6 May 2010

TV: definita spesso il terzo genitore invade le nostre case e ci violenta con scene gratuite!

Non voglio sembrare paradossale ma ebbene si’ non ho la tv in casa! Mi potreste chiedere come io faccia ad informarmi di cosa succede nel mondo. Be’ ho internet e la radio e sono sufficienti per me.
La tv e’ un mezzo di comunicazione di massa (mass media) no? Be’ e’ proprio la parola “massa” che mi disgusta. La tv appiattisce l’intelligenza, uniforma le opinioni e idée personali, livella l’umanita’, fornisce spesso false informazioni, nutre il pubblico con falsi stereotipi....be' per andarci piano! A me e’ sempre piaciuto conservare una mia idea personale. Con questo non voglio dire che io e/o quelli che come me fanno questa scelta, non siano pronti al dibattito. Chi mi conosce bene sa che ho da sempre analizzato varie fonti, ho sempre letto molto, frequentato biblioteche, ho viaggiato e che non mi chiudo a nulla al contrario mi sento molto aperta!
Con questo non voglio livellare tutti i programmi televisivi, specialmente i documentari sulla natura, la storia, la biologia ecc. che comunque andrebbero altrettando verificati francamente...Volendo si potrebbero selezionare soltanto dei canali. Non e’ l’apparecchio televisivo che io condanno, anzi! Quanto piuttosto cosa ci viene gratuitamente propinato.

Ecco alcuni passi di un articolo che ho tradotto a riguardo.

Il terzo genitore: Il Pericolo della Televisione
Di Mohammad ash-Sharif



Come Dio Onnipotente afferma nel Corano, fa parte integrante della nostra fede credere che verremo richiesti e saremo responsabili delle seguenti cose:
“Di tutto sara’ chiesto conto: dell’udito, della vista, e del cuore” (surat Al-Isra 17:36)
E il Messaggero di Dio (pace su di lui) disse: “Nel giorno del Giudizio, nessuno potra’ muoversi finche’ verra; dato conto di tre cose, una di esse e’ ‘la propria fanciulezza’- come e’ stata spesa?”
Un amico molto stretto mi racconto’ di un episodio a cui assistette quando stava per lasciare il Canada per recarsi oltreoceano e studiare l’Islam. Egli mi racconto’ che era andato a salutare qualcuno e prima di uscire noto’ il figlio, che aveva sette anni a quel tempo, giacere a pancia in giu’, sullo stomaco, col mento sorretto dalle mani, guardare fisso la tv. Egli mi racconto’ che quando ben quattro anni dopo, ritorno’ nella stessa casa, trovo’ lo stesso ragazzo di allora ancora a pancia in giu’, col mento fra le mani, guardare fisso la tv, l’unica differenza era che adesso aveva quattro anni in piu’.
Oggi amerei parlarvi della tv e del suo lato oscuro insha’Allah. Non e’ mia intenzione spingervi a correre a casa e gettarla via dalla finestra, sebbene sarebbe un’idea!
E’ mia speranza, invece,che lascerete questo posto insha’Allah comprendendo meglio la natura distruttiva della tv e di come influisca sulla vita delle persone e sul futuro, e non solo sul singolo individuo, ma sull’intera famiglia e sui figli.
In Qawa’id Fiqhiyyaah c’e’ un principio che afferma: ‘Al Waasaa’il ta’khudhu Hukm al-Ghaayaat” cioe’: ‘I mezzi ci sono o meno leciti a seconda di quale sia la nostra intenzione nell’adoperarli’. Un set televisivo, con i suoi cavi, schermo, apparecchio e presa, non e’ altro che un mezzo. E’ quello che si vuole ottenere da questo apparecchio che lo rende haram o halal (proibito o permesso). Prendiamo ad esempio una pistola, qualcosa che puo’ essere usata per uno scopo nobile come difendere la propria terra da un’aggressione, oppure puo’ essere molto nociva, specialmente se lasciata nelle mani di un bambino.
In una lezione introduttiva di arabo, l’insegnate chiederebbe agli studenti quali sono le parole inglesi che derivano dall’arabo. Verranno alzate poche mani per rispondere alla domanda in questo modo: Chemistry da Kimiyaa, Algebra da Algebr, Physics da Fisiya’ ecc. Allora l’insegnate andra’ avanti chiedendo quali parole arabe derivano dalla forma inglese, le risposte saranno velocissime Radiyo da radio, Dosh da Satellite Dish (parabolica) e certamente Tilfaaz da tv. Cosa ha ereditato da noi l’occidente, e cosa noi invece ne abbiamo guadagnato??

