I
diritti della moglie possono essere così riassunti:
Dote: alla moglie spetta ricevere una dote (mahr)
da parte del marito senza la quale il contratto di matrimonio non è considerato valido[1]. La dote
non puo’ essere richiesta indietro in caso di divorzio, salvo in alcune
circostanze oppure se la è la moglie che decide di renderla, come
indicato da Allah nel Corano:
“E
date alle vostre spose la loro dote. Se graziosamente esse ve ne cedono una
parte, godetevela pure e che vi sia propizia”(4:4)
Contributo
finanziario:
il marito è tenuto a soddisfare nel limite dei suoi mezzi e delle
sue capacità, tutti i bisogni essenziali e di base della moglie, dei
bambini e dell’intera famiglia.
Allah
l’Altissimo dice nel Corano:
“L’agiato
spenda della sua agiatezza, colui che ha scarse risorse spenda di quello che
Allah gli ha concesso, Allah non impone a nessuno se non in misura di cio’ che
Egli ha concesso. Allah fara’ seguire il benessere al disagio”(65:7)
Al
fine di promuovere la generosità verso la moglie, l’Islam considera questo
contributo finanziario come un’opera di carità e come tale essa viene ampiamente
ricompensanta da Allah. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse a Sa’ad
ibn Abi Waqas: “Di tutto quello che spendi per la tua famiglia cercando la
soddisfazione di Allah, Allah ti ricompenserà, anche se si tratta soltanto di un boccone
di cibo che metti in bocca a tua moglie.” (Bukhari, Hadith n. 3721)
Se
il marito è avaro e non fornisce alla moglie sufficiente denaro, lei
ha il diritto di prelevare, per sé e i figli, una quantità ragionevole dei fondi di proprietà del marito. Ciò si basa sull’hadith in cui Hind bint
‘Utbah disse: “O Messaggero di Allah, in verità Abu Sufyan è avaro e non ricevo da lui denaro a
sufficienza per soddisfare me e il bambino, tranne quello che prendo dai suoi
risparmi senza che lui lo sappia”. Così egli (pace e benedizione su di lui) disse:
“Prendi quello di cui necessiti per te e il bambino in quantità ragionevole.” (Bukhari, hadith n. 5049)
Non
farle del male: Questo
rappresenta uno dei principi basilari dell’Islam. Fare del male a degli estranei
è
haram, dunque è tantomeno inammissibile con la propria moglie.
Fu narrato da ‘Ubaadah ibn Al-Saamit che il
Messaggero di Allah (pace e benedizioni) ordinò: “Non ci dovrebbero essere né il
nuocere né l’essere danneggiati.” (Narrato da Ibn Maajah, 2340)
Protezione
dei segreti della moglie: il marito ha l’obbligo di non rivelare nessuna delle
mancanze o delle imperfezioni della moglie e di mantenere segreto tutto ciò che vede e che lei gli confida.
Nell’Islam, il rapporto intimo fra marito e moglie è protetto e tenuto in gran conto; i
rapporti coniugali sono sacri nell’Islam, come si deduce dalle indicazioni del
Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui): “Una delle situazioni
peggiori agli occhi di Allah nel Giorno della Resurrezione è quella di un uomo, che dopo aver avuto un
rapporto intimo con la propria moglie, va in giro a raccontare i suoi segreti
agli altri.”
