Alcuni punti di Sura Luqman (31esima)
Chi era costui? E cosa consigliò a suo figlio?
Pre-Eg. Il nome della sura deriva dal versetto 12.
“La vera identità del personaggio che dà il nome a questa sura è avvolta nel mistero. Nessuna delle ipotesi avanzata dai commentatori ha raggiunto un grado di forza tale da essere comunemente accettata. La tradizione è concorde sul fatto che fu longevo (“muammar”) e molti autori ritengono che appartenesse al popolo degli ‘Âd. Molti hanno ritenuto che fosse uno schiavo nero che esercitava il mestiere di falegname, altri gli hanno attribuito dignità regale. Il Corano ci parla della sua saggezza, delle sue doti morali e della sua fede nell'Unicità di Allah (gloria a Lui l'Altissimo). Luqmân istruisce suo figlio a coltivare in sé la fede e l'assiduità rituale, a raccomandare il bene e a condannare il male, alla pazienza e alla modestia.” (Citato da www.corano.it)
Sura Luqman, traduzione del significato inshaa’Allah
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Alif, Lâm, Mîm.
2. Questi sono i versetti del Libro saggio
3. guida e misericordia per coloro che compiono il bene
4. che assolvono all'orazione e pagano la decima e fermamente credono nell'altra vita,
5. che seguono la guida del loro Signore: questi sono coloro che prospereranno.
6. Tra gli uomini vi è chi compra storie ridicole per traviare gli uomini dal sentiero di Allah e burlarsi di esso: quelli avranno un castigo umiliante.
7. Quando gli si recitano i Nostri versetti, volge le spalle superbo come se non li avesse sentiti, come se avesse un peso nelle orecchie. Dagli annuncio di un doloroso castigo.
8. Coloro che credono e compiono il bene avranno i Giardini della Delizia,
9. dove rimarranno in perpetuo: questa in verità la promessa di Allah. Egli è l'Eccelso, il Saggio.
10. Ha creato i cieli senza pilastri che possiate vedere, ha infisso le montagne sulla terra, ché altrimenti si sarebbe mossa e voi con essa e l'ha popolata di animali di tutte le specie. Abbiamo fatto scendere un'acqua [dal cielo] e abbiamo fatto germogliare ogni tipo di magnifica specie [di piante].
11. Questa la creazione di Allah. Mostratemi allora quello che hanno creato gli altri [che adorate] all'infuori di Lui. No, gli ingiusti sono in errore palese.
12. Certamente fummo Noi a dare la saggezza a Luqmân: “Sii riconoscente ad Allah: chi è riconoscente lo è per se stesso. Quanto a colui che è ingrato, in verità Allah è Colui Che basta a Se Stesso, il Degno di lode”.
13. E [ricorda] quando Luqmân disse a suo figlio: “Figlio mio, non attribuire ad Allah associati. Attribuirgli associati è un'enorme ingiustizia”.
14. Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me.
15. E se entrambi ti obbligassero ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedire loro, ma sii comunque cortese con loro in questa vita e segui la via di chi si rivolge a Me. Poi a Me farete ritorno e vi informerò su quello che avrete fatto”.
16. “O figlio mio, anche se fosse come il peso di un granello di senape, nel profondo di una roccia o nei cieli o sulla terra, Allah lo porterà alla luce. Allah è dolce e ben informato.
17. O figlio mio, assolvi all'orazione, raccomanda le buone consuetudini e proibisci il biasimevole e sopporta con pazienza quello che ti succede: questo il comportamento da tenere in ogni impresa.
18. Non voltare la tua guancia dagli uomini e non calpestare la terra con arroganza: in verità Allah non ama il superbo vanaglorioso.
19. Sii modesto nel camminare e abbassa la tua voce: invero la più sgradevole delle voci è quella dell'asino.”
20. Non vedete come Allah vi ha sottomesso quel che è nei cieli e sulla terra e ha diffuso su di voi i Suoi favori, palesi e nascosti? Ciononostante vi è qualcuno tra gli uomini che polemizza a proposito di Allah senza avere né scienza, né guida, né un Libro luminoso.
21. E quando si dice loro: “Seguite quello che Allah ha rivelato”, rispondono: “Seguiremo invece quello che abbiamo trovato presso i nostri avi!”. [Insisterebbero così] anche se Satana li chiamasse al castigo della Fiamma?
