22 Dec 2014

Cosa dice la religione a proposito del fatto che i musulmani festeggino quando giunge il natale e appendano i palloncini in casa

Non vi è dubbio del fatto che il fatto di festeggiare sia proibito poiché esso rientra fra le pratiche di imitazione dei miscredenti. E’ risaputo che i Musulmani non hanno altre feste oltre alle feste del Fitr (rottura del digiuno), dell’Adha (del sacrificio) e la festa settimanale che consiste nel giorno del venerdì, e che il festeggiare qualsiasi altra festa è vietato e che non può esimersi dal rientrare in due questioni:


-Si tratta di bid°aħ (eresia) se si compie tale festeggiamento vietato con l’intento di avvicinarsi ad Allah, gloria a Lui l’Altissimo, come può essere il festeggiare la ricorrenza della nascita del Messaggero (pace e benedizione su di lui).
-Si tratta invece di imitazione dei miscredenti se tale festeggiamento rientra nella sfera delle abitudini e non si compie per avvicinarsi ad Allah l’Altissimo. Questo poichè accettare come innovazione le ricorrenze bid°aħ (eretiche, non insegnate dalla fede) è un atto compiuto compiuto dalla gente del libro, del cui esempio Allah l’Altissimo ci ha ordinato di allontanarci… come potremmo dunque pensare del festeggiare una ricorrenza delle loro ricorrenze!

Anche il fatto di ornare la casa coi palloncini durante questo periodo è un modo palese di condiviedere con loro il festeggiamento la loro festa.
E’ dovere del Musulmano di non destinare specificatemente a questi giorni un festeggiamento, un’adornazione, o del cibo particolare perchè nel caso lo facesse sarebbe un modo per condividere coi miscredenti le loro festività e questo è un atto palesemente vitato, del cui divieto non vi è alcun dubbio.

Disse lo Shaīkh °Uthaīmīn, che Allah lo abbia in misericordia: “E’ così vietato ai musulmani il fatto di imitare i miscredenti festeggiando questa occasione, o lo scambiarsi i regali e il distribuire dolcetti e cibo, così come il sospendere il lavoro e cose de genere poichè il Messaggero pace e benedizione su di lui ha detto (traduzione dei significati):“Chi imita un gruppo, ebbene egli fa parte di loro”. Disse inoltre lo Shaīkh ’Ibn Taīmiīaħ nel suo libro “Iqtidā’ Al-Sirāt Al-Mustaqīm mukhālafat ashāb al Jam” (il voler seguire la retta via consiste nel contrariare gli abitanti del Fuoco): “Il fatto di condividere con loro alcune loro festività porta inevitabilmente a un rallegrarsi dei loro cuori per ciò che stanno compiendo di sbagliato e potrebbe portarli ad approfittare dell’occasione per umiliare i deboli [tra i credenti]“. Termina qui la sua affermazione, che la misericordia di Allah sia su di lui.

Chi fa qualcosa delle cose citate è sicuramente in errore (ha compiuto ‘ithm, peccato), sia che lo faccia per accontentare qualcuno o per insicurezza o per vergogna [di apparire diverso non festeggiando] o per qualsiasi altro motivo, poichè questo è un modo di accondiscendere a spese della religione di Allah ed un modo per rendere ancora più forti i miscredenti [nelle loro convinzioni] e nel vantarsi della propria religione.

Tratto da Islam Q&A
Jazakillah kheri alla Sorella Bushra!! Che Allah ta'ala te ne ricompensi amin

6 comments:

  1. Ciao. Mi chiamo Emilia. Mia mamma da quando si è separata da mia padre, ha conosciuto un musulmano e ha deciso di seguire la sua religione. Premetto che rispetto la sua scelta ma non la condivido. Per cui io continuo a festeggiare il natale da mia zia dove trascorro molto del mio tempo. Anche perché quando sono con mia mamma e il mio patrigno, questo insiste sempre per farmi vestire in maniera come piace a lui, velo compreso anche se io non sono diventata musulmana. Così da mia zia mi vesto come mi pare e festeggio anche il natale perché mi sembra un mio diritto. Volevo chiedere se dato che mia mamma ha cambiato tutta la sua vita secondo voi io devo seguirla?