Da qui Shaykh Ibn Baaz (che Dio ne abbia grazia) disse in al-Fataawa 3/227:
‘A proposito della tv, e’ un apparecchio pericoloso ed i suoi effetti nocivi sono piuttosto considerevoli, come quelli del cinema o anche peggiori.
Sappiamo abbastanza dai dati delle ricerche di mercato e dalle parole di esperti nei paesi arabi e di qualsiasi altro posto, per additarlo come un oggetto che apporta considerevoli danni alle credenze islamiche (‘aqidah), alla morale e alla societa’.
La spiegazione e’ semplice: esso include la presentazione di bassa moralita’, scene di tentazione, immagini immorali, semi nudita’, linguaggio scorrevole e Kufr.
Incoraggia l’imitazione di questo tipo di condotta e modo di vestire, rispetto per i capi, negligenza verso la condotta islamica e modi di abbigliarsi e guardare con mancanza di stima ai sapienti e gli eroi del’Islam. Danneggia la loro immagine dipingendoli in modi che li denigrano e fa in modo che la gente li disprezzi e li ignori.
Mostra alla gente come imbrogliare, rubare, ordire complotti e commettere atti di violenza contro gli altri.
Senza dubbio qualsiasi cosa produca tutti questi effetti negativi dovrebbe essere fermata e evitata, e dobbiamo evitare tutte le occasioni in cui potremmo imbattercene. Se alcuni dei nostri fratelli la denunciano e ne parlano contro, non possiamo accusarli, perche’ fa parte della loro sincerita’ verso Dio e verso la gente”.
Nel Sahih al-Bukhari, quando Guraayj stava pregando e sua madre lo chiamo’, egli penso tra se’ e se’: ‘O mio Dio, la preghiera o mia madre?’ Egli non sapeva se continuare la preghiera oppure fermarsi e rispondere ai desideri della madre. Ella lo maledisse. E la sua maledizione era una di quelle che noi potremmo inavvertitamente fare ai nostri stessi figli nel momento in cui permettiamo l’ingresso del terzo genitore detto tv. Ella disse:’Possa tu vedere una prostituta!’ Ella non disse: ‘possa tu andare da una prostituta’, no! ella disse soltanto:’possa tu vederne una’. QUANTE VOLTE i programmi tv hanno il tema principale che gira attorno alle prostitute? QUANTE VOLTE i nostri stessi figli lo hanno testimoniato? QUANTE VOLTE sono stati maledetti di trovarsi in questa situazione?
[…]
Quando una nazione musulmana osserva in tv una partita di calcio in cui si compete per la coppa del mondo, piu’ di 3 milioni di musulmani sono sintonizzati. Durata della partita: 3 ore! ecco che avete 9 milioni di ore della nostra Ummah sprecate su un inutile gioco di calcio. In un’unica notte generale.

Cari fratelli e sorelle, il Messaggero di Dio (che la pace e la benedizione di Dio siano con lui) disse:”(Nel giorno del Giudizio) ogni individuo sara’ con quelli che ama”. Dite questo ad un bambino musulmano, che nel Giorno del Giudizio, se ama Michael Jordan sara’ con lui quasi sicuramente in quel tremendo giorno. E’ triste, ma la maggior parte dei bambini musulmani sarebbe felice ed eccitata a quest’idea, non e’ sufficiente questo a smuovere i nostri cuori dalla paura? La maggior parte di essi non sa dire i nomi, neppure i nomi, di quelle persone con cui noi speriamo di essere!
Chiediamoci se dessimo ai nostri figli l’opzione di scegliere un poster del loro eroe preferito, sarebbe il padre o la madre? Sarebbero il Profeta e i suoi Compagni? Oppure sarebbe un giocatore di basketball che hanno visto in tv? O un attore (anche un cartone animato) che hanno visto in tv? Oppure un modello che hanno visto in tv? Oppure un musicista visto in tv? Chi sarebbe?
Ok, la tv e’ monitorata a casa dal genitore, giusto? (95% dei genitori di bambini dagli 8 anni in su, non monitora). Adesso cosa succede se un giorno il genitore muore sulla strada del rientro a casa dal lavoro e i bambini ereditano la tv? Il Messaggero di Dio (pace su di lui) disse: ”Non c’e’ un singolo pastore (Amir) a cui Dio abbia fiduciosamente affidato un gregge, che muoia non avendo ben condotto il suo gregge, che Dio gli permetta di entrare in Paradiso. Gli ‘Ulamaa (sapienti) citerebbero questo hadith (racconto/detto) ad un padre in un paese musulmano che permette di far entrare nella sua famiglia, quella stessa che Dio gli ha fiduciosamente affidato, una parabolica.
Cari fratelli e sorelle, non siamo su questa terra per intrattenerci fino alla fine dei nostri giorni. Noi siamo una Ummah con una Risaalah! Quando Rib’I ibn ‘Aamir (che Dio ne sia compiaciuto) era nelle mani del Re di Persia, annuncio’ il messaggio chiaro e fiero su cosa ogni Musulmano dovrebbe fare:’ Dio ci ha mandato a salvare l’umanita’ dalla schiavitu’ per divenire schiavi, ma schiavi sottomessi al Signore di tutti gli schiavi; e salvare l’umanita’ dal soffocamento di questa vita materialista sino all’espandere di questa vita e della prossima, e salvarla ancora dalla corruzione dei culti e indirizzarla alla giustizia dell’Islam!’
Se non sappiamo come leggere il Corano, perche’ non ci registriamo in un instituto come Al-Huda per apprenderlo. Se non sappiamo la lingua del Corano e della Sunnah, perche’ non ci registriamo in un instituto arabo? Se non sappiamo la cita del Messaggero di Dio (pace su di lui) e dei suoi Compagni (che Di one sia compiaciuto) perche’ non ci rechiamo alle lezioni di Sirah e Fiqh del Venerdi e del Sabato?
Non ci dice Dio nel Corano: ”Di’ ai credenti di abbassare il loro sguardo e di essere casti. Cio’ e’ piu’ puro per loro. Dio conosce bene quello chef anno” (sura An-Nur 24:30)
Come possiamo conciliare questi versi con la televisione che violenta la nostra vista con haram (cose proibite) quasi ogni secondo? Come facciamo a conciliarlo?
[…]