22. Chi sottomette il suo volto ad Allah e compie il bene, si afferra all'ansa più salda. In Allah è l'esito di tutte le cose!
23. Quanto a chi è miscredente, non ti affligga la sua miscredenza: a Noi faranno ritorno e li informeremo di quel che avranno fatto. Allah conosce perfettamente cosa c'è nei cuori.
24. Diamo loro godimento effimero per un po' di tempo e poi li spingeremo con forza nel castigo terribile.
25. Se domandi loro: “Chi ha creato i cieli e la terra?”, certamente risponderanno: “Allah”. Di': “Lode ad Allah!”. Ma la maggior parte di loro non sanno.
26. [Appartiene] ad Allah tutto quello che è nei cieli e sulla terra. Allah basta a Se Stesso, è il Degno di lode.
27. Anche se tutti gli alberi della terra diventassero calami, e il mare e altri sette mari ancora [fossero inchiostro], non potrebbero esaurire le parole di Allah. In verità Allah è eccelso, saggio.
28. La vostra creazione e resurrezione [per Allah] è [facile] come quella di una sola anima. Allah è l'Audiente, Colui Che tutto osserva.
29. Non hai visto come Allah ha fatto sì che la notte compenetri il giorno e il giorno compenetri la notte? E [come] ha sottomesso il sole e la luna, ciascuno dei quali procede [nel suo corso] fino a un termine stabilito?
30. Ciò in quanto Allah è la Verità, mentre quel che invocano all'infuori di Lui è falsità. Allah è l'Altissimo, il Grande.
31. Non hai visto che è per grazia di Allah che la nave solca il mare, affinché vi mostri qualcuno dei Suoi segni? In verità in ciò vi sono segni per ogni uomo di perseveranza, di riconoscenza.
32. Quando li copre un'onda come fosse tenebra, invocano Allah e Gli rendono un culto puro; quando poi [Allah] li mette al sicuro sulla terra ferma, alcuni di loro seguono una via intermedia. Solo il peggior traditore, il peggior ingrato rinnegherà i Nostri segni.
33. Uomini, temete il vostro Signore e paventate il Giorno in cui il padre non potrà soddisfare il figlio né il figlio potrà soddisfare il padre in alcunché. La promessa di Allah è verità. Badate che non vi inganni la vita terrena e non vi inganni, su Allah, l'Ingannatore (uno degli epiteti di Satana).
34. In verità la scienza dell'Ora è presso Allah, Colui Che fa scendere la pioggia e conosce quello che c'è negli uteri. Nessuno conosce ciò che guadagnerà l'indomani e nessuno conosce la terra in cui morrà. In verità Allah è il Sapiente, il Ben informato.
Spiegazione di alcuni versetti:
(Versetti a scelta, la cui spiegazione è stata tradotta parzialmente e parziamente riassunta dal Tafsir di Ibn Kathir disponibile gratuitamente nel web)
Riguardo il buon destino dei Credenti. Allah dice:
(v.8) Coloro che credono e compiono il bene avranno i Giardini della Delizia
Qui Allah menziona il destino dei pii nell’aldilà, coloro i quali credono in Allah e nel Suo Messaggero e compiono opere buone in accordo con le Leggi di Allah.
(v.9 parziale) dove rimarranno in perpetuo: questa in verità la promessa di Allah. Egli è l'Eccelso, il Saggio.
Significa che essi, cioè coloro che credono in Allah e nel Suo Messaggero e compiono del bene, godranno tutte le delizie e i piaceri, quali ad esempio cibo, bevande, abiti, dimore, mezzi di trasporto, donne, una luce di bellezza e suoni piacevoli, che sono inimaginabili, impensabili per la mente umana, il cui livello percettivo è limitato. Dimoreranno lì per sempre, non abbandonerrano mai quel luogo né mai desideranno abbandanarlo.
(parte del versetto 9) questa in verità la promessa di Allah: dunque questo è il giuramento di Allah, esso implica che non vi è ombra di dubbio che questo accadrà in quanto è una promessa di Allah. E Allah non rompe mai le Sue promesse, perché è il Dispensatore Più Generoso Che fa ciò che Gli piace e Che può fare qualsiasi cosa.