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  2. Cara Emilia, grazie di cuore per averci scritto e condiviso con noi la tua storia. È davvero interessante vedere le cose da quest prospettiva. In genere si ascolta di figlie che abbracciano l’Islam e genitori che non sanno più cosa fare. Nel tuo caso invece sei tu figlia ad assistere al cambiamento di tua madre! Ovviamente sono molto contenta per tua madre e in sha Allah il suo ritorno all’Islam è genuino e sincero. È suo compito ed anche del tuo patrigno di informarti e di portarti per mano sulla via dell’Islam, anche di inculcarti il culto del PURO MONOTEISMO che significa credere in Allah come Unico Dio SENZA ASSOCIATI. La parola , infatti Allah, non indica una qualunque divinità, quanto piuttosto significa “IL DIO”. Ma in ogni caso tu non puoi essere obbligata a seguire questa religione visto che nel Corano si dice:
    “Non c'e' costrizione nella religione. La retta via ben si distingue dall'errore. Chi dunque rifiuta l'idolo e crede in Allah, si aggrappa all'impugnatura piu' salda senza rischio di cedimenti. Allah e' audiente, sapiente.” ( versetto 256 di surah al Baqara)
    Come vedi dall’inizio di questo versetto si afferma nel Corano che a nessuno può essere imposto di diventare musulmano, cosa che deve essere una scelta assolutamente personale E FATTA COL CUORE NON PER INTERESSE! Forse tua madre e il tuo patrigno ti stanno invitando all’Islam ed ognuno lo fa nel modo che sa fare, per cui forse i loro non ti sembrano dei modi molto opportuni, ma guarda bene l’intenzione che hanno. Sii paziente con loro, ti assicuro che hanno le migliori delle intenzioni ma forse non hanno tatto sufficiente. Quando si ritorna all’Islam, sembra così naturale e spesso, soprattutto nei primi tempi, si fa il possibile per coinvolgere tutti i familiari sperando che essi possano sentire le stesse certezze, abbandonare il vecchio credo ed abbracciare l’Islam.
    Ognuno però ha un destino diverso, pur essendo noi tenuti a proclamare la verità, non può possiamo fare troppa pressione. Sicuramente tua madre ti ama e il tuo patrigno ti rispetta per questo motivo non se la sente di vedere parti del tuo corpo che dovrebbero, stando all’Islam, essere celate. Quando dici che lui vuole che tu indossi il velo, è perché ci sono altri personaggi non mahram, cioè maschi adulti o puberi non appartenenti alla famiglia presenti oltre a lui? In quanto se egli ha sposato islamicamente tua madre, normalmente tu puoi stare in sua compagnia senza velo secondo la legislazione islamica e forse egli stesso non ne è a conoscenza.
    Da sura al-Nisa’ 4:22-23
    22. Non sposate le donne che i vostri padri hanno sposato - a parte quello che è stato. È davvero un'infamità, un abominio e un cattivo costume.
    23. Vi sono vietate le vostre madri, figlie, zie paterne e zie materne, le figlie di vostro fratello e le figlie di vostra sorella, le balie che vi hanno allattato, le sorelle di latte, le madri delle vostre spose, le figliastre che sono sotto la vostra tutela, nate da donne con le quali avete consumato il matrimonio - se il matrimonio non fosse stato consumato non ci sarà peccato per voi - le donne con le quali i figli nati dai vostri lombi hanno consumato il matrimonio e due sorelle contemporaneamente - salvo quello che già avvenne - ché in verità Allah è perdonatore, misericordioso […]

