In varii
ahadith il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ci insegna a controllare la
rabbia. Eccone alcuni esempi :
Il Profeta
(pace e benedizioni su di lui) disse : «Conosco una parola, pronunciando
la quale ti rilasserai. Se si dice : ‘Cerco rifugio in Allah da Shaytan il
maledetto’ la rabbia svanirà. « (Al-Bukhari, vol.4, no 502)
Dunque il
segreto per controllare la propria rabbia è di rifuggiargi in Allah Solo e di
chiederGli aiuto contro Satana, in quanto è proprio Satana a bisbigliare al
fedele di comportarsi male, di essere irrispettoso e di perdere il controllo
attraverso i was-was che influenzano la nostra percezione. Influenzare la
percezione umana è un modo satanico per promuovere il male e creare dispute fra
i credenti danneggiando anche rapport di amicizia e di fratellanza. Ciò è
menzionato nel Corano:
« Di' ai Miei servi che parlino nel modo migliore,
poiché Satana si intromette tra loro. Satana, per l'uomo, è un nemico
manifesto. » (Corano, Sura
Al-Isra, Il Viaggio Notturno,17 :53)
Difatti se
qualcuno usa una parola in senso vago nel proprio discorso, Shaytan gli
bisbiglia un’interpretazione sbagliata in modo da riuscire ad interferire nei rapporti
tra i due interlocutori.
In altri
ahadith il Profeta (pace e benedizioni
su di lui) ci insegna come comportarci quando siamo arrabbiati :
« La
rabbia deriva dal diavolo, e il diavolo fu creato dal fuoco, e il fuoco si
spegne con l’acqua ; dunque quando vi arrabbiate, eseguite l’abluzione. »
(Abu Dawud, libro 41, numero 4766)
Abu Dharr
narrò : « L’Apostolo di Allah (pace e benedizioni su di lui) ci ha
detto : « Se uno di voi si arrabbia mentre è in posizione eretta,
dovrebbe sedersi. Se la rabbia se ne va, bene; altrimenti dovrebbe giacere
sdraiato. » (Abu Daud, llibro 41, numaro 4764)
In un altro
hadith, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha affermato : « Se
uno di voi si arrabbia, allora che taccia. »
Questo
consiglio è davvero importante in quanto quando l’individuo è in preda all’ira
e alla rabbia, può dire qualsiasi cosa tanto è fuori di sé.
Abdur Rahman
bin Abi Babra narrò che Abu Bakr scrisse a suo figlio che era in Sijistan :
« Non giudicare tra due persone quando sei arrabbbiato, in quanto ho udito
il Profeta (pace e benedizioni su di lui) dire: ‘Un giudice non dovrebbe
giudicare tra due persone quando è arrabbiato’ (Al-Bukhari, vol.9, numero 272)
Ad ogni modo
vi è anche l’esempio della rabbia buona come nell’esempio del Profeta (pace e
benedizioni su di lui) il quale mai si arrabbiò se non per amore di Allah
quando gli ordini di Allah venivano violati. Ma anche in questo dovremmo essere
molto cauti ed essere sicuri di:
Non arrabbiarci
mai per noi stessi o per i nostri interessi ;
Bisogna farlo
nel modo giusto, mai commettere azioni inopportune e balorde neppure
pronunciare parole volgari ;
Cercare di
raggiungere il nostro fine in accordo con la shari’ah. Se un’azione conduce più
danno che beneficio, andrebbe evitata basandoci sul principio dell’equilibrio
tra il bene e il male.
Per esempio se
vogliamo consigliare qualcuno, dovremmo farlo in modo delicato e adoperando
buone parole, e essendo cauti di non dare adito a fraintendimenti e discussoni.
Si sa bene quanto oggi la rabbia arrechi agli uomini anche problemi di salute,
specialmente se non è controllata. C’è molta saggezza dietro le ingiunzioni
della Shari’ah e qui abbiamo appurato che controllare la rabbia fa sì che non
si sgretolino rapporti di amicizia e/o di fratellanza e che non si danneggi la
salute.
Liberamente riassunto da
Commentary on The Forty Hadith of
Al-Nawawi
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