Prove del Tawhid
Allah spiega nei versetti successivi il Suo enorme Potere manifestato nella creazione dei cieli e della terra e tutto quello che vi è fra loro.
Al-Hasa e Qatadah dissero: “Non vi sono pilastri, visibili né invisibili.”
(versetto 10 parziale): “ha infisso le montagne nella terra, ché altrimenti si sarebbe mossa e voi con essa”: significa che le montagne sono state create per donare equilibrio alla terra e stabilizzarla, e allo stesso tempo, porvi del peso altrimenti si sarebbe mossa a causa dell’enorme quantità di acqua.
(versetto 12) Certamente fummo Noi a dare la saggezza a Luqmân: “Sii riconoscente ad Allah: chi è riconoscente lo è per se stesso. Quanto a colui che è ingrato, in verità Allah è Colui Che basta a Se Stesso, il Degno di lode”.
E chiunque renda grazie, lo fa per il suo stesso bene. E chiunque sia ingrato, in verità, Allah è Colui che basta a Se stesso e il Degno di Lode.
Riguardo la figura di Luqman, i Salaf differivano sull’identità di tale personaggio; vi sono due opinioni: che si sia trattato di un Profeta oppure un retto servo di Allah pur non possedendo il dono della Profezia. La maggioranza dei Sapienti predilige l’ultima ipotesi, che fosse, cioè, un pio servo di Allah, nonostante non avesse il dono della Profezia.
Sofyan Ath-Thawri disse, narrando da Al-Ash’ath, e lui da Ikrimah, e quest’ultimo da Ibn Abbas, “Luqman fu uno schiavo Etiope che lavorava come carpentiere (o falegname).”
Abdullah bin Az-Zubayr disse: “Ho detto a Jabir bin Abdullah: “Cosa hai sentito dire riguardo Luqman?” Egli rispose: “Che era di statura bassa con un naso piatto e che veniva dalla Nubia.”
Yahya bin Sa’id Al-Ansari narrò da Sa’id bin Al-Musayyib che “Luqman apparteneva ai neri dell’Egitto (meridionale) e che aveva labbra spesse. Allah gli donò la saggezza ma non ne fece un Profeta.”
Al-Awza’I disse: “Abdurrahman bin Harmalah mi disse: “Un uomo nero si recò da Sa’id bin Al-Musayyib per porgli una domanda, e Sa’id bin Al-Musayyib gli rispose: “Non sentirti turbato dal fatto di essere nero, perché tre dei migliori uomini furono neri: Bilal, Mahja’ lo schiavo liberato da Umar bin Al-Khattab, e Luqman il Saggio, che era un nero della Nubia con labbra spesse.”
Ibn Jarir registrò che Khalid Ar-Raba’I aveva detto:
“Luqman era uno schiavo Etiope che faceva il carpentiere. Il suo padrone (una volta) gli ordinò: ‘Sgozza questa pecora per noi.’ e dunque egli la sgozzò. Il suo padrone gli disse poi: “Porta i due pezzi migliori.” Dunque egli portò la lingua e il cuore. Trascorse un po’ di tempo, tanto quanto Allah volle, e (il suo padrone) disse: “Sgozza questa pecora per noi.” dunque egli la sgozzò.
(il suo padrone) Gli disse: “Porta i due bocconi peggiori “ dunque egli portò la lingua e il cuore. Il suo padrone gli disse: “Ti ho ordinato di portarmi i due pezzi migliori e mi hai portato questi, poi ti ho chiesto di portarmi i due pezzi peggiori e mi hai portato gli stessi!” Luqman disse: “Non c’è nulla di meglio se essi sono buoni/benevoli e non c’è nulla di peggio se sono cattivi/malevoli”.
Shu’bah narrò da Al-Hakam, da Mujahid: “Luqman era un servo retto, ma non fu un Profeta.”
Quando Allah dice:
(v.12 parziale) “Certamente fummo Noi a dare la saggezza (Al-Hikmah) a Luqmân”, qui Al-Hikmah indica la comprensione, la sapienza o conoscenza e l’eloquenza.