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  3. Questo versetto mostra che alcuni tipi di matrimonio non sono permessi, e di conseguenza le persone coinvolte diventano mahram, davanti alle quali, pur mantendo un abbigliamento discreto con la auwrah coperta (per la donna di fronte ai mahram la auwarah si copre con la mezza manica e tutto il corpo fino a sotto il ginocchio e senza scollature e abiti succinti) il velo non va indossato obbligatoriamente, se lo si fa ci devono essere altri motivi personali. Ad esempio ho letto una volta una fatwa cioè un verdetto in cui si parlava di uno zio materno che guardava in modo ossessivo il corpo di una giovane sua nipote, alla quale fu consigliato di indossare un complete hijab, compreso dunque abito lungo ai piedi con manica lunga, e velo di fronte a quest’uomo (come fosse un non mahram) e di non rimanere sola con lui. Questo era però un caso eccezionale.
    Se un uomo ha contratto un matrimonio valido con una donna, ella diventa mahram per I suoi figli e I suoi nipoti attraverso figli e figlie, per tutta la linea di discendenza. Di Shaykh Ibn ‘Uthaymeen (che Allah ta’ala ne abbia misericordia), in al-Fataawa al-Jaami’ah, 2/591
    Si consultino anche le risposte numero 20750, 5538
    E Allah è l’Onniscente.
    Ti lascio con la storia di Thumamah per farti comprendere i modi del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e di come egli non obbligasse altri, neppure i nemici alla conversione forzata. Per favore contattati se vuoi altre spiegazioni iomusulmanaitaliana@gmail.com

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  4. LA STORIA DI THUMAMAH
    È stato raccontato che Abu Hureirah (che Allah si compiaccia di lui) disse: “Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) delegò alcuni pattugliatori in un luogo chiamato Najd. I pattugliatori catturarono un uomo della tribù di Bani Hanifa chiamato Thumama Ibn Uthal. Essi legarono il prigioniero ad un palo della moschea. Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) riconobbe Thumamah e chiese ai suoi compagni: “Sapete chi avete catturato?” Gli risposero: “No, Messaggero di Allah.”
    “Quello è Thumamah Ibn Uthal al-Hanadi” Egli disse: “Avete fatto bene a catturarlo.” Il Profeta ritornò a casa dalla propria famigliA e disse: “Preparate del cibo e inviatelo a Thumamah ibn Uthal.” Poi ordinò che la sua cammella fosse munta per lui. Tutto ciò ebbe luogo prima che lo avesse incontrato o che gli avesse parlato.
    Il Profeta poi gli si avvicinò nella speranza di incoraggiarlo a diventare musulmano. "Cosa hai da dire?” gli chiese.
    Thumamah rispose: "Se mi vuoi uccidere per vendicarti, avrai sangue nobile. Se in nome della tua generosità mi vuoi lasciare andare e perdonarmi, io te ne sarò riconoscente. Se invece cerchi denaro come ricompensa, ti darò qualsiasi cosa mi chieda.” Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) lo lasciò per due giorni, ma continuò ad inviargli cibo personalmente e latte dalla sua cammella. In seguito il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli pose la stessa domanda ed egli rispose: "Se mi vuoi uccidere per vendicarti, avrai sangue nobile. Se in nome della tua generosità mi vuoi lasciare andare e perdonarmi, io te ne sarò riconoscente. Se invece cerchi denaro come ricompensa, ti darò qualsiasi cosa mi chieda.” Infine il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) si rivolse ai suoi compagni e disse: "Rilasciate Thumamah!". Thumamah allora abbandonò la moschea del Profeta e cavalcò finché giunse ad un boschetto di palme alla periferia di Medina accanto ad Al-Baqi. Diede da bere al suo cammello e poi si lavò per bene. Poi girò e ripercosse la strada per la moschea del Profeta dove dinanzi ad una congregazione di Musulmani disse: "Testimonio che non c'è divinità all'infuori di Allah e che Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) è il Suo messaggero". Poi aggiunse: "Giuro che non c’era sulla terra un volto per me più detestabile del tuo, Muhammed (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui). Ora, il tuo volto è quello che amo di più. Giuro che non c’era una religione a me più odiosa della tua. Ora, questa religione è quella che mi piace di più.

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  5. Grazie Cinzia. Ti terrò informata su come vanno le cose. Comunque anche se non condivido l'islam, sono un po contenta per mia mamma. Mi sembra felice. Baci Emilia

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  6. Figurati Emilia, è stato un piacere chattare con una ragazza educata come te!
    Contattami senza esitazione anche solo per sfogarti se vuoi non pubblico i tuoi messaggi. Bacioni

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