Lasciate che vi porti in viaggio con me, sul cammino che mi ha portato alla verità; tutte le domande sulla vita e sulla morte risposte in un libro, il motivo per cui siamo qui e la giusta strada da seguire. La libertà … dell’Islam.
I
miei genitori sono italiani. Mio padre è siciliano e mia madre del Nord, ma
sono nata e cresciuta in Gran Bretagna.
Ero
una brava ragazzina, brava a scuola, fino a un certo punto. Quando entrai
nell’adolescenza praticamente mi misi sulla strada della distruzione, godendo
solo delle cose superficiali nella vita, felice solo quando le cose andavano
bene nella mia vita e disperata non appena andavano male. Crescendo, peggiorai.
A 17-18 anni pianificavo le mie settimane riempiendole di notti all’insegna
dell’alcool in discoteche. La mia vita ruotava attorno a cattive amicizie e
relazioni. Me ne andai dalla casa dei miei genitori a 19 anni, ed il mio
rapporto con loro si deteriorò, perché ero senza controllo e non sapevano come
gestirmi.
Ho
sempre creduto in Dio, anche da bambina, sebbene i miei genitori non fossero
per niente religiosi e non mi avessero mai portata in chiesa. Tuttavia, vi fu
un punto della mia adolescenza in cui cominciai a frequentare una chiesa con
una mia amica, che mi aveva fatto conoscere questa particolare chiesa a cui
andava lei. Quindi, desiderai molto entrare nel Cristianesimo, sentivo una
connessione emotiva con esso; ma il problema era che andavo in chiesa la
domenica, guardavo la gente pregare, cadevo di fronte a Dio, cominciavo a
parlare in strane lingue e poi la gente veniva da me a chiedermi se fossi stata
salvata … non sapevo se fossi stata salvata o no, ma sapevo che la Chiesa non
era abbastanza potente da cambiarmi. Una volta uscita dalla chiesa, il giorno
dopo uscivo a bere e a commettere altri peccati. Stavo male dentro di me a
volte, ma non mi importava abbastanza di quello che il Cristianesimo diceva per
cambiare! La cosa principale con cui non potevo fare i conti era la trinità:
perché Dio è 3? Perché devo pregare Gesù per raggiungere Dio? Per me non aveva
alcun senso. Trovavo anche molte contraddizioni nella Bibbia, ed il fatto che
ci fossero così tante Chiese di confessioni diverse, che predicavano cose
diverse, con diverse versioni della Bibbia … continuavo a chiedermi “quale devo
seguire? Quale ha ragione? Come faccio a saperlo?” Queste erano solo alcune
delle domande che nessuno in chiesa sapeva rispondere e a cui neanche io sapevo
dare risposta.
Pur
avendo avuto la mia battaglia con il Cristianesimo, come avevano fatto anche i
miei genitori (per questo non mi avevano mai insegnato niente a riguardo),
questa era comunque l’unica cosa di cui sapevo qualcosa, non sapevo
assolutamente niente di nessun’altra religione. Probabilmente l’Islam era
quella di cui sapevo meno di tutte, ed ero pressoché convinta che fossero tutti
un po’ pazzi. Non avevo neanche alcun interesse a cambiare religione, e mai
avrei pensato che sarei stata abbastanza forte da intraprendere un viaggio alla
ricerca della verità, e mai in vita mia avrei pensato di prendere anche solo in
considerazione di diventare musulmana. Non era da me, quello non era il tipo di
persona che ero … ma il potere di Allah, l’Altissimo e l’Onnipotente, è
incredibile.
