15 Jun 2013

Sofia: " La bellezza della donna è preziosa come una perla e il velo costituisce la sua conchiglia"





Sono nata musulmana, ma cominciai a sentirmi tale al 100% solo dopo aver messo il mio amato hijab.


 
Salam u alikum mie carissime sorelle, io mi chiamo Sofia, ho 20 anni. A causa del mio nome ''occidentale'' voi penserete che io sia una ragazza europea appena ritornata all'Islam, invece no, io sono marocchina, nata e cresciuta in Marocco in una famiglia musulmana, ma cominciai a sentirmi serva di ALLAH SWT solo dopo aver cominciato a portare il mio amato hijab.
Adesso sono in fase di preparazione degli esami di maturità e ho fatto la mia tesina su quel simbolo con il quale mi identifico come musulmana, il mio adorato velo, ebbi dei problemi riguardanti la conclusione, non sapevo come terminare la mia trattazione, e la sorella Cinzia Amatullah mi consigliò di raccontare la mia esperienza con il hijab.

Io provengo da una famiglia numerosa, composta da 7 figli: 4 femmine e 3 maschi. Io sono la penultima di questa lunga lista. La mia è una famiglia atipica, vale a dire che non siamo molto uniti, purtroppo ognuno pensa per sé. Nonostante io abbia 2 fratelli e tre sorelle maggiori, che bene o male sono abbastanza praticanti e sanno di religione, nessuno di loro mi ha spiegato che io doveva indossare il velo e vestire in modo modesto. Certe cose riguardanti l'Islam le conoscevo solo perchè facenti parte della mia cultura araba e musulmana, per esempio il Ramadan, sin da piccola forse all'età di 7 anni cominciai a provare a digiunare metà giornata e cosi via fino ad arrivare a fare l'intera giornata dall'alba al tramonto. Da piccola, mi ricordo che i bambini in Marocco facevano a gara per digiunare, quindi anche io per non sentirmi diversa ci provavo. Infatti quando arrivai in Italia all'età di 11 anni, digiunai tutto il mese di Ramadan, nonostante le critiche dei miei insegnanti cattolici, che ritenevano fosse una cosa assurda e alquanto massacrante.

Anche per la preghiera, né i miei fratelli né i miei genitori mi insegnarono, mi ricordo che un giorno, forse ero dodicenne, avevo qualche problema a scuola e necessitavo di comunicare con ALLAH, ma non sapevo come fare, come supplicarLo ad avere il Suo sostegno  e la Sua misericordia. Sempre lo stesso giorno osservai mia madre che compiva le solite preghiere, una volta che ebbe terminato, e salutò sia a destra che a sinistra, alzò le sue mani verso il cielo e si mise a bisbigliare. Quando terminò gli chiesi: ''Mamma perchè hai alzato le mani e bisbigliavi??Mi rispose: ''Stavo facendo duaa (suppliche) e chiedevo ad ALLAH  di mandarci la Sua misericordia e di proteggere i miei cari e di darci tanta salute''. Da quel momento decisi che non potevo vivere senza una guida, poiché mi sentivo talmente debole da avere bisogno di quella forza suprema e assoluta che mi guidasse sulla retta via e mi proteggesse, e così decisi che dovevo cominciare a pregare e mi rivolsi a mia sorella che fu più che contenta di insegnarmi i riti dell'abluzione, la preghiera in modo corretto, seguendo le giuste posture e recitando i versi adatti.

La stessa cosa per quanto concerne il velo, penso che se fossi rimasta in Marocco, arrivata a una certa età avrei cominciato a coprirmi in modo automatico, come avevano fatto le mie sorelle, solo perchè era consuetudine nella nostra famiglia e nel nostro piccolo mondo.

Anche i miei genitori ci tengono alla nostra amata fede e cercano di metterla in pratica, ma date le loro condizioni culturali e la poca istruzione ricevuta, poiché quando erano bimbi il Marocco si trovava sotto dominio francese e si liberò solo nel 1956, e i francesi non gli permettevano di studiare, non dispongono di buone capacità comunicative per potermi spiegare il vero significato del velo. I miei, al massimo si limitavano ad ammonirmi: non portare quei jeans sono troppo stretti! Quel trucco è troppo pesante! Quella maglietta è troppo corta! Non ti fidanzare! Devi arrivare al matrimonio vergine!...ecc...

 

