17 Jan 2011

La donna musulmana ed il suo Rabb (Signore): esempi di comportamento della donna musulmana ideale

La donna fedele è vigile. Una delle caratteristiche prominenti e distintive della donna musulmana è la sua profonda fede in Allah (subbhnau wa taala), e la sua sincera convinzione che qualsiasi cosa succeda in questo Universo, e qualunque cosa capiti agli esseri umani, accade soltanto per volontà e decreto di Allah (subbhanu wa taala); qualsisasi cosa capiti ad un individuo non potrebbe essere evitato, e qualsiasi cosa non capiti, non sarebbe mai potuta accadere. Una persona non ha altra scelta in questa vita se non di lottare per rimanere sulla strada giusta e fare buone azioni (atti di adorazione ed altre opere) con qualsiasi mezzo a disposizione, riponendo tutta la fiducia in Allah (subbhnau wa taala), sottomettendosi al Suo volere, e credendo che ha bisogno dell’aiuto e del supporto di Allah (subbhanau wa taala).
La storia di Hajar offre alla donna musulmana il migliore ed il più splendido degli esempi di fede profonda in Allah e fiducia sincera in Lui. Abramo (pace su du di lui) la lasciò [dove oggi vi è] presso la Ka’bah a Mecca, proprio al punto in cui vi è la fonte di Zamzam, a quel tempo non vi dimorava nessuno e non vi era nessuna sorgente d’acqua. Hajar non aveva nessuno con lei a parte suo figlio Ismaele (pace su di lui). Chiese ad Abramo (pace su di lui) pacatamente e senza farsi prendere dal panico: “È Allah (subbhnau wa taala) che ti ha ordinato di fare questo, O Abramo?”. Abramo (pace su di lui) rispose :”Sì”. La sua reazione riflesse la propria accettazione ed ottimismo: “Allora Egli non ci abbandonerà”. Riportatao da Bukhari in Kitab al-Anbiya.
La situazione era estrema: un uomo che lascia sua moglie con suo figlio neonato in una terra desolata, dove non vi erano piante, niente acqua, e nessuno, e ritornò nella lontana Palestina. Non lasciò nulla con lei se non un sacchetto di datteri ed una pelle riempita di acqua. Non fosse stato per la sua profonda fede e la fiducia in Allah (subbhanu wa taala) che riempì il cuore di Hajar, ella non sarebbe stata in grado di fronteggiare quella terribile situazione; ella sarebbe venuta meno subito, e non sarebbe diventata la donna il cui nome è e sarà ricordato per sempre notte e giorno da tutti coloro che compiono l’hajj (il pellegrinaggio) e la ‘umarah alla Casa di Allah (subbhanau wa taala), ogni volta che bevono l’acqua pura di Zamzam, e corrono tra di due monti di Safa’ e Marwah, come fece Hajar quel giorno in cui fu messa alla prova.
Questa profonda fede e presa di coscienza ha avuto ripercussioni stupefacenti sulle vite di uomini e donne musulmani: risvegliò le loro coscienze e gli ricordò che Allah (subbhanau wa taala) è testimone e sa ogni segreto, e che Egli è sempre con l’uomo dovunque egli sia.
Niente fornisce un’idea più chiara di quella presa di coscienza e timore di Allah (subbhanau wa taala) in tutti i tempi più della storia della giovane donna musulmana raccontata in Sifat al-Safwah e Watiyat al-A’yan e citato da Ibn al-Jawzi in Ahkam al-Nisai (pp. 441-442):
“Narrato da ‘Abdullah ibn Zayd ibn Aslam, da suo padre, da suo nonno, che disse:
