Martedi 30 Agosto 2011: Aid al Fitr
TAQABALA ALLAH MINNA WA MINKUM
Anche quest’anno il Ramadan è giunto al termine e molto velocemente subbhanAllah! Ed anche quest’anno siamo fieri di celebrare la nostra fine della fine del periodo del digiuno detta Aid al Fitr.
Senza offesa per nessuno e con nessuna pretesa di essere migliori di altri, sarebbe direi inutile imitare le festività dei non musulmani, e sarebbe deleterio per i Musulmani prendervi addirittura parte.
Noi Musulmani abbiamo le nostre celebrazioni, le nostre tradizioni e dobbiamo esserne davvero fieri, senza cercare di imitare gli altri nel modo di celebrare o nel modo di abbigliarsi.
Tradotto da:
The Rulings of Ramadaan
Author: Islamic Society of the University of Essex
da salafipublications
TAQABALA ALLAH MINNA WA MINKUM
Anche quest’anno il Ramadan è giunto al termine e molto velocemente subbhanAllah! Ed anche quest’anno siamo fieri di celebrare la nostra fine della fine del periodo del digiuno detta Aid al Fitr.
“Per ogni popolo c’è una festa e questa è la nostra festa” disse il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ad Abu Bakr (radiallahu’anhu). [Bukhari e Muslim]. Le parole: “la nostra festa” ricoprono un importante significato per i Musulmani siccome tali celebrazioni sono proprio le nostre e derivate solo ed esclusivamente dalla Shari’ah. Siccome in generale le vacanze derivano da tradizioni religiose, è molto importante che noi palesiamo grande gioia durante le nostre feste, radunandoci per sentire che sono proprio le nostre, e sentire che sono diverse dalle festività dei mushrik. Noi non celebriamo il Natale, Hanuka o altre festività pagane e i nostri ringraziamenti vanno ad Allah solo (che sia Glorificato).
[…] Dato che le festività hanno grande effetto sulla mente umana e sul comportamento, gli studiosi musulmani enfatizzano il concetto di diversità dai mushrik nelle nostre cerimonie.
Senza offesa per nessuno e con nessuna pretesa di essere migliori di altri, sarebbe direi inutile imitare le festività dei non musulmani, e sarebbe deleterio per i Musulmani prendervi addirittura parte.
Noi Musulmani abbiamo le nostre celebrazioni, le nostre tradizioni e dobbiamo esserne davvero fieri, senza cercare di imitare gli altri nel modo di celebrare o nel modo di abbigliarsi.
[…] È importante dire che per essere veramente diversi nelle nostre ceremonie, e soprattutto nel modo in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) voleva che fossimo, dovremmo seguire la Sunnah alla lettera. Questo farà di noi dei veri seguaci del Profeta (pace e benedizioni su di lui).
Dunque dovremmo anche essere consci delle bid’ah (innovazioni) purtroppo commesse (dagli stessi musulmani ignoranti in materia religiosa) durante tali ceremonie. Le bid’ah (innovazioni) vanno a spese della Sunnah (detti e modi del Profeta, pace su di lui) che ne viene rimpiazzata. Ibn Taymiyah ha detto: “Non c’è posto nel cuore allo stesso tempo per la Sunnah e la Bid’ah.” [Al-Iqtida]. Allah dice: (traduzione del significato):
“Di' (O Muhammad): “Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati. Allah è perdonatore, misericordioso”. (Corano, Sura al-Imran, La gente di Imran, 3:31)
Sunnah dell’Aid
1) È Sunnah abbigliarsi con gli abiti migliori per la festa dell’Aid. Fu narrato che Ibn ‘Umar soleva farlo insieme ad altri Compagni del Profeta (pace e benedizioni su di lui). [Fath al-Bari]
2) È obbligatorio (wajib) pregare la preghiera dell’Aid al Fitr. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e i suoi Compagni non smisero mai di farlo, e raggrupparono gente, persino donne durante il ciclo mestruale, bambini e anziani. [Bukhari e Muslim]
3) È Sunnah mangiare dei datteri prima di lasciare casa per la preghiera dell’Aid per mostrare che il periodo di digiuno è terminato. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva non lasciare casa per la preghiera dell’Aid se non dopo aver mangiato dei datteri. [Bukahri e Ahmad]
4) È Sunnah recitare il takbir ad alta voce lasciando la casa per recarsi verso il luogo di preghiera. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva recitarlo sino alla fine della preghiera. [Silsilat al-ahadith as-Sunnah]
5) Non c’è alcun hadith relativo a Rasulullah (pace e benedizioni su di lui) su cosa dovrebbe essere detto quando si reciti il takbir sulla strada per la preghiera, ma Ibn Mas’ud soleva dire quello che segue:
Allahu Akbar (due volte)
Laa Illaha Illallaaha
Allahu Akbar
Wa Lillahil Hamd [Narrato da Ibn Abi Shaybah]
6) La Sunnah delle preghiere delle Aid è di pregare nel musallah (posto alla scoperto) e non nella moschea. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) non ha mai pregato le preghiere dell’Aid nella moschea. Abu Sa’id (radiallahi ‘anhu) riferì: “Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva andare in un campo all’aperto per l’Aid al Fitr e l’Aid al Adha, e la prima cosa che faceva era pregare.” [Bukhari e Muslim]
7) Né l’adhan né l’iqamah vengono pronunciate. [Muslim]
Ibn Abbas riferì: “Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) pregava due raka’ah per l’Aid e non pregava né prima né dopo.” [Bukhari]
9) Jabir (radiallahu ’anhu) riferì: “Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) soleva ritornare dall’Aid al Fitr su un sentiero diverso da quello per il quale era andato.” [Bukhari]
10)È permesso ascoltare canti senza musica nel giorno dell’Aid specialmente per i bambini. [Bukhari e Muslim]
Bid’ah dell’Aid
Rappresentano un’innovazione in ambito religioso:
1) Radersi le barbe specialmente per l’Aid. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ci ha ordinato di non raderci le barbe; dunque è davvero una vergogna che, in questo bellissimo giorno in cui si dovrebbe dimostrare la differenza tra noi e i mushrik, alcuni musulmani si radino le barbe così da ‘sembrare puliti’ come i mushrik.