Shaykh At-Tahhaan una volta racconto’ ai suoi studenti:”Era sera inoltrata quando il telefono suono’. C’era una sorella musulmana in linea che bisbigliava al telefono:”Parlo con lo Shaykh At-Tahhaan?” Risposi di si’ che ero proprio io. Ella continuo’ a chiedermi se fossi davvero io. Ed io le dissi di si’ chiedendole cosa c‘era che non andava. Ella inizio’ a singhiozzare a dirotto al telefono. Dopo un po’ mi spiego’:” Il padre dei miei figli ha portato una tv e un video 2 giorni fa. Stasera ho trovato mio figlio praticare l’haram che aveva visto in tv su sua sorella piu’piccola!” Poi lascio’ andare il telefono singhiozzando”.
Ogni cosa inizia con uno sguardo e grandi fuoci nascono da una piccolo scintilla.
Spegnete la tv, riprendetevi la vostra vita!
Dopo un estenuante primo anno alla facolta’ di Shari’ah, ritornai a casa dal Canada dove parlai ad un amico a cui non avevo parlato da piu’ di un anno. Nella conversazione egli disse: ”L’altra sera su tv Seinfeld hanno detto…” Fui confuso e capi’ che per un intero anno non avevo udito nulla altro che cio’ che aveva detto l’ Imam Shaafi’i e l’Imam Abu Hanifa. La mia era un tipo di ignoranza che Shaykh Abdul Muhsin ‘Al-Abbaad avrebbe detto “Imploriamo Dio di accrescerci in questa nostra ignoranza”
Alcune persone discutono dicendo che la tv rappresenta soltanto un mezzo di intrattenimento innocuo e che non si dovrebbe far tanto rumore per nulla. E’ interessante comunque notare che nella Shari’ah cio’ che e’ peggiore di haram, e’ bid’ah. Potreste chiedermi perche’. Perche’ quando qualcuno commette dell’haram tipo mangiare della carne di maiale, sa che e’ haram e si spera che un giorno la sapienza lo porti a temere Dio e trattenersi dal farlo. Bid’ah, d’altro canto, e’ qualcosa che una persona fa con la speranza di una ricompensa da Dio, qualcosa che una persona considera “innocua”. E’ davvero tremendo perche’ le possibilita’ che questa persona si renda conto e corregga il proprio errore sono minori dovute all’ignoranza che promuove una mancanza di motivazione.
Altre persone direbbero che hanno una tv per ascoltare il notiziario oppure programmi educativi o islamici? Cari fratelli e sorelle, non c’e’ nessun altro modo di conosce le notizie del giorno? Non c’e’ altro modo di istruire e stimolare vostro figlio?
Non vi siete mai chiesti perche’ abbiamo tutta questa tv gratis? Cosa vende la tv?
Non vende Coca-cola o Nike o i panini del McDonalds, quanto piuttosto vende la audience alle Compagnie Pubblicitarie! Perche’ pensate che 30 secondi di pubblicita’ durante un gioco di Superbowl costino 1 milioni di dollari?
Considerate questi fatti:
La lealta’ alla marca preferita inizia verso i due anni, possono accaparrarsi un bambino che rimarra’ affezionato per tutta la vita al loro prodotto sin da tenera eta’. Quanti anni avevate quando avete iniziato ad amare la Coca-cola o la Pepsi?
In media, un telespettatore guarda 20.000 pubblicita’ commerciali ogni anno. Se vi ripetiamo una pagina del Corano tantissime volte, non pensate che la memorizzereste?
E questo e’ valido soltanto per i prodotti, ma cosa mi dite dell’ ‘Aqidah che gli viene appresa, un’intera gamma di credenze con cui vengono nutriti ogni volta che si siedono ad ascoltare il terzo genitore.