“Quando stavo accompagnando ‘Umar ibn al-Khattab [uno dei Califfi dopo la morte del Profeta e dunque Amir al- Mu’minin] in pattuglia serale a Medina, egli si sentiva stanco, così si appoggiò ad un muro. Nel mezzo della notte, (udimmo) una donna dire a sua figlia: “Figlia mia, svegliati e mischia quel latte con dell’acqua”. La ragazza disse:” O madre, non hai sentuto il decreto dell’Amir al-Mu’minin (khalifa, capo dei credenti) oggi?”. La madre disse:”Di cosa si trattava?”. La ragazza disse: ”Egli ha ordinato a qualcuno di annunciare ad alta voce che il latte non va mischiato con l’acqua”. La madre disse: ”Alzati e mischia il latte con l’acqua; sei in un posto in cui ‘Umar non potrebbe vederti”. La ragazza disse a sua madre: ” Non posso obbedirGli (ad Allah) in pubblico e disubbedirGli in privato”. ’Umar udì il tutto e mi disse: “O Aslam, vai a vedere chi è questa ragazza, e a chi stesse parlando, e se ella è sposata”. Dunque mi recai in quel luogo, e seppi che non era sposata, l’altra donna era sua madre, e nessuna delle due aveva marito. Andai da ‘Umar e gli dissi quello che avevo scoperto. Radunò i suoi figli e gli disse:” Chi di voi ha bisogno di una moglie, così che io possa organizzargli un matrimonio? Se avessi intenzione di sposarmi, sarei stato il primo a sposare questa giovane donna”. ‘Abdullah disse: “ Ho già moglie”. ‘Abd al-Rahaman disse: “Ho già moglie”. Asim disse: ”Non ho moglie, lasciami sposarla”. Dunque ‘Umar combinò il matrimonio della giovane donna con ‘Asim. Ella diede alla luce una bambina, che crebbe per diventare la madre di ‘Umar ibn ‘Abd al-Aziz. Questo è il senso profondo di coscienza che l’Islam aveva radicato nel cuore di questa giovane donna. Ella era retta e ferma nelle sue azioni, sia in pubblico che in privato, perché ella credeva che Allah (subbhanau wa taala) era con lei in ogni istante ed udiva tutto. Questa è la vera fede, e questi sono gli effetti di quella fede, che la elevarono ad un livello di Ihsan. Una delle ricompemse immediate con cui Allah (subbhanu wa taala) la onorò fu questo matrimonio benedetto, uno dei cui discedenti fu il quinto Khalifa, guidato e retto : ‘Umar ibn ‘Abd adl ‘Aziz (che Allah ne sia compiaciuto)
La Aqidah (fede) della donna veramente Musulmana è pura e trasparente, incontaminata da ogni taccia di ignoranza, illusione o superstizione. Questa Aqidah si basa sulla fede in Allah (Subbhanau wa talal), l’Uno, L’Altissimo, L’Eterno, Che è capace di fare ogni cosa, Che è in controllo dell’intero universo, e Al Quale tutte le cose dovranno fare ritorno:
Di': “Chi [tiene] nella Sua mano il regno di tutte le cose? Chi è Colui che protegge e contro il Quale nessuno può essere protetto? [Ditelo] se lo sapete!”. Risponderanno: “Allah”. Di': “Com'è dunque che siete stregati?”. “ (Corano Sura al-Mu’minun, I credenti, 23:88-89)
Questa è la fede pura, profonda che fa aumentare il carattere della donna musulmana in forza, discernimeno e maturità, così che ella veda la vita com’ è realmente, che è luogo di test (messe alla prova) i cui risultati finali saranno resi noti nel Giorno che senza ombra di dubbio arriverà:
“ Di': “Allah vi dà la vita e poi vi dà la morte, quindi vi riunirà nel Giorno della Resurrezione. Non c'è dubbio in proposito, ma la maggior parte degli uomini non lo sa”. “ (Corano Al-Jathiya, La Genuflessa, 45:26)
“ Pensavate che vi avessimo creati per celia e che non sareste stati ricondotti a Noi?”.” (Corano Sura al-Mu’minun, I credenti 23: 115)
“Benedetto Colui nella Cui mano è la sovranità, Egli è onnipotente; Colui Che ha creato la morte e la vita per mettere alla prova chi di voi meglio opera, Egli è l'Eccelso, il Perdonatore.” (Corano Al-Mulk, La sovranità, 67:1-2)
Quel giorno, l’uomo sarà tenuto a dar conto delle proprie azioni. Se sono state buone, ciò sarà buono per lui, e se sono state cattive, sarà male per lui. Non vi sarà la minima ingiustizia:
“In quel Giorno ciascuno sarà compensato per quello che avrà meritato: in quel Giorno non ci sarà ingiustizia. Allah è rapido al conto” ( Corano Al-Ghafir, Il Perdonatore, 40:17)

Tradotto da Cinzia Amatullah del Cpitolo 1, del testo The Ideal Muslimah.
Ogni imperfezione è dalla mia ignoranza.

No comments:

Post a Comment