2) Imitare i mushrik nelle loro pratiche e abbigliamento, stringere la mano alle donne. […]
3) Ascoltare la musica nel giorno dell’Aid. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Ci saranno alcuni nel mio popolo che considereranno leciti l’adulterio, la seta indossata dagli uomini, bere intossicanti, e strumenti musicali.” [Bukahri, Abu awud e Bayhaqi]
4) Donne che non indossano l’hijab [appositamente per festeggiare]. Fare questo significa celebrare l’Aid commettendo uno tra i peccati maggiori.
5) Visitare i cimiteri in modo speciale nel giorno dell’Aid. È permesso visitare i cimiteri tutto l’anno dunque non dovremmo farne un evento particolare della festa dell’Aid.
6) Sprecare del denaro nel cibo invece di donarlo ai bisognosi.
Chiediamo ad Allah (Che sia Glorificato) ci aiutarci ad evitare ogni forma di Bid’ah e di guidarci nel seguire la Sunnah del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui).
Il Ramadan finisce con l’ Aid al Fitr?
Sicuramente avreste una risposta affermativa dalla maggior parte dei Musulmani, se chiedeste se il Ramadan abbia fine con la festa dell’interruzione del digiuno. Riguardo le ingiunzioni dell’astensione da cibo, bevande e contatto sessuale con il coniuge durante il giorno, si può facilmente accertate dal Corano e dagli Ahadith a tale riguardo. Comunque, quando si va ad investigare sulle ragioni che fanno del Ramadan una tale benedizione, se ne dedurrà che le lezioni apprese, dovrebbero rimanere con noi tutto l’anno. Prima di tutto il fatto che si trascorra il tempo tra l’alba e il tramonto negandoci di godere di alcuni bisogni normali e di alcuni piaceri di questo mondo, serve a sviluppare in noi stessi forza di volontà e auto-disciplina. Questo ci aiuterà a sviluppare la più preziosa delle virtù: ‘la pazienza’ (se Allah vuole). Allah (Che sia Glorificato) dice:
“O voi che credete, rifugiatevi nella pazienza e nell'orazione. Invero Allah è con coloro che perseverano.” (Corano, Sura al-Baqara, La Giovenca, 2:153)
Tenendo sempre in mente che stiamo attuando un ordine di Allah (Che sia Glorificato) ricordiamo a noi stessi il fine della ricerca del Compiacimento di Allah. Il mese di Ramadan ci aiuta a rinforzare il nostro bisogno di essere costantemente consapevoli dell’obbedienza ad Allah (Che sia Glorificato) e essere memori del fatto che la Sua Guida è la più grande delle grazie che Egli ci ha elargito . Allah (Che sia Glorificato) dice:
“O uomini, vi è giunta un'esortazione da parte del vostro Signore, guarigione per ciò che è nei petti, guida e misericordia per i credenti. Di' loro che si compiacciano della grazia di Allah e della Sua misericordia, ché ciò è meglio di quello che accumulano.” (Corano, Sura Yunus, 10:57-58)
Attraverso il digiuno del Ramadan non si comprende soltanto che ubbidire ad Allah (Che sia Glorificato) rappresenta la gioia più grande, ma che vivere e mettere in pratica tale obbedienza in un senso più acuto frenando i nostri desideri nelle giornate di questo mese benedetto. Ubbidire ad Alla (Che sia Glorificato) con amore e umiltà, che rappresenta l’essenza dell’adorazione, diventa il punto focale delle nostre vite. Per questa ragione quando ci viene chiesto della fine del Ramadan, dovremmo sapere che il suo spirito non finisce mai, perché potrebbe rappresentare il nostro atteggiamento relativo al modo in cui adoriamo Allah tutto l’anno. Si realizza che è stato compiuto un passo in avanti, un grande passo, sul sentiero dell’Islam, che il Ramadan è stato istituito per aiutarci a raggiungere il nostro fine qui in questa vita.
[…] Abbiamo bisogno della Guida e degli Ordini di Allah (che Sia Glorificato) come predicato e messo in pratica dal Messaggero (pace e bendizioni su di lui); e abbiamo bisogno di ubbidire ad Allah (che Sia Glorificato) e al Suo Messaggero (pace su di lui) veramente e fedelmente malgrado gli eccessi che i nostri desideri bramano. Perciò quando il Ramadan raggiunge alla fine, non lasciamo scappare questa grande benedizione pensando che tutto sia volto al termine, e ricadendo nella nostra apatia. Aggrappiamoci a questa Grazia e Guida Divina, plasmiamo le nostre esistenze su di essa, e diventiamo quel tipo di esseri umani degni di essere chiamati Musulmani!
Tradotto da:
The Rulings of Ramadaan
Author: Islamic Society of the University of Essex
da salafipublications
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