9 Aug 2011

Il Dhikr prescritto all’interruzione del digiuno e l'importanza delle invocazioni

Lode sia ad Allah

Secondo una narrazione da Abu Dawud (2357) da Ibn ‘Umar (che Allah ne sia compiaciuto), quest’ultimo affermò: “Quando il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) soleva rompere il digiuno, recitava le seguenti parole:
“Dhahaba al-zamau’a, wa abtallat al-‘uruq wa thabata al-ajr insha Allah”
“La sete è appagata, le vene si sono inumidite, e la ricompensa è assicurata, se Allah vuole”.
Questo hadith fu classificato come hasan da Al-Albani in Sahih Abi Dawud.

È mustahabb (raccomandato, virtuoso) per il digiunante recitare dei du’a’ (invocazioni) durante il digiuno e alla rottura del digiuno stesso, lo si afferma grazie ad una narrazione di Ahmad (8030) da Abu Hurayrah (che Allah ne sia compiaciuto) che disse: “Noi dicemmo: O Messaggero di Allah, quando ti vediamo i nostri cuori si ammorbidiscono e pensiamo solo all’altra vita, ma quando ti lasciamo noi siamo attratti dalla vita materiale, dalle nostre donne e dai nostri figli. Egli rispose: “ Se voi foste sempre come siete quando siete con me, gli angeli verrebbero a stringervi la mano e vi visiterebbero nelle vostre case. Se non commetteste dei peccati, Allah porterebbe altri uomini che pecchino, così che li possa perdonare.” Noi dicemmo: “ O Messaggero di Allah, parlaci del Paradiso, di cosa è fatto?” Egli rispose: “Di mattoni d’oro e d’argento; la sua calcina è muschio,i suoi ciottoli sono perle e rubini, il suo terreno è zafferano. Chiunque vi entri sarà felice e mai sarà triste, dimorerà colà per sempre e non morirà. I suoi abiti non si consumeranno e la sua gioventù non appassirà. Ci sono tre individui i cui du’aa’ non saranno rifiutati: un buon sovrano, un digiunante finché rompa il digiuno, e la preghiera di colui che ha subito un torto. È sopportato dalle nuvole e i suoi cancelli sono aperti, e il Signore, Che sia Glorificato ed Esaltato, dice: “Sulla Mia Gloria, Ti garantirò aiuto anche se dopo un po’ di tempo.”
Questo hadith fu classificato come sahih da Shu’ayb al-Arna’ut in Tahqiq al-Musnad.
È stato anche narrato da al-Tirmidhi (2525) con tali parole: “….il digiunante quando rompe il digiuno…” Questo fu classificato come sahih da al-Albani in Sahih al-Tirmidhi.

Dunque (durante il digiuno) potremmo chiedere ad Allah di ripagare il nostro sforzo col Paradiso, cercare rifugio in Allah dal Fuoco, e potremmo pregare per il perdono, e offrire du’a’ prescritti in Islam.

Ed Allah sa meglio
Tradotto da Islam q&a

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