Fino a meno di un anno fa, non indossavo il velo. Mostravo il fascino dei miei lunghi, ricci e fluenti capelli. A un tratto, nel 2011 all'incirca cominciai a perdere i miei bellissimi capelli. Inizialmente non riuscivo a capire quale fosse la causa di tale perdita, feci vari esami sanguigni senza alcun risultato. Giorno dopo giorno mi addolorava vedere sulle mie spalle qualche lunghissimo capello senza piu' vita. Cominciai a farmi delle domande: la mia coscienza mi tormentava e vedevo ciò come una punizione del Divino poiché all'epoca non indossavo il velo. Un giorno, era il 15 di Agosto 2012, era in corso il Ramadan, feci uno strano sogno. Ero abbigliata di un lungo vestito, di cui non mi ricordo esattamente il colore, mi ricordo solo che esso splendeva di un bianco puro. Io mi prostravo per effettuare la preghiera, che ero solita effettuare sin da quando ero bambina, avevo sotto i piedi un tappetino, tipico della preghiera islamica, ma non potevo pregare perchè avevo i capelli scoperti e provavo a coprirli con un foulard, che immediatamente volava via, ne provavo diversi ma nulla. A un tratto vidi passare varie donne, che io conoscevo, quali parenti e amiche, provai a chiedere loro aiuto. Gli chiedevo se potevano prestarmi un foulard per effettuare l'orazione, ma nessuna mi prestava ascolto. Mi svegliai di soprassalto con gli occhi lacrimanti e pensai che Dio mi stesse comunicando che era arrivato il tempo di iniziare ad indossare il velo da Egli prescritto. Il 20 di agosto, giorno in cui Ramadan volgeva al termine, c'era un caldo torrido, e osai uscire di casa col capo coperto con il mio amato velo. Da quando cominciai ad indossare il velo, sento che la mia vita sia cambiata in meglio. Non vivo piu' la competizione della donna moderna schiava e oppressa dall'aspetto fisico, non ho piu quel bisogno di ricevere incessanti complimenti per il fascino dei miei capelli per sentirmi sicura, perché ora c'e questo pezzo di stoffa a farmi sentire me stessa, a farmi sentire migliore e a proteggermi dagli sguardi lusingati e indiscreti di estranei. Ho sentito la stessa sensazione di uno schiavo al quale si ridona la libertà, e si sente padrone di sé, del proprio corpo.
Questa la mia storia, mie adorate sorelle, che ho deciso di condividere con voi e soprattutto mi rivolgo a quelle sorelle che come me sono nate musulmane da entrambi genitori musulmani e non apprezzano questa immensa fortuna che ALLAH SWT gli ha donato. Sorelle mie, non importa se noi viviamo in Italia, o in qualsiasi paese dove la maggioranza delle persone non sono musulmane, non abbiate paura di portare il velo a scuola, o al lavoro o di essere derise per strada, o guardate male. Credetemi anche io ero timorosa del giudizio altrui, ma quando cominciai a portare quel pezzo di stoffa, facendolo il mio segno di orgoglio, e la gente poteva leggermi negli occhi quella fierezza per cui lo portavo, quel senso di umiltà che mi differenzia dalla massa di donne poco coperte, nessuno e dico nessuno per ora, che ormai quasi un anno che lo porto, si è mai permesso di lanciarmi occhiate di disprezzo o di criticarmi. Solo ALLAH può giudicarmi e se proprio la gente mi deve dare la sua opinione, voglio che lo faccia riguardo al mio cervello, la mia cultura, la mia educazione, ma non per il mio aspetto fisico. Carissime ricordatevi che se portate il velo obbedite ad ALLAH e potrete avere una bella ricompensa nel Paradiso, e ricordatevi << la bellezza della donna è preziosa come una perla e il velo costituisce la sua conchiglia>>. Non abbiate paure di portare il velo e fatevi coraggio, perchè vorrei che anche voi provaste quella bellissima sensazione che io provo giorno dopo giorno da quando lo porto.

Un abbraccio e buona fortuna che ALLAH ci guidi sulla retta via e ci riservi un posto nel paradiso.

Salam u alikum, la vostra sorella Sofia.

 
 

9 comments:

  1. amoreeeeee l'ho sempre e ripetutooo 6 una ragazza in gamba legeendo tt qst mi ha comosso ogni singola parola e dalla felicità x tt ciò k ho letto mi sn scese delle lacrime :*

    ReplyDelete
  2. Si anch'io sento molta sincerita' nelle parole della dolce Sofia e sono sicura che la sua testimoniaza servira' a sfatare tanti falsi miti sull'hijab...frutto di amore e di devozione....mashallah!

    ReplyDelete
  3. Jazakunna Llahu khairan, bellissima maa sha'a Llah! La possiamo ripubblicare su storie dall'occidenta in sha'a Llah? <3

    ReplyDelete
  4. ma certo! sono sicurissima che Sofia non avra' niente in contrario. in ogni caso giusto per essere 100% sicure glilo chiedo e ti aggiorno sorellina! bacioni
    assalamu alaikum wa rahmatullah