Nel
mio periodo turbolento, incontrai un uomo; era musulmano, ma sulla mia stessa strada
distruttiva, nello stesso giro. Ci conoscevamo si e no, e ci incontravamo tra
amici nell’ambiente delle discoteche. Ad un certo punto della sua vita, decise
di staccarsi dalle cattive compagnie e allontanarsi dalla sua vita sregolata
per studiare e rimettere in sesto la sua vita. In quel periodo gli facevo
visita, lo vidi pregare e pensai che fosse un po’ strano. Poi un giorno
iniziammo a parlare di religione. Gli parlai di tutte le cose che non riuscivo
a capire sul Cristianesimo e di tutte le sue contraddizioni, pensando che
queste esistessero in tutte le religioni. Mi disse, “Non nell’Islam. L’Islam è
semplice. Crediamo in un Dio a cui preghiamo, e che tutti i profeti fossero
messaggeri dell’unico vero Dio.” Mi fece riflettere. Questo era quello che, in
qualche modo, avevo sempre creduto anch’io. Ero abbastanza incuriosita, ma allo
stesso tempo anche sulla difensiva; pensavo che tutto questo fosse qualcosa di
completamente estraneo. Dopo un po’di tempo, e dopo aver letto qualche
volantino, diventai molto curiosa e iniziai a chiedermi cos’altro l’Islam
dicesse. Dopo essermi fatta coraggio, mi sentii pronta, e gli chiesi di farmi
avere una traduzione del Corano in Inglese. Avevo intenzione di leggere solo
qualche pagina per soddisfare la mia curiosità; non mi feci alcuna pressione …
ma subhanallah, sia Gloria
all’Altissimo, fui incredibilmente scioccata da quello che lessi. Mi fece
piangere, mi “spezzò”, mi sbalordì. Non ci sono parole per descrivere il modo
in cui ogni domanda che mi fossi mai posta nella vita fosse risposta in un
unico libro. Parlava delle donne, di famiglia, spiegava tutto sulla vita e
sulla morte: una guida alla vita su cui non potevo dubitare, completamente
logica, senza la minima contraddizione. Fu un’esperienza così forte che cominciai
a vedere la vita diversamente. Mi resi conto che la vita è così breve e tutte
le cose di cui mi preoccupavo non contavano nulla, erano così superficiali. Mi
accorsi che questo libro liberava la donna; pensavo di essere libera, ma in
realtà ero intrappolata nell’aspetto mondano di questa vita: come apparivo e mi
vestivo. Pensavo di essere liberata, che nessuno avesse potuto impormi cosa
fare, di essere padrona di me stessa, ma mi accorsi di quanto fossi OPPRESSA
per il fatto di essere come ero e vestirmi con minigonne ed abiti provocanti.
Capii che l’Islam è la vera libertà ed il fatto che Dio mi dicesse di coprirmi
era il modo che Egli aveva scelto per onorare la donna, dicendole: ‘Non essere
schiava della società, sii modesta e comportati in maniera rispettosa così la
gente vedrà chi sei veramente dentro di te, ed otterrai il rispetto che meriti
dagli altri’. Dopotutto, dovremmo fare tutto per il nostro Creatore, non per la
gente che non resta nella nostra vita. Scoprii in cosa consistesse la vera
liberazione e la provai. Tra tutte le cose che avevo letto, sapevo che questa
poteva essere solo la vera parola di Dio. Anche il fatto che il Corano sia
rimasto intatto, non cambiato né alterato per centinaia e centinaia di anni,
che ne esistesse una sola versione, rese il potere di quelle parole ancora più
forte … Quindi, ora che sapevo per certo che quella era la verità, che l’avevo
trovata, mi imbarcai nel mio viaggio, durante il quale parlai anche con dei
sacerdoti. Volevo essere sicura ed avere completa convinzione prima di
accettarlo, perché sapevo che avrei incontrato molte critiche lungo il cammino.
I preti non seppero darmi risposte; quando ponevo una domanda che né loro, né
la Chiesa o la Bibbia fossero in grado di rispondere, dicevano :"È un
mistero". Così fui convinta e – Alhamdulillah – nel Dicembre del 2006 feci
il passo decisivo ed accettai l’Islam; pronunciai la Shahaadah, non volevo
essere persa nella vita neanche per un secondo di più. La dissi da sola, nella
mia stanza, e provai libertà. Una settimana dopo, la pronuncia nella moschea,
di fronte ad alcuni testimoni.
Sono
stata benedetta e – in sha Allah – sarò sempre immensamente riconoscente per
aver trovato la verità, l’Islam.
Lisa
xxxx
Entro in punta di piedi...
ReplyDeleteSono molto affascinato dalla cultura araba e dalle donne arabe che indossano lo hijab. Purtroppo sono agnostico anche se non avrei mai nulla incontrario se la mia compagna fosse musulmana; se bastasse la sola tolleranza e rispetto credo che nulla potrebbe impedire a due persone di cultura diversa di stare insieme se si amano.
Sono passato qui per caso... Un abbraccio e buona fortuna.
BismiLlah Al Rahman Al Rahim
ReplyDeleteAlhamduliLlah ua assalatu ua assalamu 'ala Rasuli Llah
Jazaki Llahu khairan carissima Lisa,
subhanaLlah le tue parole sono profondamente vere... non si puo' apprezzare veramente la luce se non si e' vissuti nel buio. Chiediamo ad Allah, Al Karim la Sua guida e di aiutarci a rimanre saldi sulla retta via, amin. Ti voglio bene fiLlah
ukhtui bushra