Labbeika Allah
La parola Eid
è una parola araba per indicare una
festività. In Islam, ci sono due feste, cioè due ‘Eid, di fatto sono: la festa per la
fine del Ramadhan e la rottura del digiuno che si chiama ‘Eid al-Fitr, e la
festa del Sacrificio ‘Eid al-Adhha . La prima ‘Eid è celebrata alla fine del Ramadhan per
ringraziare Allah, essa ha luogo il primo giorno del mese di Shawwal, il decimo
mese del calendario lunare. La seconda ’Eid, è la festa del Sacrificio e viene
celebrata per ricordare il profeta Abramo (su di lui la pace) che venne messo
alla prova e al quale fu chiesto di sacrificare il figlio Ismaele. L’Eid cade
il decimo giorno del mese di Dhul-Hijjah, il dodicesimo mese del calendario
lunare.
Il centro
della celebrazione dell’Eid Addha è la cittadina di Mina, a poche miglia da
La Mecca. Questo è il luogo in cui vi sono i tre pilastri che
rappresentnao il demonio (Iblis) e che sono presi a sassate dai Musulmani
durante l’Hajj (il sacro pellegrinaggio).
Il Profeta
Abramo (su di lui la pace) superò un difficile test.
Ecco dalla
traduzione del significato del Corano:
O
mio Signore, dammi un [figlio] devoto.
Gli
demmo la lieta novella di un figlio magnanimo
Poi,
quando raggiunse l’eta’ di accompagnarlo, egli disse:”Figlio mio, ho visto in
sogno che ti offrivo in sacrificio. Dimmi cosa ne pensi”. Rispose: ”Padre mio,
fai quel che ti e’ stato ordinato: se Allah vuole, saro’ rassegnato”
Quando
poi entrambi si sottomisero, e lo ebbe disteso con la fronte a terra
Noi
lo chiamammo: “O Abramo
Hai
realizzato il sogno. Cosi’ Noi ricompensiamo quelli che fanno il bene.
Questa
e’ davvero una prova evidente”.
E
lo riscattammo con un sacrificio generoso
Perpetuammo
il ricordo di lui nei posteri.
Pace
su Abramo! (Corano,
Surah As-Saffat 37: 100-109)
Abramo (su di
lui la pace) dimostrò di fidarsi incondizionatamente di Allah Subbhanahu wa
ta’ala. Alcuni eventi, apparentemente
inspiegabili ci accadono e ci sentiamo subito smarriti, non siamo in grado di
affidarci completamente al nostro Signore e Creatore. A volte dimentichiamo che
l’Unico che ci anche creato, è davvero l’Unico ad avere le risposte ai nostri
problemi, è
l’Unico che può
davvero aiutarci. Dovremmo affidarci ad Allah completamente. Abramo (su di lui
la pace) lo fece. La sua fede era talmente salda da comprendere che dietro ogni
cosa si cela sempre l’Immensa Saggezza di Allah. Sicuro di questo, Abramo (su
di lui la pace) dopo aver avuto un sogno nel quale gli veniva ordinato di
sgozzare suo figlio e dopo averne parlato con il coraggioso e fidele Ismale (su
di lui la pace), il quale acconsentì, si recò sul monte per compiere il sacrificio. Sul
punto di compiere questo rito sacrificale, Allah, Subbhnahu wa ta’ala, gli inviò dal cielo un agnello da sacrificare al
posto del suo adorato figlio. Nella Sua Immensa Saggezza Allah aveva
pianificato tutto ciò.
Il sacrificio
che i Musulmani che ne posseggono i mezzi, compiono nel giorno dell’Eid, si
ripete in memoria di quello compiuto dal profeta Abramo (su di lui la pace). La
carne va poi distribuita, va data ai propri parenti ed amici, anche se non
musulmani, ed un terzo va offerto alle persone bisognose e povere .
