Il famoso saggio Ibn
Al-Qayyim ha menzionato l’utilizzo della henna nel suo testo “La Medicina Profetica” per il trattamento del
mal di testa e dell’emicrania. Egli ne cita i seguenti benefici:
·
È utile nel
trattamento delle ustioni provocate dal fuoco
·
È benefica per le
lesioni e le vesciche orali se masticata
·
Guarisce le infezioni orali nei bambini
·
È benefica sulle
vesciche del corpo
·
Fasciare con la henna è benefico per le infiammazioni calde
·
Mischiare i fiori di henna con cera calda e olio di rosa è benefico
per i dolori
·
I fiori di henna, adagiati nelle pieghe di strofinacci di lana, ne
rendono il tessuto profumato e allontanano le falene
·
Applicato in forma di unguento sulle unghie, ne migliora lo stato
·
Fa crescere i capelli, li rafforza e li rende più belli.
Cos’è la henna? (nota in italiano come l’hennè)
La Henna (hina) è una pianta floreale il cui nome botanico è
lawsonia inermis. Contiene un pigmento rosso-arancione, lawsone, noto anche
come hennotannic acid. Questo pigmento viene rilasciato dalla polverizzazione
delle foglie di henna in un acido di media forza. Le molecule del lawsone
saranno in tal modo, in grado di tingere, e se applicate sulla pelle si
adageranno sulla parte più esterna o cuticola e poi la tingeranno.
La henna in polvere, disponibile in commercio, è ottenuta
dall’essicazione delle foglie di henna e dalla loro successiva polverizzazione
e setacciatura.
Per usare la henna, la polvere viene mescolata con acqua e/o succo
di limone, per formare un impasto levigato. La miscela di henna deve poi
riposare dalle 6 alle 12 ore in modo tale che la cellulosa delle foglie si
dissolva, facendo sì che il lawsone sia pronto a tingere la pelle. Più si
lascia la miscela sulla pelle o sui capelli, maggiormente il lawsone migrerà,
rendendo la tintura più scura.
Benefici salutari della henna
Diversi studi sono stati finalizzati alla ricerca dei benefici
salutistici della henna. Una ricerca ha trovato che la henna possiede delle
proprietà antimicrobiche, come antibatteriche e antivirali. [1]
“La henna possiede proprietà antibatteriche, anitivirali,
antimicotiche e antiparassitarie. Dato che i microorganismi sono sempre più resistenti agli antibiotici sintetizzati a disposizione, il lawsonia
inermis (henna) disponibile naturalmente, potrebbe rappresentare una potenziale
alternativa.”
Durante una ricerca condotta negli Emirati Arabi Uniti si è
scoperto che la pianta della henna ha delle proprietà medicinali che aiutano
nella riduzione delle infiammazioni e funzioni da antidolorifero. [2]
Una ricerca pubblicata nel 2005 rivelò che le foglie della
henna inibiscono la crescita di certi microorganismi e possono dunque essere adoperate
nel trattamento di ferite infettive. [3]
“L’estratto di foglie di henna fu capace di inbire la crescita
dello streptococco A.niger e F.oxysporum sp. E persino lo S. aureus fu inibito.
Il fatto che la crescita di tali microorganismi venga inibita suggerisce che la
henna possa essere utile nel trattamento degli infezioni di ferite da
bruciatura.”
La ricerca moderna offre la prova di alcuni dei benifici
salutistici che Ibn Al-Qayyim aveva menzionato a riguardo della henna più di
600 anni fa.
Consigli per utilizzare la henna
La polvere di henna fresca dovrebbe essere di un verde vibrante e
profondo, mentre la henna vecchia dovrebbe apparire leggermente marrone.
Gli unguenti di henna commerciali possono contenere ingredient
aggiuntivi per favorire il potere tingente e alcuni sono rischiosi dunque
meglio leggere attentamente l’etichetta. La henna nera è particolarmente
dannosa in quanto può contenere phenilenediamine (PPD) una sostanza chimica che
può causare prurito, eruzioni cutanee e esito cicatriziale.
Aggiungere olii essenziali con alti livelli di monoterpenes o terps
qualil’olio della pianta del tè (tea-tree) eucalipto , cajeput o di lavanda
alla miscela di henna migliorerà le proprietà tingenti.
Referenze: [1] O.A. Habbal, A.A. Al-Jabri, A.G. El-Hag. (2007)
antimicrobial properties of Lawsonia inermis: a review. Australian Journal of
Medical Herbalism.
[2] Ali, B. H., A. K. Bashir, et al. (1995). Anti-inflammatory,
antipyretic, and analgesic effects of lawsonia inermis L. (henna) in rats.
Pharmacology Basel 51(6): 356-363. {a} P.O. Box 17777, Al Ain, United Arab,
United Arab Emirates.
[3] H. S. Muhammad and S. Muhammad. (2005) The use of lawsonia
inermis linn. (henna) in the management of burn wound infections African
Journal of Biotechnology Vol. 4 (9), pp. 934-937.
Articolo tratto da healthymuslim.com
Jazakum Llahu khairan!
ReplyDeleteAssallamu aleykom ukhty.Ma cha Allah cuantas propiedades y bien aporta la henna por la vouluntad de Allah.Baraka Allahu fika,precisamente estaba preparando un articulo sobre la henna,esto me viene de gran ayuda in cha Allah.Fi amani Allah.
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