’: “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo.” (Surah al-Isra, 17:23-24)

Allah ci ha fornito svariati esempi nel Suo Libro di come rispettare e trattare col dovuto riguardo i genitori. Allah dice del Suo servo Yahya ibn Zakariya (interpretazione del significato):

“O Giovanni, tienti saldamente alla Scrittura’ . E gli demmo la saggezza sin da fanciullo,

Tenerezza da parte Nostra e purezza. Era uno dei timorati,

Amorevole con i suoi genitori, ne’ arrogante, ne’disubbediente.

Pace su di lui nel giorno in cui nacque, in quello della sua morte e nel giorno in cui sara’ risuscitato a [nuova] vita.” (Surah Maryam, 19:12-15)

Ibn Jarir al-Tabari (che Allah ne abbia misericordia) disse: ‘Qui Allah dice: “E amorevole con i suoi genitori”, che significa che era pronto ad obbedirgli, amorevole nei loro confronti e niente affatto disobbediente.

“e non era né arrogante né disubbediente” qui Allah ci informa che non era orgoglioso al punto tale da non obbedire Allah e i suoi genitori, ma piuttosto umile e remissivo verso Allah e i suoi genitori, facendo ciò che gli veniva comandato di fare ed evitando ciò che gli era vietato. Non disubbidì mai al suo Signore né ai suoi genitori. (Tafsir al-Tabari, 16/58)

Ed Allah disse del Suo servo Gesù (figlio di Maria, interpretazione del significato):

“[Gesu’ ] disse: In verità sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta.

Mi ha benedetto ovunque sia e mi ha imposto l’orazione e la decima finché avrò vita,

E obbediente verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile.” (Surah Maryam 19: 30-32)

Ibn Kathir (che Allah ne abbia misericordia) disse: “Le parole: ‘E obbediente verso mia madre’ significa: e Egli mi ha ordinato di mostrarmi obbediente verso mia madre. Questo e’ menzionato subito dopo l’obbedienza al suo Signore, perche’ Allah spesso menziona il decreto di devozione verso di Lui e di essere rispettoso verso i propri genitori insieme, come nei versi dove Egli dice: (interpretazione del significato):

“E il tuo Signore ha decretato che tu non veneri altri che Lui. E che tu sia obbediente verso i tuoi genitori: (Surah al-Isra’ 17:23)

“Rendete grazie a Me e ai vostri genitori. Il destino ultimo è verso di me.”( Surah Luqmaan 17:23)

E le parole “e non mi ha fatto né violento né miserabile” si interpretano nel modo seguente: Egli non mi ha reso né arrogante né troppo orgoglioso per venerare ed obbedire Lui ed onorare mia madre, e questo sia destinato. Tafsir Ibn Kathir, 3/121

 

Dopo la morte dei genitori, il figlio può ancora compiere atti di devozione, tipo i seguenti:

1- Se è benestante, e i suoi genitori avevano dei debiti, può sdebitarli saldando il debito in loro vece.

2- Se è benestante e i suoi genitori non hanno fatto l’Hajj (pellegrinaggio a La Mecca), potrebbe fare l’Hajj in loro vece, oppure pagare qualcuno che lo faccia in loro vece.

3- Può pregare Allah che li perdoni e pregare per la misericordia di Allah. Allah dice (interpretazione del significato):” e di’ ‘O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo.” (Surah al-Isra, 17:24)

4- Shaykh Ib Sa’di (che Allah ne abbia misericordia) disse: ciò significa, pregare per la grazia, quando sono vivi e quando sono morti (Tafsir al-Sa’di, p.524)

È stato narrato da Abu Hurayra che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: “Un fedele può essere elevato ad un certo livello del Paradiso e chiedersi: “Come mai mi trovo qui?” E gli verrà detto: “A causa di tuo figlio che prega per il tuo perdono.” Narrato da Ibn Maajah, 3660; classificato come sahih da al-Albani in Sahih al-Jami, numero 1617. Questo è applicabile se il figlio ha raggiunto l’età del discernimento e può lavorare. Ma se il figlio è giovane e non comprende ancora bene le cose, non è applicabile.

Un esempio di come i pii predecessori onoravano i loro genitori è quello di ‘Abd-Allah ibn ‘Umar (che Allah ne sia compiaciuto):

È stato narrato da ‘Abd-Allah ibn Dinar da ‘Abd-Allah ibn ‘Umar che un uomo dei Beduini lo incrociò sulla strada verso Mecca. ‘Abd-Allah lo salutò con il saluto di pace, facendolo poi accomodare sull’asino che stava cavalcando e gli diede un turbante che stava indossando sul capo. Ibn Dinar disse: "Possa Allah guidarti, sono soltanto Beduini, quest’uomo si sarebbe accontentato anche di meno.”’Abd–Allah disse: “Il padre di questo uomo era un amico di ‘Umar ibn al-Khattab e ho udito il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) dire: “Il miglior atto di gentilezza del figlio è quello di stringere legami (di amicizia) con coloro i quali erano amici di suo padre”. Narrato da Muslim, 2552.

[...]

Abu Hurayra fu nominato responsabile di Medina da Marwaan. Egli visse in Dhu’l- Hulayfah (10 chilometri circa lontano da Medina), sua madre viveva in una casa ed egli in un’altra. Quando egli voleva uscire, si avvicinava alla sua porta e le diceva: “La pace sia con te, madre mia, e la misericordia di Allah e le Sue benedizioni”. Ed ella gli rispondeva: “E conte, figlio mio, e la misericordia di Allah e le Sue benedizioni”. Ed egli aggiungeva: “Possa Allah avere misericordia di te, perché tu mi hai allevato quando ero piccolo.” Ed ella gli rispondeva: “Possa Allah avere misericordia di te perché tu ti sei preso cura di me quando sono diventata anziana”. Ogni qualvolta voleva entrare, faceva lo stesso.

E Allah sa meglio

Tradotto da Islam Q&A

 

 

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