(Muslim, hadith n. 1437)
Uguaglianza
e imparzialità: se un uomo è sposato con più di una moglie, egli deve essere in grado
di provvedere in maniera uguale a ciascuna di esse, offrendo loro un livello
equivalente di alloggio e vestiario; deve inoltre suddividere in egual misura
il tempo che passa con ciascuna di loro. Qualunque ingiustizia su quest’aspetto
del matrimonio è rigorosamente proibita, come indicato dal Messaggero di
Allah (pace e benedizioni su di lui):
“Chi
ha due mogli e non le tratta in maniera uguale, nel Giorno del Giudizio comparirà paralizzato per metà ” (Nisa’i, 7:63)
Trattamento
giusto e gentile: il marito deve trattare giustamente la moglie e la famiglia. Egli deve
dimostrarle cura, bontà e risolvere ogni problema in base alle sua capacità; inoltre deve essere paziente nei
confronti delle mancanze e delle imperfezioni della sua sposa e questo con lo
scopo di compiacere Allah sia in questa vita che in quella futura. Il marito
deve consultarsi con la moglie per quanto riguarda le questioni di vita
quotidiana e i bisogni e programmi del futuro. È sua responsabilità assicurare e fornire alla moglie e alla
famiglia tutto quanto sia necessario per ottenere un ambiente familiare e
condizioni sociali tranquille. Il Messaggero (pace e benedizioni su di lui)
disse:
“I
credenti con la fede più completa sono quelli con il carattere
migliore, e i migliori tra di voi sono quelli che sono migliori con le proprie
mogli.” (Tirmidhi,
hadith n.1162)
Protezione
e salvaguardia: il marito, sempre
in base alle sue capacità, non deve porre i membri della sua
famiglia o la moglie in situazioni immorali o peccaminose. Ciò è basato sulle istruzioni del versetto del
Corano:
“O
credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie da un fuoco il cui
combustibile saranno uomini e pietre e sul quale vegliano angeli formidabili,
severi, che non disobbediscono a ciò che Allah comanda loro e che eseguono
quello che viene loro ordinato.”(66:6)
Egli
deve proteggere il patrimonio e la proprietà privata della moglie e non ha il permesso
di utilizzare i suoi fondi monetari o i possedimenti personali della stessa senza
la sua approvazione, né può intromettersi in nessun affare finanziario
della moglie senza il suo consenso.
[1] I fuqarah hanno opinioni diverse a tale
riguardo. La maggior parte ritiene che la dote non sia una condizione
essenziale del contratto matrimoniale,
quanto piuttosto una consequenza del contratto. Se il contratto di matrimonio è
redatto senza alcuna menzione del mahr, è ancora valido, per quello che Allah
dice in sura Al-Baqarah, 2:236
Jazakillah kheir alla sorella Aisha che ha tradotto da questo testo:˚Âdil Fathî ˚Abd Allâh
ReplyDeleteAMO MIA MOGLIE
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"Persuadi tua moglie che è la sposa ideale"
Alcuni mariti credono che l’abbondanza di consigli e di suggerimenti rivolti alla loro moglie potranno farla cambiare. Succede che si lamentino dicendo: “Ho fatto del mio meglio perché fosse virtuosa, ma non sono riuscito a cambiare nulla del suo comportamento”.
Questo marito non ha saputo adottare la maniera adeguata di comportarsi con sua moglie, così non ha potuto correggere i suoi difetti.
Se passi il tuo tempo a criticare qualcuno per un dato comportamento, smetterà per questo di agire in tal modo?
La risposta è negativa. Poiché la persona cui vengono rivolte costantemente critiche finisce per non preoccuparsene più.
Invece, si sentirà accusata e vilipesa. Per questo, cercherà con tutti i mezzi di difendere la propria persona e di provare la propria innocenza.
Coloro che seguono tale metodo con le loro spose sono votati al fallimento. Se vuoi essere felice con tua moglie, rivolgile dei bei complimenti e falle sentire che è la sposa ideale.
Se vuoi criticare qualche suo comportamento, fallo con delicatezza, e dopo averla lodata su altre cose che ha compiuto con successo. In questo modo, ella sarà disponibile e amabile.
sono de Catolico di Rwanda.mi piace tanto l'articolo.E un segno vivo di que Islam ha anche consienza dei diritti della moglia.ci vuole sole un buon uso di Coran. E unsantismo Libro claro soppra il respecto delle donne. Grazie
ReplyDeleteRURANGWA