Poi Allah gli aveva ordinato di rendere grazie ad Allah per le benedizioni ed i favori che Allah aveva elargito a lui soltanto nel suo popolo e tra i suoi contemporanei.
Quando Allah dice che (v.12 parziale) “chi è riconoscente lo è per se stesso”, chiunque rende grazie, lo fa per il suo stesso bene, significa che ne trarrà un buon beneficio, e che la ricompensa di Allah sarà per coloro che rendono grazie.
Siccome Allah ha detto in Sura Ar-Rum (I Romani, sura 30esima, versetto 44): “chi sarà stato miscredente, la sua miscredenza gli si rivolgerà contro. Quanto a chi avrà compiuto il bene, è per se stesso che avrà preparato.”
Luqman elargì consigli preziosi a suo figlio.
Al versetto 13 gli dice: “Figlio mio, non attribuire ad Allah associati. Attribuirgli associati è un'enorme ingiustizia”. Allah ci sta raccontando come Luqman diede dei consigli a suo figlio. Il suo nome per intero era Luqman bin ‘Anqa’ bin Sadun e il nome di suo figlio era Tharan, stando a quello che viene citato da As-Suhayli.
Allah lo descrive con le parole migliori, e afferma che gli aveva garantito vasta saggezza. Luqman consigliò suo figlio, la persona più cara che aveva al mondo e che dunque meritava davvero il meglio della sua sapienza. Dunque Luqman iniziò con il consigliargli di venerare Allah Solo, e di non associargli alcunché. Poi lo ammonisce dicendogli che associare altri ad Allah è un grande errore. Al-Bukhari riferì che Abdullah aveva detto:
“Quando la seguente Ayah (versetto) del Corano fu fatto scendere: “Coloro che hanno creduto e non ammantano di iniquità la loro fede, ecco a chi spetta l'immunità; essi sono i ben guidati.” (Corano, Sura Al-An’am Il Bestiame, 6:82). I Compagni del Messaggero di Allah ne furono angosciati, e dissero: “Chi tra di noi non commette errori! Chi tra di noi non confonde la sua credenza con errori (zulm)!”
Il Messaggero di Allah disse: “Non significa questo. Non avete udito quando Luqman ha detto: “Figlio mio, non attribuire ad Allah associati. Attribuirgli associati è un'enorme ingiustizia”. (versetto 13 di Sura Luqman)Registrato da Muslim.
Successivamente:
(v.14) “Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me.”
Quando Luqman consigliò suo figlio di venerare Allah Solo, gli disse pure di onorare i suoi genitori. Questo è come nell’ayah: “Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto.” (Corano, Sura Al-Isra, Il Viaggio notturno, 17:23)
Queste due cose sono menzionate spesso insieme nel Corano.
Allah menziona il modo in cui la madre si occupa del proprio figlio e di come ella si sforzi e si stanchi restando sveglia col bambino giorno e notte.
Ma al versetto 15: “E se entrambi ti obbligassero ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedire loro, ma sii comunque cortese con loro in questa vita e segui la via di chi si rivolge a Me (i fedeli). Poi a Me farete ritorno e vi informerò su quello che avrete fatto”.
At-Tabarani registrò in Al-Ishrah che Sa’d bin Malik disse: “Questa Ayah (“E se entrambi ti obbligassero ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedire loro") fu rivelata riguardo la mia situazione. Ero un uomo che adorava la madre, ma quando abbracciai l’Islam, ella mi disse: “O Sa’d cos’è questo che ti vedo commettere? Abbandona questa tua religione, oppure io non mangerò né berrò finché morirò, e la gente ti dirà: Vergognati, per quello che mi avrai fatto ed essi diranno che tu hai ucciso tua madre.”
Le risposi: “Non lo faro Madre, non abbandonerò questa mia religione per nulla la mondo.” Ella rimase senza mangiare per un giorno ed una notte, ne era affaticata; poi rimase ancora un giorno ed una notte senza cibo e acqua e ne fu ancora più afflitta. Quando vidi quello che faceva , dissi: “O madre mia, ti giuro su Allah, seppure tu avessi un centinaio di anime e dovesse partire una dopo laltra, io non abbandonerei questa mia religion per nulla al mondo, dunque se vuoi mangia e se vuoi non farlo.”
Dunque ella pose fine al suo sciopero della fame.
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