    ReplyDelete
  5. WOW,sono rimasta molto colpita da quello che ho letto.
    anch'io sono una ragazza musulmana di origini asiatiche, ho vissuto in italia per la maggior parte della mia vita. Mi sono trasferita in Inghilterra due anni fa ed ho cominciato a fare l'hijab da allora, mi dispiace dirlo però io non ho iniziato a farlo per i motivi giusti, ma soltanto perchè avevo gli altri membri della famiglia che se lo mettevano e quindi avevo deciso di mettermelo anch'io.
    Sono sempre stata una ragazza molto moderna.. o meglio una ragazza che voleva essere "moderna" ho sempre voluto comportarmi come gli altri ragazzi della mia età, purtroppo crescendo in certi ambienti è normale che anche noi cresciamo con certe idee che possono essere sbagliate perchè alla fine non abbiamo nessuno che ci guidi.
    comunque sia, così per scherzo avevo iniziato anche a pregare, volevo fare uno sforzo ed essere una "brava" musulmana, o comunque provarci, allora iniziai a pregare, 5 volte al giorno.. e come mi sentivo bene, se non pregavo anche un solo wakt del namaaz non mi sentivo bene. Poi purtroppo non lo so cosa mi è successo, sono tornata in contatto con una mia vecchia amica dell'italia e parlando parlando mi disse che non le piacevo per il fatto che avevo iniziato a mettermi il velo etc, diceva che ero cambiata etc ( ache lei è di religione islamica, e non so perchè qualcosa mi si è mosso dentro non lo so.. forse sono stata presa dalla paura di non essere più accettata o di non poter fare più una vita normale o non lo so, comunque fatto sta che smisi di mettermi il velo e così per un po di mesi.
    nella mia vita è entrata un altra persona che mi ha fatto ritrovare la retta via, che mi ha fatto vedere i miei sbagli, che mi ha aperto gli occhi, e io gli sarò debitrice a vita. Insha'allah spero che Allah mi perdonerà tutti i peccati che ho commesso e che continuo a commettere.
    in più io so di essere musulmana, però mi sembra di esserlo solo di nome, perchè sono nata così, perchè so veramte poco della nostra religione, solo ora grazie a questa persona sto venendo a conoscenza di così tane cose, però vorrei poter fare le mie ricerche e scoprire e studiare ancora di più la nostra bellissima religione. Il punto è che ci sono così tante cose lì fuori che non si sa neanche più a cosa possiamo credere e a cosa no. Per far un esempio ci sono gli Hadith, su internet ho letto tante di quelle cose, prendiamo per esempio Al-bukhari, lui ha scritto questi hadith, però, possiamo davvero credere che siano autentici.. perchè lui è comunque vissuto quasi 250 anni dopo il nostro profeta Muhammad (sws), quindi come fa a sapere lui quello che il nostro profeta ha detto o fatto esattamente?.
    Scusatemi tanto posso aver dento anche delle grandi fesserie, purtroppo sono molto ignorante e vorrei sapere di più, quindi chiedo perdono se le mie domande vi hanno offeso in qualsiasi modo.

    ReplyDelete
  6. Assalamu alaikum carissima Miss P. e benvenuta nel nostro modesto blogghetto. Cara non sentirti da meno. Tu sei una grande donna anche soltanto per il fatto di "pensare" con la tua testa e di voler andare a fondo e scoprire la verita'! sei benvenuta se hai bisogno di qualche informazione. Anche io abito in inghilterra...chissa' che non abitiamo vicine. ma conosci aims-uk? vedi c'e' un link in alto a destra su cui cliccare se sei interessata.
    riguardo al leggere in giro, credimi, meglio non andare in giro allo sbaraglio!!!! ci sono tante sette. dovresti rifarti solo ai grandi sapienti come Ibn Uthaimeen, Ibn Baaz, Al-Albani, Ibn Taymiyyah, e ai grandi compilatori come Al-Bukhari, Muslim, At-Tabarani e altri. ascolta Al-Bukhari non ha scritto gli ahadith, egli ha viaggiato tantissimo per incontrare tutti i trasmettitori di ogni singolo hadith e poi lo ha raccontato. sai che per ogni hadith si dice trasmesso da tal dei tali, che lo ha ascoltato da tal altro e tal altro lo ha appreso da tal altro e cosi via, questa e' una isnad, cioe' una catena di trasmissione che deve essere composta da tutti fedeli sulla retta via. se vi era un'unica persona che non fosse attendibile al 100%, l'hadith era rifiutato da Al-Bukhari. fammi sapere se vuoi
    iomusulmanaitaliana@gmail.com
    un fortissimo abbraccio
    spero davvero che ci possiamo tenere in contatto in sha Allah
    Assalamu alaikum wa rahmatullahi wa barakatahu

    ReplyDelete
  7. Bravissima continua così

    ReplyDelete
  8. Salam aleikom wa rahmato allah ta3ala wa barakatuh sono nuova in questo Blogger ho appena letto letto la storia di sofia voglio dire veramente complimenti e bravissima.ho incontrato questo blogger solo per caso mentre stavo facendo delle ricerche sulla mia tesina che l'ha volevo impostare sul velo esattamente come sofia ma sto avendo dei problemi con i collegamenti. Jazakum allaho khayran vi volevo chiedere un favore su come collegare le varie materie.???

    ReplyDelete
  9. Wa alaikum assalamu Hala, ti aiuterei volontieri ma non capisco esattamente cosa intendi. ok scrivi sul velo. potresti parlare del velo nelle religioni principali cioe' Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo. Poi potresti compararle, potresti fornire dei dati/statiche contemporanei e poi parlare della tua storia vera o di altre storie vere? qual e' il tuo fine con questa tesina? Vorresti fornire un quadro storico/geografico? religioso? Molto dipende dall'impostazione che vuoi dare alla tua tesian e alle tematiche che ti senti di affrontare.
    un abbraccio

    ReplyDelete