Per darvi solo un semplice esempio che tutti conosciamo, andate ad una lezione dove l’Imam sta parlando dei diritti delle donne in Islam. Ascoltate il dibattitto tra uomini e donne musulmani. Da dove prendono i loro punti di vista? Come sono diventati cosi’ ostili ad ogni cosa che contraddice il punto di vista occidentale sui diritti delle donne? Perche’ non c’e’ alcuna ostilita’ verso il punto di vista occidentale?
La maggior parte e’ stata appresa lla tv, il resto fa parte del programma della scuola pubblica.
Se questo e’ il palinsesto, il lavaggio del cervello dei nostri giovani e’ assicurato. Dove dovremmo andare poi a riprogrammarli quando preferiranno la tv a qualsiasi altra cosa? Cari fratelli e sorelle, e’ un dato di fatto che meta’ dei bambini americani preferirebbe guardare la tv piuttosto che trascorrere del tempo con la madre o il padre.
Dopo aver intervistato molti giovani ragazzi ed avergli chiesto per cosa sacrificherebbero il loro tv show preferito, molti hanno risposto che se ci fossero dell’attivita’ all’aperto vi avrebbero dato una certa precedenza. Vuol dire, se qualcuno li porta e gli organizza delle attivita’ extra scolastiche , abbracciarebbero l’idea forse.
Ecco alcune idée di cosa si potrebbe fare invece che piazzarsi davanti alla tv. Alcune opzioni sarebbero:
-Giochi all’aperto
-Imparare qualcosa del tipo arti marziali, calligrafia, cucito
-Visitare la biblioteca
-Svolgere un lavoretto, in modo da avere un’idea del mondo del lavoro e della vita
-Fare atti di venerazione, recitare dhikr e wird, la preghiera, leggere il Corano, digiunare e pensare ai segni di Allah nella creazione
-Adottare una causa islamica nel posto dove si abita, e prenderne parte, del tipo insegnare a giovani musulmane
-Sopportare una rivista islamica vendendo articoli, statistiche e informazioni utili di un certo interesse riguardante i musulmani in occidente
-Prendere parte a progetti di beneficenza per aiutare gli orfani musulmani, le vedove, le divorziate e gli anziani, oppure unirsi ad una commissione che aiuta ad organizzare programmi speciali e feste per musulmani nel giorno dell’Eid
-Trovare amici retti con cui incontrarsi periodicamente e buoni vicini da visitare
-Leggere libri islamici in particolare e storie utili in generale
-Partecipare ad attivita’ di da’wah, attivita’ per donne o per uomini e programmi prescolastici in centri islamici
-Ascoltare nastri audio e letture, scriverne dei riassunti, distribuirli a chi ne possa beneficiare
-Fare arti&mestieri
-Cucinare cibo che possa essere venduto per raccogliere fondi per centri islamici
-Interessarsi a computer e programmi. Questo e’ un campo molto vasto che riempie molto del tempo libero, e la conoscenza in tale campo puo’ essere d’aiuto alla causa islamica, oltre che provvedere svago.
-Filato e tessitura, taglio e cucito
-Giardinaggio
-Esercitarsi all’aria aperta.

In conclusione cari fratelli e sorelle, oggi e’ l’inizio di un nuovo giorno. Dio ci ha dato questo giorno e possiamo farne quello che vogliamo. Possiamo sprecarlo oppure usarlo per fare qualcosa di buono e di benefico.
Ma sappiate che qualsiasi cosa decidiate di fare oggi, e’ importante perche’ e’ un giorno della nostra vita. Quando arrivera’ il domani, questo giorno si sara’ spento per sempre, e al suo posto vi potrebbe essere qualcosa che abbiamo lasciato indietro…facciamo che sia qualcosa di buono e benefico.

(tradotto da cinzia amatullah)

No comments:

Post a Comment