Sebbene l’
’Eid si festeggi il decimo giorno del mese di Dhul Hijjah, in verità tutti i primi dieci giorni di questo
mese sono speciali. Essi, infatti, rappresentano i giorni migliori per adorare
Allah, per dimostrare la nostra sottomissione ad Allah, per migliorarsi, per
vincere il nostro egoismo e l’avidità, per concentrarsi sul Corano, migliorare
la preghiera, offrire preghiere facoltativa oltre a quelle obbligatorie e
compiere opere caritatevoli. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ci ha
ordinato di recitare spesso dei Tasbih (cioe’ dire SubbhaAllah), Tahmid
(Alhamdulillah), e Takbir (Allahu Akbar) durante questi giorni.
Abdullah ibn
‘Umar ha raccontato che il Profeta (pace su di lui) disse: “Non ci sono giorni
più graditi ad Allah, per compiere buone
opere, che questo tempo, perciò recitate molti tahlil (la ilaaha ill-Allah), takbir e
tahmid.”
Questi dieci
giorni includono Yawm Arafah, che quest’anno cadrà Lunedi 14 Ottobre 2013 in sha Allah: digiunare quel
giorno espierà
i peccati di due anni inshaAllah.
Nel giorno
dell’Eid…
La moschea
locale organizza le preghiere dell’Eid all’aperto seguendo la Sunnah (cioe’ i
modi di fare) del Profeta (pace su di lui) in un parco bellissimo non molto
lontano da casa, nel musallah. È raccomandato alzarsi presto, adoperare il siwak per
pulire i denti e profumanre l’alito, fare un bagno, abbigliarsi con abiti puliti,
o meglio nuovi, e profumarsi. In Islam l’igiene è altamente enfatizzata, soprattutto se si
ci accinge a partecipare alle preghiere congregazionali. Dopo aver eseguito con
cura tutti i preparativi, la famiglia, armata di bambini, passeggini e tutto il
resto, e vestiti in pompa magna con tanto di abiti orientaleggianti, e di
tessuti leggeri e variopinti, si appresta a raggiungere il parco a piedi è altamente raccomandato. Pronunciamo il
takbir ad alta voce mentre ci rechiamo al luogo della preghiera, i bambini ne
sono entusiasti:
Allah-u
Akbar, Allah-u Akbar (Allah è il più potente), La-ilaha ill-Allah (non c’è altro dio all’infuori di Allah), Wa
Allah-u Akbar, Allah-u Akbar (e Allah è il più potente), Wa lillah-il-hamd (e tutta la
lode è per Allah)
I fratelli e
le sorelle che aiutano nella gestione della moschea locale (che Allah li
ricompensi) si prodigano con enormi sforzi per rendere la giornata piacevole e
la preghiera comoda per tutti in questo modo: le aree degli uomini e quella della
donna sono separate, gli uomini occupano lo spazio antecedente quello destinato
alle donne. I due spazi sono separate da un reticolato. Immaginate pregare in
un prato col profumo dell’erba umida...cercare col capo inchinato in basso una
mediazione con Dio. Mi vengono i brividi...Siccome siamo in autunno, ed il
prato è piuttosto umido, soprattutto in
mattinata, gli organizzatori distendono enormi tovaglie di plastica spessa a
terra sulle quali stendono colorati tappeti. Se si vuole stare ancora più al calduccio ci si può portare anche il proprio tappeto della
preghiera da casa e poi finalmente si è pronti per eseguire la preghiera
dell’Eid. Finita la preghiera, c’è il sermone, finito il quale ci si
appresta a ritornare a casa. Ci sono sempre ragazzi giovani che raccolgono sadaqa
e mamme che distribuiscono dolci, caramelli, persino regali. C’è una belllissima area gioco per i bambini
in questo parco, per cui spesso dopo la preghiera ci si intrattiene là per far giocare i bambini. È bellissimo vedere questo gruppo numeroso
e compatto...mi verrebbe voglia di dire: ma dove eravate nascosti? Quanti siamo
subbhaanaAllah! Ed è bellissimo vedere i nostri figli giocare insieme,
rincorrersi tutti abbigliati con abiti orientali colorati: da lontano sembrano
delle farfalline variopinte MashaAllah! Davvero uno spettacolo!
Che Allah ci
benedica tutti amin.
E se non ci
sentiamo:
EID MUBAREK!!!
TAQAbaLALLAHU MINNA WA MINKUM!
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